Cosa c'è a Siviglia da visitare? Molti la definiscono la capitale del flamenco, ma io credo che, più che la cultura andalusa, quello che predomina a Siviglia sia il patrimonio storico, contraddistinto da numerosi e maestosi antichi edifici residenziali e religiosi, che solo in questa città puoi vedere. La Siviglia da visitare è immensa; il suo centro storico è tra i più grandi della Spagna e ad ogni angolo riuscirà a stupirti.
Enormi piazze, palazzi dalla particolare architettura e straordinariamente decorati, parchi bellissimi ricchi di fontane, affascinanti chiese che racchiudono dei veri tesori e una storia spagnola che si amalgama ad un passato moresco che ha lasciato molti segni evidenti.
La Siviglia da visitare riesce senza dubbio a sorprendere ed ammaliare, nonostante il suo essere caotica e terribilmente turistica. Ho apprezzato l’architettura di Siviglia e meno mi è piaciuto quel suo essere troppo adattata ad un turismo internazionale.
Le attrazioni della Siviglia da visitare più famose richiamano un numero elevato di visitatori tutto l’anno; dalla conosciutissima Plaza de España alla residenza in stile moresco che tutti conosciamo con il nome Alcázar, dalla sorprendente Cattedrale con il minareto della Giralda al moderno Metropol Parasol. Ma la Siviglia da visitare non si ferma a questi famosi monumenti; c’è molto altro.
Ti porto a conoscere cosa c’è a Siviglia da visitare…
Cosa leggerai in questo post:
Nella Siviglia da visitare l’emblema assoluto della vincita della cristianità sul popolo arabo è rappresentato dalla sua Cattedrale. Sai che la sua dimensione la colloca ad essere la terza chiesa al mondo per grandezza?
Sia l’architettura esterna che la maestosità del suo interno riusciranno a stupirti. La navata centrale misura ben 150 metri a cui si aggiungono altre 4 navate tutte in stile gotico, altissime volte, la splendida Capilla Mayor e la Capilla Real, dipinti religiosi di pregio, vetrate colorate enormi, mosaici, pitture, sculture e oreficerie.
I luoghi della Cattedrale di Siviglia da visitare?
Te li racconto nel dettaglio a questo link ⇒ CATTEDRALE DI SIVIGLIA: emblema della cristianità
Eccoti il simbolo per antonomasia della Siviglia da visitare. Sto parlando della Giralda, un tempo minareto almohade e oggi torre campanaria della Cattedrale. Alta 104 metri, puoi facilmente salire sulla cima tramite 34 rampe che servivano al muezzin per raggiungere a cavallo e senza fatica la cima e richiamare i fedeli alla preghiera.
I diversi stili architettonici che la caratterizzano sono il riflesso delle culture che hanno abitato la città. Infatti, la prima sezione della Giralda è in stile Almohade. La somiglianza con le torri "Kutubiyya" di Marrakech e "Hassan" di Rabat è evidente. Il minareto venne costruito tra il 1184 ed il 1197 per la grande moschea della città e aveva l’estremità coronata da tre sfere dorate. Purtroppo, un terremoto nel 1356 distrusse parte della cima e causò la caduta delle sfere.
Quando Siviglia venne riconquistata dai Re Cattolici, ci si prodigò nel 1568 ad aggiungere all’antico minareto il campanile, alto ben 5 piani, sul quale venne anche posta una statua di bronzo girevole (chiamata Giraldillo) che serviva da bandieruola.
Le antiche residenze moresche sono tra le migliori testimonianze che in Andalusia ripercorrono la storia del mondo arabo che qui visse. Nella Siviglia da visitare non può assolutamente mancare l’Alcázar, l’antica fortezza araba, un grande esempio dell’architettura mudéjar con saloni, patii e giardini.
Sentendo la parola “Alcázar” la prima fortezza araba che ti può venire in mente è quella relativa ad un’altra località andalusa, Granada. Infatti, l’immensa Alhambra di Granada è conosciuta in tutto il mondo, ma ti garantisco che anche la residenza moresca di Siviglia, benchè non maestosa come l’altra, è molto affascinante e ricca di decorazioni che lasciano senza fiato.
