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Cosa fare a Luxor: alla scoperta dell’antico Egitto

06.07.25 by TRIPINWORLD

cosa fare a luxor tripinworld

Luxor, cosa vedere in 3 giorni?

Le prime cose che ti colpiscono come ti appresti ad entrare nell’area di Luxor sono i campi verdeggianti con un’infinità di palme da dattero e un caldo talmente soffocante da toglierti il fiato. Mi aspettavo temperature elevate ma mai avrei pensato che fosse impossibile muoversi durante le ore centrali della giornata. Inoltre, le basse temperature nelle hall degli hotel create dai sistemi di condizionamento sono un contrasto talmente forte da crearti problemi. Ci vuole decisamente qualche giorno perché il fisico si abitui al clima di questa zona egiziana nella Valle del Nilo.

Giungendo da Hurghada, la differenza climatica è notevole: sul Mar Rosso le alte temperature sono mitigate da un vento costante che nel mese di giugno risulta essere molto rinfrescante. Ma a Luxor il vento sembra si sia dimenticato di fare il suo lavoro. Quindi passato il primo pomeriggio all’interno della mia stanza d’hotel sulla riva est del Nilo, mi sono goduta la bellissima vista fiume, attendendo le ore serali per cominciare l’esplorazione di questa storica città.

Finalmente i maestosi templi sono a portata di mano, finalmente le reali tombe che sogno da quando ero adolescente sono a pochi km, finalmente potrò immergermi nella storia del grande Egitto, quell’antica popolazione che riuscì ad essere una delle più grandi e avveniristiche al mondo.

Ti porto a conoscere le maestosità di Luxor…

riva ovest luxor

La storica Luxor o antica Tebe

Si dice che se non ci fosse stato il Nilo, l’Egitto sarebbe solo deserto. Niente di più vero! Il contrasto con i campi verdissimi sovrastati dalle rocciose colline desertiche è uno spettacolo che solo qui puoi vedere.

Luxor si trova a circa 500 km a sud da Il Cairo ed è posta sulla riva orientale del Nilo. Era la città più venerata in Egitto, nota come l'antica città di Tebe, una delle capitali dell'Egitto durante l'era dei faraoni, e comprendeva diversi templi e una necropoli. Per quanto le Piramidi, i famosi monumenti risalenti all’Antico Regno, rappresentino una delle più grandi manifestazioni giunte a noi dall’antico Egitto, la vera storia di questo straordinario popolo si divide tra i monumenti posti a Luxor e ad Assuan.

Fu nel 1700 che Luxor sorse sul sito dell'antica città di Tebe, che era stata la capitale dell'Egitto al tempo del Medio Regno collocato tra il 2055 a.C. ed il 1790 a.C. I sovrani, appartenenti all'XI e alla XII dinastia, furono importanti per la riunificazione dell'Egitto e per lo sviluppo del paese. Mentuhotep II fu il fondatore del Medio Regno ed unì nuovamente Basso e Alto Egitto.

A Luxor ci sono i templi più grandi di tutto l’Egitto e sull'altro lato del fiume Nilo ci sono le tombe dei più grandi faraoni e delle regine.

luxor antica tebe

Un giro nel centro dell’antica città

Lungofiume, moschee, chiese ortodosse e cristiane, scuole e piazze contraddistinguono il centro cittadino di Luxor, come ad esempio la Moschea di Abu al-Hajjaj, la Chiesa ortodossa di San Michele Arcangelo e la Chiesa cattolica di St Mary. Ma il palazzo più famoso è forse il Sofitel Winter Palace Luxor, costruito nel 1886. Qui, proprio dai gradini del palazzo, Lord Carnavorn, mecenate di Howard Carter, annunciò la scoperta della tomba di Tutankhamon al pubblico. Ma anche Agatha Christie qui scrisse, durante il suo soggiorno, il suo famoso romanzo Morte sul Nilo, e qui vennero girate alcune riprese di Assassinio sul Nilo, della serie televisiva del 2004 con David Suchet nei panni di Poirot.

