Ti stai chiedendo cosa vedere a Granada? Questa cittadina posta ai piedi della Sierra Nevada merita forse il primo posto tra le città storiche dell’Andalusia, dato che sono tante le cose da vedere a Granada e tutte di grande importanza storica. Positivamente nominata da famosi poeti e cantanti, Granada, riesce a folgorarti con la sua bellezza e con il suo fascino dove tutto è onirico e armonioso ed evoca un passato che si distingue per la sua coperta arabeggiante.
Questa meravigliosa città, infatti, combina in un unico spazio il meglio dell’architettura andalusa, un importante patrimonio arabo e monumenti di grande interesse che sono il risultato delle diverse culture alternatesi nel corso dei secoli. A Granada sei circondato da arte, maestosità e bellezza, ma anche da quartieri che ti fanno rivivere la vera essenza delle diverse popolazioni che qui hanno lasciato una grande impronta. Mischia un po’ di cultura islamica e spagnola e aggiungi vicoli acciottolati, tradizionali locali di tapas ed eclettiche opere d’arte ed ecco che ottieni il vero gioiello andaluso: Granada.
Ti porto a conoscere i luoghi storici e più importanti di Granada…
Cosa leggerai in questo post:
La città di Granada ospita uno dei monumenti di arte araba più importanti al mondo: l’Alhambra. Si tratta di una cittadella reale fortificata ed eretta sulla collinetta della Sabika che sovrasta la città, ed ha moltissime cose al suo interno da visitare: la zona militare conosciuta con il nome Alcazaba, la Medina e i decoratissimi Palazzi Nasridi, dove durante l’epoca araba c’era la corte dei sultani con le dimore dei nobili, il Palazzo di Carlo V, la Chiesa di Santa Maria, i bagni antichi e i magnifici giardini della Generalife.
Il sito è immenso; credo che una mezza giornata non sia sufficiente per visitarlo con tranquillità ed è sempre colmo di gente. Basti pensare che è il monumento spagnolo più visitato dai turisti di tutto il mondo. Per controllare il grande numero di visitatori (metti comunque in conto che sarà sempre e comunque stracolmo), l’accesso viene giornalmente limitato e quindi è meglio acquistare con un poco di anticipo il biglietto di ingresso.
Ti consiglio di acquistare il ticket online dal sito ufficiale dell’Alhambra dove sceglierai il tipo di ingresso che preferisci, ovvero quali zone del sito vuoi visitare o se vuoi vedere l’interno complesso. I prezzi chiaramente variano ma acquistare un biglietto solo per vedere i giardini della Generalife o le torri difensive dell’Alcazaba ti assicuro che non ha senso, dato che la parte più ricca di magnificenza sono i palazzi Nasridi.
I tickets online sono in vendita non solo sul sito ufficiale ma anche sui portali di vari rivenditori quali Civitatis o Get Your Guide. Perché allora ti consiglio il sito ufficiale? Perché quelli acquistati dai rivenditori secondari non sono garantiti e influenzati da overbooking. Mi spiego… la prima volta che ho acquistato il ticket per l’Alhambra mi sono rivolta a Get Your Guide, e il giorno dopo mi è stato comunicato che non c’era più posto e quindi il ticket non aveva valore. Chiaramente potevo modificare la data della mia visita ma se il giorno dopo devi partire come fai? Puoi solo chiedere un rimborso e tanti saluti alla visita dell’Alhambra. Sul sito ufficiale invece, i biglietti sono garantiti per quel giorno e per l’ora che scegli.
Perché è importante visitare l’Alhambra se ti trovi a Granada? Ti racconto tutto a questo link ⇒ ALHAMBRA DI GRANADA: tesoro di architettura islamica
Sai cosa vedere a Granada nell quartiere Albaicín (o Albayzín)? Questo è l’antico quartiere mussulmano che sorge sulla collina di fronte all’Alhambra ed è catalogato come sito UNESCO. I numerosi dettagli storici e architettonici che trovi nelle piazze e nelle vie dell’Albaicín sono da considerarsi un grande patrimonio, compreso tra palazzi e famosi belvedere che regalano panorami mozzafiato.
Nello specifico ecco cosa troverai nel quartiere Albaicín di Granada:
Sono degli spiazzi dove sostare per godere dei panorami che abbracciano tutta la città, l’Alhambra e gran parte della Sierra Nevada.
Il primo è forse il più famoso dei numerosi punti panoramici di Granada. La bellezza di questo belvedere è innegabile non solo per quello che da qui ammiri, ma anche per le sue strade fatte di ciottoli, le cisterne, i bar di tapas che aggiungono sapore alla già affascinante vista. Qui trovi anche la Chiesa di San Nicolás, che venne costruita nel 1525 su una moschea preesistente.
