Se prima di organizzare il mio viaggio, avessi capito quanto Chiang Mai Thailandia è ospitale, avrei deciso di passarci almeno una settimana. Solitamente questa, che è la seconda cittadina per grandezza della Thailandia, viene raggiunta dal turismo per un massimo di 3 giorni, il tempo appena sufficiente per visitare i templi più importanti, la sua cultura e la natura che la attornia. A Chiang Mai ci sono molte cose da vedere. Il centro storico racchiuso nelle antiche mura è disseminato di templi, mercati, ristoranti, centri per massaggi e hotel. Anche i suoi dintorni offrono strepitosi itinerari alla scoperta della sua storia e cultura e della natura rigogliosa dei parchi nazionali.
Chiang Mai è una tappa imperdibile in un viaggio in Thailandia, dove la grande ricchezza e la varietà architettonica dei templi, eretti soprattutto tra il XIV e XV secolo, riesce a incantare assieme ai pittoreschi paesaggi che la circondano.
Quello che non viene considerato, fino a quando non la si visita, è la sensazione di pace e accettazione che si respira a Chiang Mai Thailandia. I sorrisi, la gentilezza e la disponibilità della popolazione, sono a mio parere il più grande incentivo per passarci più giorni. È stato il luogo della Thailandia che più mi ha fatto respirare aria di casa e di benvenuto. Non dimenticherò mai le infinite mani giunte accompagnate da un benevolo sorriso che ti attorniano costantemente mentre ti rapporti alla popolazione. Insomma, tutto ciò che la ruvida Bangkok ha dimenticato.
Ti porto a conoscere la cittadina di Chiang Mai…
Vicino alle montagne più elevate del paese (la catena montuosa Thanon Thong Chai) e chiamata “la Rosa del Nord”, Chiang Mai si trova a circa 700 km da Bangkok, nella valle del fiume Ping, uno dei principali affluenti del grande fiume Chao Phraya.
La valle del fiume Ping è circondata da montagne e colline ondulate che donano alla provincia di Chiang Mai foreste, fiumi, aree boscose e la cima più alta della Thailandia, il monte Inthanon che raggiunge i 2.585 metri. Quale territorio potrebbe essere migliore per una vacanza non solo alla scoperta dei famosi templi thailandesi ma anche per trekking e passeggiate rilassanti?
Il fiume Ping, che scorre attraverso il parco nazionale Mae Ping, è lungo 658 km e nasce nell’estremo nord della provincia di Chiang Mai, ai confini con la Birmania. Le valli formate dal Ping sono molto fertili e coltivate principalmente a riso, caffè e tè. Inoltre, le sue acque sono ricche di pesce, dando un modo di sostentamento alla popolazione. Quindi Chiang Mai è il perfetto punto di partenza alla scoperta della sua natura e dei villaggi delle tribù di montagna oggi stabilite in Thailandia dopo la fuga dalla loro terra durante le varie occupazioni.
Il turismo, tuttavia, è una delle principali fonti di economia della provincia. Del resto, Chiang Mai Thailandia ha storicamente e religiosamente attrattive simili a quelle di Bangkok. Molti sono i templi famosi che, uniti a quelli di Chiang Rai, incentivano un turismo sempre in crescita.
Essendo posta tra le più alte vette del nord della Thailandia, Chiang Mai presenta un clima tropicale più fresco rispetto alle cittadine poste nel sud del regno. Nonostante il gran sole e le alte temperature, difficilmente l’aria risulta essere soffocante. Tre sono le stagioni che contraddistinguono quest’area: la stagione secca corrispondente ai mesi tra dicembre e febbraio, la stagione calda nei mesi di marzo, aprile e novembre e la stagione delle piogge da maggio a ottobre.
Ho visitato Chiang Mai Thailandia durante la prima metà di ottobre e sono stata testimone dei disastri avvenuti a seguito dell’inondazione del fiume Ping avvenuto tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre. Le piogge create da un tifone tropicale sono continuate per una settimana ed il risultato è stato: strade, abitazioni, negozi e templi invasi dal fango, i collegamenti ferroviari con Bangkok interrotti e molte frane provenienti dalle montagne. Girando per la città nei pressi del fiume si notava ancora sui muri il segno lasciato dall’acqua, che raggiungeva i 70 cm di altezza.
