Tralasciando i banchi di sabbia ne ho contati ben 58 di isolotti corallini che compongono l’arcipelago di Los Roques. Non sono sicura che il numero sia corretto, ma sicuramente questo arcipelago è il paradiso in terra. Spiagge bianchissime, limpidissime acque blu che racchiudono tutte le sfumature del turchese e degli azzurri. Palme da cocco, alberi d’uva, mangrovie, savane di erbe costiere alofile e psammofile, praterie spinose, un’estesa barriera corallina che ripara l’intero arcipelago dalle correnti, 92 tipi d' uccelli dei quali 50 specie migratorie. Un numero infinito di pellicani e gabbiani volteggiano in cielo accompagnando ogni ora della tua giornata.
La barriera corallina di questo angolo del Mar dei Caraibi ha la maggior biodiversità; 307 specie di pesci, 200 specie di crostacei, 140 specie di molluschi, 61 specie di coralli, 60 specie di spugne e 45 specie di ricci e stelle di mare. 4 specie di tartarughe marine qui vengono a nidificare.
Mentre scrivo queste righe mi soffermo a guardare il mare di fronte a me e le varie foto che ho scattato e… rimango abbagliata! Questo luogo racchiude tutto ciò che mi affascina; dagli intensi colori del mare alla predominante natura incontaminata che ti esplode dritta in faccia regalandoti un’enorme serenità. Si, l’arcipelago di Los Roques è realmente un luogo sublime dove stare a contatto con la natura e la sua immensa bellezza.
Per preservare questo angolo incantato del Mar dei Caraibi, il Venezuela ha dichiarato nel 1972 l’arcipelago di Los Roques Parco Nazionale e oggi è un’esclusiva meta turistica rigidamente disciplinata. Lo sviluppo commerciale è limitato e molte delle isole non sono raggiungibili proprio allo scopo di salvaguardarle.
Ti porto nello strepitoso eden dell’arcipelago di Los Roques…
Cosa leggerai in questo post:
Situato a 11 gradi sopra l'Equatore il Parco Nazionale venezuelano di Los Roques è posto nel Mar dei Caraibi, a circa 170 km a nord di Caracas, la capitale del Venezuela. L'area protetta si estende per circa 400 km² e contiene un consistente numero di isolette e banchi di sabbia.
L’arcipelago è suddiviso in 3 parti: nel nord sono poste le isole considerate “rocciose”, al centro si estende la "ensenada de los corales", un'area caratterizzata da fondali bassissimi che contiene numerose isole di sabbia, mentre a est e a sud si trovano le isole poste nella barriera corallina. Di conseguenza queste isolette hanno caratteristiche morfologiche diverse.
I voli diretti dall’Europa per Los Roques non esistono; l’aeroporto dell’arcipelago, sorvegliato da una piccola torre di controllo, è talmente minuscolo e provvisto di una piccola pista che è impossibile per un comune aereo atterrare. Di conseguenza gli unici aerei che raggiungono l’isola sono di dimensioni contenute (un massimo di 12/16 passeggeri) e sono bimotori o quadrimotori turboelica.
Come fare allora per raggiungere Los Roques?
Bisogna inizialmente prendere un volo per Caracas (Simon Bolivar di Maiquetia) o per l’aeroporto Santiago Mariño di Porlamar sulla Isla Margarita (nella Isla i prossimi mesi ripristineranno i collegamenti diretti con l’Europa).
Una volta raggiunto Caracas o Isla Margarita devi prenotare il volo interno che ti condurrà a Gran Roque. Queste sono le compagnie aeree che attualmente fanno scalo nell'arcipelago:
Tieni presente che l’ultimo volo interno per Los Roques parte alle 16:30; non esistono voli serali perchè la pista non è illuminata. Potresti trovarti nell’impossibilità di raggiungere l’arcipelago in giornata. Che fare? Basta scegliere un volo in partenza che giunge a Caracas in mattinata o nelle prime ore del pomeriggio oppure organizzarsi e trascorrere la prima notte in un albergo a Caracas, nei pressi dell’aeroporto.