Il secondo si trova in uno dei punti più alti dell’Albaicín e regala una vista impressionante di Granada, che comprende la Cattedrale, il muro di Zirí, il Palazzo di Dar al-Horra e una vista laterale dell’Alhambra. Se hai buone gambe, puoi salire al mirador incamminandoti sulla scalinata chiamata Cuesta de San Cristóbal che inizia dietro la Puerta de Elvira.
Siamo sempre nell’antico quartiere dell’Albaicín, ricco di punti storici che evidenziano il vissuto del popolo islamico nella città di Granada. Ecco cosa vedere:
La Casa de Castril, nella Carrera del Darro, c’è un piccolo palazzo rinascimentale che ospita il Museo Archeologico di Granada. Questo palazzo è uno dei migliori esempi di edfici rinascimentali a Granada e apparteneva alla famiglia di Hernando de Zafra, che partecipò attivamente a riconquistare la città scacciando i mussulmani. Il palazzo venne costruito nel 1539 e nel 1917 e venne acquistato per ospitare definitivamente il museo che possiede una collezione che va dal paleolitico fino al periodo Nazarí.
Il Palacio de Dar-Al-Horra si trova nella parte alta del quartiere e risale al XV secolo. Era la residenza della madre dell’ultimo sultano moresco di Granada e quindi è uno degli ultimi edifici del periodo Nazarí. Entrando noterai il suggestivo cortile interno con due gallerie sui lati corti e al centro una piccola piscina quadrata con una fontana e le sue decorazioni e iscrizioni arabe. Nel successivo periodo cattolico, il palazzo venne adibito a convento dalla regina Isabel Rey Solis, e tale rimase fino a quando non venne acquistato dallo Stato.
El Bañuelo, sempre posto nella Carrera del Darro, corrisponde alle terme arabe di Granada. È l’hammam arabo più antico e meglio conservato dell’Andalusia e risale al XI secolo. Purtroppo, una buona parte dello stabilimento venne demolito dai cristiani dopo la conquista.
Il quartiere di Albacìn, ed esattamente in Plaza San Nicolás, ospita anche la Grande Moschea di Granada, inaugurata nel 2003. Sai che è il primo edificio di religione islamica ad essere stato costruito dopo il 1492? Questo ha segnato un ripristino di un legame perduto che nel passato dell’Andalusia è stato per lungo tempo predominante. Il tempio è composto da un giardino, un patio, una sala di preghiera e un centro di studi islamici.
Cosa vedere a Granada all’interno della moschea? Vedrai il giardino, che affaccia sulla collina Sabika dove è posta l’Alhambra, che ospita molte varietà botaniche di tipo mediterraneo e due fontane in mosaico tipicamente andaluse. Gli spazi interni del palazzo, sono stati decorati in modo sobrio tra cui si integrano elementi classici dell’Islam e della tradizione ispano-musulmana. Molto bello è il muqarnas, realizzato con cubi di legno che ricoprono l’atrio e il tetto della sala di preghiera, il miḥrāb (che segna la direzione della preghiera verso la Mecca) decorato, ispirandosi a quello della moschea di Cordova, con pannelli di cedro. Le grandi finestre invece sono copie di quelle della Moschea Blu di Istanbul e il minareto è una torre sormontata da un tetto a padiglione che si sovrappone allo spazio dove è posto il muezzin, aperto da sei finestre ad arco.
Il Centro di Studi Islamici ospita una biblioteca con numerosi testi sull’Islam in arabo e spagnolo, una sala espositiva ed una per le conferenze.
C’è un altro storico quartiere, tra cosa vedere a Granada, che merita la tua visita per la sua importanza e particolarità. Sto parlando del quartiere di Sacromonte, posto nel versante orientale della città. Perché è famoso? Perché era il quartiere gitano, abitato in prevalenza dagli zingari che si unirono alla fine del 1500 con gli ebrei e i mussulmani scacciati dalla città. La sua particolarità è data dalle case, chiamate “cuevas”, poste in grotte scavate nei fianchi della collina. In questa sede si formò la “Zambra”, la variante locale del Flamenco.
La Casa del Chapiz risale al XVI secolo ed è composta da 2 edifici comunicati tra loro da un arco di stucco. L‘architettura presente è caratterizzata dallo stile arabo, dato che originariamente faceva parte del palazzo islamico Dare al-Bayda, ed è considerato la casa moresca più grande e conosciuta di Granada. Nel primo edificio trovi un meraviglioso patio circondato da loggiati sorretti da colonne in marmo dorico. Nel secondo trovi invece un patio aperto e da qui puoi godere di una magnifica vista sull’Alhambra. La parte superiore della casa, sede della Scuola di Studi Arabi, non è visitabile.
