Sogni una vacanza ai Caraibi? Ti stai immaginando disteso su una delle bianche spiagge caraibiche a Guadalupa, all’ombra di una palma e con i colori azzurri del mare proprio di fronte? Eh si, questi sono i Caraibi che ti vengono solitamente venduti, ma sappi, che non sempre puoi avere la realizzazione di questo sogno giungendo in queste isole.
La maggior parte delle isole caraibiche e delle Piccole Antille, sono spesso isole vulcaniche; questo significa che difficilmente troverai distese di sabbia bianca bagnate da un mare meraviglioso dagli accesi colori. Il più delle volte, queste isole ti donano spiagge di sabbia nera, magari non nera come quella di Tenerife, ma sicuramente non bianca e fine come tu la immagini.
Ti sto deludendo? Ti aspetti di trovare le immacolate spiagge del Kenya, delle Seychelles o di Zanzibar? Sappi che le troverai solo nelle località del sud di alcune di queste isole, ma del resto, le Piccole Antille hanno ben altro da offrire.
In una giornata su una piccola isola non lontano dalla costa di Grande-Terre, ho incontrato una coppia entusiasta del mare e della spiaggia che in quel preciso momento li ospitava. Sorridevo ascoltando il loro rimarcare con gli amici al telefono: “Bellissima la spiaggia e il mare, non ti rendi conto quanto!” Per carità! Guadalupa mi è piaciuta molto e sicuramente le spiagge caraibiche sono più belle di quelle della nostra costa adriatica, ma tra me e me pensavo: “Ragazzi, voi non avete ancora visto le spiagge dell’Oceano Indiano!”
Ho praticamente girato tutte la costa di Grande-Terre e di Basse-Terre alla ricerca della spiaggia perfetta, quella da cartolina, quella immacolata, quella che ti fa innamorare. L’ho trovata?
Forse si. Ti racconto le spiagge caraibiche a Guadalupa, nell’isola di Grande-Terre...
L’isola di Grande-Terre, la seconda per grandezza (la parte destra della “farfalla” per intenderci) è una delle 5 isole che compongono l’arcipelago di Guadalupa. Le coste dell’isola si differenziano notevolmente: a nord trovi meravigliose falesie a strapiombo sul mare, mentre nella parte a sud trovi le classiche spiagge caraibiche da cartolina, quelle con la sabbia quasi bianca (si, quasi bianca) e un mare che presenta una nuance (sto cominciando a parlare francese 😉) di colori che rispecchiano più il tuo immaginario di spiagge caraibiche. Una volta quest’isola era quasi totalmente coltivata a canna da zucchero, ma grazie alle spiagge della costa sud e al clima meno piovoso rispetto a Basse-Terre, oggi ospita i principali centri turistici della Guadalupa.
Le Gosier, Sainte-Anne, Saint-François, Port-Luis e Le Moule, sono i distretti che attirano il numero più alto di turisti nell’arcipelago. Del resto, sono proprio queste le località che hanno spiagge che affacciano su acque solitamente colorate e calme, quindi perfette per un bagno e per il relax. Non ci sono spiagge nere in Grande-Terre, quest’isola della Guadalupa, a differenza di Basse-Terre, è corallina e il territorio è pianeggiante.
La costa nord e nord-est invece, regala dei meravigliosi panorami dalla cima delle scogliere che terminano in mare. Sono panorami strepitosi ma è chiaro, che non avendo distese di sabbia e soprattutto avendo un mare impetuoso, diventa difficile la balneazione. Nell’estremo sud-est di Grande-Terre in Guadalupa puoi trovare non solo alte scogliere e un mare che a tratti potrebbe spazzare via chiunque, ma anche distese di sabbia bianca e acque più calme dove immergersi.
Vediamo tutte queste località nello specifico?