Quale hotel? Io ho trascorso una notte all’Eurobuilding Express Maiquetía ed essendomi trovata bene te lo consiglio. Inoltre, un servizio di navetta ti conduce gratuitamente il giorno dopo al teminal nazionale per prendere il primo volo utile per Los Roques. Ricorda che su queste tratte interne il bagaglio consentito è di 10 kg.
In aeroporto ti chiederanno di pagare la tassa di entrata al Parco Nazionale di Los Roques (30 dollari) e ne pagherai un’altra in uscita (6 dollari).
Una volta giunto in aeroporto a Gran Roque, non necessiti di un trasferimento a 4 ruote verso la posada da te scelta perché la pista aerea è a pochi metri dal villaggio. Verrai ricevuto da un incaricato della posada (su prenotazione) che ti accompagna e ti trasporta i bagagli con un carrello.
Attenzione
Nonostante la possibilità tramite i siti online di queste compagnie aeree, ti sconsiglio di fare la prenotazione da solo. Siamo abituati ad acquistare un volo per l'Europa, l'Asia, l'Africa e l'America autonomamente con grande semplicità e senza intoppi. Non funziona così per le compagnie nazionali venezuelane. Dopo aver fatto la procedura di acquisto online, ti viene richiesto una serie infinita di conferme e l'invio di numerosi documenti che onestamente nessun altro paese al mondo richiede, perchè solitamente già inseriti nella procedura online. Ti consiglio di FAR FARE L'ACQUISTO DEL BIGLIETTO DI VOLO da un'agenzia. Ti eviterai infiniti sbattimenti.
La storia di questo fantastico angolo sperduto nel Caribe risale all’epoca pre e post colombiana. Le testimonianze giungono da alcune statue e utensili ritrovati e ci dicono che 1.000 anni fa alcuni gruppi di indios provenienti dal continente venezuelano si insediarono in alcune delle isole di questo paradiso, e precisamente: Dos Mosquises, Cayo Sal, Gresky, Rancho Ingles e Sebastopol.
Tuttavia, questi gruppi indios abbandonarono le isole prima dell’arrivo dei conquistatori spagnoli e le prime vere civiltà europee risalgono al XV secolo, quando l’arcipelago divenne un punto di sosta per gli esploratori e i pirati che arrivavano dalle Antille Olandesi.
Nelle mappe spagnole, l’arcipelago di Los Roques comparve nel 1529 e nel 1589 divenne provincia del Venezuela. Nei secoli successivi le isole cominciarono a svilupparsi incrementando l’esportazione di sale e guano con il governo olandese. Sai che proprio il nome “Cayos” con cui vengono chiamate le isole deriva da una lingua originaria delle Antille Olandesi?
Dopo alcuni anni, alla fine di questo commercio, le isole vennero abbandonate e solo nel 1910 alcuni abitanti della vicina Isola di Margarita decisero di trasferirsi a Los Roques è costruire il villaggio posto a Gran Roque (l’unica isola ancora oggi abitata) e dedicarsi alla pesca.
Nel momento in cui l’arcipelago di Los Roques venne dichiarato Parco Nazionale, cominciarono ad affluire i turisti, un numero che si è incrementato negli anni, specialmente nei periodi di alta stagione.
L’arcipelago di Los Roques ha una struttura ad atollo su una superficie stimata di 40,61 km². La grande laguna accoglie le numerosissime e disabitate isole dell’arcipelago che vengono raggiunte per godere di tutto ciò che il mare ti regala; ore disteso su una bianchissima spiaggia, bagni nelle acque cristalline e turchesi, snorkeling, vela, kite e immersioni.