Chiang Mai fu capitale del Regno di Lanna per ben 479 anni. Il Regno di Lanna, posto nel nord della Thailandia, venne creato dal re Mangrai per unificare e espandere l’impero thai e difenderlo dalle invasioni birmane e mongole. Le città di Chiang Rai e Chiang Mai vennero costruite da questo re. Chiang Mai prese, nel 1296, il posto di capitale del Regno di Lanna, sostituendo Chiang Rai che lo era dal 1262.
Il centro storico di Chiang Mai venne delimitato da alte mura e da un canale artificiale che servivano a difendere la città dalle invasioni. La città originale, che a quel tempo veniva chiamata “Nophaburi Sri Nakhon Ping Chiangmai”, era racchiusa in un rettangolo e 4 porte poste nelle mura ne concedevano l’accesso. Il re Mangrai fece costruire palazzi e i sovrani che lo succedettero la abbellirono ulteriormente. A causa della sua crescente importanza ed espansione, Chiang Mai dovette subire anche un’invasione, che venne respinta, da parte del regno di Ayutthaya nel 1387.
Il Regno di Lanna si affacciò al buddismo theravāda durante il regno del sovrano Tilokaraj (1441-1487) e nel corso del tempo divenne la religione ufficiale. Fu durante il tempo di Tilokarai che Chiang Mai raggiunse il massimo splendore. Il re fece costruire importantissimi e bellissimi templi, spesso con l’aiuto di architetti birmani. Fu alla morte del sovrano Tilokaraj che il Regno di Lanna iniziò il suo declino. I birmani lo invasero nel 1558 e occuparono Chiang Mai per i due secoli successivi, fino a quando la popolazione della città si ribellò alla dominazione e proclamò la propria indipendenza.
Quando nel 1767 il regno di Ayutthaya cadde in mani birmane, la popolazione di Chiang Mai venne deportata e la città rimase disabitata per 15 anni. Durante quelli anni fu Lampang a divenire capitale del Regno di Lanna. Chiang Mai divenne parte del Siam nel 1774 quando il re siamese Taksin la riconquistò dai birmani. Oggi Chiang Mai è la seconda città per importanza della Thailandia dopo Bangkok.
Normalmente la Thailandia viene raggiunta dall’Europa con voli che atterrano a Bangkok e dalla capitale hai varie opzioni per andare a Chiang Mai:
Aereo
Chiang Mai dispone di un aeroporto internazionale distante dal centro cittadino solo 6 km. Molte sono le compagnie aeree low cost che fanno scalo in questo aeroporto e collegano il nord della Thailandia con le località poste a sud quali: Bangkok, Phuket e Krabi. Ma dall’aeroporto di Chiang Mai partono anche voli che collegano il nord del regno con alcune città del sud est asiatico quali: Kuala Lumpur, Hanoi e Taipei.
Bus
Da Bangkok partono dal terminal di Mo Chit gli autobus che in circa 10 ore raggiungono Chiang Mai. Il Mo Chit Bus Terminal si trova a nord del centro di Bangkok sulla Kamphaeng Phet 2 Road. Si tratta del terminal autobus più trafficato della città e dal centro di Bangkok lo puoi raggiungere con autobus urbani, con taxi, con lo Skytrain BTS e la metropolitana MRT.
Auto
Per raggiungere Chiang Mai autonomamente con un’auto da Bangkok basta immettersi nell’autostrada per Nakhon Sawan e successivamente in quella per Lampang. Il percorso totale è di 696 chilometri.
Treno
Bangkok e Chiang Mai sono collegate dalla ferrovia, ma il viaggio, solitamente notturno, necessita di almeno 11 ore. Nonostante il lungo tragitto sembra che siano molte le persone che scelgono questo mezzo di trasporto e se decidi di optare per il treno, ti consiglio di prenotare con anticipo una cuccetta in prima classe. La stazione ferroviaria Hua Lamphong di Bangkok è posta nel cuore della città, esattamente nel quartiere di Chinatown su Rama IV Road.