Ti racconto nel dettaglio questa splendida residenza di Siviglia a questo link ⇒ REAL ALCAZAR DI SIVIGLIA: la residenza moresca
Questo è uno degli spazi più affascinanti e pittoreschi della Siviglia da visitare. Il Barrio de Santa Cruz è contraddistinto da un intreccio di strette vie sulle quali affacciano tipiche case andaluse bianche.
È l’antico quartiere ebraico di Siviglia dato che nel 1248 tutti gli ebrei della città vennero qui riuniti da Ferdinando III di Castiglia. Nel 1492 un decreto sancì l’espulsione degli ebrei dalla Spagna, le sinagoghe vennero abbattute e l’area cadde in decadenza. Venne riportata a nuova luce nell’800 e oggi è a mio parere uno dei pochi luoghi di Siviglia dove veramente respiri un’aria andalusa.
Da Plaza del Triunfo, con la colonna in stile barocco e la statua dell’Immacolata Concezione, giungi in Plaza Virgen de los Reyes, con una fontana circolare al centro. Inoltrandoti lungo il dedalo di viuzze che contraddistingue il barrio incontrerai negozi di souvenir, bar con tavolini all’aperto e tapas bar. Passeggerai su Calle Mateos Gago che all’inizio del XX secolo era una via tortuosa e stretta, al punto che impediva il transito dei veicoli. Venne ampliata e modernizzata nel 1929. Giungerai a Plaza Doña Elvira, uno spazio ombreggiato da alberi dove sostare per riprendere fiato su una delle tipiche panchine decorate con azulejos.
Ti ritroverai in Plaza Venerables dove si trova l’Hospital de los Venerables costruito attorno ad un patio color rosa. Oggi l’edifico è utilizzato per l'esposizione di mostre ma un tempo fu uno spazio che ospitava anziani sacerdoti. Da visitare assolutamente è la chiesa dell’Hospital de los Venerables, decorata in stile barocco e con meravigliosi affreschi.
Infine giungerai in Plaza de Santa Cruz, da cui deriva il nome del quartiere, che è una delle piazze più pittoresche del barrio. Al centro della piazza ci sono numerosi aranci e la Cruz de Cerrajería, una croce in ferro.
All’estremità sud del Barrio de Santa Cruz, di lato all’Alcazar, ecco i Jardines de Murillo che prendono il nome dal pittore spagnolo Bartolomé Esteban Murillo che abitava nelle vicinanze. Fu il Re Alfonso XIII che decise di dare il via alla progettazione di questo spazio verde, cedendo una parte dei giardini dell’Alcazar.
È un grande parco, separato dall’Alcazar da un muro, che all’interno ospita gazebi a pianta ottagonale, fontane, panchine ricoperte di azulejos e specie botaniche quali acacie, abelie e magnolie. Inoltre, in un’area dei giardini, trovi il monumento dedicato a Cristoforo Colombo che riporta una riproduzione in bronzo della Santa Maria, una delle caravelle che utilizzò il famoso navigatore per raggiungere il Nuovo Mondo.
Da un paese (la Spagna) che è stato il precursore nella scoperta delle Indie e nella dominazione in America, non poteva mancare un grande archivio che potesse ripercorrere le tappe relative a tutte le colonie di quei secoli lontani. Nella Siviglia da visitare non può mancare una tappa all’Archivio delle Indie, uno splendido edificio in stile tardo-rinascimentale a pianta quadrata del XVI secolo, le cui pareti sono modulate da pilastri in basso rilievo.
Sono oltre 80 milioni le pagine dei documenti originali che vengono costuditi all’interno dell’edificio, una testimonianza scritta tra 1480 e il 1898 che rivela mappe, cartine, appunti di viaggio e testi autografi di Colombo, Magellano e Cortés.
Si trova vicino al Barrio de Santa Cruz, nel centro storico della città, e originariamente faceva parte della Judería, l'antico quartiere ebraico della città.
Dopo l'Inquisizione, nel 1480, la popolazione ebraica venne gradualmente dispersa. Qui si trovava la sinagoga, riconvertita al culto cristiano nel XVI nella chiesa di Santa Maria la Blanca, decorata con magnificenti stucchi barocchi e marmo rosso.
Oltre alla chiesa di Santa Maria la Blanca, i principali edifici di interesse sono raggruppati intorno alla Plaza de Las Mercedarias: il Convento de las Mercedarias, l’austero Convento di las Salesas, la chiesa di San Bartolomé costruita nel XVIII secolo sul sito di un precedente sinagoga, la casa di Miguel Mañara e la Casa de Pilatos.