Molti sono i negozietti che si alternano sul suolo cittadino e i ristoranti fronte Nilo che propongono la tipica cucina egiziana. Le navi da crociera ancorate si susseguono lungo le corniche e creano uno spettacolo suggestivo. Verso sera molte sono anche le feluche che navigano sul fiume trasportando i turisti alla ricerca della foto più bella durante l’ora del tramonto. I tramonti in Egitto sono semplicemente magici. Il cielo tende a tingersi di un arancio vacillante per poi divenire color del fuoco mentre il buio della notte avanza prendendosi fetta dopo fetta tutto lo spazio.

È facile incontrare carretti trainati da asini con i più svariati carichi, tra bombole del gas ed erba per cavalli. È una visione divertente ma nella Valle del Nilo il tempo sembra si sia fermato a più di un secolo fa.

Presta attenzione

Se decidi di visitare il centro camminando presta molta attenzione a quando attraversi le strade. In Egitto guidano come pazzi e non prestano la minima attenzione a strisce pedonali.

Gli Egiziani di oggi, purtroppo, si distinguono soprattutto per due cose: l’incapacità di evitare di imbrattare le vie di rifiuti e le menzogne allo scopo di spillarti soldi. Non fidarti mai dei giovani che ti avvicinano e cercano di accompagnarti ovunque, ribadendo che lo fanno solo per amicizia o per aiutarti. È nella loro cultura rendersi disponibili per poi chiederti sostanziose mance (esclusivamente banconote, le monete nelle banche non le cambiano) a più non posso e condurti in negozi dove sperano tu acquisti per incassare la loro percentuale. La cosa più fastidiosa è che fai molta fatica ad evitarli. Ti si affiancano e si attaccano come le sanguisughe e diventa veramente difficile riuscire a liberarsi. Sei obbligata ad arrabbiarti, cosa che ti rende la vacanza a volte intollerabile. Per qualunque tuo spostamento, vicino o lontano, affidati a professionisti, quindi alle agenzie di tour. Riuscirai a godere le tue ore passate ad esplorare la città senza doverti per forza incattivire.

winter palace luxor

luxor barche ancorate

Passeggiare nel souk

Nella città di Luxor esiste un viale, a brevissima distanza dal tempio, dedicato al tradizionale souk. Numerose sono le bancarelle allestite che vendono i classici prodotti egiziani, dagli abiti, alle spezie, alle borse e ai souvenir. Si tratta di uno spazio riservato soprattutto ai turisti, dove la contrattazione è d’obbligo.

Potrebbe essere divertente passarci un paio d’ore, ma se vuoi visitare veramente il mercato cittadino devi leggermente spostarti e inoltrarti nelle vie dove affacciano le abitazioni della popolazione. Ecco che su strade zeppe di rifiuti di vario genere, si collocano i negozi che propongono frutta, verdura, spezie, dove incontri carretti che espongono pane arabo e altre prelibatezze egiziane.

Mentre passeggi nel souk ricorda che verrai costantemente chiamato e se non sei interessato ad acquistare qualche oggetto impara a non rispondere. Anche il semplice “no” viene preso come un aggancio per rivolgersi a te in modo amichevole, anche nella tua lingua, con il solo scopo di venderti qualunque cosa. Prosegui per la tua strada ignorando e tacendo in modo da non dar loro modo di replicare.

souk di luxor

luxor mercati locali

Il tempio di Luxor e il complesso templare di Karnak

I due tempi principali dell’antica Tebe si trovano vicinissimi all’area abitata posta nella parte orientale del Nilo. Collegati da un percorso (2.700 metri) costeggiato ai lati da un’infinità di sfingi (Viale delle Sfingi), sono i monumenti più celebri del Nuovo Regno a Luxor. Il Tempio di Luxor, dedicato al dio Amon, venne inizialmente edificato durante il regno di Amenhotep III e maggiormente ampliato da Ramses II. Il Tempio di Karnak, dedicato alle tre divinità protettrici della città di Tebe (Amon, Mut e Khonsut) risale al 2055 a.C. e nell’arco arco di oltre 1600 anni, ogni Faraone ha lasciato la propria traccia apportando modifiche.

