Tutto il territorio del nord Italia ospita numerose roccaforti che hanno un passato storico importante. Vagabondando per la Lombardia, incontrerai notevoli siti antichi che sopravvivono grazie ad una costante manutenzione. Uno di questi siti è sicuramente la Rocca di Lonato del Garda.
Questa fortificazione è una delle più imponenti di tutta la Lombardia; infatti, le sue dimensioni sono di 180 metri x 45 metri. Si erge sulla sommità di una collina che domina la parte a sud del lago di Garda e nel passato era un edificio di ordine militare e difensivo.
Ti trovi in Lombardia? Devi assolutamente andare a visitare la Rocca di Lonato del Garda e carpirne la storia che la caratterizza. L’atmosfera che respirerai, durante la tua visita, ti catapulterà nella sua storia millenaria e proverai un immenso rispetto di fronte alla sua imponenza composta da grossi ciottoli morenici.
Perché vale la pena visitarla? Innanzitutto la rocca e il borgo antico di Lonato sono indubbiamente una destinazione storica-culturale importante ma inoltre, questo angolo lombardo ti regala anche strepitosi panorami e località che affacciano su uno dei laghi più belli d’Italia: il Lago di Garda, un grandissimo bacino montano che attira un numero davvero consistente di turisti ogni mese dell’anno e che ti racconto a questo link
LAGO DI GARDA: cosa vedere e dove dormire
La Rocca di Lonato del Garda è di proprietà della Fondazione Ugo Da Como.
Posta su una sommità collinare, la Rocca di Lonato del Garda, domina non solo il lago ma anche il borgo di Lonato. Ci troviamo in un territorio caratterizzato da colline moreniche che hanno visto nei secoli passati sanguinose battaglie rinascimentali. Le colline hanno un’altezza che varia dai 100 ai 250 metri e si estendono intorno alla parte sud del Lago di Garda.
Come si sono formate queste particolari colline? Due milioni di anni fa il ritiro dei ghiacciai e i vari detriti che vi si accumularono nel corso delle ere, formarono queste cerchie collinari interposte a piccole aree pianeggianti.
Già nell’epoca neolitica vennero abitate e numerose sono le testimonianze che risalgono all’era dei Romani e degli Etruschi. Oggi, incamminandoti su questo territorio, vedrai boschi, vigneti, uliveti, pendii e specchi d’acqua sorgiva che rappresentano un patrimonio naturalistico fatto di paesaggi che puoi esplorare in auto o tramite passeggiate a piedi o in bicicletta lungo i percorsi. Cosa incontrerai? Sarai catapultato in un ambiente costituito da una lussureggiante vegetazione contraddistinta da boschi di carpini, querce e ginepri, coltivazioni ortofrutticole e numerosissimi cipressi.
Le prime tracce umane nel territorio di Lonato del Garda, sembra abbiano origine dall’età Mesolitica, ma i vari ritrovamenti sono relativi alla Preistoria. Durante il IV secolo a.C. vi abitarono alcune tribù celtiche ed infatti il nome di Lonato deriva da “Iona” che significa “acquitrino”.
Successivamente furono i romani a stanziarsi sul territorio e a loro dobbiamo importanti resti archeologici in alcune ville e alcune chiese romaniche del XI e XII secolo ancora esistenti. La Rocca di Lonato del Garda venne edificata inizialmente nel X secolo ed era una struttura militare che aveva il compito di difendere il piccolo centro abitato posto ai suoi piedi.
Nel 1376, durante la dominazione dei Visconti, a causa del numero crescente di persone che si trasferivano in questo territorio, divenne una vera e propria cittadella militare e venne ampliata e potenziata sia la cerchia muraria che la rocca. Nel 1441 fu il governo della Serenissima a prendere possesso di Lonato e dintorni e vi rimase per i successivi 350 anni. Solo tra il 1509 e il 1515 la Serenissima cedette il controllo di Lonato alla famiglia dei Gonzaga. Fu sotto i veneziani che il castello venne nuovamente ampliato e munito di nuove difese.
