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Museo del Cairo e le Piramidi di Giza

22.10.15 by TRIPINWORLD

museo del cairo e le piramidi tripinworld

Il Museo del Cairo e le Piramidi

La giornata, si svolgerà tra una visita al Museo del Cairo, una gita in battello sul Nilo, ed ovviamente una tappa alle Piramidi.

Una guida mi accompagnerà, dandomi spiegazioni su quello che vedrò e sui comportamenti da tenere.

Se ti trovi in vacanza in Egitto, non puoi non andare a visitare la parte storica ed importantissima di questo paese.

Io mi trovo a Sharm el Sheikh, e sono solo ad un'ora di volo da il Cairo e da Giza. Come è possibile per me non andare a visitare questi storici luoghi?

Prenoto questa escursione, nei tanti shop di viaggi presenti sul territorio. È un piccolo aereo che mi trasporta, e nel vederlo, la preoccupazione è tantaSembra sia uscito dalla seconda guerra mondiale, ma fortunatamente mi porta a destinazione senza problemi.



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Il Museo del Cairo

Esternamente, il Museo del Cairo è ben conservato ed imponente, circondato da un grande giardino ben allestito.

L'affluenza all'ingresso del Museo dei Cairo è notevole e ci impiego un po' di tempo per entrare.

All'interno, il museo, mi dà la sensazione di uno stabile non conservato, quasi lasciato in rovina. Nonostante la sua grande fama, il museo egizio del Cairo non è molto esteso come superficie. Conta due piani, entrambi di forma rettangolare, con una serie di stanze disposte attorno ad un atrio centrale e collegate da un corridoio.

Il museo, ha così tanto da offrire, ma la maggior parte del suo contenuto non è ancora stato catalogato e riorganizzato dall'epoca della prima sistemazione, circa un secolo fa. Quindi, alcune sezioni espositive forniscono informazioni molto limitate dei reperti. La loro cattiva qualità, è ragione di comune lamentela tra i visitatori ed un buon motivo per prendere una guida.

Il museo del Cairo: cosa vedere

I reperti più antichi, nel Museo Egizio del Cairo, sono risalenti a tre millenni prima di Cristo.

Molte sono le opere d’arte che meritano una citazione:

  • la straordinaria statua di Ka-Aper, 
  • le sculture del periodo di Akhenaton, 
  • il gruppo di Ra-Hotep e Nofret, 
  • il nano Seneb e la sua famiglia, 
  • i modellini di soldato di Assiut, 
  • la statua in diorite nera di Chefren,
  • la scultura della mitica regina Hatshepsut,
  • il volto bellissimo di Nefertiti,
  • la statua e l’altare di Akenaton,
  • la minuscola statuetta di Cheope.

Ma i pezzi di maggior pregio, sono rappresentati dalla collezione dei reperti trovati nella tomba di Tutankhamon, rinvenuta intatta nella Valle dei Re, dall'archeologo inglese Howard Carter nel 1923.

Museo egizio del Cairo: Tutankhamon

Tutankhamon, era un faraone minore, che regnò per soli nove anni (1336-1327 a.c.). Morì diciottenne per cause sconosciute, si dice, probabilmente assassinato. Erede del faraone Akhenaton, il suo nome fu cancellato dai monumenti e non avrebbe ottenuto che una piccola nota nella storia dell'antico Egitto, se non fosse per la sua tomba rimasta inviolata fino al 1922, quando Howard Carter la scoprì.

Gli oggetti catalogati, furono più di cinquemila: dalle statue d’oro alla cassa decorata in avorio che conteneva i canopi con all'interno gli organi estratti dal faraone, letti, catafalchi, sarcofagi, cocchi, cofani, un trono, statue divine, umane, animali, armi, arnesi, gioielli e via dicendo.

Il Trono di Tutankhamon ed il cofanetto di alabastro

È in legno rivestito d'oro. Le gambe del Trono di Tutankhamon, sono zampe leonine e nella parte superiore recano due musi di leone. Dei cobra alati, decorano i pannelli dei braccioli.

Ma l'elemento che più attrae, è lo schienale, la cui parte interna reca, intagliata, la raffigurazione del re e della regina in vesti da cerimonia sormontati da un sole rappresentato, con un disco da cui partono raggi che terminano con mani.

Ed il pregiatissimo cofanetto di alabastro, dove, durante lo svolgimento dell'imbalsamazione, i visceri rimossi dal corpo erano generalmente deposti in vasi detti "canopi", di cui si ravvisano i quattro coperchi che riproducono le fattezze di Tutankhamon.