Ti racconto meglio di questi imponenti templi a questo link: Karnak e Luxor: i due principali templi dell’antica Tebe

tempio di karnak a luxor

Le tombe reali in Cisgiordania

Finalmente la Valle dei Re e delle Regine. Esplorare le tombe reali era qualcosa che avevo sognato di fare già dall’adolescenza, condizionata, come tutti del resto, dalla fantastica scoperta nel 1922 di Howard Carter, della tomba del faraone bambino Tutankhamon. Dopo aver visitato, qualche anno fa nel Museo del Cairo, i gioielli e la famosa maschera funebre, mi ero ripromessa che un giorno avrei fatto visita anche alla sua tomba.

Eccomi qui di fronte all’ingresso della sua ultima dimora. No, non sono entrata, perché a detta della mia guida non ne valeva la pena e c’erano altre tombe più decorate e suggestive che mi attendevano. Quindi ho scelto di godermi i cunicoli pieni di geroglifici e figure colorate narranti alcuni episodi di vita dei faraoni Ramses III, Ramses IV, Ramses IX, faraoni appartenenti all’ultima dinastia del Nuovo Regno dell’antico Egitto, dal 1185 a.C. al 1078 a.C.

luxor tomba di tutankhamon

La Valle dei Re, le oltre 60 tombe dei faraoni

L’area chiamata “Valle dei Re” ospita oltre 60 tombe appartenenti ai faraoni delle dinastie XVIII, XIX, e XX. Tutte le tombe della Valle dei Re si sviluppano verso il basso seguendo uno schema composto da 4 sostanziali passaggi architettonici: Santuario degli Dei, Sala del Carro, Sala d’Attesa e Camera Funeraria.

Le tombe sono accessibili tramite scale in discesa intagliate nella roccia che precedono lunghi corridoi che sfociano nelle sale adibite al Santuario degli Dei dove sono rappresentati gli Dei dell’est e dell’ovest. Successivamente si incontrano le Sale del Carro dove erano conservati i carri, sontuosamente decorati ed utilizzati durante le cerimonie funebri. Seguono le Sale d’Attesa che precedevano le Camere Mortuarie, dove venivano posti i sarcofaghi.

Tortuose e con una pianta a L sono le prime tombe, mentre quelle della XIX dinastia risultano essere meno contorte. Durante la XX dinastia invece, si decise di semplificare le strutture, accorciandole e scavandole in linea retta.

Ogni sepoltura ha pareti decorate con dipinti e bassorilievi che narrano scene di vita quotidiana del faraone come se fosse una guida dell’anima per raggiungere l’aldilà tramite il percorso che il Dio Ra (il Dio del sole) percorreva e che il faraone avrebbe dovuto seguire durante la sua vita.

Le tombe violate

Nel corso del tempo i ladri riuscirono ad entrare nelle tombe non solo portando via i tesori all’interno costuditi, ma soprattutto danneggiando alcune mummie per prenderne gli amuleti. I successori di questi grandi sovrani morti, quindi, decisero di cambiarne il luogo di sepoltura, spostando alcune mummie in luoghi più sicuri, ed esattamente nella Necropoli Tebana delle Tombe dei Nobili, nell’area contraddistinta dalla sigla DB320 (Deir el Bahari).

A causa di piogge torrenziali susseguite nel corso degli anni, tutti gli ingressi delle tombe della Valle dei Re finirono per venire ricoperti dai detriti, nascondendoli così alla vista, fino a quando i primi egittologi nel 1800, cominciarono a riportarli alla luce.

Queste sono le tombe reali che sono riuscita a visitare:

KV11 la tomba di Ramses III

KV2 la tomba di Ramses IV

KV6 la tomba di Ramses IX

valle dei re luxor

KV11 la tomba di Ramses III

Il corpo di Ramses III oggi si trova oggi al Museo del Cairo e venne ritrovato intorno al 1880 nell’area di Deir el-Bahari. La mummia del re era parzialmente rivestita in strati di lino impregnati di una sostanza adesiva e ricoperti di gesso ed era contenuta in un sarcofago.

