Sembra incredibile ma il Bel Paese possiede un numero infinito di isole italiane ed isolotti; piccoli angoli di mondo contraddistinti da natura e storia.
Alcune di queste isole sono conosciutissime; sono piccoli territori che hanno ospitato ed ospitano oltre a personaggi dai nomi famosi anche un numero davvero consistente di turisti.
Capri, Favignana, Lampedusa, Isola d’Elba, sono tra le più conosciute, ma se ti dicessi che ce ne sono tante altre che elevano il numero delle isole italiane a ben 800!
Naturalmente per giungere a questo numero immenso, si contano anche quelle lacustri e fluviali, oltre a piccolissime isolette composte soprattutto da scogli; ma per quanto riguarda le isole abitate si supera il numero di 80.
Il fascino delle isole italiane è indiscutibile; chi non ama starsene in un territorio contornato dal mare? Natura, grotte, spiagge, scogli, mari dalle acque cristalline sono le componenti di molte isole italiane a cui vanno aggiunti monumenti, monasteri ed angoli caratteristici.
Quante ne hai visitate, ma soprattutto, cosa contraddistingue tutte queste isole?
Sei già riuscito nell’impresa di conoscere ognuno di questi piccoli appezzamenti circondati dal mare o ce n’è qualcuno che ti attira fortemente? Saranno paradisi tropicali come quelli che trovi intorno alla Sardegna, o saranno riserve naturali o luoghi ricchi di storia?
Andiamo insieme a vedere tutte queste isole italiane.
Cosa leggerai in questo post:
Le isole italiane della Laguna di Venezia sono ben 62; alcune sono molto famose e fanno parte del classico itinerario alla scoperta della meravigliosa Venezia, altre sono isole minori, spesso disabitate ed un paio invece sono scomparse nelle acque con il passare del tempo.
Certamente non tutte sono adeguate per un soggiorno o una vacanza, in quanto offrono davvero poco per il turista, ma alcune andrebbero almeno visitate perché contengono pezzi di storia davvero importanti ed affascinanti.
Vediamo insieme le isole italiane della Laguna Veneta più importanti tra quelle maggiori e minori?
Magica, romantica, storica, unica, sono gli appellativi di Venezia, la punta di diamante italiano che ogni turista sogna di visitare.
Conosciuta in tutto il mondo è un’incredibile città posta su un’isola della laguna veneta, ricca di monumenti imponenti e storici, di viuzze caratteristiche e di canali famosi in ogni dove nel mondo.
Conosco bene Venezia ed a questo link trovi tutte le informazioni per visitare questo gioiello italiano.
L’isola italiana ha fascino medievale notevole con la Basilica di Santa Maria Assunta (anno 1000) che ospita un’importante e spettacolare mosaico, la chiesa di Santa Fosca, il museo archeologico, il Trono di Attila ed il “ponte del diavolo”. Sai che Hernest Hamingway soggiornò spesso a Torcello? Sembra che proprio su quest’isola lagunare scrisse buona parte del suo romanzo “Al di là del fiume e tra gli alberi”.
Ecco l’isola più colorata della laguna nord, famosa in tutto il mondo per le case dalle tinte sgargianti, usanza che nacque per la necessità dei pescatori di ritrovare l’orientamento nelle giornate di nebbia, ed i suoi bellissimi merletti.
Chi non conosce il nome di Murano! Oltre ad essere molto popolata è anche la capitale mondiale del vetro artistico ed è conosciutissima in tutto il mondo per la bellezza delle opere d’arte e degli oggetti in vetro che si creano nelle sue numerose sue fornaci.
La coltivazione dei campi è ancor oggi la principale attività lavorativa di quest’isola, posta nella laguna a nord ed abitata da persone che eseguono lavori manuali e agricoli e propongono molte feste tra cui la festa del carciofo violetto, la Festa di Cristo Re (Santo Patrono) e la Festa del Mosto. Oltre a questo puoi vedere la “Torre Massimiliana”, una fortezza a pianta circolare, costruita verso la metà del 1800.
È tra le più grandi isole della Laguna di Venezia nonché la più vicina al centro storico, che ha visto la presenza di una comunità ebraica. Orti e giardini dove si rifugiava la nobiltà veneziana si intersecano con varie chiese e monumenti, tra cui la Basilica del Redentore, eretta nel XVI per festeggiare la fine della pestilenza.
Oggi l’isola viene utilizzata per scopi agricoli ma in passato era un centro commerciale molto attivo. Tutt’ora ospita una nota azienda vinicola che ogni anno ricava un vino molto pregiato e la chiesa di Santa Caterina, con la campana del 1318 che è la più antica dell’intera laguna veneta.
Se hai visitato Venezia, ricorderai sicuramente l’isola posta di fronte a Piazza San Marco; è un luogo magico e silenzioso che mantiene intatto il suo antico fascino, ricco di storia, arte e cultura, a cominciare dalla Basilica in stile rinascimentale ed il suo campanile, per proseguire fino all’ex convento benedettino che ospita numerose mostre, eventi e concerti.
Era una fortificazione dotata di murature di cinta, basamenti per l'artiglieria. postazioni di vedetta, polveriere e casermette. Oggi ospita un impianto per la decomposizione del Gas Metano.
Dal 1809 è diventata il cimitero monumentale di Venezia che contiene le tombe di Igor Stravinsky, Josif Brodzky, Ezra Pound, Helenio Herrera, Cesco Baseggio e Sergej Djagilev, ma un tempo era il luogo di ricovero per le imbarcazioni della vicina isola di Murano.
Ecco l’antico borgo di Malamocco, un borgo ricco di storia e cultura che si incontra con la natura. L’isola ha ospitato attori, attrici, registi, regnanti e personaggi famosi di ogni tipo.
Posta nella meravigliosa laguna nord tra Sant’Erasmo e Burano, è un’oasi di pace e di spiritualità che ospita un convento di frati minori. Non puoi raggiungere l’isola con i mezzi pubblici ma puoi affidarti alle visite guidate e se vuoi soggiornare i frati possono mettere a disposizione alcune stanze.
Si trova nella parte nord della laguna e purtroppo è in stato di abbandono. L’unica cosa che puoi vedere sono i resti di una costruzione dell’inizio del 1900, un tempo adibita a polveriera.
Fino al 1439, l’isola ospitava un monastero di benedettine, oggi è un’ossario la cui raccolta delle salme durò fino al 1933. L’isola tuttavia non è visitabile.
Venne abbandonata nel 1930 ed attualmente è di proprietà privata su cui sorge un villino con giardini, orti e valli da pesca.
Quest’isola italiana è quasi del tutto sommersa; solo durante le basse maree, puoi scorgere i resti di alcune mura perimetrali.
