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Monumenti storici della Guadalupa: Fort Delgrès

13.11.22 by TRIPINWORLD

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I monumenti storici da vedere in Guadalupa

Una vacanza preclude un meritato relax ma sicuramente è interessate conoscere anche la storia che ha caratterizzato un territorio. Sei ti trovi a Guadalupa o sei in procinto di partire per questa destinazione delle Antille francesi, sappi che ci sono molti monumenti storici che ti raccontano il vissuto di questo popolo.

Nell’isola di Basse-Terre trovi un luogo che ti consiglio assolutamente di visitare; si tratta del Fort Delgrès, un’enorme roccaforte costruita vicino al limitare della città di Basse-Terre. È uno degli esempi più belli dell’architettura militare di Vauban, sia per la sua dimensione sia per l’ottimo stato dei suoi edifici e delle strutture difensive.

Il forte fa parte dei 18 siti del circuito storico, la Strada degli Schiavi; tramite questo percorso potrai capire la storia di questo arcipelago tramite un ricco patrimonio ai molti ancora sconosciuto.

È tra i monumenti storici più importanti della Guadalupa!

Mai mi sarei aspettata di trovare un così vasto sito! Esteso su 5 ettari di terreno, è un luogo che narra la storia contrastante dei colonizzatori inglesi, francesi e spagnoli e delle rivolte della Guadalupa per la liberazione dalla schiavitù e l’uguaglianza. Infatti, fu uno dei luoghi di resistenza alla restaurazione della schiavitù nel 1802, quando Bonaparte guidava la Francia.

Questo immenso complesso è ora dedicato alla memoria di Louis Delgrès, un uomo che combattè fino alla morte per contrastare la schiavitù. A lui è dedicato il ​​superbo memoriale del forte, una monumentale scultura megalitica, opera di Roger Arékian.

Ti porto a Fort Delgrès, tra i monumenti storici di Guadalupa…



monumenti storici della guadalupa mura del forte

monumenti storici della guadalupa cannone del bastione

Dove si trova il Fort Delgrès?

Fort Delgrès si trova in riva al mare a Basse-Terre, l’isola posta a ovest nell’arcipelago di Guadalupa e nel comune di... Basse-Terre. Si lo so, sempre gli stessi nomi. Basse-Terre si chiama l’isola e Basse-Terre si chiama anche questo comune.

Il forte, posto all'ingresso della città, domina il quartiere del Carmel e il porto turistico. E proprio nella pianura del quartiere di Carmel trovi il suo ingresso monumentale, fiancheggiato ai lati da alte mura.

Grazie alla sua vicinanza al Pont du Galion e ai margini del Mar dei Caraibi, la prima cosa che noterai sarà lo spettacolare panorama della città e del mare. Ma alzando gli occhi alle tue spalle sai cosa vedrai? La cima del vulcano Soufrière! Basse-Terre (il comune) si trova infatti alle pendici del temibile vulcano.

  • La strada che ti collega a Basse-Terre (comune) è la N1 che parte da Pointe-à-Pitre: percorrerai tutta la penisola est e sud dell’isola di Basse-Terre in circa 1 ora (traffico permettendo).
  • Mentre se ti trovi nel nord di Basse-Terre (isola) dovrai immetterti nella N2 e costeggiare tutto il litorale ovest.

Dal centro città di Basse-Terre, imbocca la prima strada a destra dopo la posta e subito dopo la sinistra. Puoi parcheggiare all’esterno del forte o raggiungerlo facilmente anche a piedi dal centro. 

Prenditi il tempo anche per visitare la cittadina di Basse-Terre che con i suoi oltre 10.000 abitanti ospita altri monumenti storici; infatti, oltre al forte Louis Delgrès, trovi la Cattedrale di Nostra Signora del Carmelo, una chiesa costruita su una vecchia cappella in legno del XVIII secolo e il maestoso palazzo bianco del Consiglio Generale.

monumenti storici della guadalupa panorama di basse terre

monumenti storici della guadalupa piazza di basse terre

monumenti storici della guadalupa cattedrale di basse terre

La storia dell’immensa fortezza militare

Costruito secondo i disegni di Vauban, segna l'ingresso alla città di Basse-Terre dall'alto dei suoi bastioni. Sai che nel corso dei secoli, all’immenso forte venne cambiato spesso il nome?

Nel 1650, sull’appezzamento di terreno dove oggi trovi il forte, vi era una casa fortificata (Fort Saint-Charles) il cui proprietario era Charles Houël, governatore e signore al tempo della Guadalupa. La casa fortificata aveva un duplice ruolo, militare e politico. Era destinata a difendere il porto, ma anche come residenza ufficiale del governatore, luogo di accoglienza di illustri visitatori.

In un’epoca di colonizzazione francese, Fort Saint-Charles era, a causa della sua posizione, costantemente bersaglio di attacchi degli inglesi, dei portoghesi e degli spagnoli. Questa situazione portò, nel 1709, questa casa fortificata verso la trasformazione nel corso dei secoli a una vera e propria fortezza che prese il nome di Fort Royal. Due furono le grandi espansioni: tra il 1720 e il 1759 e tra il 1759 e il 1770.