Alcune di queste isolette sono vissute da una decina di persone, che hanno deciso di spostarsi da Gran Roque e lasciarsi cullare nella pace più assoluta dedicandosi alla pesca. Gli stessi in alcune occasioni hanno creato strutture ricettive estremamente spartane (quattro assi e qualche letto) per ospitare i turisti che vogliono per qualche giorno rilassarsi totalmente e provare il brivido di essere come Robinson Crusoe.
Niente tv, niente internet, niente agi; solo un meraviglioso e acceso mare e passeggiate su bianche distese alla scoperta della vegetazione sporadica, di foreste di mangrovie, di baie incontaminate e della barriera corallina. Davanti a quella strepitosa natura ti garantisco che ti dimentichi della civiltà!
Solitamente queste isole vengono raggiunte in barca da Gran Roque per una gita di un giorno e trascorri qualche ora immerso negli azzurri delle acque. Ti stai chiedendo quali animali potresti incontrare su questi isolotti incontaminati? Le isole con il loro paesaggio arido contrastato dal verde delle mangrovie, dai cactus e da una vegetazione strisciante, sono la perfetta dimora di iguane, paguri, lucertole, tartarughe marine e una grande varietà di uccelli costieri. Nelle acque delle isole coralline, trovi un’immensa ricchezza della fauna marina.
L’unica isola abitata dell’arcipelago è Gran Roque, dove trovi anche il piccolo aeroporto. 1200 sono le anime che lo abitano permanentemente (famiglie di pescatori, operatori di turismo e personale del parco) e il paesino è una vera chicca di serenità. Costituito da posade e case di pescatori edificate totalmente nella sabbia tra palme da cocco e alberi d’uva è quindi percorribile solo a piedi.
Qualche piccolo negozio, qualche ristorante, una scuola, un ambulatorio e alcune farmacie completano l’agglomerato abitativo. Il mare è predominante a Gran Roque, con i suoi spettacolari colori e la vita si svolge in modo molto semplice e spartano. Tutto ciò che piace a me!
Gran Roque si differenzia delle altre isole dell’arcipelago (sabbiose e completamente piatte), perchè ospita alcune alture rocciose sulla costa nord-occidentale e scogliere a picco sul mare.
A causa della mancanza di acqua dolce è impossibile coltivare qualunque cosa e tutto viene importato dalla terraferma. Tutto tranne il pesce freschissimo che giornalmente viene consegnato dai pescatori. Ma di Gran Roque e del suo splendido paesino costruito nella sabbia e di tutti i servizi che ti può offrire, ti racconto nel dettaglio a questo link
Durante la tua vacanza a Los Roques ti verrà consigliato di andare su alcune (tutte sarebbe molto dispendioso in termini di tempo e di denaro) di queste bellissime isole per trascorrere una giornata di mare. Come ti ho prima accennato non tutte le isole che compongono l’arcipelago sono raggiungibili in quanto sono salvaguardate. Quali sono le isole che puoi raggiungere?
È l’isola dove alloggerai e quindi sari immerso giornalmente nella vita roqueña. Nonostante i colori maestosi e invoglianti del mare di Gran Roque, non è consigliabile immergersi nelle sue acque, in primis perché tutto il litorale è zeppo di imbarcazioni e perché gli abitanti scaricano i liquami in una “laguna di ossidazione” che spesso tracima, facendo finire i liquidi in mare. L'unica spiaggia accessibile è Cayo Fabian posta a est dell'aeroporto. Per una giornata di tintarella e bagni devi necessariamente spostarti su altri isolotti.
Le Francisquí sono un gruppo di 3 isole poste ad est di Gran Roque: Francisquí de Abajo, Francisquí del Medio e Francisquí de Arriba. Sono raggiungibili in barca in meno di 10 minuti ed essendo così vicine all’isola principale dell’arcipelago sono molto visitate. L’andirivieni delle barche che trasportano i turisti è continuativo per tutta la giornata. Ma la vicinanza a Gran Roque non è l’unico motivo per il quale queste spiagge sono prese d’assalto: è anche uno dei luoghi più eccezionali dell'arcipelago. Il profilo delle colline di Gran Roque si staglia su una cristallina laguna turchese che lambisce la sabbia bianca. È un vero spettacolo!
