Negli ultimi due anni ho viaggiato parecchio, decidendo di vivere in Africa.
Ho visitato molti luoghi dell’Africa, relizzando un sogno che avevo da tempo; quello di vedere un paese che mi ha sempre affascinato, costruendo molti racconti di viaggio. Ma alcuni non li ho solo visitati... Ci ho proprio vissuto, mischiandomi tra la gente del posto e provando la differente sensazione di stare tra popolazioni con una cultura diversa dalla mia.
C’è una grande differenza tra il fare una vacanza, visitando sicuramente la zona ma rimanendo coccolati nei propri resorts, al vivere in Africa tra le popolazioni.
Ho vissuto alle Seychelles (anche se per un breve periodo), ho vissuto alle Canarie, ho vissuto a Zanzibar (per un lungo periodo) e ho vissuto a Mauritius.
Egitto, Marocco e Kenya, sono stati una breve pausa alla scoperta del territorio, ma sicuramente senza testare di persona la popolazione e la cultura.
In ognuno di questo posti che ho visitato, l’intenzione non era solo quella di scoprire nuovi angoli di mondo, ma anche quella di valutare un possibile posto dove trasferirmi e ricominciare con una nuova vita, in un clima caldo e davanti ad un Oceano meraviglioso.
Adoro il mare, le palme e le temperature alte; l’idea di vivere in Africa in uno di questi luoghi era nella mia mente da tantissimo tempo. Ma con una semplice vacanza non si ha la possibilità di valutare bene lo stile di vita e le possibilità che un paese può offrire.
Quindi lasciato il lavoro, intrapresi questa avventura verso una delle mete più vicine a me, l’Africa.
Un Continente bellissimo l’Africa, ma chiaramente con una qualità di vita di livello inferiore rispetto all’Italia, spesso caratterizzata da estrema povertà e mancanza di servizi, con burocrazie fluttuanti e spesso inefficienti, ma con panorami di un incanto incredibile.
In questa lunga vacanza nel continente nero, ho assaggiato le menti delle popolazioni, imparato i miei limiti, conosciuto tantissime persone con cui ho costruito rapporti che senza ombra di dubbio, rimarranno un punto importante nel cuore.
Non è stata una cosa facile da realizzare.
Sono cresciuta avendo una stabilità lavorativa, anche se non personalmente costruttiva, ma che mi ha sempre dato la possibilità di progettare la mia vita, con la sicurezza di essere in grado di adempiere ad ogni problematica del vivere. Lasciare tutto e partire è stato un vero e coraggioso colpo di testa, che non mi pentirò mai di avere fatto.
Dopo questo lungo periodo vissuto in questi paesi, posso stilare una classifica delle varie differenze del continente nero.
Superfluo dire che tutti questi paesi hanno aspetti meravigliosi; sono quasi tutte isole tropicali o equatoriali, dove la natura è qualcosa di emozionante ed il mare qualcosa di unico.
Ma se dovessi fare una classifica, quale sarebbe tra tutti questi luoghi, quello migliore per vivere in Africa?
Sono da considerare due aspetti: quello della bellezza della natura e quello di una vita resa meno difficile per vari motivi.
Partendo dalla bellezza della natura, ed in questo caso del mare, Zanzibar è indubbiamente senza concorrenti; specialmente nel Sud Est. L’Oceano attorno all’isola è qualcosa di unico.
Considera che la barriera corallina contorna l’isola e permette il formarsi di una laguna di un’incredibile limpidezza, ricca di stelle marine, ricci di mare e colori che sembrano delle vere e proprie strisce di sfumature in tutta la sua ampiezza.
La grande differenza di marea, cambia completamente l’aspetto del mare e della spiaggia due volte al giorno. Per qualcuno durante la bassa marea, è un inconveniente doversi fare una bella camminata sulla spiaggia immensa che si forma per farsi un bagno, ma per me vedere questo cambiamento è come rimanere incollati davanti un film, con continui cambi di immagini.
Inoltre l’isola è letteralmente ricoperta di palme, che io adoro.
La posizione geografica di Zanzibar, inoltre, permette un clima sempre caldo ma che non supera mai i 33 gradi.
Le spiagge migliori sono indubbiamente alle Seychelles. Le baie, perché il più delle volte sono baie e non spiagge di grande lunghezza, sono davvero incredibili.
La particolarità di queste isole è data da quelle enormi rocce dalle forme particolari che a volte ricordano degli animali; sposandosi con l’Oceano, danno vita ad un panorama mozzafiato che ti fa sentire nel paradiso terrestre. L’isola di La Digue in questo aspetto è senza ombra di dubbio la più bella. Credo non esista al mondo una spiaggia più suggestiva di Anse Source d’Argent.
