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I Templi di Chiang Mai da visitare nel centro storico

16.01.25 by TRIPINWORLD

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Chiang Mai è ricca di storici edifici religiosi

Durante la mia permanenza nel nord della Thailandia, ho amato passeggiare nel centro vecchio ed esplorare i templi di Chiang Mai. La città è culturalmente ricca e monaci vestiti da tuniche color zafferano pregano all’interno di ben 300 elaborati templi.

Tra quelli molto antichi, quelli noti per le reliquie che custodiscono e quelli con splendide decorazioni, sappi che gli antichi templi del Regno di Lanna non hanno nulla da invidiare ai famosi wat di Bangkok. Anzi, la cosa che più colpisce dei templi di Chiang Mai è l’unicità, infatti, ognuno vanta storia e design diversi. Passeggiando nella città vecchia di Chiang Mai hai l’impressione di aprire un libro illustrato sull’architettura Lanna, uno stile che unisce eleganza ed audacia. Il mix di influenze che hanno contaminato Chiang Mai, grazie alla posizione geografica e alle differenti culture, ha dato vita a varie forme architettoniche e decorative. Proprio per questo ogni tempio di Chiang Mai si diversifica dall’altro e nonostante siano tutti radicati nelle tradizioni Lanna, hanno una propria personalità ben distinta.

Le caratteristiche principali di questi edifici religiosi sono evidenziate dai tetti a più livelli, intagli intricati, maestose chedi e una serie infinita di splendidi “naga”, i decorativi serpenti che proteggono le facciate e le scalinate dei templi.

Usa rispetto durante la visita ai templi di Chiang Mai

Chiaramente il rispetto dovrebbe essere una costante ovunque, ma nel caso dei templi buddisti è importante rispettare alcune regole:

  • Usare abiti che coprano le spalle e le ginocchia.
  • Togliersi le scarpe prima di entrare negli edifici e scavalcare la soglia dell’ingresso leggermente rialzata e non calpestarla.
  • Levare cappelli e occhiali da sole.
  • La prima prostrazione deve essere rivolta all’immagine principale del Buddha.
  • Inginocchiarsi sempre con i piedi puntati dietro di te.
  • Indicare qualcuno o qualcosa con le dita è considerato un insulto.
  • Evitare manifestazioni di affetto quali abbracci e baci.
  • Salutare con il famoso gesto thailandese: le mani giunte a preghiera e un leggero inchino.

Ti porto a conoscere i templi di Chiang Mai da visitare nel centro vecchio…

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Wat Phra Singh Woramahawihan

Posto nella parte occidentale della vecchia Chiang Mai, è stato il primo wat che ho visitato, dato che soggiornavo in una guesthouse (Wannamas Boutique House) vicinissima.

Il Wat Phra Singh Woramahawihan è tra i templi di Chiang Mai più venerati per la statua del Buddha che ospita, il Phra Buddha Sihing (o Phra Singh). Si narra che questa statua sacra provenga dallo Sri Lanka, precisamente dal tempio di Mahabodhi, dove Buddha raggiunse l'illuminazione. Forse anche per questo il Wat Phra Singh è il luogo prediletto per le cerimonie e le feste più importanti di Chiang Mai. Il complesso è tuttora abitato dai monaci e diversi sono gli edifici visitabili.

La sua costruzione, risalente al 1345, venne ordinata dal sovrano Pha Yu, quinto re della dinastia Mengrai del Regno di Lanna, per costudire le ceneri del padre. Dopo aver subito per anni l’abbandono, il complesso venne ristrutturato durante il XIX secolo. Varie sculture raffiguranti esseri celestiali, spiriti guardiani e creature del folklore thailandese, adornano i numerosi edifici del Wat Phra Singh. Si distinguono anche porte, finestre e pannelli in legno finemente intagliati con motivi tradizionali, che dimostrano l'eccezionale maestria degli artisti Lanna.

Quali sono gli edifici principali del complesso?