Ospitava in passato alcune chiese e conventi e nel 1050 sorse un monastero dedicato a San Giacomo Maggiore che accoglieva viandanti e pellegrini; successivamente venne utilizzata come postazione militare e dagli anni ’60 venne abbandonata.
Fu un luogo di attività religiose, dato che nel medioevo sorgevano un monastero e una chiesa, ma nella seconda metà del 1400, venne trasformata in un lazzaretto; oggi l’isola è di proprietà del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e vi si svolgono seminari di natura archeologico e culturale.
Inizialmente ci vivevano i Padri Eremitani, che avevano creato un ricovero per i pellegrini che andavano o tornavano dalla Terrasanta (1249); fu nel 1400, che l’isola iniziò ad ospitare un ospedale per i malati di peste, divenendo il primo Lazzaretto al mondo!
L’isola oggi ha un ruolo importante nel settore della vela e della cantieristica ed offre delle belle escursioni nella vasta zona verde dove trovi una fitta vegetazione.
Inizialmente venne adibita ad ospizio per i monaci anziani e successivamente vi abitarono delle monache, poi divenne deposito per il grano e ospedale per gli appestati. Oggi trovi il Museo della Follia, che ospita una collezione riguardante le attività che venivano svolte per la cura e il contenimento dei malati.
Sembra che nel 1907 Stalin soggiornò su quest’isola ma ha anche ospitato gli allievi sia armeni che di altre nazionalità, fra i quali anche nel 1816 Lord Byron. Oggi trovi molti rosai, che vengono utilizzati per produrre una marmellata di petali di rosa.
Su quest’isola lagunare trovi una rigogliosa vegetazione e significative preesistenze di interesse storico-artistico, ma è stata ceduta alla Giesse Investment per trasformarla in un resort esclusivo.
Tra le tante isole italiane trovi anche l’isola di Santo Stefano che ha ospitato un convento, un presidio militare durante l’epoca di Napoleone ed una polveriera durante la seconda guerra mondiale.
Dal 2003 sull’isola è presente un hotel 5 stelle lusso, dove vengono ospitati convegni di importanza internazionale e sfarzosi matrimoni.
Fu per lungo tempo un centro florido, sia dal punto di vista economico che demografico; oggi abbandonata sembra sia nota per la presenza di fantasmi.
L’isola è una striscia di terra che divide il mare Adriatico e la laguna di Venezia ed ospita il Santuario della Madonna dell’Apparizione, costruito in seguito ad un’apparizione della Madonna che invitava a pregare per le anime del purgatorio.
Nel mar Ligure si trovano alcune isole italiane che compongono l’Arcipelago Spezzino:
Tra le isole italiane di questo arcipelago c’è Palmaria, la più frequentata e conosciuta dal turismo balneare considerando che è contornata da acque limpide e ha un’interessante panorama caratterizzato dai differenti paesaggi dei suoi versanti; infatti il versante ad est, coperto da una ricca vegetazione di tipo mediterraneo, scende gradatamente a mare mentre il versante ad ovest è caratterizzato da alte falesie (che raggiungono i 180 metri di altitudine) a picco sul mare che nascondono numerose grotte. È sicuramente un paradiso per chi ama la natura, con tante specie vegetali autoctone e alloctone, tantè che l’isola fa parte del Parco Naturale Regionale di Porto Venere.
L’isola ha una forma triangolare e rocciosa, è ricca di vegetazione lussureggiante, ed ospitò il set cinematografico del film “I cannoni di Navarone” con Gregory Peck e Anthony Quinn. Sulla parte più alta dell’isola si trova il faro militare dedicato a San Venerio, il monaco che a cavallo del VI e del VII secolo, scelse di vivere in questo piccolo territorio. È interamente zona militare sotto il controllo dell'Arsenale Militare della Spezia quindi difficilmente visitabile se non che in occasione della festa di San Venerio (13 settembre) o tramite escursioni organizzate dal Parco.
È un’isolotto talmente piccolo da poter esser definito uno scoglio, ma ricco di storia; infatti nel VI secolo venne realizzato un piccolo insediamento monastico ed oggi si possono vedere i resti di una chiesa a due navate a cui erano collegati l’oratorio e le celle dei monaci. Davanti all’isolotto c’è la Stella Maris, una statua della vergine Maria che a mani giunte guarda verso il mare aperto. Sai che solo qui trovi una specie unica di lucertola, la lucertola Podarcis muralis tinettoi (un rettile endemico molto raro).
Tra le isole italiane del Mar Ligure trovi anche:
Si tratta di un lembo di terra, staccatosi dalla terraferma a causa di un’innalzamento del livello marino avvenuto nel periodo quaternario, ricoperto da vegetazione mediterranea e rare piante tropicali dove vivono gabbiani reali ed aquile; le acque che la circondano invece celano relitti di antiche navi e grotte marine.
L’arcipelago, composto da 7 isole italiane maggiori ed alcune minori è collocato al largo della Toscana; la leggenda narra che le sette isole nacquero dalle 7 perle perse in mare che componevano la collana indossata dalla Dea Venere. L’arcipelago fa parte di un parco nazionale nato per proteggere alcune rare specie endemiche, tra le quali anche il falco pellegrino.
Bellissima soprattutto da percorrere con motocicletta, è l’isola più grande dell’arcipelago e grazie alla conformazione geologica ed alla sua particolare posizione geografica viene considerata un paradiso a cielo aperto per geologi, naturalisti e botanici. Tuttavia è anche ricca di storia romana e medioevale, come i grandi tesori dei de Medici costuditi nella cittadina di Portoferraio. Napoleone venne costretto ad un esilio su questa splendida isola (bell’esilio direi) ed a testimonianza ci sono i Musei napoleonici. Ma anche le acque che la circoscrivono sono degne di nota; cristalline e turchesi grazie al fondo di sabbia bianca che le rendono un buon compromesso rispetto agli scenari caraibici.
È la terza isola dell'Arcipelago Toscano, e la sua superficie è di circa 19 kmq. Fino agli anni 80 era una colonia penale, successivamente venne aperta al turismo con tutte le sue bellezze storiche e naturali; infatti è un piccolo paradiso geologico, e unica isola vulcanica dell'Arcipelago, con coste scoscese a picco sul mare, suggestive rocce ed un’area centrale montuosa che arriva fino a 445 metri. La vegetazione presenta alcune specie endemiche molto rare ed i fondali sono meta degli appassionati di snorkeling e diving. Puoi raggiungere l’isola in ogni periodo dell’anno da Livorno e dall’isola d’Elba e San Vincenzo nei periodi estivi.