Nel quartiere del Sacromonte c’è un sito di grande importanza; sul monte Valparaíso eccoti l’Abbazia del Sacromonte, un importante complesso religioso che venne costruito sul luogo in cui furono trovati, all’interno di alcune grotte, i resti del martire San Cecilio, patrono della città di Granada. L’abbazia venne costruita nel 1609 e all’interno ti attendono il chiostro, formato da gallerie su 4 lati sorrette da colonne toscane con al centro una grande fontana, intricati intagli sul legno che toccano il soffitto, la chiesa con pianta a croce latina, decorata con numerose sculture e dipinti di enorme bellezza e le grotte che oggi ospitano numerose cappelle.
A pochi metri di distanza dalla Cattedrale di Granada c’è una magnifica strada, Calle Alcaicería. Perché è tra cosa vedere a Granada? Questa stradina è quello che rimane del Grand Bazar, un antico mercato arabo che si estendeva fino a Plaza de Bib-Rambla. Alcaicería deriva da “al-kaisar-ia” (posto di Cesare) un nome che venne scelto come tributo all’imperatore romano che concesse alla comunità araba la produzione esclusiva della seta. Il mercato era molto famoso durante l’epoca Nasridi e i commercianti alloggiavano nella vicina Corral del Carbón, un edificio composto da un padiglione d’ingresso e da un cortile centrale che veniva utilizzato come mercato dei cereali, mentre le stanze erano adibite a locanda e punto d’incontro per le carovane dei commercianti.
L’Alcaicería ai tempi dei moreschi era delimitata da nove porte ma un incendio nel XIX secolo distrusse gran parte dell’area, che venne successivamente ricostruita come replica a quella originale. Ancora oggi tutta la lunghezza della strada, che sbocca in una piccola piazza, è occupata da negozietti caratteristici, soprattutto di ceramica e seta.
Nonostante il nome “Plaza Nueva” sappi che questa bellissima piazza è la più antica di Granada. Venne creata per coprire il fiume Darro che scorre proprio sotto di essa e nel tempo che fu era una piazza popolare che veniva utilizzata per le corride e le esecuzioni pubbliche. Partendo da questa piazza accedi al viale che costeggia il fiume (Carrera del Darro) e che ti conduce al quartiere Albaicín e fino all’Alhambra. Numerosi sono i bar e i ristoranti che trovi su tutta l’estensione della piazza essendo un’area molto popolare e molto centrale.
Ma oltre ai locali ecco cosa vedere a Granada tra i tanti edifici che sulla piazza affacciano:
La Cancelleria Reale è un imponente edificio rinascimentale del 1530 e dal 1587 ospita il Tribunale Superiore di Giustizia dell’Andalusia. La facciata dell’edificio, divisa in due corpi principali con finestre e balconi sormontati da timpani, richiama lo stile architettonico del manierismo, e l’ingresso principale è delimitato da 2 colonne che sorreggono un balcone. L’interno dell’edificio si suddivide in 2 parti: la cancelleria e la prigione. Al piano terra trovi una galleria che poggia su colonne con capitelli corinzi e corre lungo tutto il patio.
Sul lato est della piazza trovi la Chiesa di Santa Ana che venne edificata in mattoni nel 1537 sopra una moschea. La facciata della chiesa è sobria e il portale d’ingresso è contraddistinto da colonne corinzie sormontate da nicchie con le statue della Vergine e dei santi. La torre campanaria sorge sui resti di un antico minareto arabo e ha aperture bifore nei corpi superiori e una copertura del soffitto realizzata in cassettoni in legno di stile mudejar. L’interno ad una sola navata ha cappelle laterali dove sono collocati preziosi dipinti del XVI e XVII secolo.
Il complesso che comprende la Cattedrale e la Cappella Reale (il mausoleo dei re cattolici) rappresenta una delle maggiori opere del rinascimento spagnolo nella città di Granada.
Un segno tangibile della vittoria dei cattolici sugli arabi è riconducibile all’architettura della Cattedrale di Granada, la “Catedral de Santa Maria de la Encarnación” che venne costruita nel XIV secolo sulla base di una vecchia moschea. La bellezza architettonica della chiesa è tuttavia nascosta dai numerosi edifici che la attorniano ma non puoi non notare la splendida facciata principale barocca in Plaza de las Pasiegas. Architettonicamente la Cattedrale di Granada è una sovrapposizione di diversi stili: quello barocco, quello plateresco e quello neoclassico. Cosa vedere a Granada all’interno della chiesa? Innanzitutto, saltano all’occhio le bellissime vetrate che ornano la Cappella Maggiore e le 12 statue degli apostoli.