Durante la guerra di successione spagnola del 1705, Lonato fu testimone degli eventi armati tra i due eserciti che si accamparono presso le sue mura: l’armata imperiale e le truppe franco-spagnole. Pochi anni dopo, nel 1796, Lonato fu teatro della sanguinosa battaglia, la Battaglia di Lonato, tra l’esercito francese del generale Napoleone Bonaparte e le truppe austriache.
La vincita di Napoleone segnò la fine della Serenissima e, a causa dei nuovi assetti politici, la fortezza venne trascurata fino a portarla verso la decadenza. Nel 1827 la Rocca di Lonato del Garda venne venduta a privati e nel 1912 venne dichiarata monumento nazionale. Fu il senatore Ugo Da Como, un collezionista, politico e cultore di patrie memorie che, nel 1920, acquistando l’intera proprietà dette vita alla rinascita del sito e costituì la fondazione che porta il suo nome.
Questo illustre uomo dal carattere riservato nacque nel 1869 da genitori benestanti bresciani. Facendo parte della borghesia di quel tempo, fu sempre a contatto con personaggi che appartenevano alla cultura bresciana. Numerosi furono i premi che vinse durante i suoi studi e per tutta la sua vita fu un sostenitore di Giuseppe Zanardelli. Dopo la laurea in giurisprudenza, entrò a far parte dello studio legale di Zanardelli che lo iniziò verso il liberalismo, il pensiero politico fondato sul concetto dei diritti inalienabili e il sostegno per le libertà civili.
Nel 1904 venne eletto deputato per il Collegio elettorale di Lonato e utilizzò molte energie per migliorare le istituzioni pubbliche, preoccupandosi delle classi sociali più disagiate. Basti pensare che fu l’inventore del sistema pensionistico italiano e creò una biblioteca popolare per incentivare la cultura nei ceti meno abbienti. Nel 1920 venne nominato senatore.
Ugo Da Como aveva a cuore la cultura, la passione per i libri e il collezionismo. Quando Bonaparte cedette la Repubblica di Venezia agli austriaci, il borgo di Lonato venne abbandonato. Da Como fu molto legato a Lonato e dal 1906 acquisì numerosissimi edifici, compreso la Casa del Podestà e la Rocca di Lonato del Garda, ricostruendoli e mettendo fine a quel degrado che, dopo la caduta della Serenissima, stava rovinando anche l’identità storica del paese.
Scrisse molte opere nella sua casa di Lonato, sia di carattere legale che su Girolamo Muziano, pittore tardo-rinascimentale italiano. Visitando la sua casa a Lonato, ho riscontrato alcune particolarità che mi hanno portato a pensare che questo personaggio politico fosse molto umile. Ad esempio: la sala dove amava prendere i pasti privati assieme alla moglie è solamente un minuscolo tinello e tutte le onorificenze ricevute nel corso degli anni le esponeva nella sua camera da letto e non in bellavista agli ospiti che frequentavano la famiglia.
Il senatore Da Como non ebbe figli; sposatosi nel 1894 con Maria Glisenti, figlia di uno dei maggiori industriali della borghesia bresciana di quel tempo, non ebbe eredi e destinò il suo patrimonio ad una fondazione privata, la Fondazione di Ugo Da Como, che ancora oggi ha lo scopo di sostenere la cultura.
All'interno della Rocca di Lonato del Garda, racchiusa da alti bastioni merlati, si alternano gli edifici sui verdi prati dei corpi che la compongono: La Rocchetta e il Quartiere Principale. La prima cosa che noterai saranno sicuramente i meravigliosi panorami sul lago e tramite un ponte levatoio, posto sul lato meridionale, potrai entrare nell’area della rocca visconteo veneta e visitare un piccolo gruppo di antichi edifici facenti parte del borgo medievale.
Cosa vedrai in questi edifici?
È la parte più alta del complesso militare e in quest’area sorge la Casa del Castellano che ospita il Museo Civico Ornitologico. La collezione, che qui è ospitata, è formata da circa 400 esemplari di uccelli impagliati derivanti dalla raccolta dell’ornitologo Gustavo Adolfo Carlotto. Si tratta non solo di pennuti originari dell’Italia ma anche di alcune specie che nidificano in Brasile.