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Il monumento funereo di Tutankhamon

Ma, il reperto più interessante, è il monumento funerario del faraone, inserito nella sala 3 del museo; in questa sala, entri a numero limitato, dato che viene controllata la temperatura e l'umidità per la conservazione degli oggetti.

L’oggetto più grande, è costituito da 4 altari, che, inseriti uno dentro l’altro come una matrioska, proteggevano il sarcofago.

Quello esterno, il più grande, misura 5 metri di lunghezza, quasi 4 di larghezza e 3 di altezza.

All’interno di questi quattro altari, era custodito il sarcofago, intagliato nel granito che a sua volta conteneva tre bare, una dentro l’altra. L’ultima era fatta con 110 chilogrammi d’oro.

Maschera di Tutankhamon

La mummia che custodiva, era coperta dalla maschera di Tutankhamon, fatta d’oro e lapislazzuli, che riproduce le fattezze del viso del giovane re; è probabilmente il reperto più famoso di tutta l’egittologia, ed una vera e propria esplosione di oro e colori..

Impossibile non rimanerne incantati.

Ed io, che come tanti, ripenso al desiderio che già avevo da bambina, dopo aver letto un libro su questo faraone, di vedere dal vivo tutti questi tesori, mi sento finalmente soddisfatta.

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La maledizione di Tutankhamon

Una delle tante "leggende", sorte attorno a quella che fu, una delle scoperte più importanti dell'archeologia, è rappresentata dalla "Maledizione di Tutankhamon", in seguito alle morte ravvicinata di quasi tutti i componenti del team che scoprirono la tomba.

Si disse, che era stata rinvenuta una iscrizione, di fatto inesistente, secondo cui:

"la morte verrà su agili ali per colui che profanerà la tomba del Faraone".

Molte persone, giunsero ad attribuire la morte di Lord Carnarvon (colui che sovvenzionava la spedizione) alla febbre tifoide e non a spiriti o fantasmi, inventati dai preti di Tutankhamon per salvaguardare la tomba.

Anche sulla morte di Tutankhamon ci sono dei misteri.

Chi la attribuisce ad un omicidio, chi ad un incidente, o chi, forse a ragione, ad una malattia. Infatti nel corpo di Tutankhamon fu rilevata la presenza del parassita della malaria in forma grave, come suffragato anche dalla presenza nella tomba di piante con proprietà analgesiche ed antipiretiche.

Resta il fatto che, comunque sia andata, noi oggi possiamo ancora ammirare qualcosa di incredibilmente meraviglioso, che ci porta ad immaginare la società e gli sfarzi di quei tempi lontani, che hanno costruito una parte della storia molto importante del mondo.

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Egitto: Il Cairo e le meraviglie di Giza

Uscita dal Museo del Cairo, visito velocemente la città.

Una città, a dir poco caotica, che presenta un contrasto notevole, tra palazzi e grattacieli di ultima generazione, sedi di importanti Brand mondiali, ed una miriade di casette, costruite spesso abusivamente, quasi mai finite, appartenenti alle tante comunità più povere.

Successivamente, mi imbarco su una piccola nave, per navigare il Nilo nella zona cittadina. Lungo le sponde, sono innumerevoli i locali ed i ristoranti costruiti su zattere, dove puoi trovare un modo veloce e saporito per il pranzo.

Nel primo pomeriggio parto per la meta per me più ambita..

Piramidi di Giza

Le principali Piramidi Giza , le più grandi, sono parte di un complesso funerario costruito per la sepoltura del defunto, cioè il sovrano.

La necropoli di Giza è situata alla periferia del Cairo. Questo complesso di antichi monumenti, dista 8 km circa, dall'antica città di Giza ed a circa 25 km dal centro del Cairo in direzione sud-ovest. Quindi non lontano dal Museo del Cairo.

Al suo interno si trovano principalmente:

  • la Piramide di Cheope (o Grande Piramide), l'unica tra le sette meraviglie del mondo antico che sia giunta intatta, sino ai giorni nostri;
  •  Piramide di Chefren
  • la Piramide di Micerino
  • oltre ovviamente alla Grande Sfinge, che fa' la guardia all'intero complesso.

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La costruzione della necropoli, avvenne attorno al XXVIII secolo a.C.; destinata ad essere una delle necropoli reali di Menf, fu resa popolare nel momento in cui la Piramide di Cheope, fu inserita da Antipatro di Sidone nella lista delle sette meraviglie del mondo.

Dalle immagini, che avevo visto prima di visitarle, pensavo fossero state costriute in pieno deserto, invece sono collocate su una collina desertica vicinissima alla città, tantè che viste dalla parte più alta di questa collina, si vede chiaramente lo sfondo composto delle case di Giza.