È contraddistinta da un territorio quasi totalmente pianeggiante ricoperto dalla tipica macchia mediterranea e con fondali marini tra i più ricchi ed incontaminati. Sull’isola nel 1856 venne istituita una colonia penale che divenne un carcere di massima sicurezza nel 1968, ed ospitò famosi personaggi delle organizzazioni terroristiche. L’isola è aperta al turismo dal 2011, anno in cui cessò di essere un carcere.
È una fortezza naturale, caratterizzata da bianche pareti granitiche, disposte a spicchi ed a strapiombo sul mare. Ha una natura selvaggia con un mare cristallino ed è la più selvaggia delle isole dell’arcipelago; e forse è proprio questo il suo fascino. Utilizzata nei secoli passati dagli Etruschi divenne successivamente il posto perfetto per i monaci eremiti grazie alla costruzione del Monastero di San Mamiliano. La sua fama non è dovuta solo alla sua bellezza geologica ma anche al celebre romanzo “Il conte di Montecristo” dello scrittore francese Alexandre Dumas.
Tra le isole italiane questa è un vero gioiello della natura, con mare cristallino tra i più puliti in Italia, fondali con pareti colorate, scogliere a picco sul versante di ponente e graniti lisci sul versante di levante, spiagge sabbiose, calette selvagge ed antichi sentieri immersi in una natura ricchissima. Come resistere ad un simile Eden?
Quest’isola dell’arcipelago Toscano è talmente piccola che non ci sono automobili ne strade asfaltate, ma è un vero paradiso incontaminato di natura tra fondali ricchi di biodiversità ed un mare cristallino, percorsi che attraversano la macchia mediterranea, resti di epoca romana e panorami strepitosi. L’isola è totalmente sprovvista di hotel o stabilimenti balneari; è un vero e proprio sodalizio con madre natura.
Tra le più piccole isole italiane dell’arcipelago, è caratterizzata da rocce prevalentemente calcaree, con rilievi ricoperti da una fitta e rigogliosa vegetazione mediterranea. Molti sono gli uccelli che hanno deciso di nidificare in questo Eden italiano ma purtroppo è anche un’altra colonia penale tuttora attiva (chissà per quale motivo tutti i carceri si trovano sulle isole italiane più belle!).
Tra le isole minori dell’arcipelago Toscano trovi anche:
È in piccolissimo isolotto calcareo, di proprietà di un giovane imprenditore tedesco, appassionato di birdwatching e balene, interamente ricoperto di macchia di cisto marino, gariga e lentisco.
Il piccolo isolotto deve il suo nome alle “Palme Nane” che la ricoprivano, ed è il luogo sicuro per la nidificazione di numerose specie di uccelli marini quali la Berta maggiore ed il raro Gabbiano corso.
L’arcipelago Pontino (o isole Ponziane e Pontine), è costituito da due gruppi di isole italiane distinte tra di loro per posizione, morfologia e dimensioni. Le isole sono poco abitate ma si riempiono durante la stagione estiva di turisti che apprezzano le sue coste e le sue bellissime spiagge.
È la più grande delle isole italiane dell’arcipelago, immersa in acque limpide e turchesi con grotte, coste sabbiose, bianche falesie e testimonianze storiche. È adornata da vegetazione tipicamente mediterranea, con prevalenza di agavi, fichi d’india e ginestre. Nel corso dei secoli venne occupata da numerose popolazioni: Fenici, Greci, Impero Romano (infatti molti sono i siti archeologici presenti sull’isola a testimonianza del glorioso passato), Spagnoli ed Inglesi; divenne luogo di confino per personaggi politici, un’ambita meta turistica per la nobiltà romana ed anche un covo di illegalità, fino a giungere al dopo guerra, dove l’isola italiana tornò a nuova e sana vita. Sai che su questa splendida isola Federico Fellini ha girato alcune scene del film "Satyricon"?
Con la sua piccola dimensione, nacque a seguito di deposito di andesiti, basalti e tufi provenienti da effusioni ed esplosioni di vulcani sottomarini. L’isola è apprezzata da un turismo mai eccessivo; interamente scolpita nel tufo, poche auto e motorini, è anche la più napoletana delle isole pontine, tantè che il suo nome, Ventotene, deriva dal dialetto napoletano “battuta dal vento”.
Tra le isole Pontine è sicuramente la più selvaggia, infatti è un’isola senza case, porti ed un solo ristorante. Il suo nome deriva dalle palme nane che riempivano l’isola, ma la particolarità ed il grande fascino di quest’isola lo si deve a splendide grotte, anfratti, calette e ripide scogliere bianche.
Costituita da rocce vulcaniche e da rocce metamorfiche e sedimentarie risalenti ad oltre 200 milioni di anni fa, è una piccola isola disabitata dotata di una ricca vegetazione mediterranea, rigogliosa e ben conservata. È molto difficile approdare sulle coste e grazie a questa sua particolarità è sempre rimasta un luogo incontaminato. Purtroppo questo diamante tra le isole italiane ha anche un passato scabroso; nonostante la difficoltà di approdo, veniva utilizzata negli anni 30 per i festini a sfondo sessuale nella villa del Marchese Camillo Casati Stampa e della moglie.
È la più piccola per estensione, è completamente disabitata e la puoi raggiungere solo con mezzi privati. Caratterizzata da una costa rocciosa e frastagliata, è priva di spiagge ma possiede una grande grotta e meravigliose scogliere a picco sul mare.
Dal 1965 è un’isola deserta di origine vulcanica, ma in passato era un carcere che ha ospitato personaggi conosciuti quali: scrittore Luigi Settembrini, il brigante Carmine Crocco, gli anarchici Gaetano Bresci e Giuseppe Mariani; il Presidente della Repubblica Sandro Pertini; i banditi Sante Pollastri, Ezio Barbieri e Benito Lucidi, l'unico a riuscire ad evadere, nel 1960.
Questo arcipelago, posto nel Golfo di Napoli, è formato da 5 meravigliose isole italiane, che assieme al fascino della città partenopea, hanno contribuito a rendere questo pezzo d’Italia, uno dei più affascinanti della penisola.
È una delle mete più gettonate dai turisti, ma anche dai personaggi famosi dello spettacolo che affollano la via dello shopping del suo piccolo centro. È un’isola vulcanica ma non possiede un vulcano; ha un rilievo, il Monte Epomeo (788 metri), che è un vulcano tettonico, ossia un blocco di crosta terrestre sollevatosi a causa di una spinta magmatica. L’isola è veramente splendida, un paradiso naturalistico immenso, con numerose sorgenti naturali di acqua termale.
È la più piccola delle isole italiane dell’arcipelago ed anche la più tranquilla; la sua origine è vulcanica e le case colorate che si specchiano sul mare della contrada “Corricella” la rendono terribilmente affascinante, tanto da essere stata la sede di numerose riprese cimatografiche.