In tutte queste località che ora vado a elencarti, troverai spiagge caraibiche di sabbia bianca o dorata, bagnate da un mare che presenta alcune sfumature di colori, tipico dei litorali che ti aspetti. Ad ogni distretto appartengono varie baie che si intercorrono tra delimitazioni rocciose. Non potrai mai percorrere lunghi km passeggiando solo sulla spiaggia, non ci sono litorali di sabbia continui. Ma alcune di queste piccole insenature sono davvero belle.
Vediamole insieme?
Le GosierIl distretto di Le Gosier si trova a pochi km da Point-à-Pitre nella costa sud di Grande-Terre ed è la terza località più popolata dell'isola dopo Les Abymes e Baie-Mahault. Il suo nome deriva da una specie di pellicano chiamato appunto "grand gosier", ed è una delle principali mete turistiche dell'arcipelago. Nel territorio di Le Gosier trovi molte attività nautiche, negozi, ristoranti, bar e casinò, oltre ad alcune baie di sabbia bianca.
Nelle vicinanze, posto su una grande collina trovi il Fort Fleur d'Épee. Venne costruito tra il 1750 e il 1763 sopra Le Gosier ed è composto da numerosi piccoli edifici e stanze sottostanti collegati da cunicoli sotterranei. Il forte venne sequestrato dalla Gran Bretagna alla fine del 1700, ma poi riconquistato da un battaglione francese guidato da Victor Hugues.
Oltre al forte trovi il Museo del Costume e delle Tradizioni che ripercorre l'evoluzione dell'abbigliamento, dei costumi e della cultura caraibica nel corso dei secoli.
Nel territorio del distretto posto nella zona ovest, (Point de la Verdure) ci sono numerosi resort e alloggi; questa è la parte più turistica della località, mentre la parte vecchia si estende a est sul litorale ed è prettamente abitata dai locali. Qui trovi vari negozietti di alimentari e di souvenir e una piazzetta dove si svolge un piccolo mercato, oltre al piccolo molo dove partono i battelli per visitare un selvaggio isolotto posto a poca distanza dalla costa, l’Îlet du Gosier.
Eccomi pronta a raccontarti le spiagge di Le Gosier:
Îlet du GosierSi tratta di una piccola isola incontaminata (lunga solo 1 km) che viene raggiunta con soli 5 minuti di battello. Sembrerebbe l’isoletta perfetta per Robinson Crusoe, ricca di palme da cocco, mangrovie, piccole spiagge di sabbia chiara, acque turchesi e un antico faro rosso che segnala il passaggio alle barche per evitare la barriera corallina.
Il faro dell'isolotto, alto 21 metri, è il simbolo di questa piccolissima isola e venne costruito nel 1928 e funziona automaticamente dal 1973, quindi non c’è più un guardiano ed essendo chiuso non può essere visitato. L'attuale faro è il terzo del suo genere; il primo risale al 1852 e il secondo al 1882 e vennero entrambi distrutti dai forti temporali che regolarmente interessano l'arcipelago.
Cosa fare sull’Îlet du Gosier?
L’unico servizio che trovi sull’isola è un piccolo bar che tuttavia propone anche pranzi, ma la cosa migliore sarebbe quella di organizzarti per trascorrere la giornata tra bagni di sole e mare, un po' di snorkeling (non ti aspettare grandi cose, qualche bel pesce ma niente coralli) e un bel pic-nic fai da te. Solitamente nel pomeriggio, sostano numerose barche intorno all’isoletta colme di turisti. Se vuoi goderti l’isola in santa pace prendi il primo battellino che parte dal molo di Le Gosier alle 09:00.
Sei un buon nuotatore? Sai che puoi raggiungere la piccola isola anche a nuoto partendo dalla spiaggia di La Datcha? Naturalmente vacci con pinne, maschera e boccaglio. La traversata che è di circa 500/600 metri dura 15-20 minuti.