Una volta superato l’ingresso, precorri una scala discendente e ti ritrovi in un corridoio su cui si aprono 2 annessi. Un successivo corridoio invece è ampliato su entrambi i lati da altri annessi. Procedendo affronti un altro corridoio che conduce ad una sala a pilastri con una camera laterale. Da questa stanza parte l’ennesimo corridoio in discesa che conduce alla camera funeraria.

Meravigliose sono le decorazioni dai colori vivi ben conservate alle pareti che ritraggono scene religiose di litanie di Ra, del libro di Amduat, del libro delle porte, delle vacche celesti Hathor e Mehetueret e della Terra. Ma anche del rituale dell'apertura della bocca e del re che rende omaggio a varie divinità come Osiride e Ra Hor Akthy. Vengono rappresentate anche scene di vita quotidiana quali: preparazione del cibo, armature reali e barche.

luxor corridoio tomba di ramses III

decorazioni tomba di ramses III luxor

KV2 la tomba di Ramses IV

Ramses IV, era regnante durante il Nuovo Regno dell’Antico Egitto e fu il terzo faraone della XX dinastia. A lui si devono molti progetti, tra cui un ampliamento del tempio di Karnak nonostante regnò meno di sette anni.

La struttura è quella classica delle tombe della XX dinastia con tutti i locali posti lungo un unico asse lungo circa 90 metri con tre corridoi discendenti, che si intercalano ad un ambiente e poi alla camera funeraria, corredata da tre stanze laterali. Anche in questa tomba i lunghissimi corridoi, le stanze e i soffitti, sono totalmente decorati con colori vivaci e geroglifici. Una particolarità di questa tomba? Il suo sarcofago è il più grande della Valle ed è ancora presente nella camera funeraria dal soffitto decorato con una bellissima immagine della dea Nut.

Appena varcato l’ingresso si notano molti graffiti e anche alcuni testi copti, mentre il primo corridoio riporta scene del faraone al cospetto di Ra, figure di santi, nodi magici, stelle croci e graffiti ieratici. Anche il soffitto è riccamente decorato con scarabei alati, nomi di faraoni e avvoltoi. Nel secondo corridoio vengono rappresentati titoli reali e nomi dei faraoni e le dee Nephthys e Iside. Il terzo corridoio discendente ha un soffitto a volta con nicchie nella parte bassa delle pareti. Sulle pareti a sinistra e destra sono raffigurate immagini tratte dal Libro delle Caverne.

tomba di ramses IV luxor

luxor decorazioni tomba di ramses IV

KV6 la tomba di Ramses IX

Ramses IX fu l’ottavo faraone della XX dinastia e fu il terzo più longevo.

È la tomba più vicina all’ingresso della Valle dei Re e la sua entrata è la più grande. La tomba si sviluppa su un unico asse dove 3 corridoi si susseguono alternandosi a varie camere fino a giungere a quella mortuaria, che curiosamente è rimasta incompiuta, nonostante la lunga vita del faraone. Infatti, solo i primi due corridoi furono terminati prima della sua morte.

Il primo corridoio è decorato con scene del Libro delle Porte, quello delle Caverne e dalle Litanie di Ra e di figure del faraone accompagnato dai membri della sua famiglia, esattamente come il secondo corridoio che tuttavia ha un soffitto decorato con stelle e costellazioni. Alla fine del corridoio si trova la camera dei pilastri che ospita quattro colonne incompiute sia nel taglio che nelle decorazioni. Il terzo ed ultimo corridoio incompiuto conduce alla camera sepolcrale.

La mummia di Ramses IX venne traslata nel DB320 di Deir el-Bahari durante la XXI dinastia, dove poi venne ritrovata.

decorazioni tomba di ramses IX luxor

luxor parte incompiuta tomba di ramses IX

Valle delle Regine, la necropoli delle mogli e dei figli reali

Nella necropoli tebana sulla riva occidentale del Nilo a sud-ovest della Valle dei Re, si trovano le dimore eterne di regine, principi e alte dignitarie dell'antico Egitto. La "Valle delle Regine" divenne necropoli reale all'inizio della XIX Dinastia, quando in quest’area si decise di seppellire la sposa di Ramses I. Da quel momento, questo luogo di sepoltura venne utilizzato anche per le spose reali e i principi.