Questa piccolissima isola di origine vulcanica, con un cratere parzialmente riempito dalle acque, si trova vicino alla costa partenopea (collegata con un lungo pontile percorribile anche in automobile) ed ospita un carcere penale minorile. Il suo passato gode di affascinanti leggende.
La particolare forma di quest’isola, che ricorda una mezzaluna, è collegata da un ponte, percorribile solo a piedi, all’isola di Procida. È una bellissima riserva naturale disabitata nella quale puoi trovare molte specie di uccelli, sentieri percorribili tra la vegetazione incontaminata ed importanti ritrovamenti archeologici di origine micenea.
La più famosa isola dell’arcipelago Campano è Capri, uno dei luoghi più belli e lussuosi in cui trascorrere le vacanze. È oggetto e scenografia di numerosi set cinematografici, ospitando i migliori attori e registi. La sua origine è carsica, con cime di media altezza, vati altopiani interni e coste frastagliate con numerose grotte e calette (hai mai sentito il nome “Grotta Azzurra?). Capri possiede anche 3 affascinanti faraglioni rocciosi che si ergono dal mare: Faraglione di terra, Faraglione di Mezzo e Faraglione di Fuori. Il luogo più famoso dell’isola è senza dubbio la “Piazzetta Capri”, un salotto a cielo aperto frequentato dall’elite.
È una delle due grandi isole italiane. Collocata nell’estremo sud del Bel Paese e nel centro del Mediterraneo, è una terra ricca di storia e tradizioni, dove arte e cultura si intrecciano con meravigliose bellezze naturali. Splendido mare, vulcani, montagna, campagne, e borghi marinari si susseguono in tutto il territorio. Ha sempre rappresentato il punto d’incontro delle civiltà: fenici, greci, bizantini, arabi, normanni, angioini, aragonesi, spagnoli, austriaci, borboni, che hanno lasciato generose testimonianze. Palermo (il capoluogo), i borghi che affacciano sul Golfo di Castellamare, Catania, Cefalù, Ragusa, Taormina, Agrigento, Siracusa, Trapani, Marsala, San Vito lo Capo, sono solo alcune delle località che questa grande isola italiana propone al turismo e naturalmente il suo vulcano attivo, l’Etna.
L’isola rappresenta la parte terminale di un grande complesso vulcanico sommerso e si trova a 67 km a nord-ovest di Palermo. È un pezzo di Sicilia incontaminato e molto apprezzato dai turisti per le bellissime spiagge che fanno parte dell’Area Marina Protetta, per l’acqua cristallina e per alcune formazioni rocciose che compongono delle piscine naturali. L’isola è caratterizzata anche da numerose grotte ed i fondali sono uno degli spot migliori per gli appassionati di immersioni. Un’altra particolarità? I numerosi murales che arricchiscono le pareti delle case.
Sono uno dei 55 siti italiani inseriti dall'Unesco costituito da sette splendide isole italiane maggiori e altre minori poste a nord della costa Siciliana. Sono dei piccoli paradisi con panorami straordinari di mari, monti, laghi, sorgenti, vulcani, spiagge, cale, grotte, insenature, faraglioni, fondali marini rigogliosi e uno spettacolare patrimonio geologico.
È l’isola più grande e la più abitata con un caratteristico centro storico nel quale è posto il Museo di Lipari, uno dei musei archeologici più importanti d'Italia. Oltre a questo è contraddistinta da una bellissima spiaggia bianca sotto le cave di pomice e da un mare dai colori caraibici, dalla piazzetta di Marina Corta, dall'acropoli e da spettacolari sentieri di trekking.
È l’isola più antica ed anche la più piccola, e forma un minuscolo arcipelago insieme agli isolotti che rappresentano quello che resta di antiche bocche vulcaniche appartenenti all'apparato di Panarea:
Panarea presenta alcuni panorami spettacolari con le sue coste incontaminate ed è l’isola più esclusiva dell’arcipelago, con tanto divertimento nei locali notturni. Il versante ad occidente si getta a picco nel mare, mentre quello ad oriente ha pendii più dolci che finiscono con un'alta costa di roccia lavica nera e spiaggette di ciottoli. Oltre a questo offre i resti di un villaggio preistorico ed è contornata da scogli chiamati “Le formiche” che affiorano poco dall’acqua ed in passato hanno causato numerosi naufragi.
Grazie al suo attivo vulcano, la cui cima è raggiungibile con un faticoso trekking, è nella mitologia greca l’isola delle fucine di Efesto, dio del fuoco; dall’ultima eruzione verificatasi nel 1890, si sono sempre notate numerose fumarole e naturali sorgenti termali che la impregnano del classico odore di zolfo.
L’isola è la sede del più attivo dei vulcani europei, con frequenti eruzioni; è un affascinante paradiso di natura selvaggia. L’attività vulcanica dell’isola non ha mai subito interruzioni con eruzioni di lieve o moderata entità che emettono lapilli incandescenti ed a volte lava. Abitata fin dalla preistoria è oggi poco abitata, a causa proprio di alcuni eventi disastrosi, ma è contraddistinta da una vegetazione ricca di specie endemiche. Fu proprio su questo affascinante isolotto che il regista Rossellini girò il film “Stromboli Terra di Dio” con l'attrice Ingrid Bergman.
È la seconda isola per estensione e quella con i rilievi più alti (962 metri) oltre ad essere quella più verde, contraddistinta da una natura rigogliosa grazie alle tante sorgenti di acqua dolce. La sua origine vulcanica la compone di ben 6 vulcani che fanno parte di una riserva naturale protetta, ma risulta essere affascinante anche per i suoi scorci paesaggistici e per i suoi borghi caratteristici con le abitazioni di colore bianco, tipici delle isole Eolie.
In passato l’isola era ricoperta di felci ed è caratterizzata da versanti scoscesi, coste rocciose e spiagge di ciottoli arrotondati, un bellissimo faraglione chiamato "La Canna" (alto circa 74 metri) e da numerose insenature e baie, ricche di anfratti lambite da acqua cristallina.
Dominata da un vulcano spento presenta coste scoscese e ripide, con la natura che regna incontrastata, e un’abbondanza di fauna marina che la rendono meta ambita per gli appassionati di snorkeling e pesca. L’antico nome di Alicudi era “Ericusa” a causa della vegetazione di erica che la ricopriva.
Ecco un altro meraviglioso arcipelago di isole italiane, che si trova all’estremità occidentale della Sicilia, composto da 10 spettacolari isole circondate da acque cristalline, che possiedono coste rocciose e grotte, una variegata flora, piante endemiche con proprietà officinali, numerosi uccelli ed una colorata fauna marina. Sono isole dove la natura è sovrana, abitate già al tempo dei Feaci e dei Lestrìgoni. Dal 1991 fanno parte dell'omonima Riserva marina.