Su queste isole potrai praticare varie attività acquatiche: windsurf o kayak. Gli appassionati di immersioni trovano un luogo chiamato “La Piscinita”, contraddistinto da scogliere e pareti di corallo poco profonde che circondano la laguna e gruppi di pesci che qui vivono.
E per pranzare? Se non ti sei portato il classico “cestino” da pic-nic (che solitamente ti viene fornito dalla tua posada) trovi in Francisquí de Arriba il ristorante Casa Marina dove potrai gustare dell’ottimo pesce di fronte ad un mare strepitoso.
Si trova nella parte nord-occidentale del parco e vanta spiagge idilliache di sabbia scintillante e formazioni coralline con numerosi relitti sommersi di navi. Oltre allo snorkeling e alle immersioni è anche possibile praticare windsurf e kitesurf. Nordisquí e le isolette circostanti sono aperte al turismo solo pochi mesi all'anno per fare in modo di conservare la straordinaria biodiversità degli uccelli esistenti.
Non ci sono servizi turistici, quindi, devi portarti tutto il necessario per la giornata (acqua e cibo).
Vicinissima a Nordisquí viene così chiamata per la temperatura calda della turchese acqua che bagna una spiaggia dalla sabbia soffice. È un luogo perfetto per il kitesurf.
Nelle immediate vicinanze di Nordisquí e Cayo Vapor trovi questo banco di sabbia completamente disabitato. Acque turchesi, una bellissima spiaggia e un vento costante lo rendono perfetto e famoso per il kitesurf.
Cayo Madrisquí è una delle più vicine a Gran Roque; la raggiungi in 15 minuti di barca e ospita alcune delle spiagge più visitate di Los Roques. Soffice sabbia bianca e calme acque turchesi caratterizzano questo luogo dove è possibile praticare snorkeling tra un'immensa biodiversità marina.
Trovi anche alcune locande dove soggiornare nel caso tu volessi passarci qualche giorno di sano relax.
È collegata a Madrisquí da un piccolo istmo, ed è facilmente raggiungibile con una breve passeggiata sui banchi di sabbia che si formano nel mare. Ospita bellissime spiagge di sabbia bianca e acque turchesi. Cayo Pirata è famosa per gli appassionati di pesca a mosca ed è considerata la culla della pesca dell'aragosta, che puoi gustare in uno dei ristoranti posizionati in riva al mare.
Spostandoti verso il sud-est dell’arcipelago incontri una zona chiamata Boca del Medio, uno dei migliori punti di immersioni subacquee e di snorkeling a Los Roques. Acque trasparenti e una barriera corallina ricca di varietà marina, fanno di questo luogo sprovvisto di spiagge uno spot perfetto per il diving. Tuttavia, le forti correnti Atlantiche che caratterizzano questo punto orientale non sempre permettono la pratica di questi sport che si rendono fattibili solo se i venti sono favorevoli.
È un minuscolo isolotto costituito da una piccola striscia di sabbia, piante erbacee, acqua bassissima, mare cristallino e una leggera brezza. Anche qui come a Saki Saki si pratica kitesurf ma attenzione: l’acqua vicino all’isolotto è poco profonda e devi stare attento quando ti cimenti nei salti.
Si tratta di un altro luogo marino, perfetto per le immersioni, il cui nome si riferisce agli uccelli Bobo che scelgono questo luogo per nidificare tra il fogliame verde della mangrovia. Isla de Muerto corrisponde invece ad una striscia di sabbia lunga 200 metri e larga 20 metri in mezzo al mare.
È un luogo, nel sud-est di Los Roques, visitato per le sue acque cristalline, per la possibilità di praticare sport come lo snorkeling e per i coloratissimi coralli che popolano tutta la loro superficie.