Perché venne scelta proprio quest’area? La particolare forma della valle suggeriva un concetto religioso collegato alla rinascita dei defunti. Anche in questo caso le tombe vennero scavate nella roccia dai faraoni, abbandonando la tradizionale costruzione a piramide per paura di saccheggiatori e razziatori. Ma nonostante questa accortezza, furono sistematicamente saccheggiate.

valle delle regine luxor

Tomba di Nefertari (è chiusa al pubblico)

Purtroppo, non ho avuto la fortuna di trovarla aperta. Del resto, sono poche le tombe attualmente visitabili perché molte sono in fase di ristrutturazione e restauro.

Identificata con il codice QV66, la tomba della regina Nefertari, la più famosa d’Egitto, risulta essere una delle più importanti della necropoli. Chi era Nefertari? Fu una delle più grandi regine dell’antico Egitto, oltre che la moglie prediletta di Ramses II il Grande. Visse tra il 1295 e il 1255 a.C. ed era talmente venerata dal marito faraone che fece costruire per lei il tempio funerario ad Abu Simbel, proprio accanto al suo. Persino molti dipinti la raffigurano nei templi di Karnak e Luxor.

La tomba è composta da una rampa d’ingresso, 7 camere e una rampa secondaria che collega due differenti livelli. Tramite una scala scavata nella roccia giungi al livello superiore della tomba della regina, composto da tre camere. Superato il vestibolo ecco una seconda scalinata che scende verso il basso, collegando il piano superiore con la camera sepolcrale, la stanza più riccamente decorata dov’era custodito il sarcofago.

Di inestimabile valore sono le decorazioni pittoriche all’interno della tomba della regina Nefertari che ricoprono in grande parte tutte le pareti. Ancora ben conservate, rappresentano il viaggio che la regina deve percorrere attraverso la valle dei morti e di fronte alle varie divinità.

Ecco le tombe che ho visitato nella Valle delle Regine:

Tomba del principe Khaemuaset

Tomba del principe Amonchopeshfu

luxor tomba di nefertari

Tomba del principe Khaemuaset

Furono degli archeologi italiani nel 1903 a scoprire la tomba del principe Khaemuaset, figlio di Ramses III e forse proprio per questo il sarcofago in granito rosa e la mummia si trovano al Museo Egizio di Torino.

La tomba, la più grande tra tutte quelle dei figli di Ramses III, è scavata interamente nella montagna e venne ritrovata aperta con pezzi di mummia e sarcofagi aperti, quindi saccheggiata. Si sviluppa in linea retta e ha un corridoio discendente che collega l’ingresso alla sala principale e al vestibolo. Le pareti hanno decorazioni tipiche dell’epoca ramesside, con bassorilievi decorati dai colori brillanti. All’interno del vestibolo appare un dipinto murario che rappresenta Ptah, il principe e Ramses III al cospetto di Anubi e di Ra.

corridoio tomba del pricipe khaemuaset luxor

luxor decorazioni tomba del pricipe khaemuaset

Tomba del principe Amonchopeshfu

Il principe Amonchopeshfu era anch’esso figlio di Ramses III e morì prematuramente a 15 anni. La sua tomba è in buone condizioni e tramite dei gradini subito dopo l’ingresso ti immetti nel corridoio che conduce alla sala di sepoltura, dov’erano custoditi la tomba e il sarcofago. Anche questa tomba venne scoperta da una spedizione italiana nel 1904.

I colori vividi dei dipinti che decorano le pareti rappresentano il faraone che accompagna il figlio nel mondo dei morti omaggiando gli Dei. Amonchopeshfu viene rappresentato come un bambino con la treccia che tiene in mano il ventaglio ad una sola piuma. Inoltre, vengono rappresentati alcuni capitoli del Libro dei Morti ed immagini di alcuni demoni guardiani dell’Oltretomba.