Nell’antichità quest’isola, capoluogo dell’arcipelago, era conosciuta con i nome “Auegusa“ ovvero “isole delle capre”, e possiede meravigliose spiagge con sabbia fine e dorata, calette di sabbia e ciottoli, insenature perfette per fare snorkeling ed affascinanti grotte marine, raggiungibili in barca. Ma non c’è solo la natura a Favignana, ci sono anche numerose feste in spiaggia per una vacanza divertente e non mancano i luoghi di interesse storico-culturale come Villa Florio, l’ex-stabilimento della tonnara ed il forte di Santa Caterina, oltre a coloratissimi tramonti.
E’ l’isola più montuosa e boscosa fra tutte le isole italiane dell’arcipelago, nonché la più selvaggia ed incontaminata; qui vivono specie rare (vegetali e faunistiche) ed uniche del Mediterraneo, un vero paradiso per tutti gli amanti della natura e del trekking. Inoltre conta circa 400 grotte sia emerse che sommerse. Le spiagge raggiungibili via terra sono poche considerando la sua conformazione, ma tramite la barca puoi raggiungere meravigliose baie di ciotoli. Culturalmente puoi visitare il sito archeologico di “Case Romane” e la chiesetta bizantina risalente all’anno 1100.
È la più piccola isola delle Egadi ma anche la più romantica, selvaggia e solitaria, circondata da un mare che non ha nulla da invidiare a molti luoghi tropicali. La sua conformazione geomorfologica con la costa frastagliata e ripida sul mare, offre moltissime grotte, anche di interesse storico-archeologico con graffiti preistorici, realizzati circa 8.000 anni fa.
Si tratta di un piccolo lembo di terra contornato dal mare che appartiene ad una comunità terapeutica per tossicodipendenti fondata da Padre Eligio. Nonostante le sue piccole dimensioni, venne abitata dai Fenici, dai Cartaginesi, dai Greci, dai Romani, dagli Arabi e dai Normanni; grazie alle sue acque piene di resti risalenti alla Prima Guerra Punica, è il paradiso perfetto per le immersioni.
L’isola è davvero piccola e scommetto anche sconosciuta ai molti; completamente disabitata fa tuttavia parte dell’importantissima zona protetta della riserva naturale. Viene solitamente raggiunta per praticare immersioni.
È un piccolo isolotto con coste rocciose ed alte dai 2 ai 4 metri e vicinissimo alla costa meridionale di Favignana, dove nidifica il gabbiano reale e dove trovi un’unica costruzione religiosa che si presume in passato fosse un convento.
Piccolo scoglio disabitato facente parte dell’arcipelago.
Altro piccolo scoglio disabitato facente parte dell’arcipelago.
È uno scoglio popolato da gabbiani e nelle cui acque è stato ritrovato un mirabile vaso da vino romano del I sec. a.C.
Fa parte dell’arcipelago delle Egadi ma si trova nella laguna più vasta della Sicilia, la Riserva dello Stagnone, composta assieme all’Isola Grande (perfetta per birdwatching e percorsi nella natura), Mozia (numerosi reperti archeologici e le saline), Santa Maria (composta da palme, pini marittimi e varie piante e fiori), e La Schola (così chiamata perché durante il periodo romano vi era una scuola di retorica); l'acqua dall’elevata salinità di questa laguna è alta al massimo un metro e mezzo, permettendo agli amanti del kitesurf di avere a disposizione il luogo perfetto per esercitare questo sport.
Il suo nome significa “Isola del Vento” e non appartiene a nessun arcipelago. È la più grande tra le “isole satelliti” della Sicilia ma si trova più vicina alle coste africane che a quelle italiane. È formata da rocce acide ricche di materiali sodici, unici al mondo e la sua origine è vulcanica; ma nonostante il suo vulcano sia oramai spento, presenta ancora fenomeni secondari. Circondata da un mare blu profondo, possiede degli splendidi giardini arabi ed antichi “Dammusi” (costruzioni antiche in pietra) ma anche vette su cui fare trekking e spiagge nascoste in cui godersi il panorama del mare e delle sue rocce nere.
Compongono l’arcipelago più meridionale dell’Italia, e sono delle vere e proprie perle per la bellezza delle spiagge e per il colore del mare che le bagna. Queste isole italiane non hanno una vegetazione particolarmente rigogliosa ma sono diversissime tra loro. Per la loro posizione in alto mare sono state luogo di sosta e di rifornimento d’acqua delle navi dei Fenici, dei Greci, dei Romani, dei Saraceni e dei Crociati.
È una tavola calcarea che termina a nord con una impressionante falesia mentre a sud presenta una costa frastagliata che forma promontori e calette che terminano con spiagge di sabbia. Il mare che circonda l’isola è semplicemente spettacolare; una distesa di sfumature di colore che variano dal turchese, al verde smeraldo al blu. L’interno dell’isola, prettamente desertico e quindi molto arido, non permette grandi coltivazioni, tanto che la maggior parte degli abitanti si occupano di pesca. È un paradiso non solo per gli amanti della spiaggia bianca e del sole, ma anche per chi pratica snorkeling e immersioni; i fondali sono ricchi di pesci colorati, stelle marine, coralli, spugne e madrepore.
Di fronte alla costa sud-ovest di Lampedusa, trovi l’isolotto dei Conigli, una piccola isola che sorge al centro di un’ampia baia. Famosissima per la sua spiaggia, che si affaccia su acque limpidissime dalle molteplici sfumature (viene definita la spiaggia più bella d’Europa) è raggiunta dai turisti di Lampedusa tramite una sottile lingua di terra ricoperta a tratti dall’acqua che la collega. È il regno del gabbiano reale e di una particolare specie di lucertola.
La sua origine è vulcanica, ma nonostante le dimensioni più piccole rispetto a quelle della famosa Lampedusa, è morfologicamente e geologicamente più interessante, grazie ai numerosi crateri vulcanici e al suo fascino selvaggio. È l’habitat perfetto per numerose specie animali e vegetali endemiche ed il regno perfetto per le tartarughe marine che qui vengono a deporre le uova.
È la più piccola appartenente all’arcipelago delle isole Pelagie; date le sue piccolissime dimensioni non è abitata e possiede solo un faro (ecco da dove arriva il suo nome!). È tuttavia il paradiso per gli amanti delle immersioni, perchè è circondata da fondali marini sorprendentemente belli ed incontaminati ricchi di piante marine, pesci e molluschi, madrepora, spugne, spirografi, aragoste, magnose, murene, polpi, orate, dentici, ricciole, cernie e tanto altro.