Corrisponde alla parte più bassa del sito militare e conserva i resti delle caserme dove le truppe alloggiavano oltre a resti di postazioni di avvistamento e artiglieria. Oggi questo spazio viene utilizzato per vari eventi; infatti, è stato allestito un padiglione moderno coperto atto proprio a eventi aziendali, esposizioni, conferenze, concerti e cerimonie.
Esci e scendi dalla Rocca di Lonato del Garda verso il centro del paese e tramite un viale di tigli raggiungi la dimora che fu del senatore Ugo Da Como, un bellissimo edificio che oggi è una casa-museo e contiene stanze decorate e arredate oltre a un giardino interno disposto su terrazze. La terrazza inferiore era adibita a frutteto, mentre quella superiore cinge gli ambienti che ospitano la Biblioteca monumentale.
È semplicemente spettacolare; l’architettura della casa, l’insieme di pezzi utilizzati per la ristrutturazione provenienti da epoche varie e antiche, incredibili caminetti, soffitti lignei e meravigliosi giardini terrazzati con vista sulla torre civica e sulla cupola della basilica, mi hanno conquistato e stupito. Dai meravigliosi giardini terrazzati si apre un breve percorso che ti conduce ad una torre quattrocentesca; inoltre, un sentiero connette la casa alla Chiesa di Sant'Antonio Abate, dove venne celebrato il funerale del senatore.
La casa venne edificata verso la metà del 1400, e vi abitava il rappresentante della Repubblica di Venezia, che aveva l’incarico di controllare il territorio. Dopo Napoleone la proprietà passò nelle mani degli austriaci per poi finire al Comune di Lonato che tuttavia si disinteressò della sua manutenzione. Fortunatamente venne acquistata nel 1906 dal senatore Da Como che dette il compito all’architetto Antonio Tagliaferri di restituire alla residenza gli antichi splendori. Il senatore vi abitò fino al 1941 anno della sua morte.
Oggi la casa appartiene alla Fondazione Ugo Da Como. Sai cosa vedrai? Numerose sono le stanze affrescate, arredate e contenenti ricche collezioni d’arte (dipinti, sculture, maioliche) che caratterizzano questo edificio-museo.
Avrai sicuramente notato in questa breve descrizione sulle stanze della Casa del Podestà, che moltissime sono utilizzate per ospitare libri; infatti, l’edificio è una vera e propria “casa Biblioteca” con una raccolta di circa 50.000 volumi, una delle collezioni private più importanti dell’Italia del nord.
Quello che Ugo Da Como progettava era di costituire un riferimento per gli studi, in particolare della storia bresciana, che potesse risvegliare l’interesse per l’area locale. Molte furono le librerie che ebbero rapporti con il senatore, inviando edizioni rare e preziose. Oltre a tutti questi volumi, la collezione comprende anche 400 incunaboli, 500 manoscritti del XII e XIX secolo, 600 buste e 350 pergamene.
La Rocca di Lonato del Garda è aperta tutto l’anno; ti consiglio di acquistare il biglietto cumulativo anche per la visita guidata alla Casa del Podestà.
Tra medievali mura e giardini delimitati da cancellate in ferro battuto la Cittadella di Lonato del Garda è un affascinante borgo antico posto ai piedi della rocca. Viuzze, scalinate, torri, monasteri e chiese costudiscono la sua storia e le sue opere d’arte.
Scendendo dalla rocca ti imbatterei nella parte più antica di Lonato, fatta di edifici medievali che affacciano su stradine e scalinate. Il borgo, che era compreso nella cerchia delle antiche mura, non è grande ma è interessante.
Le origini di Lonato del Garda risalgono alla preistoria a cui subentrarono i Celti e i Romani. Siti preistorici della Polada e del Lavagnone li trovi in via Lazzaretto e in via Lavagnone. Nei secoli successivi si alternarono il possesso del borgo: Scaligeri di Verona, Torriani, Estensi, Gonzaga, Visconti, Repubblica di Venezia, Austria e il Regno di Sardegna.