Plage de la DatchaÈ la spiaggia principale della cittadina, grande abbastanza per praticare alcuni sport come pallavolo o jogging e ospita alcuni bar dove sostare per un pranzo o per un drink. La spiaggia rimane illuminata fino alle 23:00 quindi si presta bene anche per una cena in riva al mare o per una passeggiata al chiaro di luna.
Anse TabarinÈ una piacevole piccolissima baia posta accanto alla spiaggia di Datcha e ospita una scuola di vela e kayak. Anse Tabarin ha anche una piccola zona ombreggiata, attrezzata con capanne di paglia e panchine e il molo per l'isolotto di Gosier.
La spiaggia di Point de la VerdurePosta non lontano dal casinò, è piuttosto frequentata dai turisti dato che è anche la spiaggia utilizzata dagli hotel di fascia alta posti nella parte più turistica di Le Gosier. Numerose sono le palme da cocco che si alternano sulla spiaggia bianca suddivisa in due piccole baie comunicanti e numerose sono le iguana che vivono in questo habitat.
Plage des SalinesLa spiaggia è vasta, ben ventilata per la gioia dei surfisti e ospita anche una stele commemorativa dell’abolizione della schiavitù.
Plage de Petit-HavreÈ una bella caletta di sabbia bianca con un mare limpido e palme su cui a volte riposano le iguane. La spiaggia è perfetta per rilassarsi ed è ombreggiata per proteggersi dal sole, ma va bene anche per lo snorkeling dato che la barriera corallina è vicina.
Sainte-AnneUn tempo era un importante porto commerciale e centro di produzione della canna da zucchero, e ancor oggi la sua economia è soprattutto agricola ma, grazie alle bellissime spiagge caraibiche, è diventata la stazione balneare più ricercata. Effettivamente, anche io ti consiglio di scegliere Sainte-Anne per il soggiorno della tua vacanza a Guadalupa; con la sabbia bianca, gli alberi di cocco e la laguna turchese, è decisamente una delle più belle zone dell’isola di Grande-Terre in Guadalupa.
Il centro cittadino contiene alcuni bellissimi esempi di case creole e una chiesetta interessante e ospita numerosi negozi e un piccolo e delizioso mercato che propone frutta, verdura esotiche, spezie e oggetti artigianali. Inoltre, sulla spiaggia principale si susseguono numerosi bar e ristoranti dove sostare di giorno ma anche la sera.
A tutto questo aggiungo che è forse l’unica zona balneare dove trovi vari chioschi che propongono tour e numerose attività sportive nautiche e ambulanti che attraversano giornalmente la lunga distesa proponendoti le loro mercanzie, un po' come noi italiani siamo abituati.
Quali sono le bellissime spiagge caraibiche del distretto di Sainte-Anne?
Plage de la CaravelleLa spiaggia delle Caravelle è una delle più belle di Guadalupa e proprio su questo litorale sorge il Club Méditerranée. Con la sua bellissima striscia di sabbia bianca fiancheggiata da palme da cocco da un lato e le calme acque turchesi dall'altro ti regala panorami da cartolina caraibici. È la spiaggia perfetta per gli amanti dell'ozio che troveranno facilmente palme da cocco sotto cui ripararsi. Qui si praticano anche molti sport acquatici, tra cui snorkeling, windsurf, paddleboarding e jet-ski.
La Plage de Sainte-AnneContinuiamo con le spiagge caraibiche da cartolina? Eccoti arrivato alla spiaggia principale di Sainte-Anne, la più popolare sia tra i turisti che tra la gente del posto, dove tutti vengono a crogiolarsi e godersi le gioie della sua laguna limpidissima e della sua barriera corallina che la protegge donandole acque calme e adatte a tutti. Ovviamente è una spiaggia sempre molto trafficata, ma è abbastanza lunga da poter permettere di godersi in santa pace le giornate di sole senza doversi scontrare con il vicino.
