Già visualizzando le immagini sul web avevo capito che Gran Roque, l’unica isola abitata dell’arcipelago di Los Roques, poteva offrirmi tutto quello che mi appassiona: un paesello semplice costruito nella sabbia, un mare con tutte le gradazioni del turchese e tanta pace.
All’arrivo questa prima impressione si è subito concretizzata: Gran Roque era esattamente come lo avevo immaginato. Un semplice villaggio a misura d’uomo, che sembra sia stato dipinto a mano con acquarello, dove gli azzurri ti riempiono l’anima e dove nel giro di pochi giorni fai la conoscenza di tutte le anime che lo abitano. Dove svegliarsi ogni mattina, sapendo che uscendo dalla porta di casa incontrerai palme e acque turchesi, ti invoglia al sorriso; dove sai che vedrai il calar del sole tra barche di pescatori e pellicani in volo.
Il paradiso in terra? Si, senza ombra di dubbio.
L’arcipelago di Los Roques in Venezuela è una meta ambita da tutti, ma anche una meta che negli ultimi anni ha perso terreno a causa di una politica economica che ha devastato l’intero continente venezuelano. Una meta che molti non prendono in considerazione per evitare uno scalo a Caracas, la capitale venezuelana che ci viene detto molto pericolosa. Perché per raggiungere Gran Roque, devi necessariamente atterrare prima a Caracas.
Ma come si fa a lasciarsi impaurire ed evitare di raggiungere il paradiso? Io non mi sono lasciata intimorire e dopo aver viaggiato sulle isole del Venezuela (Isla Margarita e Los Roques) ti posso garantire che il paradiso è raggiungibile senza alcun inconveniente.
Ti porto a conoscere la vita tra sabbia e mare dell’isola di Gran Roque, nell’arcipelago di Los Roques Venezuela…
Cosa leggerai in questo post:
Si parla tanto di Venezuela e negli ultimi anni purtroppo non in modo favorevole. L’embargo americano, il socialismo che ha allontanato questo Stato dal resto del mondo e la politica che si è instaurata negli ultimi decenni ha fatto del Venezuela una meta che moltissimi si sono rifiutati di raggiungere a causa della scarsa sicurezza. Eppure, il Venezuela offre panorami mozzafiato:
Oggi alcuni di questi luoghi sono ancora sconsigliati per la tua sicurezza (Caracas vecchia in primis) ma tanti altri sono fattibili magari solo con un po' di attenzione. Lo splendido arcipelago di Los Roques è tra questi. Non corri alcun rischio in una vacanza a Los Roques, non ci sono problemi nel tuo necessario scalo all’aeroporto di Caracas e vivrai il tuo paio di settimane in paradiso, attorniato da tutti i blu di questo mondo, pescatori, isole incontaminate e tantissimi pellicani.
L'isola più grande dell'arcipelago di Los Roques, si chiama "Gran Roque". Posta a sole 165 miglia da Caracas e solo 40 minuti di volo la separano dalla Capitale venezuelana.
Per sapere come raggiungere Gran Roque ti invito ad andare a questo link
LOS ROQUES: splendido arcipelago del Venezuela
Si trova a nord dell’arcipelago e proprio qui risiede quasi totalmente la popolazione roqueña. È un’isola alquanto piccola; Gran Roque misura 3 km per 1 km. La parte settentrionale dell'isola presenta un paesaggio di rilievo (una piccola catena montuosa con un picco massimo di 124 m) che si estende per 2 km e raggiunge il mare, con una costa frastagliata e priva di spiagge. La parte meridionale e la più estesa, invece, è costituita da pianure sabbiose e lagune. Qui trovi il centro abitativo in cui si concentrano la maggior parte degli abitanti e le 2 darsene dell'isola: quella turistica e quella di carico o servizi.
4 sono le lagune: la laguna sud che separa l'aeroporto di Gran Roque dal villaggio abitativo, la laguna nord che è quasi completamente circondata da mangrovie, la laguna Occidental e Laguna Los Troncos.