Questo edificio, nel quartiere di San Bartolomè, è un capolavoro rinascimentale del 1540 voluto dal marchese di Tarifa. La casa si ispira all’architettura italiana mescolata a stili diversi quali: mudéjar, gotico e rinascimentale. Qual'è la particolarità di questo luogo della Siviglia di visitare? Sembra che il marchese si accorse che la distanza tra la sua abitazione e la chiesa più vicina era uguale a quella tra la residenza di Ponzio Pilato e il luogo in cui Gesù venne crocifisso. Quindi decise di inserire le 14 stazioni della via Crucis.
All’interno il palazzo ti sorprende con il patio dove 24 arcate e maestosi busti dei Cesari si uniscono a statue romane e pareti decorate in stile mudejar. I grandi saloni con i soffitti decorati ospitano bellissimi affreschi che raffigurano i temi della natura e dell’antichità.
A pochi passi dalla Casa de Pilatos sorge la Iglesia de San Ildefonso che si trova invece in Calle Rodríguez Marín e la riconoscerai per il suo stile neoclassico, i 2 alti campanili e i forti colori con il quale è stata tinteggiata: il rosso e il giallo.
Il Municipio di Siviglia si trova in Plaza de San Francisco. Sai che questa piazza un tempo era il cuore di Siviglia? Plaza de San Francisco era il cuore politico e sociale della città, il luogo dove erano ubicati i maggiori poteri civici. Qui si tenevano le feste, le corride e durante l’inquisizione era qui che avvenivano i processi contro gli eretici.
L'Ayuntamiento di Siviglia venne realizzato da Diego de Riano tra il 1527 ed il 1534 ed è un imponente edificio rinascimentale che ha incredibili decorazioni con fregi, figure allegoriche e intarsi floreali, posti specialmente sulla facciata che apre sulla piazza.
All'interno sono costudite importanti opere d'arte come lo scalone principale, la Sala Capitolare e la collezione pittorica.
Affacciata su Plaza del Salvador ecco una chiesa barocca la cui facciata principale colpisce per il colore rosso acceso.
L'Iglesia Colegial del Divino Salvador venne costruita su un’area che aveva ospitato una moschea nel secolo IX e venne poi trasformata nel corso dei decenni. Internamente è a pianta rettangolare e possiede 3 navate con colonne snelle e l'insieme di cappelle e pale d'altare ripercorrono il mondo barocco sivigliano.
Accanto alla chiesa ecco il Patio de los Naranjos del Salvadorè, l'antico cortile della moschea che si trovava in questo stesso luogo. È possibile accedervi dalla chiesa stessa ed entrando nel patio noterai il minareto e resti di epoca romana e visigota come archi e colonne.
Poco distante da Plaza del Salvador e addentrandoti in Calle Jovellanos nel centro pedonale di Siviglia troverai una piccolissima chiesa, la Capilla de San José. Ti consiglio di entrare perchè internamente è uno splendore di decorazioni in stile barocco.
Una delle attrazioni a Siviglia da visitare è il Palacio Condesa de Lebrija. È uno dei luoghi meno conosciuti della città dai turisti ma vale la pena farci una visita. Perché?
Perché è una casa a 2 piani che unisce vari elementi architettonici; si possono vedere mosaici romani, stucchi mudejares, fregi importanti e soffitti a cassettoni di straordinaria bellezza. Venne acquistata nel 1800 dalla contessa Lebrija Regla Majón e oltre alle splendide decorazioni arabe e a statue risalenti all’epoca romana e greca, trovi un patio centrale che ospita un mosaico romano di 580 m2 con vari motivi mitologici.
Per accedere al secondo piano, che costudisce impressionanti dipinti di pregio, devi utilizzare una scalinata che venne costruita nel XX secolo. Al secondo piano è posta anche una biblioteca con oltre 4000 libri risalenti ad epoche diverse.
Un altro edificio di Siviglia da visitare è il Palacio de las Dueñas, residenza del famoso scrittore spagnolo Antonio Machado nei suoi primi anni di vita. Il nome del palazzo deriva dallo scomparso monastero di Santa María de las Dueñas che sorgeva nelle vicinanze e venne demolito nel 1868.