Si trovano nel tratto di mare antistante Acitrezza (Sicilia) e comprendono l’Isola Lachea e numerosi scogli di varie dimensioni; sono un piccolo paradiso di natura e leggende. Il nome dell’area marina protetta nel quale sono poste (Isola Lachea e Faraglioni dei Ciclopi) deriva dal mitologico incontro tra Ulisse e il ciclope Polifemo.
È costituita prevalentemente da rocce basaltiche ed è la più grande del piccolo arcipelago. La sua origine è vulcanica e secondo una leggenda tale eruzione la si deve ai massi lanciati da Polifemo contro la nave di Ulisse. L’isola abitata già nella preistoria, al tempo dei Fenici e durante l’epoca romana, ospita varie specie di animali e la “Podarcis Siculus Ciclopicarara” la lucertola dal collo rosso.
Sorgono a sud dell’isola di Lachea e sono celebri per la particolare conformazione e per la loro ricchezza faunistica. L’uomo è intervenuto su quello grande inserendo una scala in muratura che conduce fino ad una piazza dove è sistemata la statua della Vergine.
Posto nel mar Ionio, è un piccolo arcipelago composto da 2 isole oggi di proprietà del demanio militare. Le isole erano sotto la giurisdizione della Chiesa ma nel 1594 la flotta turca assalì le coste ioniche e dopo violenti combattimenti furono sconfitti dalla flotta cristiana, Napoleone Bonaparte, nel 1796, decise di creare sulle isole un avamposto fortificato.
Collegata alla terraferma tramite una idrovia, ha una flora ed una fauna molto particolari, un bellissima spiaggia molto estesa e vaste pinete. La sua forma si compone di scogli frastagliati alternati a spiagge ma sono soprattutto i suoi fondali che attirano i numerosi turisti, Ma anche a livello storico ha la sua importanza, infatti venne abitata da Fenici, Greci e Romani.
L’isola è minuscola, e proprio qui Napoleone Bonaparte fece edificare il Forte de Laclos. I turisti vengono attratti soprattutto per la presenza di alcuni esemplari di delfini che vivono nelle acque circostanti.
Conosciute anche come Diomedee (dal nome del re greco Diomede), sono un gruppo di isole italiane poste nel mare Adriatico a nord della Puglia. Contraddistinte da un mare limpido, fondali puliti, vegetazione rigogliosa, baie e promontori, coste sabbiose e falesie a strapiombo sul mare, rappresentano una delle mete più ricercate dal turismo. Facenti parte della riserva marina protetta, hanno un ambiente unico e perfetto per molte specie di animali e volatili ma anche per una ricca vita marina.
L’isola è contornata da tanti scogli che sembra la difendano e sotto l’aspetto storico è il luogo più interessante di tutto l’arcipelago, un vero museo a cielo aperto. Numerosi sono i resti che testimoniano l’antica storia: torri, fortificazioni, muraglie, chiese, chiostri e la tomba di Diomede. Ma anche i panorami che la sua natura offre lasciano senza fiato, tra grotte e falesie che raggiungono i 60 metri.
È la più grande dell’arcipelago ed è fortemente turistica, ricca di negozi, bar, ristoranti ed alberghi. Sai perché è molto amata dai turisti? Perché ha una varietà notevole di spiagge tra insenature sabbiose e calette rocciose. Ma anche i panorami che offre sono davvero affascinanti; la costa è frastagliata e tante sono le piccole grotte raggiungibili solo dal mare ed l’unica isola dell’arcipelago ad avere una vegetazione fitta e rigogliosa, composta dalle specie tipiche della macchia mediterranea.
Si tratta di un isolotto di natura argillosa e totalmente privo di vegetazione, che corrisponde al più grande scoglio dell’arcipelago posto tra le isole di San Nicola e San Domino. La leggenda narra che su questo pezzo roccioso si aggirino da lungo tempo dei fantasmi.
Il suo nome è uguale a quello dell’isola Capraia posta nell’arcipelago toscano, quindi spesso per distinguerla viene chiamata Caprara; è un’isola completamente disabitata e composta da rocce granitiche e poca vegetazione. Mantiene il suo fascino selvaggio perché non è possibile sbarcarvi ma è possibile immergersi nelle acque che la circondano alla ricerca di una vita sottomarina e paesaggi da cartolina.
Sembra che manchi la fantasia nel nominare le innumerevoli isole italiane, dato che anche quest’isola delle Tremiti ha lo stesso nome di un’altra isola appartenente sempre all’arcipelago toscano. Il nome Pianosa comunque non lascia adito a dubbi, può solo appartenere ad un isola bassa senza rilievi. L’immenso tesoro di questo luogo è dato dall’enorme ricchezza dei fondali; una ricchezza costituita non solo dalla varietà di specie marina ma anche per la presenza di frammenti di ceramiche e di anfore romane di epoca imperiale.
La seconda grande isola per estensione del Bel Paese, è contornata da un susseguirsi di acque che variano dal colore azzurro allo smeraldo, con piccole e grandi insenature dalla sabbia bianchissima ed una natura selvaggia ed incontaminata. Si trova nel mare Mediterraneo ed è caratterizzata da circa 2000 km di costa e da un entroterra montuoso attraversato da sentieri escursionistici. Famosi sono i luoghi come Porto Cervo, Costa Smeralda, Golfo degli Aranci, Orosei, Oristano, Alghero, Porto Conte e sono tantissime le piccole isole che la circondano aggiungendo ancora più fascino ad un territorio già di per se perfetto.
Questo arcipelago posto di fronte alle coste del nord-est della Sardegna, è composto da molte isole italiane e isolotti (se ne contano addirittura 62) dalle varie dimensioni, di cui solo 2 abitate (le maggiori). Lo spettacolo incontaminato di questa strepitosa natura incanta chiunque! Gli amanti del mare trovano in questi territorio un vero Eden. Vediamo le isole principali ed alcune isole minori:
L’isola maggiore dell’arcipelago è uno spettacolo incredibile: formazioni granitiche lavorate dal mare e dal vento, insenature, calette e spiagge facilmente visitabili grazie ad strada panoramica lunga 45 chilometri, una ricchissima macchia mediterranea con rare specie d’uccelli, un mare che assume gradazioni di colore paradisiache a cui si aggiunge un centro storico del caratteristico borgo di pescatori, composto da palazzi del 700.
È la seconda isola per grandezza dell’arcipelago e la sua costa frastagliata nasconde meravigliose calette, alternate a scarpate a picco sul mare; collegata all’isola della Maddalena da un ponte lungo 600 metri, è famosa per essere stata l’ultima dimora di Giuseppe Garibaldi. Lo spettacolo della sua conformazione e indubbio, con la parte ad est composta da rocce di granito rosa e la parte ad ovest dominata dalle pinete.