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Viharn Luang

Il primo edificio che incontri entrando dall’ingresso principale è la Viharn Luang che venne edificata nel XIV secolo. È la struttura più grande del complesso ed è caratterizzata da un elaborato tetto a più livelli in stile Lanna e da una facciata ricca di decorazioni in legno. All’interno della viharn è costudita un’enorme statua del Buddha chiamata “Phra Chao Thong Tip”, realizzata nel 1477 con una lega di oro e rame.

La Ubosot

Dietro la Viharn Luang sorge la Ubosot, costruita interamente in teak nel 1806. Il maestoso e centrale altare riccamente decorato ospita una copia del Buddha di Smeraldo, la sacra immagine in giada del Buddha oggi costudita a Bangkok nel Wat Phra Kaew.

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Chedi dorata

Vicino alla ubosot si innalza la struttura più antica di tutto il complesso, la Chedi Than Chang Lom Wat Phra Singh, ovvero la famosa chedi dorata che costudisce le ceneri del padre del sovrano Pha Yu. Il grande basamento a pianta quadrata è decorato con sculture che raffigurano elefanti, mentre la parte che si innalza verso il cielo ha la tipica forma a campana con l’estremità molto affusolata.

Viharn Lai Kham

Lo stile architettonico tipico del Regno di Lanna e le sue particolari decorazioni fanno della Viharn Lai Kham, uno degli edifici più affascinanti del complesso. Interamente realizzato in teak, ospita la famosa statua Phra Singh (seconda immagine del Buddha più importante in Thailandia) nella tipica postura del Bhumisparsha Mudra. Due enormi naga proteggono le scale che portano all’interno le cui parete sono internamente decorate con affreschi che narrano la vita e le usanze della gente di Chiang Mai nel passato.

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Chedi Ku Lai

Proprio dietro il Viharn Lai Kham sorge un’antica chedi con un tetto a cinque livelli e una camera interna collegata alla viharn. Sembra che venne voluta dal re Mueang Kaeo tra il 1495 e il 1525.

Ho Trai, la biblioteca

La biblioteca più famosa di Chiang Mai, che conserva antiche scritture buddiste, si trova nel complesso del Wat Phra Singh. Si tratta di un piccolo ma elaborato edificio in legno costruito su un'alta base in pietra per proteggere i manoscritti da inondazioni e parassiti. La base è riccamente decorata con intagli mentre la struttura superiore è ricoperta di mosaici in vetro.

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Wat Chedi Luang

Passeggiando nel cuore della città vecchia incontri il Wat Chedi Luang, un maestoso tempio la cui costruzione iniziò nel 1391 durante la dinastia Mengrai e terminò durante il regno del sovrano Tilokarat. La sua chedi di 98 metri di altezza e 54 metri di diametro era in passato la struttura più alta della città e venne costruita per ospitare ceneri reali. Famoso perché dal 1468 al 1552 ospitò la sacra immagine del Buddha di Smeraldo oggi costudita a Bangkok, venne in parte distrutto da un terremoto nel 1545 e restaurato negli anni successivi.

Alla sua immensa chedi si aggiunge un’altra narrazione mistica che ruota intorno al pilastro Inthakhin che contiene lo spitito della città di Chiang Mai. Nell’immensa area del complesso trova spazio anche il Wat Phan Tao, un altro tempio in teak più piccolo ma splendidamente scolpito.

Gli edfici più importanti sono:

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La Chedi

Il punto focale del complesso è senza dubbio l’imponente chedi costruita in mattoni e malta, una meraviglia architettonica in stile Lanna. È caratterizzata da un imponente basamento quadrato realizzato a gradoni. Il livello sopra il basamento è decorato con enormi statue di elefanti e l’accesso alla terrazza superiore è possibile tramite 4 scalinate decorate e protette da grandi naga. Nel tronco superiore dell’edificio, trovano spazio quattro logge che ospitano immagini del Buddha.

Viharn Luang

Il grande edificio costruito nel 1928 e posto di fronte all’ingresso principale del complesso corrisponde alla Viharn Luang. L’alto soffitto dell’edificio, caratterizzato da una elaborata copertura e da una splendida facciata dorata, è sostenuto da grandi colonne e al centro dello spazio ecco un’immensa statua del Buddha in piedi, chiamata Phra Chao Attarot, che venne realizzata con una lega di ottone e malta.