Il palazzo venne costruito tra i secoli XV e il XVI e rappresenta un mix equilibrato di stile rinascimentale, gotico e mudéjar. Una ricchissima collezione di opere d’arte, quattro meravigliosi giardini, due patii e una cappella sono ospitati in questo meraviglioso palazzo.
Eccoti la più antica arena spagnola, caratterizzata da un complesso di colore bianco e giallo-ocra dalla forma ovale. Si trova nel quartiere El Arenal, vicino dal fiume Guadalquivir e alla Torre del Oro, lungo il Paseo de Cristóbal Cólon.
Risale al 1730 la data in cui il re Felipe V permise lo svolgersi delle corride e per l’occasione si decise di costruire una Plaza de Toros a Siviglia, inizialmente di forma rettangolare con gradini e balconate di legno. Solo nel 1733, si modificò la struttura creandola ovale e nel 1765 venne eretto anche il Palco del Principe che ospitava la famiglia reale.
L’ingresso principale, su Paseo Colón, è sorvegliato da una statua del torero Francisco Romero López. Nel complesso trovi anche la “Enfermeria” dove vengono soccorsi i toreri feriti, la “Capilla”, dove i toreri pregano prima di affrontare i tori e le “Scuderie”, dove vengono alloggiati i cavalli che i toreri utilizzano.
Inoltre, il complesso ospita anche il Museo Taurino, uno spazio che ti permette di approfondire la storia di questa tradizione spagnola tramite stampe, litografie, dipinti e costumi d’epoca.
La stagione delle corride inizia nel mese di aprile e finisce nel mese di settembre. Ti consiglio di assistere ad uno spettacolo? Assolutamente no! Contraria a questo scempio mi auguro che si provveda a dare una fine a questi terrificanti spettacoli che, a mio parere, più che mettere in evidenza il coraggio del torero, mostrano una totale mancanza di rispetto verso l’animale.
Sulla riva del Guadalquivir, di fronte alla Plaza de Toros, noterai una torre di avvistamento alta 36 metri. Da dove giunge il suo nome? Probabilmente dai riflessi dorati che la costruzione compatta e massiccia riflette durante le giornate di sole o dai tanti azulejos color oro che la ricoprivano.
La Torre del Oro è contraddistinta da 3 corpi costruiti in periodi diversi. Il primo corpo venne costruito nel 1220 dagli Almohadi, il secondo venne edificato nel XVI secolo e il terzo nel 1760 dopo il danneggiamento dovuto ad un forte terremoto. Inizialmente la torre aveva funzione prettamente di controllo degli accessi fluviali ed era parte del sistema difensivo della città. Per alcuni anni funzionò anche come prigione, successivamente finì in un periodo di abbandono.
Dentro la torre è ospitato il Museo Navale di Siviglia che espone carte di navigazione, modellini in miniatura e antichi strumenti. La Torre del Oro è anche il luogo perfetto per godere di una vista mozzafiato sui quartieri di Triana e Los Remedios e sul Guadalquivir.
Questo particolare monumento di Siviglia da visitare viene chiamato “fungo” dalla popolazione della città, ed è la più grande struttura in legno al mondo. Il Metropol Parasol venne costruito dall’architetto Jürgen Mayer-Hermann e la sua struttura è indubbiamente futuristica. Guardando questa grande opera, puoi venirti alla mente un grande alveare (a causa della classica struttura a nido d’ape) con la forma di un grande fungo.
Fu il comune di Siviglia nel 2011 ad ordinarne la realizzazione, per valorizzare il mercato cittadino, che qui ha sede e che era in stato di abbandono.
Las Setas si compone di 5 piani: al primo piano trovi una zona archeologica romana chiamata “Antiquarium”. Nella fase iniziale della costruzione, infatti, vennero rinvenuti reperti appartenenti all’epoca romana e una casa islamica almohade risalente al XII e XIII secolo. Al primo piano trovi anche gli ascensori che ti conducono al “Mirador”, una terrazza panoramica sulla città che ti permette di ammirarla a 360 gradi. Il mercato occupa il secondo piano assieme ad alcuni ristoranti.
Il suo nome è lunghissimo, Basílica Menor de la Santísima María de la Esperanza Macarena e ospita la scultura mariana del XVII secolo più venerata dalla popolazione spagnola. L’edificio, in stile barocco andaluso ad un’unica navata coperta da una volta a botte con lunette e con cappelle laterali, possiede un primato: è stata la prima chiesa di Siviglia ad essere insignita come Basilica Minore da Papa Paolo VI nel 1966.