Gran Roque è l’unica isola con strutture ricettive turistiche; l’altra alternativa dell’arcipelago di Los Roques è data da spartanissimi alloggi sparsi su un paio di altre isole incontaminate e abitate al massimo da una decina di persone (se proprio vuoi una vacanza alla Robinson Crusoe).
Le gradazioni del mare ti esplodono in faccia immediatamente a Gran Roque e la tua vacanza si svolge camminando sempre nella sabbia dato che non ci sono strade; niente auto, niente scooter e al massimo una bicicletta. Ma del resto, l’isola è talmente piccola che spostarsi a piedi non è certo un problema.
Per recarsi a Los Roques è necessario il passaporto con scadenza non inferiore ai 6 mesi ed il biglietto aereo di andata e ritorno. Per un periodo di massimo 90 giorni non serve alcun visto d’ingresso.
Fortunatamente non sono richieste particolari vaccinazioni ma ricorda che a Gran Roques ci sono alcune farmacie e un piccolo centro medico ma niente che possa assicurarti un’assistenza medica d’eccellenza. Non ci sono animali pericolosi o zanzare micidiali ma trovi i mosquitos delle mangrovie che pungono parecchio; porta con te un ottimo repellente.
La moneta è il bolivar venezuelano anche se a causa della fortissima svalutazione tutti i pagamenti vengono accettati in dollari americani. Munisciti di contanti per la tua vacanza a Gran Roque; le carte di credito non vengono accettate e non ci sono banche o sportelli per prelievo di denaro. Anche gli uffici di cambio sono inesistenti quindi ti consiglio di partire dall’Europa con dollari o di cambiare gli euro all'aeroporto internazionale di Caracas (internazionale non in quello nazionale).
Che lingua si parla a Gran Roques? Considerando un arcipelago così meraviglioso che dovrebbe essere una meta per eccellenza del turismo mondiale, si parla solo lo spagnolo, la lingua ufficiale. Praticamente nessuno conosce l’inglese; fortunatamente la lingua spagnola è molto simile a quella italiana e in qualche modo si riesce a comunicare.
Il fuso orario di Gran Roques corrisponde a 6,30 ore di differenza rispetto all’ora legale italiana, e 5,30 ore durante l’ora solare.
Giungendo in aereo (bimotori a 12 posti) da Caracas sarai incantato dallo spettacolare paesaggio visto dall’oblò: sfumature del mare e tante piccole isole immerse in questa incredibile laguna.
L’aeroporto di Gran Roque si trova vicinissimo al mare, a pochissimi metri dalla spiaggia. Venne creato negli anni '50, ampliato, riparato e asfaltato nel 1984. La pista di atterraggio è talmente corta, 1.000 metri per 26, cosa che ti farà sembrare per un breve momento di atterrare nell’acqua (proprio per questo gli unici aerei che possono fare scalo sono piccoli bimotori a turboelica). Il forte vento che scompiglia il piccolo aereo e il mare azzurrissimo sullo sfondo ti portano a provare un leggero brivido. Nonostante la sua minuscola dimensione sono circa 50 i voli giornalieri che in alta stagione atterrano e ripartono da questa pista.
Una volta sceso dall’aeromobile devi necessariamente recarti all’ufficio Inparques (istituto Nazionale dei Parchi) e pagare 30 dollari per la tassa di ingresso al parco. Ricorda che l’arcipelago di Los Roques è stato dichiarato Parco Nazionale nel 1972. Anche l’uscita dal parco alla fine della tua vacanza prevede una tassa: 6 dollari.
Per sapere quali voli aerei fanno scalo su Gran Roque ti invito ad andare a questo link
A Gran Roque trovi tutte le locande o posade per il tuo soggiorno. Qui lasci la tua valigia, ti sistemi nella tua stanza e incomincia la vita roqueña. Come si svolge una giornata tipo? Al mattino, dopo un’abbondante colazione, il lungomare di Gran Roque è un continuo susseguirsi di barche che si apprestano a partire colme di turisti verso una delle tante isole che compongono l’arcipelago, dove puoi trascorrere una giornata tra il rumore del mare e bagni di sole. L’odore che respiri è quello di creme solari e paglia dei cappelli.
La pista dell’aeroporto nelle ore mattutine continua ad accogliere gli aeromobili che giungono dalla capitale; al di fuori numerosi roqueños attendono i nuovi arrivi per trasportare, tramite un carrello, i bagagli fino alla posada di destinazione. È un continuo andirivieni sulle strade fatte di sabbia che dividono le basse casette colorate. Essendo tutte sabbiose e gli unici mezzi a motore sono il camion dell'acqua e quello che raccoglie i rifiuti.
I pochi negozietti sono tutti aperti e incroci bambini vestiti con l’uniforme scolastica che in gruppo si dirigono verso la scuola. Nelle posade la giornata inizia verso le 6:00 del mattino; si prepara la colazione per gli ospiti, viene programmata la cena, riordinano, puliscono e controllano le prenotazioni.
Poi, nel primo pomeriggio tutto si zittisce; le strade rimangono solitarie, le locande chiudono i battenti per un riposo pomeridiano a volte consumato su qualche amaca, fino a quando i turisti non rientrano dalle escursioni sulle isole. L’unico rumore che senti in quelle ore è quello dei pellicani che si tuffano nel mare alla ricerca del succulento pasto o dei chiassosi guanaguanares (gabbiani dal corpo bianco e testa nera).
Dopo le 16:00 Gran Roque si risveglia per la serata e il paesello comincia a ripopolarsi. Le barche rientrano, sbarcando turisti appagati e scottati, i bar e i ristoranti si preparano per accogliere gli avventori, i bambini ricominciano a giocare nelle vie e nel giro di un paio d’ore eccoci tutti li, davanti al mare e alle barchette ormai ancorate ad attendere il sole che cade assieme ad un costante volteggiare dell’esercito di pellicani e gabbiani.
Semplicità, tranquillità e pace sono le caratteristiche predominanti che contraddistinguono la vita a Gran Roque. Ti senti completamente lontano dal caos, dal traffico, dall’inquinamento e respiri solo un’atmosfera rilassata.
È un’isola tranquilla con un’attività poco intensa durante il giorno; quello che i turisti fanno durante le ore soleggiate è quello di raggiungere tramite barca i vari cayos dell’arcipelago ma onestamente una giornata a Gran Roque assaporando solo la natura e la quiete per me non è da sottovalutare. Starsene comodamente seduto in un bar, sorseggiando una birra e gustando le sfumature blu, i voli dei pellicani e il via-vai delle barche è rilassante e affascinante.
Oltre a goderti spiagge bianche e mare cristallino, comunque, una cosa da fare a Gran Roque è quella di salire sulla collina che domina l’isola e ospita il faro. Non è una salita impegnativa, sono solo 124 metri e un percorso ti conduce alla cima. La vista è spettacolare: a nord il mare, a est la laguna di mangrovie e Cayo Fabian e a sud il paesello bagnato dalle acque calme e colorate.
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A pochi metri dalla riva del mare trovi la chiesa di Gran Roque. È una piccola cappella dipinta di un bianco immacolato, che il riflesso del sole la fa sembrare splendente. Il piccolo tempio cattolico venera la Virgen del Valle, le cui sculture si evidenziano su entrambi i lati della scala di accesso e sopra la porta d'ingresso.