È un luogo che si trova abbastanza lontano da Gran Roque, infatti siamo nell’estremo sud dell’arcipelago. Qui è presente la barriera corallina sud e quindi è un posto perfetto per snorkeling e immersioni alla scoperta della biodiversità marina. Il fondale presenta vari tipi di coralli e pesci, ma è anche possibile avvistare qualche squalo nutrice.
Si trova sempre nell’estremo sud dell’arcipelago e ospita alcune delle spiagge più sconosciute di Los Roques perché sono difficilmente accessibili in quanto si trovano lontane da Gran Roque e in una Zona Marina Primitiva. Proprio a causa di questa caratteristica incontaminata il turismo è consentito solo con alcune restrizioni.
Le spiagge sono disabitate è regalano un paesaggio unico per via delle croste di sale (hai capito da dove arriva il nome?) che si sono formate per l’azione del mare. Sai che Cayo Sal conserva anche un patrimonio culturale? Proprio qui sono anche stati ritrovati i più antichi reperti precolombiani di Los Roques.
Posta a circa 1 ora e 30 minuti di barca da Gran Roque è composta da 2 Cayos: Dos Mosquises Norte e Dos Mosquises Sur. Nella seconda (sur) si trovano le strutture della Fondazione Scientifica di Los Roques, un sito archeologico e una magnifica spiaggia.
Le isole sono note anche per l'allevamento delle tartarughe; la Stazione di Biologia Marina sviluppa il programma di riproduzione e ripopolamento in cattività per le tartarughe marine. Poste nelle vasche di riproduzione ci sono 3 delle specie di tartarughe marine più frequenti dell'arcipelago (embricata, verde e caretta). Verso la costa orientale dell'isola, inoltre, si arriva ad un recinto dove le tartarughe si acclimatano prima di essere liberate.
Per la sua importanza a Dos Mosquises trovi anche un piccolo aeroporto privato, ma non ci sono punti vendita di alimenti e bevande, quindi, portati tutto da casa.
Definita dalla National Geographic una delle 10 spiagge più belle al mondo è posta nell'estremo sud-ovest dell'arcipelago. La sua particolarità? Si tratta di 2 isole collegate da un istmo, uno stretto lembo di sabbia bianchissima lambito da acque cristalline e turchesi.
Nonostante la distanza notevole da Gran Roque (circa 1 ora di barca) è tra i Cayos più raggiunti dai turisti di Los Roques; proprio per questo e per salvaguardare il suo fascino e la sua area incontaminata può accogliere solo 45 visitatori al giorno.
Si trova nella parte occidentale del parco ed ha una forma allungata e stretta. La sabbia che contraddistingue Carenero è finissima in alcuni punti, mentre in altri è grossolana. Una palude di mangrovie protegge le sue acque dagli effetti delle onde e durante la bassa marea spunta una lunga lingua sabbiosa che si estende nel mare. Acque calme e cristalline e due piscine naturali dove fare snorkeling e vedere la biodiversità marina del luogo completano il panorama.
Poste nella parte centrale dell’arcipelago, a Sarquí e Cayo Espenquí ci vai per apprezzare la natura e la fauna che vive nei suoi dintorni: gabbiani, pellicani e pesci. È un'isola con mangrovie nelle vicinanze, il che la rende ideale per le immersioni. Grazie alla laguna centrale con le sue acque blu cristalline è una metà che negli ultimi anni ha visto un crescente numero di visitatori.
Eccoti l’isola con la distesa di sabbia più lunga ed una delle mete turistiche più frequentate dell'intero parco nazionale, raggiungibile da Gran Roque con 30 minuti di barca. Le sue principali attrazioni sono le sue spiagge, ma trovi anche un ristorante ed una decina di persone che vivono sull’isola e che offrono alloggi molto spartani. È possibile praticare vari sport acquatici e abbondano varie specie di uccelli e pesci.
Un litorale di sabbia bianchissima bagnato da un mare cristallino, una laguna di mangrovie e una bellissima baia completano i paesaggi di Crasquí.
