Un bel viaggio nel centro isola di Zanzibar, camminando nell'entroterra, non l'avevo ancora fatto.
Di Zanzibar, tra le isole più belle del mondo, finora o visitato la costa ed ho visto qualche piccolo villaggio mentre percorrevo le strade a bordo di un taxi o del “dala-dala”. Ed ero molto curiosa, di vedere il modo e lo stile di vita di chi non vive sulla costa e quindi, nella zona meno turistica.
Decidiamo di partire una mattina, dato che il cielo è coperto da nuvole e, penso sia la migliore condizione per camminare, considerando che in questo periodo la temperatura è molto alta.
La destinazione è Miwani, un piccolissimo villaggio composto da circa 20 case ed una prigione, dove i detenuti reclusi utilizzano la loro giornata per coltivare i terreni circostanti.
Prendendo il “dala–dala” dalla capitale di Zanzibar, Stone Town, ci vogliono circa una ventina di minuti per giungere all'inizio del villaggio di Miwani, nel cuore di Zanzibar. L’inizio del villaggio corrisponde a sterminate piantagioni di canna da zucchero, di arance limoni e manghi.
Quindi per giungere al villaggio vero e proprio, dobbiamo percorrere circa 3/4 km a piedi.
La strada è di terra rossa, lunghissima, e nel frattempo, il cielo si è rischiarato, il caldo è opprimente e con assenza di vento. Un viaggio al centro isola di Zanzibar, decisamente faticoso. Fortunatamente, in questo viaggio al centro isola di Zanzibar, ho con me una bella scorta di acqua, che ogni tanto mi rovescio sulla testa per trovare un attimo di respiro.
Intorno a me, le sconfinate terre, mi ricordano un po' la nostra campagna, se non fosse per la terra rossa e la presenza di bellissime palme. Ma i terreni sono tutti molto ben arati e seminati.
Tantissimi sono i manghi, o alberi che producono un frutto che si chiama Jack fruit, il più grande albero da frutto al mondo. I giganteschi frutti, hanno una buccia protettiva piena di piccoli spunzoni, all'interno ci sono numerosi semi ricoperti di fibrosa polpa gialla dal sapore leggermente dolce.
Lungo la strada, non incontriamo turisti che camminano, ma molti taxi che li trasportano, dato che, in questa zona ci sono vari appostamenti per la vendita delle spezie, uno dei tour più importanti dell’isola e tra i luoghi di interesse a Zanzibar. I turisti, vengono accompagnati all’interno di fattorie, dove possono anche visitare le varie coltivazioni della zona.
Ogni tanto passa qualche motorino o bicicletta che giunge dalle abitazioni del villaggio, ma solo noi camminiamo.
Finalmente giungiamo alle prime case del villaggio; sono nella parte centrale di Zanzibar nel villaggio Miwani, sono arrivata!
Nel villaggio Miwani, situato nella parte centrale di Zanzibar, c’è molta pulizia anche se, le case lasciano veramente intravedere la povertà di questa gente. La maggior parte sono costruite appiccicando fango (che poi essica) a bastoni di legno che fungono come pareti esterne ed interne. Niente elettricità, niente arredi, salvo qualche stuoia dove la gente si siede per mangiare, parlare e dormire. Qualche piccolo attrezzo per cucinare e nulla altro.
Case dove la tua salute, a lungo andare, è veramente messa a rischio e dove ognuno di noi, dopo una settimana, finirebbe con l’impazzire.
Ma la natura intorno è spettacolare.
La gente di qui vive con le coltivazioni, fortunatamente la terra non è arida, sono agricoltori, e per nutrirsi usano i prodotti del loro lavoro. Anche se chiaramente, non basta per avere una vita con qualche agio in più. La verità, è che potendo mangiare i prodotti della terra, si possono almeno permettere di sopravvivere.
Ma sfido chiunque a riuscire a lavorare nei campi con temperature così elevate. Immagino che per arare o seminare, aspettino le ore tarde della giornata, quando il calore del sole si attenua un poco, o alle prime luci dell’alba.
Eppure nonostante questa dura vita, che mi sembra simile allo stile di vita raccontato da mia madre durante la sua adolescenza, dove, nelle campagne bresciane del dopoguerra si viveva in cascinali mal costruiti e nutrendosi solo dei prodotti della terra, l'atmosfera che si respira in questo villaggio è di assoluta serenità e allegria.
Curioso vero? Sembra quasi che il non essere abituati ad uno stile di vita consumistico, possa in qualche modo aiutare a essere sereni, come se in qualche modo il troppo finisce per togliere la capacità di essere contenti per quello che si ha.
Una famiglia ci ospita su una stuoia sotto un grandissimo albero e, ci offre del mango e del Jack fruit. Un giusto break lontano dal sole.
Nessuno di loro parla inglese, sono relativamente poche le persone che parlano lingue diverse dello swahili nella parte del centro di Zanzibar, e i bambini intorno a me mi guardano come se fossi arrivata da chissà quale mondo. La mia pelle non è nera, ho i capelli chiari e sono vestita in modo molto diverso.
Ma è comprensibile..
Loro di turisti all’interno del villaggio non ne vedono. Tutti quelli che giungono in questa parte di Zanzibar, si fermano nelle piantagioni prima delle case del villaggio.
Nel primo pomeriggio salutiamo e, ci incamminiamo per il ritorno. Cosa che avrei tanto voluto evitare. L'idea di ripercorrere tutta quella strada fino alla prima fermata del “dala–dala”, non mi entusiasma affatto, e fortunatamente, una paio di turiste inglesi su un taxi, probabilmente vedendo la mia stanchezza evidente, ci danno un passaggio.
Seduta nell'auto, ripercorro con lo sguardo tutto quel lungo tratto di strada cocente e mi immagino la fatica che ogni abitante di Miwani deve fare ogni volta che necessita di raggiungere la prima fermata del bus pubblico di Zanzibar, per raggiungere una qualunque delle altre località dell'isola.
Vuoi anche tu fare un viaggio nella parte del centro isola di Zanzibar?
Alcuni consigli se vuoi visitare uno dei numerosi villaggi della parte centrale di Zanzibar:
Ma la cosa di cui sono più sicura, è che, dopo aver visto alcune di queste realtà, nessuno di noi avrà più il coraggio di lamentarsi per quello che non hai..
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