Plage du BourgCorrisponde alla parte finale della spiaggia che costeggia la località di Sainte-Anne, ed è la mia preferita. Perché? Innanzitutto, perché come la precedente Plage de Sainte-Anne è una spiaggia di sabbia bianca bagnata da acque cristalline e colorate, ma soprattutto perché qui trovi molte più palme da cocco, per una visione più paradisiaca e per l’ombreggiatura che ti regalano. La spiaggia è sempre molto frequentata, sia dai turisti che dalla popolazione; del resto come non potrebbe essere? Inoltre, con tutti i ristorantini che ci sono al suo limitare, è un angolo perfetto per un drink, uno spuntino e una chiacchierata.
La Plage de Bois JolanViene definita come la più bella spiaggia di Guadalupa e in parte sono d’accordo. È una lunga ma stretta spiaggia totalmente selvaggia, posta a circa 3 km dal centro di Sainte-Anne. L’acqua rimane bassa per decine di metri dalla riva come una laguna. Fiancheggiata più da alberi d’uva di mare che da palme l’ho apprezzata particolarmente per i colori sfumati del mare dovuti al suo fondale che non è propriamente adatto allo snorkeling proprio per la scarsa profondità delle acque.
Essendo selvaggia non ha punti di ristoro, quindi se vuoi passare un'intera giornata godendo dei suoi panorami, ricorda di portarti sopratutto da bere e magari anche qualcosa da mangiare.
Saint-FrançoisSaint-François è una cittadina calma e tranquilla ma che ha tuttavia un porto turistico molto attivo. È infatti il punto di partenza per le numerose escursioni dirette alle isole di La Désirade, Petite-Terre e Marie-Galante.
La località è troppo tranquilla per i miei gusti ma è anche l’unica che offre un campo da golf e una pista per piccoli aerei privati dove puoi prenotare o praticare paracadutismo e altre esperienze di volo. Io che a golf non gioco e non pratico paracadutismo ho comunque amato Saint-François per un motivo ben preciso: alcune delle sue spiagge.
Quali sono queste spiagge caraibiche?
Raisins ClairsÈ la spiaggia del vecchio porto; una striscia di sabbia bianca molto popolare dato che ha una bellissima laguna con acque trasparenti ed è costeggiata da alberi d’uva di mare. Delimitata da una barriera corallina è realmente un piccolo angolo di paradiso perfetto per un bagno. C'è una pendenza graduale e un lungo tratto di acqua poco profonda.
Anse KahouanneSi tratta della stretta distesa di sabbia bianca con acque turchesi che costeggia la strada verso Pointe des Châteaux. Orlata da alberi di resina è poco frequentata.
Pointe des Châteaux ♥Il meraviglioso estremo sud-est dell’isola di Grande-Basse è un paradiso di natura ancora selvaggia. Posto a 11 km da Saint-François è il rifugio per una fauna ed una flora endemiche molto rare ed è una penisola rocciosa e scoscesa, che comprende singolari formazioni rocciose che sporgono dalle acque e regalano un paesaggio straordinario.
Sulla punta della penisola è stata eretta nel 1951 una croce, recentemente sostituita da un’altra monumentale. Se raggiungi la croce avrai una vista unica della penisola e delle isole circostanti. La salita non è difficoltosa. Inoltre, vedrai sotto di te il Pointes des colibris, l’ultima punta rocciosa protesa verso il mare.
Vuoi farti un bagno in questa zona? I forti venti e le onde tumultuose di Pointe des Châteaux rendono il nuoto un'attività pericolosa; nemmeno il più esperto dei nuotatori potrebbe essere in grado di farcela. Ma puoi farti un bagnetto nelle vicine spiagge di Anse des Châteaux e successivamente di Les Salines, protette dalle forti onde dalle correnti e dalla barriera corallina. Attenzione, non ci sono alberi da cocco che ti possono riparare dal sole.