La sua bellezza è data da strane rocce antropomorfe scolpite dal vento e dai millenni, dalla ricchissima vegetazione che ospita numerose specie protette di uccelli e dalle sue spiagge bianchissime. Disabitata, rappresenta un paradiso incontaminato, forse quello più intatto tra tutte queste isole italiane.
Questa piccola isola leggermente collinare appartiene a privati, con l’eccezione di una parte dove ci sono insediamenti della marina militare. Come le atre isole dell’arcipelago è composta da graniti di colore rosa e bianco, ed affaccia su un mare color smeraldo.
Famosa per la singolare Spiaggia Rosa la cui particolarità della sua sabbia deriva dalla colorazione dei gusci di particolari animali marini (piccolo microrganismo chiamato Miniacina miniacea), è un’autentica oasi di natura selvaggia contornata da acque limpidissime.
Situata nell'estremo nord dell’arcipelago è una piccola isola che propone scenari incantevoli; un'area protetta ricca di spiagge di sabbia bianca e finissima lambita da acque cristalline che la rendono la meta perfetta per vacanze estive nelle sue poche abitazioni.
Franco Solinas descriveva nel suo romanzo “Squarciò”, il fascino incredibile di questa piccola isola (la più vicina alle Bocche di Bonifacio) la cui peculiarità paesaggistica è data dal granito delle sue coste che appare con formazioni fantastiche sopra e sott’acqua che sembrano quasi delle sculture.
La piccola isola sorella di quella di Spargi da cui dista 600 metri, è il luogo ideale per la nidificazione di rare specie di uccelli: cormorano dal ciuffo, gabbiano corso e uccello delle tempeste.
Famosa per la spiaggia della “Testa del Polpo” così chiamata per l’enorme roccia che la domina e che assomiglia alla testa di un polpo, è una piccola isola contornata da un mare limpido e cristallino e da un’incontaminata vegetazione fatta di flora e arbusti tipici della macchia mediterranea.
Si tratta di uno degli isolotti minori che dal 1994 è parte integrante dell’area marina protetta; un ambiente intatto e inaccessibile, con una natura selvaggia e fondali paradisiaci.
Ecco un altro tra gli isolotti minori che compongono l’arcipelago della Maddalena; composta da un complesso di rocce metamorfiche che la rendono inaccessibile e da un ambiente perfetto per il Gabbiano Reale.
Altra isola minore dell’arcipelago è composta da una parte di rocce granitiche e da un’altra parte levigata e pianeggiante, collegate tra loro da una sottile striscia di terra a volte sommersa.
Nella costa nord-orientale della Sardegna, trovi questa area protetta che contiene le isole italiane di Tavolara, Molara e Molarotto.
È un colosso di granito punteggiato di verde, una montagna calcarea e granitica che spunta dal mare nel Golfo di Olbia che si eleva fino a 567 metri. Nonostante le sue dimensioni contenute, possiede una natura incontaminata, spiagge da sogno contornate da acque blu e verde smeraldo e fondali spettacolari. Viene definito il “più piccolo regno al mondo” perché come ogni regno che si rispetti ha anche un re; verso la fine del Settecento infatti, un certo Giuseppe Bertoleoni, che abitava in questo piccolo territorio con la moglie, venne nominato re dell’isola da Carlo Alberto di Savoia.
È un gioiello granitico con la forma rotondeggiante ed uniforme; possiede varie sorgenti perenni e con una tale abbondanza d'acqua risulta ricchissima di vegetazione a macchia mediterranea ed ha sempre potuto essere vissuta dall’uomo. L’isola è privata quindi non visitabile, mentre si può tranquillamente sostare nelle acque limpide e colorate che la circondano.
Si tratta di un piccolo scoglio di granito rosa che tuttavia ha un primato; quello di ospitare un particolare tipo di lucertola che solo qui vive, la Podarcis tiliguerta ranzii blu di Molarolo, oltre naturalmente a svariati tipi di uccelli marini.
Con la sua inconfondibile forma piramidale, la puoi vedere nel Golfo di Olbia; composta da alte e ripide pareti e da una fitta vegetazione, habitat perfetto per i mufloni.
Quest’area si trova nella Sardegna sud-orientale, nata per salvaguardare e tutelare gli ambienti e le risorse del mare.
Le isole italiane che trovi in quest’area sono:
Situata nell’estrema parte sud-orientale della Sardegna, prende il nome dalla sua forma che evoca quella di un serpente. Composta da rocce granitiche che a volte sono disposte in modo da formare delle piscine naturali e da una folta macchia mediterranea, è felicemente abitata solo da conigli selvatici, aironi, gabbiani corsi e marangoni dal ciuffo.
Sembra che il nome di questa piccola isola, posta sempre nel sud-est della Sardegna, derivi da un’ingente presenza nel passato di piante di cavolo selvatico. Quello che è sicuro è che le sue coste frastagliate danno vita a piccole insenature con il fondale di sabbia bianca e che le acque che la attorniano ospitano branchi di delfini e barracuda.
Si tratta di un insieme di isole italiane che si trovano nella parte sud-ovest della Sardegna, sono dei veri gioielli di natura che contengono suggestive scogliere che cadono a strapiombo su un mare limpidissimo, una grande varietà di flora e fauna locale, ma anche località di importanza storico-culturale.
Nel sud-ovest del mare che circonda la Sardegna, trovi questo angolo di mondo che ha una realtà storica e culturale tra le più importanti; la città dell’isola, sorge sui resti di un’antica città fondata dai Fenici. La sua origine è in gran parte vulcanica, la sua costa è composta ad ovest da alte falesie scure, che diventano più sabbiose ad est creando grandi spiagge. L’isola è collegata alla Sardegna da istmo artificiale, costruito forse dai punici e perfezionato dai romani. Sai che per grandezza Sant’Antioco è la quarta isola d’Italia?
Contornata da scogliere frastagliate (di origine vulcanica) alte fino a 150 metri che si alternano a sporgenze ed insenature con spiagge bagnate da un mare limpidissimo, le regalano panorami affascinanti. L’isola è la seconda per grandezza dell’arcipelago ed è abitata, non solo dagli uomini, ma anche dal falco pellegrino, dal gabbiano Corso, dal raro falco della Regina, (originario del Madagascar), e da fenicotteri nella zona delle saline.
Di isole italiane con il nome “Piana” attorno alle coste della Sardegna ce ne sono tante… chiaramente il nome deriva dalla conformazione pianeggiante ma non sono ancora riuscita a capire come mai non hanno variato ad alcune di loro questo nome! (giusto per non conforderle). In ogni caso questa piccola isola dell’arcipelago del Sulcis, è oggi un complesso turistico, ma in passato ha ospitato una comunità di frati, una colonia penale e fu una sede storica della tonnara ed anche un feudo nobiliare.