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8 sono le calle che attraversano il paesello parallelamente:
1 ) Calle Principal (dal nome si evince la via principale che attraversa centralmente tutto il villaggio)
2 ) Calle La Flores (si estende parallelamente a nord di Calle Principal)
3 ) Calle La Laguna (costeggia le lagune)
4 ) Calle La Gallera (affianca le colline)
5 ) Calle La Plaza (attraversa le due piazzette di Gran Roque)
6 ) Calle Bolivar (costeggia la parte a mare vicino all’aeroporto dove trovi anche il molo principale)
7 ) Calle La Iglesias (costeggia il lungomare e la chiesetta)
8 ) Calle Vista al Mar (occupa la parte lungomare più occidentale)
Non puoi assolutamente perderti, dato che sono tutte vie brevi facilmente riconoscibili da divertenti insegne di legno che raffigurano indios.
Sulle vie sabbiose adornate da palme e piante d’uva di mare di Gran Roque affacciano numerose abitazioni in stile coloniale che esibiscono sgargianti colori. Camminare lentamente ascoltando il lento scorrere del tempo incontrando persone che camminano scalze e centellinando la vista su questi angoletti caratteristici ha un suo perché; sei realmente immerso in un piacevole villaggio di pescatori.
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Prova ad immaginarti seduto comodamente in qualche long-bar fronte mare ad aspettare il tramonto... le barche ormeggiate cominciano a scurirsi e una grande palla luminosa è ormai a livello del mare e entro pochi minuti sparirà. I pellicani sembrano impazziti e volteggiano tra le sfumature dorate e rosa che si creano e tu non riesci a togliere lo sguardo. Il tramonto a Gran Roque è un momento che non va mai perso.
L’unica isola che presenta abitazioni e strutture turistiche deve necessariamente fornire anche qualche servizio. Non ti aspettare una miriade di negozi, ma a Gran Roque trovi:
A questi esercizi devi aggiungere le barche per le escursioni, prenotabili direttamente in posada o al molo dai pescatori, che ti portano in tutto il resto dell’arcipelago. Sai cosa vedere nelle altre isole? Te lo racconto a questo link
Gran Roque è un’isola che senza turismo non vivrebbe, di conseguenza quello che trovi è una calorosa accoglienza. Le uniche preoccupazioni sono quelle di servire bene il turista e sperare che il vento sia favorevole per una buona pesca.
Questa comunque è una cosa comune in tutto il Venezuela; anche sull’isola di Margarita ho notato la stessa disponibilità e gentilezza da parte degli abitanti. So bene che il Venezuela è ritenuto uno dei più pericolosi di tutta l’America Latina, specialmente negli ultimi decenni, ma, le bande di delinquenti che sicuramente trovi in questo Stato non possono contrassegnare tutti. La comune popolazione che ho avuto modo di incontrare è a dir poco aperta e cordiale verso lo straniero.
A Gran Roque non corri nemmeno il rischio di incontrare queste bande; la sicurezza vige in ogni angolo e ad ogni ora del giorno e della notte. Naturalmente i problemi causati da questo governo socialista hanno interessato anche la popolazione di Gran Roque.
La mancanza di spazio sull’isola impedisce la costruzione di nuove abitazioni quindi ci sono una serie di problemi e carenze infrastrutturali che incidono sull’incremento di nuove famiglie.
Il futuro dei bambini desta preoccupazione; la scuola a Gran Roque arriva solo alla 6a classe e chi vuole proseguire gli studi deve necessariamente abbandonare l’arcipelago oppure deve adattarsi a proseguire una vita da pescatore.
Le famiglie che hanno figli che vogliono studiare necessitano di soldi e se non hanno una possibilità economica soddisfacente devono vendere la loro proprietà e lasciare tutto, soprattutto ai venezuelani di Caracas che sono interessati ad avere una casa a Gran Roque.
Il centro medico presente è insufficiente: l’assistenza che offre è estremamente semplice, con strutture ospedaliere rudimentali. Diventa quindi al caso necessario recersi in qualche ospedale della Capitale per ricevere adeguate cure.
Gran Roque come dicevo prima non è pericolosa ma in alcuni casi sono stati riscontrati problemi legati al traffico di sostanze illegali.