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Sao Inthakin

Nel culto locale, il City Pillar o Sao Inthakin è considerato la dimora degli spiriti che proteggono la città. La leggenda locale narra che alcuni giganti lo portarono dal cielo ma in realtà il City Pillar venne eretto dal re Mengrai nel 1296, quando la città venne fondata, e successivamente portato nel Wat Chedi Luang nel 1800. Questo particolare pilastro è ospitato in un tempio affiancato da un enorme albero che, secondo la leggenda locale, assiste il City Pillar nella protezione del centro cittadino.

Viharn Luang Pu Mun Bhuridatto

Dietro la chedi principale, si erge la splendida Viharn Bhuridatto, realizzata in tipico stile thailandese e caratterizzata da una copertura a più livelli. La splendida facciata è finemente decorata e le balaustre della scala di accesso raffigurano grandi naga. L’edficio ospita uno dei molari e la statua di un monaco molto rispettato.

Viharn Phan Tao

La Viharn Phan Tao si trova vicino alla Viharn Bhuridhatto ed è interamente realizzata in legno. Al suo interno viene costudita una grande statua del Buddha sdraiato.

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Wat Chiang Man

Posto nella parte orientale del centro vecchio, è sicuramente tra i templi di Chiang Mai che ho preferito per l’atmosfera che ho respirato visitandolo. Il Wat Chiang Man è immerso in un parco verdeggiante ricco di alberi tropicali ed è anche il tempio più antico della città. Venne fondato dal re Mengrai nel 1296, che lo scelse anche come dimora temporanea durante la costruzione della città. Si narra che il tempio venne edificato per proteggere il Buddha di Cristallo, una sacra reliquia che garantiva prosperità e abbondanza.

Questa gemma scintillante è una meta di pellegrinaggio che attrae turisti, ma anche un luogo che contiene i valori storici dell’antico Regno di Lanna. Nel complesso si trovano vari edifici, alcuni costruiti nel corso dei secoli e quindi con architetture che rispecchiano periodi diversi. Visitare il Wat Chiang Man significa attraversare le pagine della storia di Chiang Mai, dove ogni manufatto e scultura narra le storie di una città fondata sulla fede e sull'amalgama culturale.

Quali sono i principali edifici del Wat Chiang Man?

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Chedi Chang Lom 

Come nella maggior parte dei templi di Chiang Mai, la struttura più antica è la chedi. Il nome Chang Lom Chedi significa “chedi con elefanti intorno” e rispecchia le decorazioni che lo abbelliscono e il mix di stile architettonico Lanna e Cingalese. Infatti, sorge su una base quadrata che sostiene un secondo livello di pietra adornato da 15 sculture di elefanti che sembra sostengano l’intera struttura.

Sopra il livello degli elefanti e su ciascun lato della struttura si trovano varie nicchie ma solo una di queste è cava e può contenere un’immagine del Buddha, mentre le altre sono cieche e quindi solo decorative. Infine, la parte terminale della stupa è dorata e contiene una camera con le reliquie.

Viharn Luang

Il principale viharn ospita una delle più antiche immagini del Regno di Lanna. L'esterno dell’edificio è riccamente decorato con giochi di fogliami intagliati in oro ed il tetto a due livelli è abbellito da naga e pinnacoli. Le pareti esterne sono bianche e molto semplici ma permettono a splendide porte e finestre riccamente decorate di risaltare. Le pareti interne, al contrario, hanno uno sfondo colore rosso che fa risaltare decorative dorature.

Molte sono le immagini poste sul grande e splendido altare ma una in particolare è molto antica. Si tratta di un Buddha in piedi che regge una ciotola per l’elemosina sulla quale vi è incisa la data 1465.