Una delle cappelle della chiesa, l’Altar de la Hispanidad è dedicata al popolo sud-americano e gli interni sono ricchissimi, in stile neo barocco, con decorazioni auree e diversi dipinti dedicati alla Vergine Maria. All’interno della chiesa trovi anche un museo che celebra e porta testimonianza dei paramenti usati per le processioni della Settimana Santa di Siviglia. È sita in Calle Becquer, nell'omonimo quartiere.
È uno dei quartieri più importanti di Siviglia che si trova a nord dal Casco Antiguo. In questo quartiere l'eredità lasciata dagli arabi è ancora visibile nella muraglia cittadina almoravide del XII secolo e nella Porta de la Macarena, una delle 3 porte cittadine voluta dal sultano Ali ibn Yusuf nel 1100 circa. In questo quartiere o più precisamente nella zona dell’Alameda de Hércules vivevano bohémien, artisti squattrinati, prostitute e delinquenti. La zona oggi è piena di negozi e ristoranti ed è uno dei punti di riferimento della vita notturna di Siviglia. Tuttavia, il quartiere deve la sua fama alla basilica e alla centenaria statua mariana al suo interno custodita.
Cosa vuol dire Macarena? Si lo so che istintivamente la associ ad una popolare canzone ma in realtà la parola Macarena viene associata alla figlia di Ercole che sembra si chiamasse “Macaria” e alle origini arabe del quartiere.
Un altro palazzo a Siviglia da visitare si trova proprio nel quartiere Macarena. Di fronte alle mura e alla porta de la Macarena noterai un maestoso edificio con bei giardini che ti incuriosirà. L’immenso stabile è la sede del Parlamento dell’Andalusia ed ha una pianta rettangolare che si articola attorno a nove patii.
La sua particolarità non è tuttavia dovuta solo alla sua affascinante architettura ma bensì perché l’edificio, costruito nel 1546, un tempo era l’Hospital de las Cinco Llagas, ed ebbe un ruolo fondamentale durante la terribile epidemia del 1649 che devastò la città. Anche il terremoto del 1755 che devastò parte della Spagna e la non lontana Lisbona lo danneggiò e dopo la Guerra d'Indipendenza divenne un ospedale militare fino al 1927. L’aspetto che oggi puoi ammirare lo si deve ad una ristrutturazione del 2003.
Di tutto l’edificio la parte più spettacolare è la Chiesa del Parlamento, posta nel cortile centrale. Tanto bella che viene considerata uno dei capolavori del manierismo spagnolo.
Una delle piazze di Siviglia da visitare e forse una delle piazze più conosciute e belle al mondo? Senza ombra di dubbio Plaza de España! Nonostante non abbia apprezzato il mood troppo turistico di Siviglia, devo ammettere che dinnanzi a questa favolosa piazza mi sono sentita spiazzata e senza fiato. È semplicemente strepitosa.
Venne realizzata all’interno del Parque de Maria Luisa nel 1928 per celebrare la scoperta dell'America da parte dei conquistatori spagnoli. Per l’occasione si tenne l’Esposizione Iberoamericana.
La sua enorme forma semicircolare, i canali navigabili che la fiancheggiano, i ponti, gli spettacolari edifici che si susseguono adagiati su una metà della forma semi-ellittica, ma soprattutto le 58 panche totalmente rivestite di colorati azulejos mi hanno conquistato. Plaza de España si estende per 50.000 mq e solo 19.000 mq sono edificati. Il lato lineare aperto guarda verso il fiume Guadalquivir mentre un portico a forma di ferro di cavallo segue la parte circolare racchiudendo così la grande piazza. Alle estremità ecco le 2 torri: la Torre Norte e la Torre Sur unite da una serie di edifici al cui centro si trova il Palacio Español.
Decorazioni con mattoni, ceramiche e marmi colorati in Plaza de España sono una costante e tutto ha un particolare simbolismo:
Se l’obbiettivo dei regnanti di quel tempo era quello di mostrare al mondo la grandezza dell’architettura e della cultura spagnola, beh, ci sono sicuramente riusciti. È uno dei più begli esempi di arte e bellezza architettonica immersa in un perfetto equilibrio di stili e colori.