I problemi di instabilità che il governo venezuelano sta attraversando, potrebbero declassare l’arcipelago e mettere in vantaggio altre destinazioni caraibiche che hanno lo stesso tipo di offerta.
Negli ultimi anni i prezzi a Los Roques dei servizi turistici si sono molto elevati e questo è un fattore, nella miriade di luoghi di natura incontaminata in giro per il mondo, decisivo per il turismo. Se non sei competitivo perdi una grossa fetta di visitatori.
La cattiva immagine sulla stampa nazionale causata dall’insicurezza del Paese si ripercuote anche su Los Roques: i turisti evitano di visitare gli splendidi paesaggi che questo arcipelago offre, causando anche una mancanza di lavoro ai locali.
Grandi hotel e villaggi turistici a Gran Roque non ci sono; dato che l’isola è inserita in un parco nazionale marino il governo venezuelano non consente la realizzazione di strutture più alte di due piani. Questa è una cosa apprezzabilissima perché in questo modo non si toglie il fascino caratteristico di un tipico villaggio di pescatori.
Le numerose locande o posade che si trovano a Gran Roque sono state ricavate dalle vecchie case dei pescatori, ristrutturandole e creando strutture turistiche. Si tratta di piccole unità abitative che tuttavia hanno tutti i confort che necessitano. Ampia è la varietà di posade, dalle più semplici ed economiche alle più eleganti e sofisticate.
Generalmente trovi un servizio di tipo familiare con un numero massimo di ospiti che non supera la dozzina. Gli spazi che caratterizzano le camere di queste posade sono piuttosto ristretti ma alcune presentano un ampio patio centrale a condivisione.
Trovi una lista delle posade disponibili solo su Tripadvisor; le prenotazioni per il tuo soggiorno sono quasi sempre gestite dai tour operator, dove solitamente viene proposto un servizio bed and breakfast ma puoi comunque trattare per la mezza pensione o un all-inclusive. Nei pacchetti che le strutture propongono vengono spesso incluse alcune escursioni verso le isole di Los Roques più vicine a Gran Roque.
I costi dipendono dal pacchetto che contratti e dalla categoria della locanda, ma solitamente i prezzi del tuo soggiorno sono piuttosto alti. Questo ha portato Los Roques a divenire una meta raggiunta soprattutto dai caraqueñi nel fine settimana e di conseguenza la durata del soggiorno è generalmente breve.
Posada Acuarela
È una delle più belle di Gran Roque, con la sua atmosfera tropicale, un patio interno pieno di piante esotiche colorate e tanti piccoli dettagli, tra cui bellissimi dipinti che fanno la differenza. Ottimo anche il ristorante.
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El Pelícano Suites & Spa
Si tratta di una meravigliosa villa posta fronte mare, costruita e arredata in stile mediterraneo-italiano e composta da 4 grandi suite esclusive.
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Posada Caracol
Si trova sulla spiaggia di fronte al mare vicino al molo e all’aeroporto. Nel suo design predominano il colore bianco, i toni naturali e la decorazione in teak. Dispone di quattro accoglienti camere doppie arredate con eleganza e stile particolare.
Per quanto io ritenga Gran Roque un paradiso e onestamente ci vivrei felicemente, anche questo incantevole arcipelago hai dei lati negativi e positivi. Chiaramente le gradazioni del suo mare conquistano tutti ma forse sei amante di località turistiche meno semplici e più strutturate per la tua vacanza. Penso a chi ama gli immensi e lussuosi villaggi turistici, o a chi in vacanza prende in considerazione solo la vita notturna. O a chi vorrebbe un lungomare ricco di negozi e attività di ogni genere o ancora a chi cerca solo la parte storica di un territorio.
Los Roques non ha tutte queste caratteristiche; vediamo i pro e i contro:
Lo splendore di certe isole che ti si incorniciano negli occhi e ti innamorano ogni volta che le vedi.
(Fabrizio Caramagna)
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