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Viharn piccola

Oltre alla splendida emozione che questo complesso riesce a trasmettere, la sua fama la si deve a due inestimabili immagini del Buddha che sono costudite nella Viharn piccola. Dietro spesse sbarre e vetri, ecco il Buddha di Cristallo o Phra Sae Tang Khamani che venne realizzato intorno al 1300 in quarzo trasparente. Si racconta che venne sequestrato nella città di Lamphun da re Mengrai dopo la sua conquista. L’altra importante immagine è quella del Buddha Phra Sila, una stele in bassorilievo scolpita nella pietra che raffigura Buddha in piedi, realizzata in Sri Lanka più di mille anni fa.

La facciata possiede uno splendido frontone decorato con motivi di fogliame dorato magistralmente eseguito dagli artigiani. Le pareti interne sono interamente ricoperte da affreschi colorati che raffigurano scene delle vite precedenti del Buddha e l’immagine principale dell’altare è stata realizzata in argento in stile Sukkothai.

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Ubosot

Questo edificio è più recente e venne costruito nel XIX secolo. Il tetto decorato con i naga lungo i bordi e il frontone abbellito con dettagli in legno intagliato in color ocra richiamano chiaramente lo stile Lanna. Una stele in pietra datata 1581 posta accanto alla porta di ingresso menziona la data esatta in cui venne fondata la città di Chiang Mai, ovvero il 12 aprile 1296.

La biblioteca Ho Trai

Questa bella costruzione che si erge come palafitta al centro di un piccolo stagno, conserva i testi buddisti ed è collegata con il resto del complesso tramite un ponte bianco raffigurante due enormi naga. Non si tratta della costruzione originale, infatti anni fa la biblioteca delle scritture si trovava tra l'ubosot e il chedi Chang Lom. Venne spostata ed eretta sulla stango perché le scritture su foglie di palma rischiavano, nella loro prima dimora, di essere danneggiate dagli insetti.

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Wat Sri Suphan (Tempio d’Argento)

Appena fuori la cinta muraria di Chiang Mai si erge uno dei templi di Chiang Mai più particolare. La datazione del Wat Sri Suphan risale al XVI secolo ma la sua particolarità è data dall’edificio più recente, una ubosot interamente rivestita in argento, alluminio e nichel da cui prende il nome. È sicuramente il tempio più bizzarro e originale della città. I dettagli delle sue decorazioni si affiancano a temi religiosi tradizionali ma anche ad elementi di vita bucolica ed elementi che riportano ai vari Paesi vicini come Singapore, Vietnam e Myanmar. Il tempio venne fondato nel 1500 circa, durante il periodo dell’undicesimo sovrano del Regno di Lanna, ma nel 2004 venne completamente ristrutturato. L’unico inconveniente è che la ubosot non è visitabile all’interno dalle donne e quindi la si può ammirare solo all’esterno.

Tra le varie divinità sparse nel complesso ecco che appare Ganesha, il dio indù dalla testa di elefante e figlio di Shiva e Parvati, che governa la forza vitale e la madre terra. Chiamato Phra Pikanet dai thailandesi e noto come colui che rimuove gli ostacoli e riceve numerose offerte dai fedeli quando cercano fortuna e successo.

Cosa vedere nel complesso?

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Ubosot

L’edificio principale di preghiera del tempio è un bellissimo esempio di architettura in stile Lanna, caratterizzato da elaborate ed intricate decorazioni argentate. Le splendide decorazioni sono state realizzate dagli argentieri residenti nel quartiere, tramite una tradizione antica che si tramanda da generazione in generazione. L'area intorno al tempio, infatti, è ricca di laboratori che producono manufatti in argento.

Mi venne detto che anche l’interno è spettacolare con pareti e soffitti ricoperti da decorazioni che narrano scene buddiste. Purtroppo, ho dovuto attenermi a queste informazioni dato che essendo donna non ho potuto entrare.

Viharn

La viharn venne costruita in stile Lanna intorno al 1799, durante il regno del sesto principe di Chiang Mai. Due grandi naga sorvegliano l'ingresso principale mentre quello laterale è sorvegliato da leoni. Le pareti interne della viharn sono affrescate con rappresentazioni delle storie del Buddha.