Si tratta di un isolotto di origine vulcanica, disabitato, arido, impervio e scosceso, con la forma conica ed una vegetazione quasi totalmente assente. Tuttavia sull’isola vivono numerose specie di insetti, diverse specie di uccelli marini che qui vengono a nidificare.
È principalmente composta da rocce di rosso scuro di origine vulcanica ma la vegetazione è pressochè assente. Tuttavia è l’habitat perfetto per numerose specie di uccelli marini quali il Gabbiano reale, il Marangone dal Ciuffo ed la Berta maggiore.
È un isolotto privo di vegetazione; il vero Eden di questo scoglio è il fondale marino che presenta passaggi come piccole grotte tra massi di grosse dimensioni, al cui interno trovi corvine, spigole, murene e branchi di castagnole.
Si tratta di un isolotto completamente deserto, con una superficie piatta e rocciosa e circondata da un'estesa e pericolosa secca con scogli, che rende difficile la navigazione.
È uno dei paradisi per gli amanti delle immersioni, grazie alla limpidezza delle acque che circondano questo scoglio di forma piramidale e per la ricchezza dei suoi fondali.
Questa zona marina protetta si trova nelle acque ad ovest della Sardegna; è un gioiello naturalistico che ospita alcune isole italiane:
Nonostante il mare spesso agitato che la circonda, l’isola è un vero paradiso, una distesa granitica pianeggiante che a ovest è caratterizzata da un’aspra scogliera, mentre ad est è ricca di incantevoli cale con spiaggette di sabbia. Ma anche i fondali, con numerose specie di pesci e di crostacei, e numerosi relitti di navi romane e spagnole, sono spettacolari ed ideali per le immersioni.
Ospita numerose specie di uccelli che vi nidificano, ed i fondali nei pressi dello scoglio sono ricchi di numerose specie di pesci e una ricca flora marina oltre a formazioni particolari ed affascinanti, ricchi di grotte, canaloni, filoni isolati e tunnel derivanti probabilmente dalla sua attività vulcanica.
Posta a ridosso della costa occidentale della Sardegna, deve il suo nome alla forma allungata che la caratterizza; l’isola è protetta dalle onde del maestrale grazie ad una barriera naturale di arenaria che si trova vicina alla riva e che crea un’autentica piscina naturale. Il fascino della lunghissima spiaggia che ospita e dato dai vari colori che assume, giallo ocra della sabbia fine e morbida, il rosso-rosato della battigia fatta di sassolini e conchiglie e il nero degli scogli che tagliano in due l’arenile.
Questa zona protetta si trova nel nord-ovest della Sardegna, si tratta di 2500 tra mare, falesie rocciose e coste basse e sabbiose che racchiudono un vero e proprio scrigno di biodiversità.
Le isole italiane poste in questa area sono:
Si trova di fronte alle falesia di Capo Caccia ed è un frammento di costa staccatasi tantissimi anni fa. È un grande scoglio dove è impossibile sbarcare ma possiede una rarissima pianta che cresce solo qui. Il suo nome deriva dal fatto che possiede un’ampia grotta che la attraversa da parte a parte, dove si può entrare anche con imbarcazioni di grosse dimensioni.
Sempre nel territorio di Alghero, trovi questo isolotto con alte falesie calcaree a picco sul mare. Dimora di gabbiani e falchi, è anche un punto ideale per l’avvistamento di delfini. È raggiungibile con escursioni guidate o imbarcazioni private.
Posta sotto il comune di Stintino, si trova nelle acque del nord ovest della Sardegna. È un affioramento roccioso di medie dimensioni che si può raggiungere sia con una barca sia via terra. La sua forma è trapezoidale, con contorni rocciosi, aspri, e meravigliose calette che aprono su acque limpidissime dalle sfumature turchesi e verdi.
È un’area compresa nel territorio di Porto Torres che si estende attorno a tutta la costa nord-ovest della Sardegna, raggiungendo quasi 80 km di perimetro costiero.
Quali isole italiane si trovano in questo tratto di mare?
Posta a nord di Stintino, si estende, separata da una lingua di sabbia, di fronte alla famosa spiaggia della Pelosa, tanto che l’isola è raggiungibile a piedi. Composta da terra brulla contiene una torre aragonese, edificata nel 1578.
Ecco un’altra isola “Piana” tra le tante della Sardegna. La sua collocazione, affiancata all’isola della Pelosa, può essere considerata come il collegamento fra la penisola di Stintino e l'Isola dell'Asinara. Sull’isola Piana, incontaminata e selvaggia, si trova un’altra torre chiamata Torre della Finanza, di origine aragonese.
Separata dalla piccola Isola Piana da uno stretto canale navigabile, chiamato “Passaggio dei Fornelli”, è un vero paradiso terrestre incontaminato montuoso, con coste alte e frastagliate, tra le quali si inframmezzano spiagge, baie e una vegetazione caratterizzata dalla macchia mediterranea. Ospita rare specie vegetali e animali e molte vicende storiche. L’isola Asinara che mi ha conquistato e a questo link trovi tutto su questa oasi del mar Mediterraneo.
Hai visto quanto è lunga questa lista delle isole italiane?
Considera che in questa lista non ho aggiungo una serie di isolotti o scogli presenti su tutto il territorio marino del Bel Paese e quelle lacustri. Infatti anche i laghi italiani contengono ben 17 isole: ad esempio? Nel bel mezzo del Lago di Iseo o Sebino, trovi Monte Isola, la più grande isola lacustre d’Europa.
Ma di questo ti racconterò in un altro scritto.
Ancora non ho avuto la possibilità di visitare ognuna di queste perle di mare (alcune delle foto di questo scritto ho dovuto prenderle dal web) ma è stata una ricerca che mi ha donato una voglia incredibile di partire ed andare alla scoperta di questi luoghi incantevoli, perchè l’Italia è davvero zeppa di oasi circoscritte dal mare che incantano; infatti, spesso andiamo a visitare paesi esotici senza considerare il patrimonio che abbiamo a casa nostra.
Certamente, trovo assurdo paragonare le isole italiane (per quanto meravigliose) ad isole tropicali o equatoriali; sono due realtà completamente diverse, sia come vegetazione e panorami, sia sotto l’aspetto della cultura.
Ma senza ombra di dubbio, le nostre isole italiane non hanno nulla da invidiare a tanti altri luoghi turistici e naturalistici del mondo. E te lo sto dicendo io, una MALATA CRONICA di Oceano Indiano e di tutti i territori che su di esso affacciano!
E tu quante di queste isole hai visitato o hai in procinto di visitare?
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER