In Sicilia ci sono angoli spettacolari, non solo per l’enorme lato storico, ma anche per quello naturalistico. San Vito lo Capo è un nome che avrai sicuramente già sentito, del resto è una delle località più prese d’assalto da un turismo in cerca di bagni di sole e di mare. Perché?
Perché questa località offre spiagge bianche, acque cristalline e baie di un’immensa bellezza. Ma non è tutto… Il Monte Monaco che si staglia dietro San Vito lo Capo riempie il paesaggio con un fascino ancor più entusiasmante. Del resto, le catene montuose (o meglio rocciose) dei Monti di Trapani (una continuazione naturale dei Monti di Palermo) che si estendono alle spalle della Riserva Orientale dello Zingaro (da Castellamare del Golfo fino a San Vito lo Capo), sono di una bellezza disarmante che a tratti mi riportano a miniature delle Dolomiti.
Lo stesso paesello, San Vito lo Capo per l’appunto, nonostante non offra grandi spunti storici è caratterizzato da un’interessante urbanizzazione, servizi di ottimo livello e tutto ciò che può attirare grandi frotte di turisti.
Non c’è quindi da stupirsi che, visitando questa famosa località, ci si immerga in una moltitudine di persone stazionate sulle spiagge o nei viali centrali del borgo. Tuttavia, alcune incredibili calette si trovano nella Riserva e ti permettono di godere dei tesori della natura senza troppo frastuono.
Ti porto a conoscere San Vito lo Capo…
La storia di San Vito lo Capo risale già all’epoca paleolitica, mesolitica e neolitica; nelle cavità naturali che si affacciano sul mare sono state rinvenute numerose tracce archeologiche. Ma il vero borgo nacque solo verso la fine del 1700 che si sviluppò intorno ad un’antica fortezza saracena che nel corso dei secoli subì numerose modifiche. Nel 300 d.C infatti, la fortezza era una cappella dedicata a San Vito Martire.
Si racconta che questa piccola cappella è legata ad un giovane patrizio di Mazara del Vallo, che dopo essersi convertito al cristianesimo dovette fuggire dal suo paese natale, accompagnato dalla nutrice Crescenza, per non essere perseguito da Diocleziano. La fuga, avvenuta tramite navigazione, lo portò ad approdare in questo golfo riparato da un capo roccioso. I 2 fuggiaschi, tuttavia, finirono per subire ugualmente crudeli persecuzioni e da allora sono ricordati come martiri. A causa di questo venne costruita la prima cappella a lui dedicata, un piccolo edificio religioso che si ampliò successivamente fino a diventare, alla fine del 1400, una fortezza in grado di difendere tutti i pellegrini chi qui giungevano per venerare San Vito Martire.
Nel 1700 le prime costruzioni abitative cominciarono a comparire nella zona; tra il 1789 e il 1791 le terre vennero censite, affidate in enfiteusi e suddivise in 3 contrade abitate: San Vito, Macari, Castelluzzo. Per circa 160 anni fu il Comune di Erice ad amministrare il territorio e solo nel 1952 San Vito lo Capo divenne comune autonomo governando anche le frazioni di Macari e Castelluzzo.
La provincia di Trapani possiede un panorama contraddistinto da montagne e litorali davvero emozionanti. Il gioiellino di San Vito lo Capo appartiene a questa provincia.
Inserito tra il promontorio dell’imponente Monte Monaco e la Piana dell’Egitarso che lo incornicia stupendamente, San Vito lo Capo è anche uno degli accessi alla Riserva Naturale dello Zingaro, che si estende ospitando calette mozzafiato e una natura mediterranea che puoi ammirare sui suoi percorsi escursionistici. Posto sulla costa nord-occidentale della Sicilia si trova tra Trapani (37 km) e Palermo (107 km).
Durante il viaggio per arrivare a San Vito lo Capo attraverserai l’area montuosa tra il Monte Cofano e il Monte Sparagio e noterai che sono presenti numerose cave. Quest’area, chiamata “Il Bacino marmifero di Custonaci” è considerata la seconda per importanza in Italia per quanto riguarda l’estrazione del marmo.
Il “Marmo di Custonaci” è stato utilizzato fin dal Medioevo ed è stato utilizzato per rivestire edifici come la Reggia di Caserta e la Basilica di San Pietro a Roma. Da queste numerose cave si estrae anche il "Perlato di Sicilia", secondo marmo più venduto al mondo dopo quello di Carrara.
La località siciliana è soprattutto sviluppata turisticamente, grazie proprio alle bellezze naturali che offre. Passeggiando sulle sue arterie principali incontrerai un susseguirsi di negozi e ristoranti che animano i pomeriggi e le serate siciliane. Lo shopping è garantito da graziosi negozietti che propongono prodotti che variano dall’abbigliamento e accessori a quelli che ti invitano a comprare i classici souvenir. Numerosi sono anche gli stand degli ambulanti che espongono i prodotti tradizionali e territoriali a cui si amalgamano i banchetti per la prenotazione di qualche tour.
Numerosissimi ristoranti e bar ti accolgono per un pranzo e una cena, proponendo la cucina di San Vito Lo Capo che, considerando la sua posizione geografica, è il prodotto di contaminazioni con i sapori provenienti da altri continenti e popolazioni. Il “Couscous” di pesce, ad esempio, venne portato in Sicilia dagli arabi.
Oltre ai tipici piatti di questa cucina (pasta con le sarde, tonno in agrodolce e i vari prodotti di tonnara) cosa ti consiglio di assaggiare? Fermati in qualche gelateria e chiedi di preparare il “Caldofreddo”, una vera bomba calorica, nata a San Vito Lo Capo, che è il dolce più famoso del paese. Si tratta di una coppa di gelato, panna e una brioche imbevuta di rum che viene ricoperta da una calda cioccolata.
Nel centro e nelle vicinanze ci sono anche punti storici e naturalistici interessanti da visitare. Quali sono?
Ti ho già menzionato questo maestoso edificio che una volta corrispondeva ad una fortezza e oggi ospita la chiesa madre di San Vito lo Capo. La fortezza venne costruita dai saraceni nel 300 d.C. attorno alla cappella di San Vito per proteggere i pellegrini che venivano a venerare il martire (San Vito per l’appunto) dagli attacchi dei pirati che invadevano la Sicilia.
Lunga 104 metri e larga 16 metri ha un aspetto mastodontico e all’interno trovi interessanti collezioni di oggetti legati al santo.
Piazza Santuario - San Vito Lo Capo
Uno dei punti più affascinati di San Vito lo Capo è il faro ottocentesco che si trova ad un’estremità della spiaggia omonima. Venne costruito nel 1859 durante il Regno Borbonico ed è alto circa 43 metri. La sua luce è visibile ad una distanza di circa 20 miglia e segnala ai naviganti la secca rocciosa posta davanti alla costa impedendo numerosissimi naufragi sulle rocce appuntite. Infatti, furono tante le navi romane, fenice e arabe che si infransero su questi scogli nel passato.
Ci vogliono pochi minuti a piedi per raggiungerlo dal centro cittadino e ti consiglio di non perderti lo spettacolo quasi magico che puoi notare all’ora del tramonto.
Via Faro, 133 - San Vito Lo Capo
Si tratta di una piccola struttura a pianta quadrangolare con 3 aperture e una cupola esternamente orlata da una merlatura. Costruita nel 1200 è architettonicamente caratterizzata da uno stile arabo ma presenta anche influenze normanne e gotiche. Posta sulla costa in un luogo scenografico dominato dalla natura incontaminata la incontri mentre percorri la strada che ti conduce verso San Vito lo Capo.
La storia di questa piccola cappella è legata a quello di San Vito Martire che venne martirizzato assieme alla sua nutrice Crescenza durante le persecuzioni dei cristiani da parte di Diocleziano. Viene narrato che quando San Vito si convertì al cristianesimo, provò a convertire gli abitanti della zona ma non ottenendo grande riscontro, l’ira di Dio si scagliò producendo una frana che proprio nel punto dove sorge la cappella si fermò. Durante questo evento la nutrice si spaventò a tal punto da rimanere pietrificata.
Frazione di Macari - San Vito lo Capo
Con la sua forma a mezzaluna e la sua lunghezza di circa 3 km, si estende tra il faro e le pendici del Monte Monaco. Raggiungi facilmente la spiaggia dal centro del paese e quello che trovi sono aree turisticamente attrezzate con lettini e ombrelloni che si alternano a spazi liberi.
Nonostante il gradevole panorama delle case bianche e del promontorio di Monte Monaco che vigilano la spiaggia alle spalle, metti assolutamente in conto una classica ressa da “Rimini”. La spiaggia è letteralmente presa d’assalto dai turisti e dagli abitanti, causa un mare limpidissimo che ha una totale assenza di correnti e quindi sicuro anche per i bambini.