Quest'isola è poco frequentata ma è ideale per snorkeling, per goderti il sole e la sabbia bianca. Per il tuo pranzo trovi anche il ristorante El Polito che prepara piatti a base di aragosta ceviche (tipica lumaca della zona). Trovi anche una laguna salina di acqua rosa da dove estraggono il sale.
Si trova nel centro dell’arcipelago di Los Roques, vicino a Isla Agustin ed è contraddistinta da una barriera corallina e foreste di mangrovie. È tra i Cayos più grandi che compongono Los Roques.
Cayo Rabusquí è molto frequentata tra le isole dell'arcipelago di Los Roques, e nasconde bellissime spiagge con grandi onde dalle tonalità turchesi. Perfetta per kitesurf e windsurf è anche il luogo per eccellenza dove vedere le stelle marine.
Centinaia di stelle marine vivono qui e ti ritrovi a camminare nelle basse acque contornato da dozzine di stelle che ovviamente NON DEVI TOCCARE! Mi raccomando; per la loro incolumità non portarle fuori dall’acqua.
Oltre ad essere bellissima è disabitata ed ha solo un piccolo riparo in legno per la maggior parte dei visitatori che arrivano in barca.
È composta da 3 piccole isole: Noronquí Abajo, Noronquí Medio e Noronquí Arriba. Ciascuna isoletta regala qualcosa di diverso da conoscere e vedere. A Noronquí Arriba ci sono i resti di un vecchio relitto di una nave da guerra sommersa, Noronquí Medio è la più grande delle tre, mentre a Noronquí Abajo trovi un rifugio in legno.
Le escursioni a Los Roques sono prettamente via mare; tramite le barche raggiungi i vari isolotti e ti godi i panorami che questo meraviglioso arcipelago può offrire.
Escursioni in autonomia: di buon mattino (intorno alle 09:00) partono le lance verso la destinazione che hai scelto. Vieni fornito all’arrivo solo di una sedia e di un ombrellone, quindi, se scegli isolotti disabitati (quasi tutti) devi preoccuparti di portare bevande e cibo. Solitamente ci si organizza con la posada che provvede a consegnarti un contenitore termico con tutto il necessario per il tuo pranzo.
Puoi anche trovare escursioni proposte in barche a vela e catamarani, dove hai la possibilità di visitare 2 o 3 isole diverse in un solo giorno e dove ti vengono serviti i pasti a bordo.
Vuoi stare a Los Roques solo 1 giorno? Esistono anche le escursioni giornaliere da Caracas verso una delle isole più vicine a Gran Roque con rientro tramite volo nel tardo pomeriggio. Onestamente non consiglio questa escursione perché l’arcipelago di Los Roques merita almeno 10 giorni di soggiorno.
Per lo snorkeling e le immersioni trovi a Gran Roque l’Arrecife Diver’s, uno dei centri di immersione più importanti del Venezuela che offre i migliori corsi di immersione a Los Roques. Oppure puoi rivolgerti al Dive Center Los Roques che si trova in Calle La Laguna a Grand Roque.
Kayak: ecco come goderti le acque calme e cristalline di Los Roques. Puoi noleggiare un kayak e normalmente il noleggio dura circa 2 ore.
Paddle Surfing: ecco un'altra delle attività che puoi fare a Los Roques; divertente e perfetta per abbronzarti e fare un po' di esercizio godendoti il paesaggio.
Kitesurf: sono molti i cayos che a Los Roques offrono lo spot perfetto per questo sport, grazie ad un vento costante e acque calme e basse. Puoi noleggiare tutto l’atrezzatura in loco.
Per capire quando è meglio andare a Los Roques, basta solo pensare che il clima è tipicamente tropicale, ma essendo posto nel bel mezzo del Mar dei Caraibi alcune caratteristiche lo differenziano da altre località costiere. Innanzitutto, la sua posizione permette una costante presenza dei venti alisei che soffiando si prodigano a mantenere una temperatura sempre gradevole durante tutto l’anno. L’escursione termica tra giorno e notte è scarsa.