Dall’aeroporto al centro è un viaggio di soli 6 km e puoi utilizzare un taxi, un minibus condiviso o i bus delle linee rossa, gialla e verde, che partono dall’aeroporto e arrivano al centro città. Io ho prenotato il mio taxi prima di giungere a Chiang Mai e l’autista mi aspettava al mio arrivo. Ma anche gli hotel possono organizzarti questo spostamento.
I bus sono a disposizione nello storico centro cittadino tramite le linee rossa e gialla. Ci sono tre terminal degli autobus a Chiang Mai:
La città vecchia è a mio parere la zona migliore in cui dormire a Chiang Mai perché spostarsi nel centro storico racchiuso nelle mura è fattibile affidandosi ai propri piedi. Non è difficile raggiungere i vari punti di interesse visualizzando anche tutto ciò che la città può offrirti in termini di divertimento. Dormire nel centro storico è comodo anche se decidi di noleggiare un’auto dato che non avrai difficoltà a trovare un parcheggio. Il traffico è sostenuto al di fuori delle mura mentre all'interno sono in prevalenza gli scooter ed i tuk tuk ad occupare le corsie. Io ho soggiornato al Wannamas Boutique House, una piccola ma particolare guesthouse vicinissima al Wat Phra Singh. Se durante le tue camminate il caldo ti infastidisce, ecco che ci sono una marea di tuk tuk a tua disposizione per girare il centro cittadino, un mezzo di trasporto divertente che oltretutto è comodo per le escursioni nelle aree limitrofe.
Chiang Mai e la sua provincia, annovera una moltitudine di itinerari e punti d’interesse che riescono ad affascinare chiunque metta piede sul suolo thailandese. Dagli antichi templi risalenti al Regno di Lanna, a villaggi tribali dei gruppi etnici minoritari. Dai parchi nazionali dalla natura rigogliosa, a rinomati mercati dell’artigianato locale.
Tramite la Porta di Tha Phae, il principale ingresso nelle mura fortificate, entri nel centro storico della città che ospita molte attrazioni storiche e culturali. La parte est di Chiang Mai, quella più vicina alla sponda del fiume Ping, è ricca di negozi, alloggi e mercati tradizionali. La parte ovest invece ospita, oltre a numerosi bazar, i templi principali e alloggi caratterizzati da un’atmosfera tranquilla e rilassata.
Nella provincia di Chiang Mai si trovano i parchi nazionali e i santuari degli elefanti dove montagne e rigogliose foreste tropicali, ti permettono anche di fare trekking o attività acquatiche quali il rafting.
Se pensi che gli antichi templi del Regno di Lanna abbiano qualcosa da invidiare ai famosi wat di Bangkok, sappi da subito che ti sbagli. Il nord della Thailandia annovera alcuni dei più maestosi templi buddisti che il regno abbia. L’importanza degli straordinari complessi religiosi di Chiang Mai può anche essere semplicemente riassunta nel fatto che uno di questi tempi, il Wat Chedi Luang, ha ospitato per alcuni anni l’immagine più sacra del Buddha, il Buddha di Smeraldo. Quali sono i templi da visitare a Chiang Mai?
Per conoscere nel dettaglio l’architettura e cosa vedere nei complessi di questi strepitosi templi, ti invito ad andare a questo link ⇒ I templi di Chiang Mai, antica capitale del Regno di Lanna
Poco lontano dalla centrale piazza dove è posto il Monumento ai Tre Re, sorgono alcuni edifici che ospitano musei che espongono opere che ripercorrono la storia e la cultura di Chiang Mai.
Il Chiang Mai City Arts & Cultural Center venne fondato nel 2002 ed è ospitato in un palazzo costruito nel 1924 che al tempo conteneva una sala reale. Espone in 15 sale le collezioni che spiegano le usanze locali ed esposizioni d’arte contemporanee. Proprio accanto ecco il Chiang Mai Historical Center che racconta il passato della città dalla sua origine fino ai giorni nostri, tramite esposizioni sulla fondazione della capitale, l'occupazione birmana e l'era moderna del commercio e dell'unificazione con Bangkok. Al piano inferiore si trova uno scavo archeologico di un antico muro.