Nella tomba venne ritrovata una cassetta rosa in legno che conteneva un feto di pochi mesi, oggi esposto in una vetrina all'interno della camera.

tomba del principe amonchopeshfu luxor

luxor tomba del principe amonchopeshfu

Il grande tempio della Regina Hatshepsut

Un’altra delle grandi regine dell’antico Egitto fu sicuramente Hatshepsut che visse durante la XVIII dinastia, tra il 1505 e il 1458 a.C. Unica figlia di re Thutmose I fu una donna che riuscì a detenere il titolo di faraone. Vedova del faraone Thurmose II ascese al trono nel 1478 a.C. al fianco del nipote e figliastro Thutmose III che all’epoca aveva solo 3 anni. Per non cedere totalmente la reggenza al nipote nel corso degli anni creò una sorta di "colpo di Stato”.

Inizialmente si fece raffigurare nelle statue come donna, ma successivamente scelse di essere ritratta diversamente. Infatti, nel settimo anno della sua reggenza, cambiò le regole e si fece incoronare faraone d'Egitto, assumendo tutti i titoli e i nomi reali facendosi raffigurare come un faraone maschio. A quel tempo una donna in una posizione maschile era vista come un elemento di disturbo, erano i maschi a ricoprire le cariche più alte dell’Antico Egitto e alla morte di Hatshepsut, venne fatto tutto il possibile per cancellare la sua vita e il suo operato, manomettendo anche le statue che la ritraevano. Dimenticata nei secoli successivi, venne alla luce la sua storia di governante del Paese, solo dopo la scoperta del suo tempio funerario durante una campagna archeologica guidata intorno alla metà del XX secolo.

Realizzò numerosi edifici

La Regina Hatshepsut si dedicò soprattutto alla costruzione di edifici maestosi tra il Basso e l’Alto Egitto. Abbellì la “Cappella Rossa” e riempì di monumenti il complesso templare di Karnak creando anche altri obelischi, uno dei quali si ruppe mentre veniva intagliato. Oggi lo puoi vedere ad Assuan ed è noto come "Obelisco incompiuto". Fece scavare nelle pareti rocciose il tempio “Speos Artemidos” poco distante da Minya e riportò alla sua originale bellezza il “Recinto di Mut” a Luxor. Ma il lavoro più imponente fu il suo tempio funerario dedicato anche ad una delle divinità principali del culto, Amon-Ra, e costruito sotto le scogliere rocciose a Deir el-Bahari, poco distante dalla Valle dei Re.

tempio della regina hatshepsut luxor

Lo spettacolare Tempio della Regina Hatshepsut

È uno dei più imponenti e visitati in Egitto, ma soprattutto è uno dei più affascinanti e riesce a stupire. Costruito a ridosso della scarpata rocciosa e disposto su tre terrazze sorrette da una doppia fila di colonne raggiungibili attraverso ampie scale è uno dei maggiori esempi di architettura funeraria del Nuovo Regno. È lungo ben 273 metri e per la sua costruzione venne utilizzata la roccia calcarea della scogliera sovrastante e il granito proveniente dalle cave di Luxor.

Davanti alla sua rampa d’accesso rimani senza fiato per la bellezza che emana. La grande rampa di scale sorvegliata alla base da 2 sfingi, ti permette di raggiungere i terrazzamenti, fronteggiati da portici che ti immettono all’interno del tempio. Nella terrazza inferiore sono poste 22 colonne e sulle pareti sono visibili i decori e bassorilievi che raccontano la storia degli obelischi provenienti da Assuan e scene quotidiane di caccia e pesca o pratiche religiose e offerte per il culto.

Terrazza centrale

La terrazza centrale, con i portici sorretti sempre da 22 colonne, rispecchia lo stile di un tempio funerario. I dipinti ritraggono la nascita di Hatshepsut e la sua origine divina. Nella parte nord della terrazza centrale si colloca il santuario di dedicato al culto della divinità dei morti e dell’oltretomba, Anubi, le cui pareti sono decorate con immagini che rappresentano i riti propiziatori. Nella parte sud della terrazza invece si trova il santuario della dea Hathor, le cui pareti sono decorate da scene della regina con la dea.