Pointe Tarare - Plage NaturisteEccoti la spiaggia di Guadalupa per gli amanti della tintarella integrale. La spiaggia è carina; una stretta distesa di sabbia bianca perfettamente isolata con molte piazzole ombreggiate e acqua cristallina. Solitamente molto frequentata la sconsiglio a donne sole che vogliono starsene in santa pace senza essere importunate.
Spostandoti dalle rinomate località turistiche del sud di Grande-Terre con le sue spiagge caraibiche, raggiungi due località molto carine: Le Moule e Port-Luis. La prima è posta sulla costa est mentre la seconda sulla costa ovest.
Si trova lungo l'Oceano Atlantico, in mezzo alla costa est dell'isola. La piccola cittadina di Le Moule, fondata nel 1635, era il più importante porto per il commercio dello zucchero. È una bella località con il municipio colorato, la chiesa Saint-Jean-Baptiste, e non lontano trovi i resti di un'antica batteria di cannoni.
Questa parte della costa est di Grande-Terre è perfetta per il surf grazie all’altezza delle onde che la interessano e ha ospitato, nel 2003, il campionato mondiale di waveski, un tipo di tavola da surf che consente di "sedersi" sopra.
Poco distante da Le Moule trovi anche il cimitero degli schiavi; tramite un piccolo sentiero che attraversa un sottobosco e ti porta in riva al mare, giugni in questo luogo della memoria dove trovi una stele dove con fiori e candele, una lastra incisa recante la scritta “Honneur et Respect”, e alcune tombe costituite da un tumulo di terra circondato da conchiglie orientate. Onestamente non ti consiglio di visitarlo, al di là dell’importanza storica di questa assurda vicenda del passato, non c’è nulla di veramente interessante da vedere.
Plage De L'Autre BordNon lontano dal porto dei pescatori di Le Moule, si trova questa grande spiaggia di sabbia fine molto ombreggiata, con tavoli da pic-nic, bagni in muratura e docce che affaccia su una meravigliosa laguna. Le acque non sono calmissime, quindi presta attenzione alle correnti quando nuoti.
Il villaggio di Port-Luis, posto nel nord-ovest di Grande-Terre mi è piaciuto molto. La sua estensione è limitata ma finalmente vedi qualcosa di caratteristico, l’originale borgo creolo non intaccato dal turismo, con le sue tipiche case di legno, la chiesa di Notre-Dame-du-Bon-Secours costruita nel XIX secolo e il piccolo porto di pescatori. La sua spiaggia viene definita una delle più belle della Guadalupa e sono d’accordo.
Anse du Souffleur Eccoti la spiaggia di Port-Luis; un lungo litorale di sabbia dorata che affaccia su un mare limpido e turchese. Non è come le spiagge caraibiche del sud di Grande-Terre, ma è perfetta per riposarsi all’ombra delle palme, partire con maschera e boccaglio alla scoperta dei fondali marini e pranzare a poco prezzo in uno dei numerosi barettini allestiti sul litorale. Non lontano dalla spiaggia, partono anche numerosi sentieri di trekking tra le mangrovie per visitare questa parte di costa e un pittoresco cimitero.
La spiaggia è sempre molto frequentata ma abbastanza grande per tutti e trovi il noleggio di moto d'acqua, kayak e altro. L’unico neo? Essendo posta in prossimità di alcune mangrovie, potresti avere intorno qualche zanzara di troppo.
Prendi l’auto e vai alla scoperta della costa nord di Grande-Terre, composta da ripide falesie terminanti nell’Oceano Atlantico che qualche volta lasciano spazio a piccolissime insenature di sabbia difficilissime da raggiungere ma non da ammirare. Lo spettacolo è davvero emozionante.