La Cappella Reale è assolutamente da visitare a Granada, ed è il monumento di fattura cristiana più significativo della città. Venne costruita tra il 1505 e il 1517 e ospita i sarcofagi realizzati in marmo di Carrara dei coniugi reali Ferdinando e Isabella di Castiglia. Oltre alle tombe reali la Cappella ospita la Pinacoteca di Isabella di Castiglia che ospita opere di inestimabile valore tra cui un Botticelli e un Perugino.
A pochi km dalla Cattedrale non perderti questo importante sito religioso che sicuramente è tra cosa vedere a Granada. Sto parlando del Monasterio Nuestra Señora de la Asunción, meglio conosciuto come il Monasterio de la Cartuja.
Non mi sarei mai aspettata tanta magnificenza nonostante mi avessero avvisato che architettonicamente viene considerato come la massima espressione del barocco, che si mischia al gotico e al rinascimentale. All’esterno appare con un aspetto molto sobrio, come pure sobrio è il chiostro interno, ma le esuberanti, splendide e ricche decorazioni della chiesa e della sacrestia lasciano veramente senza parole. Il monastero risale al 1506, ma ci vollero tre secoli per donargli l’aspetto che oggi ha.
Al monastero accedi tramite un portale spagnolo del XVI secolo che ti immette in un grande cortile acciottolato che funge da parcheggio e una grande scalinata ti conduce nel complesso monumentale. Varcato l’ingresso ecco che appare un semplice chiostro con aranci, una fontana e tante piante aromatiche. Dal chiostro inizia la visita vera e propria, un viaggio attraverso alcune stanze che hanno saputo resistere alle ingiurie del tempo: il refettorio, dove troverai vari quadri esposti, la Stanza di San Pietro, dove i monaci facevano penitenza e la Sala Capitular de Legos, che è la più antica del complesso monumentale.
La parte entusiasmante del sito è compresa nella Sala Capitolare, nella Chiesa, nel Sancta Santorum e nella Sagrestia.
Questo era lo spazio dove i monaci si incontravano per parlare ed è una stanza dove spiccano un magnifico portone in legno e opere dei maggiori esponenti del barocco andaluso.
La pianta della sontuosa chiesa è a navata unica ed è divisa in 3 sezioni (una per i fedeli e le altre due per i laici e i monaci) con 3 differenti porte d’accesso. La decorazione predominante è un intonaco barocco, ma è il presbiterio a catturare lo stupore. Coperto da una volta ellittica, ospita l’altare maggiore in legno dorato e la cupola che lo ricopre è decorata con bellissimi affreschi.
Eretto tra il 1704 e il 1720, ospita al centro un imponente baldacchino in marmo rosso e nero di Lanjarón dove spiccano otto colonne salomoniche con allegorie che rappresentano la verità, l’integrità, l’esame di coscienza, la frugalità e altre virtù certosine. È un vero capolavoro barocco del grande Hurtado Izquierdo. L’esagerata decorazione della stanza e la sua magnifica cupola affrescata da Antonio Palomino ti lasceranno senza fiato.
Questo è sicuramente il luogo più esplosivo del monastero; vasti ornamenti e un’ampia varietà di colori lo ricoprono portandolo ad essere considerato “la sagrestia più bella al mondo” e vero un capolavoro del tardo barocco spagnolo. Realizzata dal maestro andaluso Francisco Hurtado Izquierdo, è un ambiente rettangolare dalle pareti bianche di stucco che armonizzano con ricchi elementi architettonici dove spiccano marmi, colonne, sculture in legno e intarsi di diversi materiali. Oltre alle splendide decorazioni sono ospitati dei cassettoni intarsiati che venivano utilizzati per conservare i paramenti e ci vollero ben 34 anni per realizzarli.
Ecco un altro monastero sicuramente da visitare. Non lasciarti ingannare dall’aspetto sobrio dell’esterno di molti edifici di Granada, perchè all’interno costudiscono veri e propri tesori. Il rinascimentale Real Monasterio de Jéronimos si trova nel centro storico ed è dedicato al patrono della città. La sua costruzione cominciò nel 1504 e fu il primo complesso monastico ad essere costruito dopo la riconquista dei Re Cattolici.