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Wat Lok Moli

Nella parte nord della città vecchia si erge il Wat Lok Moli le cui origini sono avvolte nel mistero. Nonostante non ci sia una data certa di origine il tempio venne menzionato per la prima volta in una carta del 1367. I sovrani del Regno di Lanna dal 1292 al 1598 della dinastia Mengrai se ne occuparono fino alla loro scomparsa e alcune ceneri dei membri reali vennero qui poste.

Mentre passeggi nel complesso del tempio, vedrai splendide statue che raffigurano vari aspetti degli insegnamenti buddisti. Del resto durante la metà del XIV secolo un numero di monaci birmani vi soggiornò per diffondere gli insegnamenti buddisti. Nei vari angoli del giardino sono sparse sculture eclettiche di importanti divinità indù davvero affascinanti e intriganti. Uno splendido santuario di Ganesha è posto in un angolo e il sentiero di accesso alla viharn è sorvegliato da 2 grandi statue di guerrieri e fiancheggiato da enormi sculture di elefanti e alberi dalle svolazzanti foglie di metallo.

È uno dei templi di Chiang Mai che più ho preferito e lo considero uno dei più belli della città. La sua architettura unica e imponente riflette il tradizionale stile Lanna e nel complesso trovano sede questi edifici:

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Viharn

Entrando dall’ingresso principale sorvegliato dalle statue dei guerrieri si giunge alla viharn, un edificio ristrutturato nel 2003. Si tratta di una struttura in legno in stile tradizionale Lanna. La scala di accesso alla sala è protetta da due grandi naga e il frontone anteriore presenta decorazioni in stucco intagliate in modo intricato e in rilievo sulla superficie del legno.

Le pareti della sala interna laccata in nero sono abbellite da pannelli scolpiti che riproducono alcune scene dei testi sacri buddisti. Il soffitto invece scintilla per una serie di pannelli rivestiti da pezzi di vetro multicolore. L’altare centrale ospita una grande statua dorata del Buddha seduto circondato da statue minori.

Padiglione della regina di Chiang Mai

L’edificio si trova alla sinistra dell’entrata e ospita la statua della regina Chiraprapha, che governò il regno di Lanna dal 1545 al 1546 e fu il 12° monarca. Dato che riuscì a scongiurare un’invasione da parte del Regno di Ayutthaya, riceve molte offerte da parte dei fedeli.

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Chedi

L’edificio più sorprendente del complesso è l’enorme chedi posizionata dietro la viharn. Si tratta di un’imponente stupa in mattoni rossi edificata su base quadrata nel 1527 che ospita le ceneri di diversi membri della dinastia Mengrai. La struttura possiede un certo numero di strati che si innalzano in dimensioni decrescenti, richiamando lo stile Lanna di quel periodo e il suo rivestimento manca totalmente di stucco come invece appare in altri templi di Chiang Mai. La parte superiore è arrotondata e terminante con un imponente pinnacolo dorato in stile birmano.

Nei quattro angoli della base alcuni leoni in ceramica grigia celadon proteggono l’importante struttura. La parte centrale della chedi è composta da una serie di pilastri quadrati. Su ogni lato si trovano due grandi figure di Devata con le mani giunte ed al centro una grande nicchia che ospita l’immagine del Buddha.

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Wat Inthakhin

Nonostante tra i templi di Chiang Mai il Wat Inthakhin, chiamato anche Wat Sadue Muang, sia uno dei meno conosciuti, ha un posto significativo nella storia della città perché ne è legato alle origini.

Il nome "Inthakhin" significa "pilastro della città", e il tempio venne costruito attorno al pilastro della fondazione di Chiang Mai. Fu il re Mengrai (fondatore della città) che nel 1296 fece edificare il pilastro che, secondo la leggenda, ospita gli spiriti guardiani che portano prosperità e armonia. Nel 1800 il pilastro venne spostato all'interno del tempio di Wat Chedi Luang dove si trova tutt’ora, ma il Wat Inthakhin continua a non essere solo un tempio, ma un legame tangibile con l'inizio di Chiang Mai. Lo sa bene il popolo di Chiang Mai, che visita regolarmente questo tempietto, infatti, è stato il primo luogo dove sono stata condotta dal mio guidatore di tuk tuk.