Infine, di fronte alla piazza dei Tre Re sorge il Lanna Folklife Museum che illustra lo stile di vita del popolo Lanna e l'arte buddista tramite gli strumenti utilizzati nei rituali, l'architettura, le tradizioni, le pitture murali, l’artigianato e la vita quotidiana del popolo di questo storico regno.
Chiang Mai può essere considerata la patria dell’artigianato thailandese, un’attività che riesce a sfamare moltissime famiglie. Argento, seta, bambù, carta e legno sono alcune delle materie utilizzate per realizzare prodotti magnifici. Al di fuori delle mura cittadine, ci sono varie aree che ospitano laboratori con annessi bazar dove ti viene proposto non solo il prodotto finale ma anche l’osservazione degli artigiani direttamente all’opera.
Quali sono i prodotti artigianali caratteristici di Chiang Mai?
La produzione di ombrelli decorati in seta, in cotone o in carta di gelso, è una delle tradizioni artigiane più in uso a Chiang Mai. Gli ombrelli in Thailandia rappresentano un importante simbolo di regalità. Se hai modo di vedere antiche fotografie noterai che i sovrani siedono sul trono sotto grandi ombrelli, mentre nel buddismo questo oggetto rappresenta la protezione dalla sofferenza e del male.
Si narra che, dopo un viaggio in Birmania, un monaco thailandese aveva imparato l’arte di costruire ombrelli con la corteccia di gelso. Fu così che insegnò alle genti del suo villaggio di Bor Sang come realizzarli. Con il passare del tempo gli artigiani impararono anche a decorarli con colori vivaci e bellissimi disegni e gli ombrelli fatti a mano di Bor Sang divennero famosi in tutta la Thailandia.
Il manico e la raggiera di questi oggetti sono prodotti tagliando a mano con un coltellino il bambù. La tradizione vuole che la copertura sia fatta con “sa-paper”, ovvero, la carta di gelso che viene ricavata dalla corteccia dei numerosi alberi di cui il nord è ricco e che subisce tradizionali tecniche di macerazione per essere trasformata. Oggi per ricoprire questi ombrelli viene anche usata normale carta o seta o tela.
I laboratori che realizzano prodotti in seta sono molti a Chiang Mai Thailandia. La seta prodotta e molto resistente e colorata e dà vita a splendidi indumenti. Al Thai Silk Village è possibile seguire l’intero processo di lavorazione tradizionale, dal bozzolo al tessuto finale, tramite il metodo di tessitura tipico del nord della Thailandia. Il procedimento fatto a mano richiede settimane per essere realizzato e quello che si ottiene è una seta morbida e leggera e adatta non solo per gli indumenti ma anche per realizzare tendaggi e fodere varie.
Si dice che l’origine della produzione della seta in Thailandia risalga al XIV secolo, durante il periodo Sukhothai. Al tempo simboleggiava prestigio e veniva prodotta per realizzare gli abiti della famiglia reale e degli aristocratici. Fu il re Rama IV che avviò l’intero paese verso l’industria serica, incoraggiandone lo sviluppo artigianale a livello nazionale.
L’abilità degli artigiani thailandesi nel lavorare il legno è nota e Chiang Mai ha una lunga tradizione di intaglio del legno che dà vita a splendidi oggetti di ogni genere. Una volta per realizzare questi prodotti veniva usato solo il teak thailandese, oggi invece vengono utilizzati anche altri legni duri. A pochi chilometri a sud di Chiang Mai trovi il Baan Tawai Handicraft Village, una comunità che opera la tradizionale lavorazione del legno. Quello che ne deriva sono mobili in legno finemente intagliati e incredibili sculture decorative.
Tra i prodotti artigianalmente legati a Chiang Mai ci sono le lacche thailandesi che rivestono e rendono un oggetto più elegante. Gli alberi che producono lacca in Thailandia sono chiamati Thitsi e contengono una sostanza chiamata "thitsiol". In alcuni laboratori puoi assistere alla laccatura degli oggetti e alle successive fasi di fissaggio e incollaggio dei materiali coloranti che danno vita a splendide opere in legno magistralmente decorate: residui di gusci d'uovo, pezzi di madreperla, oro e argento.
