L'arcipelago di Zanzibar, è situato nell'Oceano Indiano, di fronte alla costa orientale della Tanzania, pochi gradi a sud dell'equatore.
Due isole principali, Unguja a sud e Pemba a nord, compongono l'arcipelago assieme ad oltre quaranta isole minori, tutte considerevolmente più piccole, alcune delle quali disabitate.
A causa dell'influenza congiunta delle culture arabe, persiane e bantu, e dalla frenetica attività commerciale che ha legato Zanzibar al Medio Oriente e persino all'India ed alla Cina, l'arcipelago è uno dei luoghi più rappresentativi della cultura swahili.
Le isole dell'arcipelago, sono generalmente collinose, senza grandi rilievi; un tempo coperte da foresta pluviale, nel corso dei secoli sono state quasi completamente deforestate per creare terreno agricolo.
Tratti di foresta originaria di dimensioni significative, si trovano solo nelle tre aree naturali protette principali: la foresta di Jozani ad Unguja e le foreste di Ngezi e Msitu Mkuu a Pemba.
Data la posizione quasi equatoriale, il clima dell'arcipelago di Zanzibar è nettamente tropicale, con temperature elevate tutto l'anno e due stagioni delle piogge, rispettivamente fra marzo e giugno, ed a novembre.
La posizione geografica, rende anche l’arcipelago di Zanzibar, uno dei "paradisi tropicali" più accessibili agli europei. L'industria del turismo a Zanzibar, sta rapidamente sviluppandosi sia nei dintorni di Stone Town sia sulla costa orientale dell'isola di Unguja, nota come isola di Zanzibar.
Alcune spiagge, come quella di Jambiani, hanno acquisito negli ultimi anni una grande visibilità a livello internazionale.
Essendo poste vicino all'equatore, nelle isole c'è una bassa escursione termica durante l'anno solare che, genera temperature medie intorno ai 27 °C.
La popolazione locale di Zanzibar è una miscela di etnie. L’Islam è la religione dominante, ed è praticata dalla maggior parte degli abitanti di Zanzibar, anche se ci sono cristiani ed induisti. Lo Swahili è la lingua principale dell'arcipelago di Zanzibar, ma è conosciuta anche la lingua Inglese.
È suddiviso in due stagioni principali: secche e piovose.
Le stagioni secche, vanno da dicembre a febbraio e da giugno ad ottobre e sono le più calde, con temperature che raggiungono anche i 30 °C, mentre le stagioni piovose, riguardano i mesi che vanno da marzo a maggio ed il mese di novembre, dove i bruschi temporali, frequenti ed improvvisi, caratterizzano le stagioni umide.
L'isola è indubbiamente un paradiso tropicale.
Zanzibar è caratterizzata da splendide spiagge, foreste, numerosissime palme, incredibili colori del mare e dalle maree. Il fenomeno delle maree, nell’arcipelago di Zanzibar, è evidente perché il fondale della spiaggia è basso e durante la bassa marea rimane poca acqua. Il mare si ritira parecchio e lascia spazio per delle belle passeggiate sulle lingue di sabbia bianchissima e sul bagnasciuga.
A Zanzibar, uno dei panorami più suggestivi, avviene con la bassa marea. Il paesaggio è fantastico, e puoi sempre trovare delle piscine naturali dove fare un bagno.
Alta marea e bassa marea, si alternano ciclicamente ogni 6 ore, perciò, dopo qualche ora di bassa marea, torna l’alta marea e potrai tuffarti ancora nell’acqua cristallina delle spiagge di Zanzibar.
La parte Nord dell’isola di Zanzibar, forse la più turistica, è caratterizzata da numerosi resort a carattere internazionale, la parte a Sud, decisamente più caratteristica, ospita numerosi piccoli hotel, ma mantiene ancora quel tocco di selvaggio che incanta.
Numerosi, sono i tour per scoprire questa fantastica isola, tutte le piccole isolette intorno ad essa, la barriera corallina, la meravigliosa natura, la cultura, e la fauna.
E' tra le mete al mondo rimaste più incontaminate.
Un susseguirsi di spiagge bianche come borotalco, mare cristallino e fondali ricchi di pesci e coralli. Un’arcipelago, dove a volte il tempo si è fermato, dal sapore africano, con un mix di influenze arabe ed indiane. Nell'aria, si mescolano prepotentemente gli odori delle spezie, su tutti spicca il gradevole profumo dei chiodi di garofano che pervade tutta l’isola.
Nell'arcipelago di Zanzibar trovi una incredibile pace, accolta dalla gentilezza e disponibilità della popolazione, che ti rimane nell'anima.
L'arcipelago di Zanzibar è un importante produttore ed esportatore di spezie. Zanzibar infatti, detiene il primato mondiale per la produzione di chiodi di garofano. E dal 1988, ha cominciato a diffondersi la coltivazione delle alghe rosse, che viene destinata all'esportazione, per essere impiegate nell'industria alimentare e dei cosmetici.
In questo momento l’economia dell’isola è abbastanza fragile. Ci sono possibilità di migliorarla, questo territorio è ricco sia a livello turistico sia a livello agricolo. Ma la cattiva gestione dello Stato non consente un miglioramento di tutte le infrastrutture, che sarebbero necessarie.
Nel "cosa vedere a Zanzibar", come non menzionare:
Stone Town, la capitale. Nonostante sia in gran parte in decadenza, presenta molte zone storiche.
Menay Bay, il parco marino protetto nel sud ovest dell’isola, un insieme di isolotti paradisiaci sparsi nelle sue acque.