Non troverai mai da nessuna parte così tante enormi formazioni rocciose che si alternano a sabbia bianchissima, palme ed Oceano.
Ricorderò sempre la forte emozione che ho provato la prima volta che sono giunta all’inizio di Anse Source d’Argent, giungendo dalla parte nord della costa. Quella per me è la parte migliore della spiaggia: la formazione di rocce, palme, spiaggia ed oceano, è migliore di qualunque cartolina paradisiaca che potresti ricevere; un panorama che avrai sicuramente visto nel web o nelle varie foto ricordo di quest’isola.
Ma anche l'entroterra è fantastico. Non ci sono grandi rilievi, ma la foresta equatoriale composta da grandi alberi con enormi foglie e moltissime felci, è un percorso interessante ed emozionante da vivere in Africa.
L’entroterra migliore è quello del Kenya. Le caratteristiche territoriali diverse tra la costa, le varie savane ed i vari parchi faunistici naturali, danno a mio parere, il primato a questo stato. La terra rossa della savana, con tutti i suoi animali, ti riporta ad un vivere in Africa selvaggio dove ti senti primordiale.
Quelle sterminate distese di terra con i suoi colori forti, sono un contorno meraviglioso alla dimenticanza della civiltà ed al sentirsi un tutt’uno con la natura.
Per non parlare di tutti i grossi animali presenti che abitano il territorio: elefanti, zebre, leoni, gazzelle, bufali, giraffe, serpenti, ecc che puoi vedere a poca distanza da te, scoprendo il loro istinto ed il loro modo di sopravvivere.
Qui si prova la stessa sensazione di infinito, che puoi provare di fronte ad un mare o di fronte ad un deserto; non vorresti andartene più!
Ti viene voglia di accamparti nel mezzo di questi parchi del continente nero, godendo di tutta quella vita animale a cui non sei abituato, prendendoti il tempo per studiare ogni loro comportamento, contornato dagli emozionanti colori forti che la natura regala a quella latitudine ed a quelle terre.
Il primato per le montagne più belle si contende tra Marocco e Tenerife.
In Marocco l’aspetto delle montagne cambia ogni 100 km. E’ come se ci fossero 10 territori diversi in un unico Stato.
Ogni tuo spostamento è caratterizzato da panorami diversissimi tra di loro; puoi vedere montagne ricoperte da pinete che ti riportano alle montagne svizzere, altopiani che sembrano canyon americani, picchi ricoperti da terra rossa e vegetazione sporadica, gole profonde, cime ricoperte di neve e deserti, nei quali trovi una beatitudine unica.
Il deserto è sempre stato uno dei posti che più mi hanno affascinato. E' come sentirsi isolati dal mondo, ma in un pace incredibile ed un infinito.
Tenerife ha il parco del suo vulcano.
Il parco del Teide, che raggiunge i 3750 metri, è un incredibile avventurarsi di percorsi, tra rocce di lava, pinete nella sabbia nera, crateri ed una vegetazione tra le più belle e varie del mondo. Ho sempre amato più il mare della montagna, ma del Teide mi sono innamorata. Il suo migliore aspetto è in primavera durante la fioritura.
Ti ritrovi a camminare tra una moltitudine di colori ed aspetti diversi; tra grandi e piccole rocce nere, gialle, verdi ed azzurre, tra vecchi crateri che ora sono valli, tra cime che ti permettono una vista mozzafiato.
La barriera corallina migliore è quella dell'Egitto. Non esiste una consapevolezza più grande di questa; ti ritrovi in un vero e proprio acquario. Moltitudini di colori, pesci, coralli, spugne che ricoprono completamente la discesa verso il fondo del mare.
Le pareti sono ricchissime di ogni specie vegetale, corallino e marino.
Mentre nuoti non riesci a capire da che parte è meglio guardare, tanto sono imponenti i colori e la quantità di fauna marina. Lo stupore che provi la prima volta davanti a questo vero e proprio arcobaleno, è assicurato.
Nonostante la parte corallina costiera è un po' rovinata da un afflusso turistico numeroso, rimane uno spettacolo di una bellezza mozzafiato; ma non lontano dalle coste, i reef presenti e meglio conservati, ti regalano un’emozione ancora più incredibile, rincorrendo pesci grandi e piccoli, tartarughe e squali, circondato dai più bei colori che questa natura poteva creare.