Alte quasi 80 metri sono scogliere con boschetti spinosi e piante profumate sui quali si infrangono le onde. Un susseguirsi di punti che avanzano con prepotenza sull'oceano, un vero e proprio posto di sorveglianza ricoperto dalla foresta secca, caratteristica del nord della Grande Terre per l’esposizione diretta agli alisei e al clima secco. Fermati a Pointe Petite Tortue, Pointe de la grande Vigie, Pointe du Piton e Porte d'Enfer. La strada che ti conduce a questo spettacolo della natura è ben strutturata e devi solo sostare ogni tanto, scendere, avvicinarti al bordo delle scogliere e lasciarti emozionare dalla vista. Ma volendo ci sono anche dei percorsi di trekking per visitare questo impressionante panorama.
Sono poche le informazioni che ti conducono in questa parte di Grande-Terre e onestamente non capisco perché… Ok, forse qui non trovi le spiagge caraibiche che attirano tante persone, ma questo angolo selvaggio dell’isola merita assolutamente la tua visita. È semplicemente un altro tra i vari panorami che Guadalupa ti può regalare e secondo me anche uno dei più belli. Io da Pointe du Piton non sarei più venuta via!
Purtroppo, negli ultimi anni quasi tutte le spiagge caraibiche di Guadalupa sono interessate dalla presenza di sargasso.
Cos’è il sargasso? Sono genere di foglie feofite distribuite nei mari delle isole tropicali e subtropicali. Questo fenomeno interessa il Messico e la Florida ma anche tutti i territori che affacciano sul mar dei Caraibi. Curiosamente il sargasso sembra giungere dalla costa brasiliana e dal Rio delle Amazzoni a causa probabilmente del continuo disboscamento in atto ma anche dalla sovrapproduzione di azoto, dovuta agli scarichi agricoli e industriali e dell’aumento di strutture ricettive. Nel 2018 ben 20 milioni di tonnellate di sargasso galleggiavano al largo delle coste caraibiche e negli ultimi anni sono aumentate. Questi gruppi galleggianti di sargasso liberano quantità massicce di zolfo che provoca una forte riduzione di ossigeno nelle acque portando coralli e pesci verso un’estinzione.
Sai che il Mar dei Carabi non è mai stato così caldo come in questi ultimi anni? È indubbiamente il mare che più sta soffrendo, testimoniato dall’estinzione di specie marine e coralli. Sembra che almeno il 50% delle barriere coralline e delle specie che le abitavano sia andato perduto dato che ciò che nutriva prima coralli e specie marina ora nutre l’alga.
Oltre al pericolo per l’ecosistema marino, trovarti le spiagge imbrattate da cumuli di color marrone a perdita d’occhio è tutt’altro che piacevole; in primis per l’odore nauseante che emanano e ovviamente perché le spiagge caraibiche di sabbia bianca rimangono nascoste alla tua vista.
In Guadalupa ho trovato pochissime spiagge non interessate da questo fenomeno; un paio perché erano probabilmente baie riparate dalle correnti che trasportano il sargasso, altre perché vengono giornalmente pulite. Se hai guardato bene le immagini sopra caricare, avrai notato che quasi in ogni angolino delle foto, spunta la temibile alga, magari non propriamente inquadrata come le immagini che purtroppo ti condivido qui sotto.
Sembra che per risolvere il problema oggi si possa utilizzare il "Sargaboat", un catamarano che concentra i rifiuti tra i suoi scafi e li porta fuori dall'acqua su un nastro trasportatore. Ma naturalmente la soluzione migliore e definitiva sarebbe quella di limitare la loro creazione alla fonte. Solo così si potranno salvare luoghi incantati.
Vuoi avere molte altre informazioni su Guadalupa? Cosa vedere, escursioni e dove dormire? Ti invito ad andare a questo link ⇓
DOVE SI TROVA GUADALUPA: viaggio alle Antille
Devi inoltre sapere come spostarti tra e sulle varie isole dell’arcipelago di Guadalupa. Ti racconto tutti i mezzi di trasporto a questo link ⇓
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