Sai cosa vedere nel centro di Lonato del Garda?
Con i suoi 55 metri, il suo profilo di mura merlate e l’orologio sovrasta l’intero centro storico. Chiamata anche Torre Maestra, è originaria del 1555 e venne edificata con lo scopo di ospitare le campane; quindi, venne costruita la cella campanaria dotata di quattro finestre bifore su ognuno dei suoi lati, vennero inserite le campane e nel 1589 venne installato l’orologio.
Per ricoprire la cella campanaria si installò un cupolino in metallo a pianta poligonale che tuttavia, nel corso degli anni, richiese numerose manutenzioni a causa del deperimento del rivestimento metallico. Fu solo nel 1880 che venne incaricato l’architetto Antonio Tagliaferri (lo stesso che progettò per Ugo Da Como la Casa del Podestà) di eliminarlo e sostituirlo con le merlature.
Via Ugo da Como, 8 Lonato
In Piazza Martiri della Libertà si affaccia questo interessante palazzo, originario dei primi anni del 1600 e caratterizzato da un grande portico. All’interno, tramite un'ampia scala nobiliare accedi alla spettacolare Sala del Celesti, che corrisponde all’attuale Sala del Consiglio Comunale. In questa sala è ospitata una grande tela del 1639 di Andrea Celesti (un pittore veneziano) che la realizzò per ricordare la fine della peste del 1630.
In questa piazza, la principale di Lonato, trovi anche il Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale e la Colonna con il Leone di San Marco, il simbolo della Serenissima Repubblica di Venezia.
Piazza Martiri della Libertà, Lonato
Riconosci immediatamente la sua cupola azzurra che si staglia nel panorama di Lonato. La chiesa, in stile barocco a croce latina, è dedicata a San Giovanni Battista ed è originaria del 1339, anni in cui venne distrutta l’antica pieve. La facciata della chiesa è imponente e impreziosita da statue che raffigurano vari santi e nel timpano sopra il portone di ingresso viene ospitato il simbolo di Lonato, un leone rampante con 3 gigli e 2 chiavi.
All’interno noterai gli affreschi della cupola che rappresentano scene del Vecchio e Nuovo Testamento, una pala di San Giovanni Battista eseguita a metà del XVIII secolo, il bellissimo coro nell'abside e il tabernacolo del XVI secolo, posto sull'altare del Santissimo Sacramento.
Via Tarello, 20, Lonato
Si tratta di una prestigiosa testimonianza risalente al XIV secolo e l’interno riuscirà sicuramente a stupirti. Fu la Confraternita dei Disciplini che la decorò magistralmente e nel 1576 aggiunse, ad uno stabile esteriormente anonimo, il bel campanile.
Accedi alla piccola navata a pianta rettangolare decorata in stile barocco con figure allegoriche, tramite una scalinata. È una chiesa piccola ma deliziosa, con le decorazioni murali che caratterizzano le due cappelle (di San Michele e della Santissima Trinità) e la volta del presbiterio interamente rivestita di stucchi barocchi e decorazioni.
Piazza Corlo, Lonato
Posta a poca distanza dalla Casa del Podestà, venne edificata addossandola alle mura civiche lungo la dorsale della collina che scende dalla rocca ed è dedicata al santo che protegge la pastorizia e l’allevamento del bestiame, occupazioni che erano tipiche della popolazione lonatese. La piccola chiesa venne rimaneggiata più volte, lavori che interessarono sia gli ambienti interni che il campanile del 1400.
L’altare principale del piccolo tempio che troneggia nell’abside rettangolare della navata principale è riccamente abbellito con bassorilievi in stucco d’epoca barocca.
Via S. Antonio, Lonato
Ti ho convinto che vale la pena visitare Lonato del Garda e il suo borgo antico? Bene, devi quindi sapere in che modo puoi raggiungere questa località.
Sai bene che quando ti accingi a visitare autonomamente un borgo italiano devi sempre fare i conti con la difficoltà di trovare un posto dove parcheggiare la tua auto, specialmente in periodi primaverili e estivi. A Lonato trovi questi spazi:
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