Tra il 1720 e il 1750 vennero aggiunte le casematte, la postierla e la grande polveriera, mentre tra il 1763 e il 1780 vennero aggiunte le cucine, le cisterne e un passaggio sotterraneo che immetteva in alcuni corridoi che conducevano verso il quartiere del Carmel.

Nel 1794 Basse-Terre venne occupata dagli inglesi e ancora una volta il forte cambiò nome. Venne chiamato Fort Mathilde, ma dopo numerosi e cruenti scontri, i francesi, con a capo Victor Hugues, ripresero il controllo dell’isola e venne proclamata l'abolizione della schiavitù.

L’epoca Napoleonica

Nel 1802, Napoleone inviò le sue truppe nelle Indie occidentali ripristinando la legalità della schiavitù. Il processo avvenne sotto il controllo del generale Richepanse. Fu così che il popolo di Guadalupa cominciò a ribellarsi, seguendo le direttive di Louis Delgrès. Occuparono il forte per trovare protezione dai violenti assalti di Richepanse e delle sue truppe continentali francesi. Questa fu anche l’ultima delle battaglie che vide il forte protagonista, una battaglia che venne persa da Delgrès e compagni, costretti a lasciare il forte e rifugiarsi sulle alture di Matouba. 

Dal 1904 il forte non venne più utilizzato dai militari e nel 1915 venne autorizzata la vendita di tutti gli edifici fortificati presenti sul territorio della Guadalupa con l’intenzione di smantellarli. Fortunatamente, il governatore Merwart, nel 1917, emise un ordine che classificava il Fort Saint-Charles, poi Fort Royal, poi Fort Mathilde come uno dei più notevoli monumenti storici del Paese evitando così che alcuni appezzamenti venissero venduti.

Nel 1977 venne classificato come monumento storico e rinominato Fort Delgrès in omaggio all'eroe che aveva costantemente lottato per l’abolizione della schiavitù. Il forte, dal 2004, è proprietà e sede della Direzione degli Affari Culturali e dei Beni.

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Come è suddiviso il Fort Delgrès di Basse-Terre in Guadalupa?

Come ti ho già detto, il sito di Fort Delgrès è tra i più estesi monumenti storici dell’arcipelago di Guadalupa ed è composto non solo da edifici ma da spazi verdeggianti immensi.

No, non aver paura di perderti; nonostante la grandezza è una struttura semplice e dopo aver attraversato il ponte levatoio, vieni immesso nel recinto del forte e, tramite un percorso segnalato, vieni guidato lungo i periodi storici di questa vasta fortificazione.

Seguendo questo itinerario ti ritroverai a visitare tutto ciò che le alte mura contengono: la vecchia prigione, la piccola polveriera che oggi è uno spazio espositivo inerente ai grandi eventi bellici che hanno caratterizzato Basse-Terre, l’antica cisterna del 1702, il piccolo cimitero militare, il bastione del Galeone, le rampe di scale di pietra che ti conducono ai terrazzamenti più alti e l’icona odierna del forte, il monumentale memoriale a Louis Delgrès, realizzato nel 2002 da Roger Arèkian.

Alcune stanze del forte ospitano uno piccolo museo dove trovi le spiegazioni inerenti al periodo della schiavitù e della rivoluzione.

Due sono le mostre permanenti del forte:

 La prima si chiama “Louis Delgrès e la guerra della Guadalupa del 1802” e ripercorre la storia degli eroi che combatterono per la libertà degli schiavi contro l'esercito napoleonico. 

 Mentre la seconda tratta gli eventi del vulcano La Soufrière del 1976, quando avvenne l'evacuazione dei 70.000 abitanti di Basse-Terre prima della sua eruzione freatica.

Nell'area chiamata Bastion du Galion, la parte più elevata del forte, trovi il cimitero militare. Qui sono sepolti il ​​generale Richepanse e l'ammiraglio Gourbeyre.

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Storia e incantevoli panorami qui sono uniti

Ti garantisco che passeggiare tra i cortili è davvero piacevole; sarà che ho visitato il forte in un momento di bassa stagione, quindi, c’era grande tranquillità e poca affluenza, ma oltre all’aspetto storico, ho goduto della meravigliosa vista sul mare, sul vulcano e sul quartiere di Basse-Terre. Inoltre, i cortili sono coperti da erba verdissima che ti regalano un’affasciante passeggiata bucolica.

Durante la mia visita, mi sono imbattuta in alcune persone che si stavano occupando delle indagini e del restauro del forte. Le indagini archeologiche hanno permesso di precisare la topografia originaria del sito, tanto che è prevista una più ampia campagna di scavo per ripulire e studiare l'intero primitivo forte di Basse-Terre. La ricerca condotta in concomitanza con i lavori di restauro del Fort Delgrès dovrebbe consentire di integrare le scoperte archeologiche nel progetto di valorizzazione del monumento.