Sai che Plaza de España è il monumento più visto nella storia del cinema? La piazza appare in “Lawrence de Arabia” e anche nel film di George Lucas “Star Wars”.
L’immenso Parque de Maria Luisa è uno dei più belli della Spagna; il suo cuore è Plaza de España ma non finisce qui. Innanzitutto, le dimensioni; ben 22 ettari nel quale sono inseriti: alberi secolari che ombreggiano sentieri, sontuosi edifici del Settecento, Ottocento e primo Novecento, vari stagni e laghetti, varie fontane che costituiscono un mix di elementi rinascimentali e barocchi. Le sue fontane hanno quel tocco arabeggiante che aggiunge pace al relax che qui puoi godere seduto su una delle sue numerose panchine o sotto un romantico gazebo.
Quali sono i monumenti inseriti in questa immensa area verde?
La storia del Parque de Maria Luisa ha inizio proprio dal Palacio de San Telmo che nel 1849 venne acquistato dai duchi di Montpensier. I giardini del palazzo vennero realizzati dal giardiniere francese Lecolant e per avere una superficie sufficiente i duchi acquistarono i terreni adiacenti. Nel 1893, gran parte di quei giardini furono donati dalla duchessa María Luisa de Borbón alla città di Siviglia che tracciò una strada per collegare il fiume con i giardini, creando così Paseo de María Luisa. Da tutto il grande giardino che si materializzò nacque il grande parco che venne aperto al pubblico nel 1912 e che oggi ti consiglio tra le cose a Siviglia da visitare.
All'inizio del parco, in Av. de María Luisa, noterai anche uno spendido edificio. Si tratta del Teatro Lope de Vega, uno dei più importanti ed antichi teatri cittadini che è ospitato in un edificio neobarocco del 1929.
Lo splendido palazzo ti appare in tutto il suo splendore mentre ti aggiri nei paraggi dell’Università di Siviglia. È a mio parere uno degli edifici più belli della città. Il Palacio de San Telmo ha pianta rettangolare con 4 torri e un grande cortile interno e presenta facciate del XVIII secolo, abbellite da sculture dedicate a personaggi illustri di Siviglia. Lo noterai sicuramente per i suoi vivaci colori che spaziano dal giallo al rosso donando a questa splendida opera d’arte un fascino ancora maggiore.
Venne edificato nel 1682 e per quasi 2 secoli rimase la sede del Collegio Seminario dell'Università di Mareantes. Nel 1849 divenne invece la residenza dei Duchi di Montpensier ma dal 1992 è sede della Presidenza del Consiglio dell'Andalusia.
Internamente ci sono sale decorate con stucchi e dorature e soffitti meravigliosamente affrescati. Da vedere assolutamente è la Cappella del Palazzo di San Telmo, uno spazio ad unica navata con volta a botte e cinque pale d'altare. Originariamente il palazzo possedeva anche un giardino in stile Versailles che poi divenne il Parco di Maria Luisa.
Nel Parque de María Luisa si trova un’altra grande piazza; sto parlando di Plaza América. Venne progettata dall’architetto Aníbal González y Álvarez-Osorio e venne inaugurata nel 1916. La piazza è circondata da una strada su cui affacciano il Museo de Artes y Costumbres Populares in stile mudéjar, il Padiglione Reale in stile gotico e il Museo Arqueológico Provincial in stile rinascimentale.
Il centro della piazza è occupato un laghetto costellato di ninfee che possiede una fontana circondata da lampadari di ferro battuto. Numerose aiuole geometriche incorniciate da siepi e cespugli di rose abbelliscono il grande spazio.
C’è un altro nome con cui la piazza è conosciuta; molti la chiamano "Piazza delle Colombe", perché una grande quantità di questi uccelli si abbeverano nelle fontane decorate che abbelliscono l’area.
Ti ho raccontato di 2 quartieri a Siviglia da visitare ma il quartiere più caratteristico e soprattutto popolare è il Quartiere Triana. Perché è visitato? Perché qui ci sono i mercati, gli stand gastronomici, i negozi di ceramiche e di altri prodotti artigianali.
Dove si trova? Si trova sulla sponda occidentale del fiume Gualdaquivir e lo raggiungi attraversando il Puente de Triana o Puente de Isabel II, il più antico ponte di ferro conservato in Spagna, costruito nel 1852 sotto il regno di Elisabetta II. Dalla Torre del Oro lo vedi e lo raggiungi facilmente.