Il vasellame occupa un posto primario tra i prodotti artigianali creati nella provincia di Chiang Mai. La ceramica Benjarong rappresenta un’altra delle arti tradizionali thailandesi tramandata di generazione in generazione. Nei tempi antichi, gli articoli Benjarong erano realizzati esclusivamente per la classe superiore. Oggi il termine "Benjarong" si riferisce alle ceramiche dipinte con cinque colori ma in origine, erano solo tre i colori. In seguito, questo stile si è evoluto incorporando bianco, giallo, nero, rosso e verde. Durante il regno di Re Rama II si sviluppò in Thailandia la porcellana laccata in oro la cui tecnica di smaltatura e simile a quella Benjarong ma presenta motivi dipinti in oro.
Nei vari laboratori di Chiang Mai puoi anche trovare la ceramica Céladon che è un’antica varietà di porcellana con un rivestimento vetroso di colore verde o grigio-blu, introdotta in Thailandia dalla Cina che la produceva già da 2000 anni. Questa particolare colorazione deriva dall’ossido di ferro che si sviluppa grazie alla cottura di tipo ossidante. Diverse fornaci a Chiang Mai utilizzano quest’arte, per creare splendidi oggetti dalle forme eleganti.
Nell’artigianato locale di Chiang Mai, ci sono anche i prodotti in argento e in giada. Ciotole, tazze, piatti e molti gioielli sono alcuni dei prodotti realizzati. La giada morbida viene soprattutto utilizzata per realizzare statue di Buddha e bacchette per mangiare, mentre la giada dura, più bella e semitrasparente, viene utilizzata per realizzare gioielli che sembra siano di buon auspicio per la salute.
Cosa c’è di meglio che visitare un mercato locale per capire la cultura di una popolazione? A Chiang Mai trovi due importanti mercati, il Night Bazaar e l’Warorot Market. Il primo si tiene nella parte orientale della città a poca distanza dalla riva del fiume Ping e si tratta di un enorme mercato allestito solo alla sera. Il secondo sempre nella parte est della città e vicinissimo al fiume, è uno dei mercati più antichi di Chiang Mai e si trova nel quartiere cinese. Warorot Market è quasi tutto al coperto e si sviluppa su due piani.
Purtroppo, a causa delle inondazioni e i conseguenti disastri che hanno interessato Chiang Mai qualche giorno prima del mio arrivo, entrambi i mercati erano chiusi e la popolazione era solamente e giustamente indaffarata a ripulire abitazioni, strade e negozi dalla grande quantità di fango che si era accumulata. Quello che mi è stato detto circa i mercati racconta di un’infinità di bancarelle di artigianato locale che espongono praticamente di tutto, dal cibo tradizionale agli abiti, dai gioielli alle stoffe e accessori, oltre a prodotti provenienti dal nord della Thailandia e dai paesi limitrofi, in particolare quelli delle tribù delle montagne.
Prendersi più giorni per soggiornare a Chiang Mai significa avere il tempo per visitare i suoi parchi nazionali. Il Parco Nazionale di Doi Inthanon è il più visitato dato che dista meno di 100 km dalla città. Qui si trova la vetta più alta della Thailandia, il Doi Inthanon che raggiunge i 2565 metri. Il Parco Nazionale di Doi Inthanon comprende immense foreste che sono la casa di oltre 500 specie diverse di uccelli. Con un trekking nella natura potrai immergerti in splendidi panorami ricchi di cascate e villaggi rurali.
Sulle montagne che sovrastano a ovest Chiang Mai si trova il Parco Nazionale di Doi Suthep-Pui che regala non solo percorsi di trekking di varia difficoltà ma anche splendide cascate e qualche tempio come il Wat Phra That Doi Kham e il Wat Pha Lat. Il primo, accessibile attraverso una scalinata di ben 309 scalini, ospita un’imponente ed alta statua del Buddha e un dorato chedi contenente la preziosa reliquia. Il secondo, raggiungibile da Chiang Mai anche tramite un sentiero escursionistico, è attorniato da una fitta giungla ed è stato realizzato interamente in legno e pietra.