Posto nel cuore della vecchia città murata di Chiang Mai, a poca distanza dalla piazza dei 3 Re e di fronte al museo City Arts & Cultural Center, il piccolo tempio comprende una viharn molto ornata, due chedi e gli alloggi dei monaci.

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Viharn

L’edificio è un bellissimo esempio dell'architettura Lanna dove risalta la combinazione del teak rivestito di lacca nera in contrasto con la decorazione dorata. Il tetto fortemente inclinato è a due livelli con naga dalle piccole teste che incorporano elementi decorativi. Sulla sommità del tetto è posto un pinnacolo a forma di torre sormontato da un ombrello dorato a più strati.

Come di consueto l'ingresso principale è rivolto a est con le scale di accesso sorvegliate da due grandi naga. La parte terminale del timpano è riccamente decorata con motivi floreali dorati e sopra l'architrave ci sono tre animali dello zodiaco thailandese oltre ad ulteriori decorazioni dorate che salgono fino al tetto a forma di piramide. L'interno è scuro e molte sono le dorature floreali sui pilastri. Sulle pareti si alternano pannelli contenenti intagli di scene dai testi buddisti. L'altare principale ospita quattro immagini del Buddha realizzati in alabastro o porcellana ed una realizzata in ottone, tutte nella posizione Bhumisparsha Mudra.

Chedi

Il tempio possiede due chedi, costruite nel XIV secolo all'epoca della sua fondazione. Dietro la viharn si trova una chiedi di mattoni rossi ricoperta centralmente da un panno arancione. La base è quadrata e dentellata agli angoli.

Dall’altra parte della strada e nello spazio del museo, si trova la chedi ottagonale a mattoni nudi e piuttosto deteriorata, che aveva otto nicchie per le immagini del Buddha. La sezione centrale sostiene una grande campana in cima alla quale c'è un pinnacolo in pietra.

Il museo

Accanto al tempio si erge il Museo di Wat Inthakin Sadue Muang, che descrive gli aspetti della cultura Lanna attraverso abiti tradizionali e manufatti dell'epoca.

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Altri templi di Chiang Mai

Come ti ho accennato all’inizio del post, sono ben 300 i templi di Chiang Mai che si ergono sul suo suolo. Molti sono dislocati nella città vecchia ma ce ne sono altri, anche molto importanti, posti sulle colline che sovrastano la cittadina. Troppo pochi sono stati i miei giorni a Chiang Mai per riuscire a visitarli tutti, ma è bene menzionare anche gli altri complessi che meritano senza alcun dubbio una visita.

Wat Phan Tao

Il Wat Phan Tao è uno dei templi più antichi di Chiang Mai e si trova nel centro vecchio a pochi passi dal Wat Chedi Luang. Wat Phan Tao significa "tempio delle mille fornaci", ed è un nome che deriva dai forni utilizzati per fondere le immagini del Buddha poste nel Wat Chedi Luang. In origine la viharn, un edificio interamente in legno costruito con pannelli di teak su una base in pietra, era una sala del trono che faceva parte di una residenza reale. Il complesso ospita anche ospita anche una chedi bianca, un piccolo campanile e gli alloggi dei monaci.

Wat Rajamontean

Di fronte al Wat Lok Moli, a ridosso della strada e sviluppato su una specie di terrazza, si erge il Wat Rajamontean, noto anche come “il tempio del drago”. Riconoscibile da una statua gigante del Buddha seduto che sorveglia l’ingresso, è un tempio splendidamente decorato con esterni color marrone e oro.

Wat Chet Yot

Se vuoi visitare un insolito tempio devi recarti al Wat Chet Yot. Non è uno dei templi di Chiang Mai che compaiono nei programmi dei tour e sono pochi i turisti che visitano questo complesso forse perché si trova fuori dal centro antico della città. Tuttavia, andrebbe visitato perché è molto diverso da qualsiasi altro tempio di Chiang Mai. Venne edificato dal re Tilokarat nel 1453, emulando il progetto del tempio Mahabodhi di Bodh Gaya nell'India settentrionale, luogo dove Siddhartha Gautama, il Buddha, raggiunse l'Illuminazione. Wat Chet Yot significa “Tempio delle 7 guglie” e infatti, l’edificio principale possiede sette guglie sulla cima con evidenti influenze indiane che gli conferiscono un aspetto unico.