La terza terrazza

Statue di falchi sorvegliano la rampa che conduce all’ultimo livello. Sull’architrave sono presenti numerose statue di Hatshepsut con le sembianze di Osiride ritratta come un uomo, con la barba posticcia simbolo di regalità e divinità. I portici sono sostenuti da 26 colonne e la terrazza ospita il santuario più importante tra tutti, quello di Amon, che era considerato dalla regina come suo padre. Nella parte centrale trova spazio il cortile delle feste che ospita anche il santuario dedicato al culto della regina. All’interno è presente una cappella al cui interno si trova la barca solare di Amon.

Al centro della terrazza superiore si trova anche il cortile del culto solare, a cui si accede attraverso un vestibolo con immagini dei faraoni Thutmose I e Thutmose III. Da qui si accede alla parte principale del cortile dove sono presenti il grande altare e due differenti nicchie. Posto nell’angolo nord invece ecco il santuario superiore di Anubi.

Molte erano le statue contenute in questo complesso, tra cui 2 di Osiride, numerose sfingi che delimitavano il viale e molte altre sculture della regina. Purtroppo, sembra che alla sua morte vennero distrutte da Thutmose III per cancellare la sua esistenza ai popoli.

luxor statue del tempio della regina hatshepsut

santuario tempio della regina hatshepsut luxor

Solo nella città di Luxor puoi vedere dall'alto le maestose vestigia dell’Antico Egitto situati sulla sponda occidentale del fiume Nilo. All’alba, con il tingere dei toni arancioni del cielo e su una mongolfiera, potrai godere dall’alto la Valle dei Re e delle Regine e il Tempio della Regina Hatshepsut.

luxor mongolfiere sulla cisgiordania

Villaggio degli artigiani

Sulla riva occidentale del Nilo a Luxor esiste un antico villaggio egiziano. Deir el-Medina, venne costruito durante il Nuovo Regno dal faraone Amenhotep I. La cittadella era destinata esclusivamente agli abili artigiani che costruivano e decoravano le tombe reali. Posto in un'area desertica a metà strada tra la Valle dei Re e la Valle delle Regine, era circondato da un muro di protezione.

Chi aveva una preparazione adeguata poteva essere considerato un artigiano specializzato e aveva la fortuna di vivere in una casa a Deir el-Medina e di godere di condizioni relativamente privilegiate: cibo tutto l'anno, acqua, legna e altri beni essenziali.

Fu l'archeologo italiano Ernesto Schiaparelli ad iniziare le prime esplorazioni in quest’area, portando alla luce le abitazioni e una necropoli che ospitava numerose tombe ben decorate che appartenevano agli operai specializzati del villaggio.

L’artigianato oggi

Nei pressi del villaggio ci sono ancora molti artigiani che lavorano. No, non si occupano più di tombe ma di produrre oggettistica, utilizzando specialmente l’alabastro. Ovunque noti negozi con la scritta “fabbrica di prodotti in alabastro”. L’alabastro orientale è traslucido, tendente al color miele, con bande bianche ed è una pietra è relativamente morbida, perfetta da scolpire e modellare. Nell’antico Egitto veniva estratto in grandi quantità per ricavarne colonne, lastre, vasche e vasi canopi.

Se decidi di prenotare un’escursione per visitare le dimore ultraterrene reali, quasi sicuramente ti verrà proposto uno stop per vedere questi artigiani all’opera con l’obbiettivo di convincerti ad acquistare qualcuno dei loro prodotti. Che tu decida di comprare qualcosa o no, è comunque interessante capire come questo materiale viene lavorato artigianalmente.

luxor fabbrica di alabastro

artigiani di alabastro luxor

Colossi di Memnone

Cos’è che rende tanto famose a Luxor queste enormi statue? Alti circa 18 metri e scolpiti da singoli blocchi di arenaria, i Colossi Memnone raffigurano il faraone Amenhotep III seduto sul suo trono con le braccia appoggiare sulle ginocchia. Ci sono due piccole figure scolpite nella parte anteriore delle statue che rappresentano la moglie Tiy e la madre Mutemuia.

Erano i guardiani del complesso funerario del faraone che comprendeva numerose stanze, sale e altipiani. Oggi del tempio rimane ben poco dato che i disastrosi terremoti e le inondazioni lo distrussero completamente. I colossi, invece, oltre ad essere rimasti in piedi da ben 3.400 anni sono legati ad una leggenda. Sembra che ad ogni sorgere del sole, queste statue emettevano un suono misterioso causato dalle vibrazioni che il riscaldamento solare provocava sulla roccia.