Oltre alle 3 famose piramidi, ce ne sono altre più piccole e non particolarmente ben tenute, dove venivano sepolte le persone che appartenevano alla famiglia del faraone.

La curiosità è quella di entrare e vederle all'interno, anche se la guida mi sconsiglia l'accesso alle tre principali (data la difficoltà di discesa), proponendomi la visita interna di una di quelle minori, assicurandomi che all'interno sono tutte praticamente uguali.

Entro a visitarne una, nell'unico piccolo spazio possibile; accedo ad una piccola stanza, tramite un cunicolo molto stretto e basso, e non facilmente praticabile.

Piramidi di Giza: sepolcri o no?

All'interno delle piramidi sono praticamente assenti i geroglifici, che invece abbondano in tutte le costruzioni egizie.

Sembra strano che, un'opera così imponente manchi delle acclamazioni al faraone che ne richiese la costruzione.

Anche sul fatto che si tratti di una sepoltura, sorgono dubbi in quanto, all'interno non è mai stato trovato nulla che possa essere messo in relazione con un corredo funerario, e lo stesso sarcofago non ha analogie con i sarcofaghi rinvenuti in altre tombe egizie.

La guida mi spiega che, la disposizione delle piramidi e l'orientamento di alcuni particolari, sono palesemente riferiti a costellazioni; sono accuratamente allineate come le stelle che formano la cintura della costellazione di Orione; tuttavia, non corrispondono esattamente all'attuale posizione delle stelle di 5000 anni fa (data del vissuto faraonico egiziano), bensì di ben 15.000 anni fa!

Quindi, chi costruì le piramidi, se la data è così antecedente a quella faraonica egiziana?

Vicino alla necropoli stanno anche costruendo un nuovo spazio che sostituirà il Museo del Cairo.

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La sfinge di Giza

Alla base di questa collina, dove sorgono le Piramidi, venne eretta la Sfinge di Giza, che funge a guardia del complesso ma, in particolare alla Piramide di Chefren, faraone che si occupò, secondo l'archeologia, della sua costruzione.

La Grande Sfinge, fu realizzata scolpendo la pietra viva, mentre alcune parti sono state costruite o riparate con l'aggiunta di blocchi di roccia tagliati.

E' la più grande statua monolitica tra le sfingi egizie: lunga 73,5 metri, alta 20,22 metri e larga 19,3 metri, di cui solo la testa è 4 metri.

Si tratterebbe infatti, di una raffigurazione emblematica del re, il cui corpo leonino costituirebbe l'archetipo della regalità e la testa regale, il potere.

Sfinge di Giza: come è fatta

Intagliata in un unico sperone roccioso, tranne le zampe che sono realizzate con blocchi di riporto, rappresenta il più antico esempio di scultura monumentale dell'antico Egitto.

Il volto della Sfinge di Giza, è la parte più danneggiata del monumento. Il corpo della Sfinge, è posto su una piattaforma di pietra ed è circondato da un recinto roccioso a forma di U, realizzato durante gli scavi per la realizzazione del monumento ricavato con la roccia presente all'interno dell'avvallamento del recinto ed è per questo che esso ha la stessa pessima qualità di pietra. Inoltre, essendo infossata, la sfinge, era soggetta in passato, ad essere sepolta dalle sabbie del deserto.

La causa, tuttavia, non è solamente da attribuire al deterioramento naturale ma anche all'azione dell'uomo. Infatti, il naso è stato completamente rimosso, mentre la bocca e gli occhi sono stati gravemente danneggiati.

Sono molti i misteri ancora legati alle Piramidi ed alla Sfinge, dalla datazione, alla mancanza di iscrizioni, alla lavorazione del materiale ed il suo trasporto, e chissà, forse un giorno ne verremo a conoscenza, ma intanto torno a casa, felicissima di aver visto qualcosa di incredibile, che l'essere umano è riuscito a creare ed a trasmettere.

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AUTORE
Ciao sono Emanuela, sono nata e cresciuta in Italia, e sono l’Autrice di questo Travel Blog. Da sempre la mia passione è quella dei viaggi nel mondo. Rimango estasiata di fronte ad un tramonto, un’alba, una baia, ed a tutto ciò che la Natura ha creato. Dal mio Travel Blog potrai seguirmi ed avere varie informazioni sui meravigliosi luoghi da me visitati durante tutti miei spostamenti e sopratutto potrai avere informazioni sui tanto amati paradisi tropicali.
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