Una delle particolarità di San Vito lo Capo è quella di essere contornato nelle immediate vicinanze, da luoghi che ti consiglio assolutamente di visitare. Quali sono?
Situata all'estremità occidentale del golfo di Castellamare su un fondale a strapiombo a ridosso del monte Monaco, fu un importante luogo per la lavorazione del tonno. Posta a circa 3 km da San Vito lo Capo, risale al 1400 e per secoli è stata il fulcro dell’economia della zona. Dal 1872 al 1965 passo nelle mani di vari proprietari fino a quando finì per essere abbandonata.
Da dove giunge il suo nome e perché ti consiglio di visitarla? Il nome “Tonnara del Secco” lo si deve ai bassi fondali antistanti e visitandola, oltre agli immobili dell’antica tonnara, puoi vedere i resti di vasche cetariae in cocciopesto risalenti al IV secolo a.C. Inoltre, è stata la perfetta location per numerosi film, come ad esempio “Il Commissario Montalbano”.
San Vito lo Capo possiede 2 frazioni che propongono incantevoli panorami costieri: Castelluzzo e Macari. In questi luoghi sono posizionate alcune delle spiagge più belle della località. Lungo la strada che ti conduce a San Vito lo Capo, rimarrai sicuramente abbagliato da questo tratto di costa; quindi, parcheggia nel grande spazio che lo sovrasta e goditi il panorama.
Definire la Caletta del Blue Marino un paradiso, non è esagerato: raccontata come “una delle spiagge più belle della Sicilia”, è un piccolo e tranquillo spazio contraddistinto da ciottoli e acque basse talmente pulite da ammirarne senza difficoltà anche i fondali.
Contrada Macari - San Vito Lo Capo
Dalla Caletta del Blue Marino noterai sicuramente questo incredibile panorama posto alla sua sinistra; sto parlando della Falesia di Salinella che con le sue pareti verticali che raggiungono i 40 metri, ospita anche la Grotta Racchio, un’insenatura profonda che contiene interessanti incisioni rupestri del Paleolitico.
Devi sapere che la Sicilia utilizzava un sistema difensivo basato sulle torri di avvistamento e nel territorio di Trapani se ne contano almeno 10; proprio sopra la falesia è posta la Torre Isulidda. Costruita verso la fine del 1500, serviva per sorvegliare questo tratto della costa. Venne restaurata nel 1583 e ha una base quadrata, semplici divisioni interne e una grande cisterna per raccogliere l’acqua piovana.
Contrada Isulidda - San Vito Lo Capo
Imponente custode delle spalle di San Vito lo Capo, si trova all’estremità settentrionale del promontorio ed è anche il luogo perfetto per le arrampicate, essendo costituito soprattutto da pareti rocciose. Da dove arriva il suo nome? Deriva dalla sua particolare forma, simile a quella di un monaco inginocchiato in preghiera.
Ma anche per gli amanti del trekking è perfetto; tra blocchi di pietra e vegetazione endemica si trova un sentiero che permette di raggiungere la vetta del monte (530 metri) in un'ora e mezza circa e di godersi un meraviglioso panorama su Erice, il Monte Cofano, tutta la costa a sud-ovest. Ad est invece, vedrai l’area occupata da San Vito lo Capo fino al Golfo di Castellammare.
Avresti mai pensato di vedere delle miniature delle Dolomiti in Sicilia? L’affascinante promontorio del Monte Cofano, riconoscibile per i suoi colori cangianti è alto 659 metri ed è un massiccio dolomitico risalente al periodo giurassico.
La Riserva, ricca di palme nane, saracchio, grandi rocce rotolate dalla montagna, un mare di un blu intenso e guglie di natura calcarea, racchiude tanti tesori:
Le numerose grotte, poste nella Riserva, sono molto importanti perché proprio qui sono state rinvenute tracce di insediamenti del periodo preistorico.
Una delle aree che vanno assolutamente scoperte nei dintorni è la Riserva Naturale dello Zingaro che si trova tra San Vito Lo Capo e Castellammare del Golfo e ospita 3 sentieri escursionistici; alcuni si estendono lungo la costa e ti faranno scoprire meravigliose calette, altri si addentrano nell’entroterra e ti portano a raggiungere le vette più alte.
I 7 km tra Scopello e San Vito lo Capo lungo la costa affiancano 7 calette: Cala Capreria, Cala del Varo, Cala della Disa, Cala Berretta, Cala Marinella, Cala dell’Uzzo e Cala Tonnarella dell’Uzzo.