A Chiang Mai ti capiterà di trovare agenzie che offrono escursioni con gli elefanti. Per organizzare queste escursioni in sella non si pensa al benessere di questi maestosi animali. Dal mio punto di vista questa è un’attività assolutamente contro natura per un elefante, che libero di scegliere non permetterebbe mai a un essere umano di salire sul proprio dorso. Inoltre, per addestrarli vengono incatenati.
L’elefante è il simbolo del paese e viene considerato sacro nella cultura e nelle tradizioni. Per la religione buddista, l'elefante è associato a Buddha che raccontava che fu un elefante bianco a fecondare sua madre. Come è possibile che un animale ritenuto sacro debba sopportare catene e maltrattamenti? Certo, in antichità era ritenuto il più forte animale da soma e in Thailandia erano cavalcati dai re e utilizzati anche in battaglia. Ma oggi trovo assurdo utilizzare e obbligare questi giganti della foresta ad una forzatura per rendere divertente una giornata all’essere umano.
Non cavalcarli ma visitali nei centri per il recupero
Se proprio vuoi passare una giornata con questi grandi esemplari la cosa migliore da fare è quella di recarsi nei centri per il recupero degli elefanti. A Chiang Mai ci sono parecchie associazioni che si occupano di salvare gli elefanti che sono stati vittime di maltrattamenti. Alcune aree forestali attorno alla città hanno subito un disboscamento per ospitare gli elefanti liberi che ora trascorrono le loro giornate vagando nella giungla alla ricerca di vegetazione autoctona e rinfrescandosi nel fiume.
Mi è alquanto dispiaciuto non poter vistare uno di questi centri ma nei giorni in cui mi trovavo a Chiang Mai erano chiusi a causa dei danni provocati dagli allagamenti provocati dai tifoni che avevano interessato la zona.
Durante il tuo viaggio a Chiang Mai Thailandia hai la possibilità di organizzare una visita agli splendidi e famosissimi templi di Chiang Rai. Circa 180 km separano le due città, un percorso che può essere affrontato in circa 3 ore. Fondata nel 1262 dal Re Mengrai fu la capitale del Regno di Lanna fin quando non venne usurpata da Chiang Mai. Avere più giorni a disposizione sarebbe l’ideale per visitare Chiang Rai perché la città ha una lunga storia e molto da offrire. Tuttavia, con una gita di un giorno puoi visitare alcuni dei famosi edifici. Wat Rong Khun, meglio conosciuto come “il Tempo Bianco” ti dice niente? Oppure il Wat Rong Suea Ten conosciuto come “il Tempio Blu”?
Ti racconto dei famosi templi di Chiang Rai a questo link ⇒ Alla scoperta di Chiang Rai e i suoi famosi e maestosi templi
3 giorni non sono sufficienti per visitare tutto quello che Chiang Mai Thailandia ha da offrire, ma soprattutto non sono sufficienti per godere dell’ospitalità di questo popolo, che nel nord appare molto cortese e disponibile, proprio come vuole la tradizione, rispetto a Bangkok o al sud della Thailandia. Ti posso garantire che affacciarsi e immergersi tra la popolazione di Chiang Mai significa respirare una tranquillità e un profumo di accettazione che difficilmente scorderai.
Per il popolo di Chiang Mai è assurdo fare scenate o perdere le staffe e litigare perché solo con la calma si può arrivare a qualche conclusione. Inoltre, significherebbe perdere la propria dignità. I sorrisi e i toni di voce pacati sono una costante della popolazione di Chiang Mai dove, rispetto, umiltà e senso dell’umorismo sono il collante per ogni forma di collaborazione. Insomma, una popolazione nel nord della Thailandia tollerante e pacifica, che ha fatto della gentilezza uno dei tratti distintivi e che ti rimarrà sicuramente nel cuore.
Il Re, la Nazione e la Religione. Per i thailandesi, questi tre elementi rendono speciale la Thailandia rispetto ad altre nazioni. Ma anche essere generoso e caritatevole verso gli altri, essere grato per ciò che altri hanno fatto e mostrare rispetto per gli anziani fanno parte del “thainess”, ovvero “l’identità thailandese”.
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