Questo mare è veramente ricco! Beate le sirene che se lo godono in ogni momento.
Parlando di Africa, è Mauritius lo stato dove si può beatamente vivere in Africa. L'isola è tenuta molto bene ed offre una terra con vasta vegetazione tropicale e coste che affacciano sull'Oceano Indiano.
Unico neo è dovuto alle spiagge non propriamente grandi, (solo nella costa sud-est puoi trovare spiagge un pò più ampie) che sovente spariscono durante l'alta marea, oltretutto più ricche di pinete marittime che di sabbia.
L’isola ha il pro capite più alto di tutti i paradisi Africani, è questo permette una popolazione se non ricca, almeno meno povera rispetto a tanti altri stati; questo significa una migliore sicurezza e servizi efficienti quasi quanto in Europa.
Non ci sono problemi di acqua, di elettricità, di servizi pubblici; trovi centri commerciali ricchi di negozi fornitissimi di qualunque oggetto di prima necessità e non. Le strade sono ben asfaltate ed illuminate di sera.
La popolazione di provenienza culturale mista (anche se per una grossa percentuale indiana), ha portato questo territorio ad essere un’accettazione costante verso ogni altra cultura. Qui si vive bene, ci si sente accettati anche nella propria diversità.
Il costo della vita non si differenzia da quello Europeo, ma tutto sommato non raggiunge picchi altissimi, considerando di essere comunque in un eden dell’Oceano Indiano e con ogni confort di vita.
Le Canarie sono isole Europee e quindi hanno tutta una serie di servizi che caratterizzano le nostre società. Un regime fiscale migliore a quello italiano ed un clima assolutamente fantastico. Il tasso di umidità in qualunque stagione è bassissimo.
Ma una cosa decisamente mi ha colpito. La gentilezza e la disponibilità del popolo Canariano, specialmente nella parte Nord di Tenerife.
Alle Seychelles mancano alcuni servizi, almeno per quanto riguarda le isole minori. Niente farmacie e ospedali locali tipicamente africani. Nonostante si possano trovare molti degli oggetti che fanno parte della nostra comune vita, i vari negozi alimentari e non, non si possono definire fornitissimi.
Molte strade non sono asfaltate e tutte con totale assenza di luce nelle ore notturne.
La pulizia è costante, ma il costo della vita è decisamente alto. La popolazione è molto meno tollerante verso le altre culture rispetto a Mauritius.
E’ molto difficile vivere a Zanzibar.
L’isola manca totalmente di ogni servizio. Forse è una delle zone turistiche più povere dell’Africa (questo porta ad una considerazione verso l’Occidentale, puramente legata alla possibilità di spillare soldi).
Il costo della vita è basso, ma metti in considerazione che non ci sono strade ben asfaltate, ci sono problemi di acqua ed elettricità giornalieri, i servizi comunali e governativi sono un vero e proprio fallimento che spesso sfocia in una forma di furto.
L’isola non è pulita, e sovente la foresta e le zone circostanti sono una discarica a cielo aperto. Ma anche nei villaggi popolari la pulizia lascia a desiderare.
E la popolazione, specie nel Sud, è ancora molto legata a vecchi costumi, pensieri ed usanze a dir poco medioevali.
Ecco… queste sono le esperienze e le lezioni che ho appreso nell’ultimo anno, durante questa mia lunga “vacanza” contraddistinta dal vivere in Africa.
Realizzare questo avventura è stata una delle cose più belle ed interessanti che potevo fare.
Vedere quasi ogni giorno il “mio” amato Oceano Indiano è stato un riempirmi l’anima di qualcosa che mi appartiene.
Visitare e vivere in Africa tra diverse comunità, mi ha regalato la consapevolezza di chi sono, come voglio rimanere e come posso diventare, oltre alla capacità di conoscere un mio metro di sopportazione. Relazionarmi con pensieri ed usi talmente diversi dai miei, mi ha donato la capacità di accettare con calma, situazioni che non mi sono congeniali; ritrovando la grinta necessaria per intraprendere la strada verso ciò che mi fa stare bene e mi appartiene.
Ho avuto la possibilità di conoscere tanta gente, vivere in Africa momenti indimenticabili ed assistere a panorami mozzafiato…
Non smetterò mai di viaggiare e di raccontare dei miei viaggi. E' forse l’unica esperienza di vita che ti può aprire la mente verso gli altri e verso chi sei.
Un po' di Africa ora l’ho vista... tra i progetti dei miei prossimi racconti di viaggio, c’è quello di andare alla scoperta anche di altri continenti, in primis Asia.. speriamo molto presto!
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