Isola di Tumbatu, la terza isola più grande di Zanzibar che si trova nel Nord-Ovest a soli 2 km dalla costa; nonostante la prossimità, Tumbatu, è stata storicamente isolata dal resto dell'arcipelago dalla barriera corallina che la circonda.
Isola di Mnemba, una piccola isola di Zanzibar posta a Nord-Est, che è una popolare meta turistica grazie alla sua barriera corallina.
L'Isola di Chumbe, una piccola isola dell’arcipelago, situata nel parco marino Menay Bay dove la barriera corallina è strepitosa.
Prison Island, un isolotto che un tempo era adibito a prigione, posto di fronte alla capitale Stone Town. Un piccolo paradiso che ospita le tartarughe di Aldabra.
I litorali di Zanzibar si diversificano: sono lunghissime spiagge nella parte a est, mentre l’estremo sud è caratterizzato da piccole baie e mangrovie. Un vero spettacolo.
Queste sono le spiagge che trovi sull'isola:
Nungwi, nell’estremo nord dell’isola.
Matemwe, nel Nord-Est, caratterizzata dalla vista dell'isola di Mnemba, che si trova di fronte.
Pwani, Kiwengwa, Pongwe, nella costa centrale ad Est, hanno spiagge bianchissime e lunghissime.
Michamvi, posizionata in una prominenza della costa, dove è possibile vedere un meraviglioso tramonto nonostante si trovi nella costa ad Est dell’isola.
Paje, nel Sud-Est dell’isola, la spiaggia dei kitesurfer (come la definisco io) data la presenza dei numerosi sportivi acquatici.
Jambiani, nel Sud-Est, che definisco il mio paradiso, (dato che ci vivo) fatto di spiagge bianche ed un mare incredibile.
Kendwa, nel Nord-Ovest dell’isola, caratterizzata dalla vista dell’isola di Tumbatu, che si trova di fronte.
Zanzibar offre, inoltre, vari parchi come Jozani Forest e Zala Park, per vedere la rigogliosa flora e fauna dell’isola oltre, naturalmente, agli usi e costumi Swahili.
Da non perdere il Tour delle Spezie, che ti permette, non solo di vedere le loro produzioni, ma anche di visitare una parte dell’entroterra dell’isola ricco di piantagioni e colture.
Se hai molto tempo a disposizione, ti suggerisco di vedere anche:
Mafia island, è un'isola della Tanzania, situata a circa 25 km dalla costa del continente e che, insieme a Zanzibar ed a Pemba, appartiene a un gruppo di isole talvolta indicato col nome di "isole delle spezie".
Pemba Island, situata a circa 50 chilometri a nord-est di Zanzibar. La maggior parte dell'isola, è più collinosa e fertile di Zanzibar. Il Canale di Pemba, che separa l'isola dal continente, è una delle aree più pescose dell'intera Africa.
Safari in Tanzania, sono tra i più belli, data anche la possibilità, non solo di scoprire la fauna africana, ma anche di vedere il Kilimangiaro. Zanzibar dista solo 15 minuti di volo dal continente. Puoi organizzare questo viaggio anche da Zanzibar; numerose sono le proposte nei vari resort.
Per raggiungere Zanzibar, ci solo voli giornalieri di varie compagnie, tra cui Qatar, Oman air, Emirates, Meridiana, Neos.
Il volo diretto è di circa 10 ore, preferibile a mio parere, un volo con scalo di compagnie Arabe. Oltretutto, con le compagnie Arabe, avrai da pagare solo il visto di ingresso (che corrisponde a 50 euro) ma non quello di uscita, obbligatorio con voli low cost. Inoltre, con le compagnie arabe, puoi portare un bagaglio con un peso superiore.
L’aeroporto che ti aspetta a Zanzibar, è ancora un edificio in rovina, mal organizzato e molto piccolo. Ma ne stanno costruendo uno nuovo.
Per girare l'isola o arrivare al tuo hotel di destinazione, devi affidarti ai taxi, oppure prenotare il transfert, tramite la struttura che ti ospita. Non esiste un servizio di autobus. Esiste una cosa similare, il "dala-dala", che viene usato dai locali per spostarsi. È una specie di furgoncino, dove ci salgono praticamente tutti, il più delle volte stipati.
Diversamente, puoi noleggiare un'auto, ma avrai bisogno del permesso di guida da richiedere sul posto. Le pratiche sono veloci e ricorda che si guida sulla sinistra. Più informazioni sui trasporti a questo link ⇒ COME MUOVERSI A ZANZIBAR: tutti i trasporti dell'isola
Il periodo migliore per visitare l'arcipelago di Zanzibar, corrisponde i nostri mesi invernali ed estivi.
Da Dicembre a Marzo, il clima è caratterizzato da caldo ed un pò di umidità, ed i mesi da Giugno fino a Ottobre, il caldo sopratutto di sera, è leggermente inferiore e senza umidità (Io in questi mesi alla sera uso la felpa!).
Nei mesi di Aprile, Maggio e Novembre, l'isola viene interessata dalla stagione delle piogge. Sopratutto al Nord e sulla costa Ovest sono frequenti; un po' meno nella parte Sud-Est. In questo periodo la natura esplode; è chiaramente possibile soggiornarci, ma il sole lo vedrai veramente poco.
Ho amato immediatamente queste isole, fatte di paesaggi incredibili, fatte di povertà e di una semplicità che ti resta nel cuore, diventando una nostalgia, una malinconia che ti prende e che ti fa desiderare di ritornare nella Madre Terra...
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