Il percorso che invece ti porta sulle alture della montagna essendo abbastanza ripido è piuttosto impegnativo (raggiungi i 914 metri) e consigliato solo a chi è ben allenato.
In alternativa puoi scegliere il percorso di mezza costa, quello collinare e panoramico, che è più accessibile.
Oltre alla bellissima spiaggia centrale di San Vito lo Capo e alla Caletta del Blue Marino, ci sono alcuni litorali e bellissime baie nelle vicinanze che ti entusiasmeranno. Anzi, se non ami la classica calca delle spiagge attrezzate, sono i luoghi che più ti consiglio per stenderti sotto il sole e immergerti nelle colorate e cristalline acque.
Una delle spiagge più belle è la Baia di Santa Margherita nella frazione di Macari. Circondata da rocce e scogliere è caratterizzata da sabbia dorata, un mare cristallino e la natura incontaminata. Sai come arrivarci? Con il trenino Ercolino, con il quale è possibile visitare tutta la scogliera fino alle numerose calette di sabbia e ciottoli che si estendono lungo il percorso.
Posta nella Riserva dello Zingaro, si trova a circa 2 km dall’ingresso nord e non è difficile da raggiungere. Un sentiero segnalato ti conduce davanti al panorama di questa baia dagli colori splendidi: ghiaia bianca e mare turchese. È anche la più grande tra le 7 calette della riserva.
La bellissima baietta è difficilmente raggiungibile; solo con un percorso a piedi che richiede scarpe da trekking e scorta di acqua. È tra le più piccole cale della Riserva dello Zingaro e per la sua collocazione tra le meno frequentate. Sabbia e piccoli ciottoli affacciano su acque dal colore acceso, contornate da palme nane. La lunga camminata sarà comunque ripagata dall’affascinante paesaggio.
Il paesaggio che questa baia del comune di Custonaci offre è di tutto rispetto; lo splendido monte Cofano domina tutta l'estremità più a nord. Trovi sia una spiaggia attrezzata, che una spiaggia composta dalla scogliera naturale, con una passerella galleggiante in legno che ti facilita l’accesso al mare.
Oltre a rilassarti nella località di San Vito lo Capo, tra i servizi degli hotel e la spiaggia, ti consiglio di organizzare anche alcune escursioni per andare alla scoperta delle meraviglie che appartengono alla provincia di Trapani.
Posti a soli 10 metri dal mare, sono appartamenti perfetti per chi vuole gestirsi la vacanza.
Questo carinissimo B&B si trova nel centro di San Vito lo Capo a circa 300 dalla spiaggia.
Anche questo B&B si trova nel centro storico di San Vito lo Capo a circa 500 dalla spiaggia.
San Vito lo Capo non è servita da treni e il modo migliore per raggiungerla è utilizzando l’auto. Le strade sono quasi sempre in buone condizioni. Da Palermo e Trapani prendi la SS187 e poi immettiti nella SP16 all’altezza di Baglio.
Le distanze dalle altre principali località siciliane?
Se giungi da altre regioni italiane o dall’estero ti consiglio di scegliere i voli che atterrano all’aeroporto di Trapani dove trovi anche collegamenti diretti in autobus per San Vito Lo Capo piuttosto frequenti. Anche l’aeroporto di Palermo potrebbe essere una buona scelta avendo la navetta aeroportuale, ma è più distante.
Puoi decidere di raggiungere San Vito lo Capo anche in bus; da Palermo partono regolarmente i bus della compagnia Russo Autoservizi, e da Trapani devi invece utilizzare i bus della compagnia AST Azienda Siciliana Trasporti).
Se utilizzi l’auto il problema a cui vai incontro è quello di non trovare un parcheggio; innanzitutto, nelle vie del centro cittadino non puoi parcheggiare perché sono tutte dedicate agli abitanti e ai clienti dei vari hotel. Trovi un paio di parcheggi a pagamento che purtroppo nei mesi centrali dell’estate (quando l’affluenza turistica è al massimo) non dispongono di posti a sufficienza.
A San Vito lo Capo non devi perdere:
• Cous Cous Festival che a Settembre di ogni anno propone una grande sfida culinaria tra chef internazionali, oltra a degustazioni, lezioni di cucina e concerti.
• Festival Internazionale degli Aquiloni, che a Maggio di ogni anno colora il cielo e lo riempie con centinaia di aquiloni.
• Tempu Ri Capuna, una tradizionale rassegna che si svolge a Ottobre dedicata alla pesca e al “capune”, il prelibato pesce azzurro di San Vito Lo Capo.
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