Il nome (colossi di Memnone) di queste statue gemelle, tuttavia, ha poco a che fare con l’Antico Egitto. Da dove proviene? Quando l’Egitto venne conquistato dai persiani, Cambise II re di Persia fece parzialmente mutilare i volti dei colossi e il nome del faraone cominciò ad essere dimenticato. Nel corso del tempo la cultura greca prese il sopravvento su quella egiziana e il nome delle due statue venne associato all'eroe mitologico Memnone, ucciso da Achille nella guerra di Troia.

luxor colossi di memnone

Altri luoghi da vedere a Luxor nella sponda ovest

Tombe di El-Assasif e Deir el-Bahari

Le tombe di El-Assasif, meglio conosciute come “Tombe dei Nobili”, vennero utilizzate per la sepoltura dei dignitari e si tratta della necropoli più importante dopo la Valle dei Re e delle Regine. Qui vennero sepolti i membri più importanti delle corti faraoniche. La valle si inerpica verso Deir el-Bahari, la necropoli nei pressi del tempio funerario di Hatshepsut dove vennero spostate molte delle mummie dei faraoni per evitare che venissero distrutte dai predatori di tesori.

Tempio di Medinet Habu 

Medinet Habu è il tempio funerario dedicato al faraone della XX dinastia Ramses III, che lo ampliò per commemorare le sue gesta eroiche. Infatti, è noto non solo per la sua architettura e le sue grandi dimensioni, ma soprattutto perché conserva anche importanti iscrizioni circa le campagne militari svolte. Inizialmente venne edificato dalla regina Hatshepsut e da Tuthmosis III, ed era dedicato al dio Amon. Si trattava soprattutto di una fortezza utilizzata anche dai cittadini di Tebe nei momenti in cui la città veniva attaccata. All’interno c’erano sale destinate ad abitazioni per sacerdoti, sale destinate al re e cappelle. Conserva ancora numerose colonne con i colori vivaci originali e colossali statue di Ramses III insieme ad Osiride.

luxor tombe dei nobili

Tempio funerario di Seti I 

Seti I, padre di Ramses II, fu colui che edificò questo tempio nella zona chiamata Dra Abu el-Naga a Luxor per commemorare Amun-Ra. Questo faraone non solo inaugurò monumenti per la propria gloria, ma restaurò anche quelli che erano stati edificati ai tempi di Akhenaton.

Purtroppo, gran parte dell’edificio è rovinato, ma si è mantenuto integro nella parte principale delle sale e delle anticamere e nei rilievi raffiguranti Seti I e Ramses II nell’atto di porgere offerte al dio. Nonostante non sia inserito nei circuiti turistici vale sicuramente la pena fermarsi a visitarlo.

Ramesseum 

Il grande faraone Ramses II fu colui che modificò e costruì molte tra le più belle strutture dell’Antico Egitto. Il Ramesseum è il suo tempio funerario nell’antica Tebe ed ha un’architettura unica con la pianta rettangolare nella quale venne incorporato il tempio più antico e più piccolo appartenente a sua madre Tuya.

La sala ipostila era sostenuta da 48 colonne massicce (ancora in piedi per la maggior parte) mentre le pareti del tempio sono ricoperte da bassorilievi che raffigurano scene di battaglie, offerte religiose ed eventi storici. Ma la cosa che più distingueva questo edificio era una grandissima statua di Ramses II, la più alta del suo genere di tutto l’Egitto, che si trovava all’ingresso del tempio.

Letteratura e poesia dell’Antico Egitto

«Salute a te, o Nilo che sei uscito dalla terra, che sei venuto per far vivere l’Egitto!
Occulto di natura, oscuro di giorno, lodato dai suoi seguaci;
è lui che irriga i campi, che è creato da Ra per far vivere tutto il bestiame, che disseta il deserto, lontano dall’acqua:
è la sua rugiada, che scende dal cielo….”

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