Originariamente il quartiere era abitato soprattutto da marinai, zingari, cantanti, ballerini di flamenco e ceramisti e ancora oggi passeggiando per le sue viuzze ti imbatti in questi laboratori artigianali. Mentre la parte vicina al lungofiume è un susseguirsi di bar e ristoranti dove passare una piacevole serata.
La caratteristica predominate di questo quartiere rimane comunque il mercato coperto posto alla fine del ponte nel quale ti sarà possibile assaggiare le specialità gastronomiche di Siviglia.
Appena varcato il Ponte di Triana noterai una fortezza medievale che corrisponde al Castello di San Jorge. È una delle attrazioni principali del quartiere perché qui oggi ha sede il Centro Temático de la Tolerancia, un museo che ti narra i tempi oscuri dell'impero spagnolo durante l’Inquisizione. La mostra spiega il contesto storico dell'Inquisizione e le ragioni per cui gli eretici venivano imprigionati e torturati. Nella parte inferiore un percorso tramite una passerella ti conduce ai resti archeologici conservati, quali: il pavimento delle vie che portavano al ponte di barche, la casa del notaio e la sala per le udienze.
La prima costruzione della fortificazione risale all’epoca visigota e durante il periodo arabo il castello venne ampliato. Quando i Re Cattolici presero il controllo della città scacciando i mori, la fortificazione venne affidata all’Ordine di San Giorgio di Alfama, che doveva preoccuparsi di difendere la città dagli attacchi saraceni che giungevano dal fiume.
Nel 1481 l’Ordine di San Giorgio di Alfama scomparve e il castello venne utilizzato come sede dell’inquisizione spagnola. Nel Castello di San Jorge si tenne il primo concilio e in seguito questa fortezza medievale venne usata anche come quartier generale e prigione. Abbandonato dall’Inquisizione nel 1785, il castello venne demolito nel 1823 per creare il Mercato di Triana. Oggi a Siviglia da visitare nel castello rimangono, oltre all’interessante museo, le rovine ben tenute della fortezza.
L’ultimo luogo a Siviglia da visitare è il Monastero della Cartuja o Monastero di Santa Maria de las Cuevas, posto sulla Isla de la Cartuja, un piccolo lembo di terra posto in mezzo al fiume Guadalquivir, collegato alla terraferma tramite un ponte. Cosa c’è di così interessante su quest’isola fluviale? C’è il monastero che ospita il Centro Andaluso di Arte Contemporanea di Siviglia.
Durante il XII secolo l’area oggi occupata dal monastero, era usata per la realizzazione delle ceramiche a causa dell’abbondanza di argilla presente. Gli artigiani trovarono un giorno in una grotta un’immagine della Vergine Maria e decisero di costruire una chiesa dedicata a Santa Maria de las Cuevas.
Il monastero venne costruito più tardi, nel 1400, grazie al finanziamento di una nobile e importante famiglia spagnola e alla fine del XV secolo l’Ordine de los Cartujos vi si stabili al suo interno. Il monastero purtroppo venne saccheggiato dai francesi nel 1810 e lo utilizzarono come quartiere generale.
Sai che in questo monastero era solito soggiornare Cristoforo Colombo?
L’edificio venne ristrutturato in occasione della Expo Internazionale del 1992 e dopo qualche anno divenne il Centro Andaluso di Arte Contemporanea e Museo di Arte contemporanea di Siviglia. Quello che puoi vedere al suo interno spazia da porte d’accesso in stile barocco a edifici quali la chiesa e la sacrestia in stile gotico con chiari segni di decorazione mudéjar, dal chiostro mudejar con colonne di marmo e archi inclinati ad una panoramica sulle tendenze artistiche in Spagna dalla metà del XX secolo fino ai giorni nostri.
Quelle che ti ho elencato sono le principali attrazioni di Siviglia. Ma vagabondando per la città incontrerai, oltre a splendidi palazzi dall'architettura andalusa, anche molti alri monumenti di grande importanza arcitettonica e storica. Ad esempio?
“Dal tetto di Triana si vede Siviglia, lunga, piatta, aperta, tutta malva e oro, come una donna bionda, che sogna ad occhi aperti nella sua anima, che è il suo corpo”
(Juan Ramón Jiménez)
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