La cosa che chiaramente più ti può interessare riguarda le precipitazioni perché nessuno, in un viaggio a base di mare e spiagge, vorrebbe trovare pioggia. Non esiste una vera e propria stagione delle piogge e quindi qualunque periodo dell’anno (anche quello umido da giugno a gennaio) è ottimo per una vacanza. Metti comunque in conto che stiamo parlando di un territorio tropicale quindi il classico acquazzone breve può capitare anche in un periodo diverso. Le correnti oceaniche contribuiscono inoltre a mantenere la temperatura dell'acqua compresa tra i 21° e i 30°.
Cosa rende sopratutto questo luogo perfetto in ogni mese dell'anno? Devi sapere che l’arcipelago di Los Roques, come del resto la Isla Margarita, non è interessato dai cicloni che annualmente colpiscono alcune isole dei Caraibi nei mesi di settembre e ottobre. Non essendo soggetto a questo tipo di fenomeni metereologici è quindi perfetto anche per la tua sicurezza.
Negli scorsi anni, una vacanza in questo fantastico e paradisiaco arcipelago era economicamente accettabile. I voli aerei erano la spesa più dispendiosa ma tutto sommato il soggiorno e il costo della vita a Gran Roque era conveniente.
Oggi le cose sono cambiate; il Covid e le problematiche economiche e politiche che il Venezuela sta attraversando hanno portato ad un decremento del flusso turistico europeo e incrementato notevolmente i prezzi. Una vacanza nell’arcipelago di Los Roques è oggi molto costosa. Le posade presentano un conto medio di 100/200 dollari pernottamento e prima colazione, i pasti sono più costosi di quelli italiani considerando che tutti gli alimenti (escluso il pesce) viene importato.
1 ) Una birra? 5 dollari
2 ) Una bottiglietta d’acqua? 5 dollari
3 ) Una cena? Antipasto e secondo 50 dollari
4 ) Un pacchetto di sigarette? 6 dollari
5 ) Noleggio pinne? 10 dollari al giorno
A tutto questo aggiungi che i necessari trasporti da un’isola all’altra richiedono un importante esborso di denaro. Ad esempio?
Gran Roque ⇒ Cayo Francisqui? Per 5 minuti di tratta il prezzo da pagare a persona è di 30 dollari A/R
Gran Roque ⇒ Crasqui? 30 minuti di tratta prevedono un costo a persona di 50 dollari A/R
Gran Roque ⇒ Cayo de Agua? 1 ora di tratta costa a persona 80 dollari A/R
Capisci bene che per il tuo solo soggiorno tra alloggio, pranzi, cene, drink e spostamenti in barca ti servono mediamente 180/200 euro al giorno. Se a questo vuoi aggiungere le escursioni per il tuo sport acquatico preferito (kite, vela, immersioni) i prezzi lievitano.
A malincuore (perché trovo che i soldi si fa fatica a guadagnarli) e nonostante il portafoglio a fisarmonica che devi avere per andare a Los Roques, penso che valga la pena visitare questo incredibile luogo, fatto di panorami magici, di colori incredibilmente accesi e da una natura incontaminata.
Quello che questo arcipelago ti regala è qualcosa di indelebile, qualcosa che difficilmente scorderai, qualcosa che ripensandoci ti riporterà una sensazione di relax e di gratitudine per quello che Madre Natura ha creato. Si, ne vale la pena!
Le accese gradazioni degli azzurri del mare che contrastano con la bianchezza della sabbia. Le imbarcazioni posteggiate su tutto il litorale di Gran Roque che si illuminano al tramonto mentre decine di gabbiani e pellicani volteggiano tra le sfumature dorate che il calar del sole crea. Le casette coloniali dei pescatori che incorniciano con i loro colori sgargianti le vie di sabbia e palme.
Tutto a Los Roques è poesia. Una poesia da vivere e da tramandare…
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