Wat Chet Lin 

Si trova nel cuore di Chiang Mai e si tratta di un tempio storico del XVI secolo. Nonostante non sia molto visitato possiede una imponente chedi il cui il rivestimento è scomparso per lasciare a vista solo i mattoni e un particolare ponte di bambù che attraversa uno stagno di ninfee. Wat Chet Lin significa "Tempio dei sette canali" e fa riferimento ai 7 canali d'acqua dove i membri della famiglia reale Lanna erano soliti recarsi per fare il bagno.

Wat Suan Duc

È un antico tempio posto a circa 1 km fuori le mura antiche e fondato nel 1373. Il nome Wat Suan Duc significa "tempio del giardino fiorito", e deriva dal fatto che si erge dove c’era un giardino reale. Il Wat Suan Duc, prettamente di colore bianco, è noto per le numerose chedi che ospita (tra cui quella più grande nello stile dello Sri Lanka) e perché una credenza sostiene che un osso del Buddha sia qui sepolto.

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Wat Phra That Doi Suthep

Uno dei più importanti e venerati templi buddhisti della Thailandia del nord è il Wat Phra That Doi Suthep. Posto su una collina a 1.060 metri d’altezza, lo si può raggiungere tramite una scalinata, adornata da grandi naga, di ben 309 gradini. Al centro del tempio si erge uno stupa dorato, mentre attorno sono dislocate varie statue di Buddha e piccoli santuari. Il complesso comprende una viharn principale, la ubosot, vari padiglioni e la chedi principale che fu la prima struttura ad essere costruita.

Wat Umong Suan Phutthatham

Il Wat Umong Suan Phutthatham, che significa "Tempio dei tunnel e giardino del Buddha Dhamma", è un altro dei templi di Chiang Mai molto antico, infatti, venne costruito nel 1297 dal re Mangrai. Immerso nella natura delle foreste a circa 6 km dal centro cittadino, si differenzia dagli altri templi buddhisti per la presenza di tunnel che contengono santuari con le immagini del Buddha. L’antica chedi circolare a forma di campana è posizionata sopra una collina raggiungibile tramite una breve scalinata presidiata da due grandi naga.

Wat Phra That Doi Kham

A circa 15 km dal centro cittadino e su una collinetta ecco che sorge il Wat Phra That Doi Kham (Tempio della Montagna d’oro), uno dei templi di Chiang Mai più antico e risalente 687, quindi antecedente la fondazione della città. Una lunghissima scalinata ti permette di accedere al complesso che contiene tutti gli elementi principali del buddhismo: chedi dorata, viharn e varie statue, tra cui un imponente e alta statua del Buddha.

Wat Pha Lat 

Nascosto nella fitta giungla del Doi Suthep a 1000 metri di altezza e raggiungibile da Chiang Mai tramite un sentiero escursionistico, sorge il Wat Pha Lat, un intrigante e pacifico piccolo complesso di templi ricco di affascinanti statue. Il suo nome significa "monastero sulla roccia in pendenza" e venne costruito durante il regno di re Kuena tra il 1355 e il 1385.

Caduto in rovina nel corso dei secoli, venne restaurato da un ricco uomo birmano nel 1934. L'ingresso del tempio è fiancheggiato da alberi e canne di bambù e all’interno numerose e bellissime statue sono spesso nascoste da felci verde giada, alti tronchi d'albero ed enormi foglie.

Due identità distinte

I thailandesi del nord crearono una propria realtà ben distinta, identificata come il Regno di Lanna che venne fondato dal leggendario sovrano Mengrai. Nel corso dei secoli, Siam e Lanna progredirono dando luogo a corredi culturali, artistici e sociali differenti. I Siamesi vennero stregati dalla magia di Angkor, il Regno di Lanna dalla mitica Bagan. 

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