Quindi non meravigliarti se nei prossimi anni si scoprirà molto di più circa questo affascinate sito che è tra i più importanti monumenti storici della Guadalupa.

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Il cerchio di pietre sulle pendici del vulcano

In un alto spiazzo del forte trovi il memoriale di Louis Delgrès che è qualcosa di particolare e speciale. Eretta nel 2002, durante il bicentenario della ribellione, questa monumentale scultura megalitica rende omaggio a uno dei leader della lotta per la libertà.

È una specie di labirintico Stonehenge, una spirale di pietre alcune delle quali incise con le parole “Resistenza”, “Oppressione” e “Libertà”. Questa scultura è posta su un pianoro ricoperto d’erba ed è composta dalla roccia che raffigura il capo di Louis Delgrès (che misura 2,40 metri di altezza) al centro di tre anelli concentrici sui quali sono adagiate grandi pietre. 

Il monumento è composto da un insieme di 40 sculture in pietra vulcanica di diverse dimensioni; sono stati usati materiali come la pietra vulcanica, il cemento, il metallo e inseriti il simbolismo di numeri e delle forme (la spirale ad esempio).

Ascolta:
  • 40 sono i blocchi di pietra, perché il numero 40 rappresenta il numero di attesa e prova nella Bibbia.
  • Il percorso della spirale è lungo 21 metri e largo 21, perché il numero 21 è il simbolo della maturità e del successo.
  • Nel percorso a spirale, al tredicesimo posto c’è la scultura palinsesto, il numero 13 corrisponde alla “ripartenza”.
  • E sul terreno lastricato ci sono 21 palle di cannone. 

Lo spettacolare monumento commemorativo è veramente particolare, tanto che è stato proprio questo a spingermi a visitare il forte. Dopo aver visto le immagini sul web, decisi che dovevo assolutamente capire di cosa si trattava. È stato realizzato da Roger Arékian, nato nel 1946 a Sainte-Anne. L’artista ha studiato al Beaux-Arts di Lille e dopo diversi anni di esperienza nella Francia continentale ha lavorato con la pietra su monumenti storici, insegnato in Guadalupa e partecipato a numerose mostre.

Così citò Roger Arékian: "Ho voluto rappresentare con questi 40 blocchi di pietra, l'immensa esplosione di sudore, polvere e sangue mescolati in quel mese di maggio del 1802".

Ma chi era invece Louis Delgrès, l’uomo omaggiato da questo capolavoro?

Louis Delgrès, nato a Martinica, era un fervente repubblicano antischiavista di colore, che guidò una ribellione contro il generale Antoine Richepanse che, per conto di Napoleone, impose il ritorno della schiavitù (nonostante fosse già stata abolita nel 1794) nei Caraibi francesi. Venne promosso capitano nel 1795, fatto prigioniero dagli inglesi nel 1796 ma poi rilasciato. Nel 1799 sbarcò in Guadalupa e nel 1801 si unì agli ufficiali ribelli. Fu nominato comandante di Basse-Terre nel 1802 e si oppose al desiderio di Napoleone Bonaparte di ripristinare la schiavitù. Portò coraggiosamente avanti la ribellione con 300 uomini ma finì per rifugiarsi a Matouba, dove si uccise, facendosi saltare in aria con i suoi compagni gridando il motto "Vivi libero o muori", assieme a quanti più soldati francesi potè.

Sai che dal 1998 Louis Delgrès è stato ufficialmente ammesso al Panthéon francese, nonostante non si conosca l’ubicazione delle sue spoglie?

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Fort Delgrès è tra i monumenti storici della Guadalupa da vedere

I bastioni dominanti la città di Basse-Terre con i cannoni, la grande caserma al centro della piazza d’armi, la cisterna costruita da Père Labat, la prigione e il cimitero dei soldati dove riposano i resti del famoso ammiraglio Gourbeyere, ti regalano una passeggiata a ritroso nel tempo. Devi assolutamente visitare questo sito se decidi per una vacanza a Guadalupa.

Considera che Fort Delgrès nel 1994 è stato inserito tra i 18 siti del progetto UNESCO “Slave Route”, tanto da essere stato classificato come uno dei monumenti storici della Guadalupa. È aperto al pubblico tutto l’anno ed ospita visite guidate, mostre e vari eventi culturali.


Sei nelle vicinanze del vulcano di Guadalupa, La Grande Soufrière, e di alcune delle più belle cascate dell’isola di Basse-Terre. Non indugiare! Vai a visitare questo meraviglioso eden tropicale.

Cosa ti aspetta? Ti racconto tutto a questo link

BASSE-TERRE GUADALUPA: vulcano, cascate e trekking

Decolonizzarsi culturalmente significa acquisire la consapevolezza dei torti subiti non da noi stessi, ma dalle generazioni passate. Torti che sono il frutto dell’era dello schiavismo e delle conquiste coloniali. Significa anche rendersi conto che questa discriminazione, durata per secoli, conferisce alla gente il diritto morale di rifarsi.

(Ryszard Kapuscinski)

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