La Sicilia, posta nel sud del Paese, è una regione italiana autonoma, la più grande isola del Mediterraneo. Separata dal resto dell’Italia dallo Stretto di Messina ha un territorio prevalentemente collinoso che appaga qualunque visitatore; spiagge attrezzate, calette incontaminate, riserve naturali, vulcani, montagne, meravigliosi borghi marinari e montani. I colori magici che la caratterizzano riescono a sorprendere chiunque. Diversissimi sono i panorami: la zona di Catania, dominata dall’Etna, è nera come la lava, Ragusa, Agrigento e Trapani invece ricordano l’Africa.

L’incredibile patrimonio artistico e archeologico l’hanno resa una delle regioni al mondo con il maggior numero di siti Unesco. È una terra antica e millenaria che ha subito numerose e diverse dominazioni. Fenici, Greci, Romani, Arabi, Normanni, Spagnoli e Francesi si sono susseguiti nel corso dei millenni e hanno lasciato un patrimonio di inestimabile valore. Dai resti delle colonie fenici (Mozia per esempio) alla Valle dei Templi e al parco Archeologico di Selinunte che ripercorrono i tempi ellenici. Da quelli greco-romani di Taormina, Tindari e Catania a quelli normanni quali la cattedrale di Monreale, il duomo di Cefalù e il palazzo dei Normanni a Palermo. Fino a giungere allo sfarzo, all’ostentazione del barocco e al tripudio dello stile liberty.

Una straordinaria tradizione enogastronomica contraddistingue la Sicilia; dalle campagne coltivate a grano, dai vigneti pregiati dagli agrumeti, dai campi di ulivi e mandorli, giungono le materie prime per realizzare le prelibatezze di una vasta tradizione culinaria multiculturale che il crocevia di dominazioni ha lasciato. La cucina tipica siciliana è un viaggio attraverso la storia; dai greci che preparavano pietanze a base di pesce, ai romani che coltivavano in modo estensivo il grano. La dominazione araba introdusse l’uso di zafferano, noce moscata, chiodi di garofano, pinoli e cannella, gli spagnoli portarono cacao, mais e peperoni.