Esternamente il sito sembra più una fortezza che un luogo di culto ed è composto dalla chiesa e da 2 chiostri circondati da cappelle. L’edificio, che si innalza su 2 piani, è accessibile solo al piano terra dato che la parte superiore è occupata dalle monache di clausura. Il chiostro principale, con 36 archi semicircolari, è piuttosto sobrio e decorato con alberi d’arancio.
La parte spettacolare (come nel monastero della Cartuja) è data dalla chiesa, una delle più colorate e decorate di Granada. Ha un’unica navata rettangolare con quattro sezioni sulla quale si aprono le cappelle laterali, meravigliose e decorate volte gotiche, soffitti e pareti con pitture murali e un coro sacerdotale elevato. In cima ad un’ampia scalinata c’è un grande retablo della Cappella Maggiore. Quest’ultimo è un capolavoro del rinascimento spagnolo e del manierismo andaluso con iconografie che descrivono la grandezza di Gonzalo Fernández de Córdoba, un ex duca sepolto insieme alla moglie nella chiesa del monastero.
Molte sono le piazze di Granada ma alcune spiccano per le loro caratteristiche.
La Plaza de Bib-Rambla, conosciuta come Bibarrambla, è uno degli spazi commerciali più antichi della città ed è posta nel centro storico di Granada vicino alle stradine dell’Alcaicerìa. È uno spazio brulicante di bar, venditori, artisti di strada, piante e panchine. Al centro della piazza si trova la “Fontana dei Gigantones” (del XVII) con la statua di Nettuno e caratteristici lampioni in ghisa risalenti al XIX secolo. In passato, ai tempi dei mussulmani, la piazza era utilizzata per i mercati, successivamente i Re Cattolici la ampliarono e la utilizzarono come scenario per esecuzioni pubbliche, feste popolari, corride e processioni.
Cosa vedere a Granada in Plaza de Isabella La Cattolica? Posta sempre nel centro storico della città, si può vedere la statua della regina che venne realizzata nel 1892 per onorare il documento redatto nel 1492 che riconosceva a Cristoforo Colombo la possibilità di salpare alla ricerca delle Indie. Infatti, fu proprio la regina Isabella a superare le riserve e a rendere possibile questa impresa. Il monumento è racchiuso da una fontana su due lati e da due grandi vasi con fiori e piante decorative.
Premetto che sono contraria al martirio di questi poveri animali, ma questo tipo di manifestazioni rappresentano una parte della cultura spagnola e fino alla metà del XVIII secolo non c’era un posto specifico a Granada dedicato alle corride. Fu nel 1768 che venne costruita la prima Plaza de Toros del Triunfo, dando così il via a questo bellicoso intrattenimento. Sembra che nel 1876 il buon Gesù cercò di porre fine a questo massacro e un incendio distrusse la piazza e l’arena, che venne tuttavia ricostruita 3 anni dopo. Continuo a pensare che sempre il buon Dio distrusse in seguito gran parte di questo nuovo edificio grazie ad un ciclone. La struttura rimase talmente indebolita che si finì per chiuderla definitivamente.
Gli spagnoli, testardi e attaccati a questa terribile tradizione, inaugurarono una nuova struttura. La nuova Plaza de Toros di Granada aprì i battenti nel 1928 e oggi è una delle 10 più grandi “plaza de toros” spagnole. Al di la dello scempio che si compie al suo interno merita una visita la grande arena dichiarata Proprietà di Interesse Culturale in Spagna.
Di meravigliosi edifici di culto a Granada ce ne sono molti; sarebbe quasi impossibile visitarli tutti in qualche giorno. Quelli che vado ad elencarti sono tra le più importanti e mestose basiliche della città di Granada.
La Basilica di Nostra Signora di Angustias venne costruita su un eremo nel 1617. I lavori comportarono la realizzazione di una chiesa indipendente, di un ospedale per la confraternita stessa e di un nuovo tempio. L’edificio, realizzato interamente in mattoni a vista, ha un marcato stile barocco ed è un santuario aperto al pellegrinaggio. La facciata è fiancheggiata da 2 alte torri con guglie rivestite di piastrelle smaltate e nella parte centrale ospita, in una nicchia, una bellissima statua della pietà.
All’interno trovi la navata centrale decorata con elaborati stucchi policromi e fiancheggiata da cappelle laterali, una bellissima cupola su pennacchi, un programma pittorico in cui il dipinto invade pareti e soffitti e la pala dell’altare maggiore della chiesa (realizzata da Marcos Fernández Raya e José de Bada) che ospita l’immagine della Vergine Addolorata e rappresenta una delle opere più notevoli della città.
La barocca Basílica de San Juan de Dios è dedicata al santo patrono di Granada e la noti subito all’esterno per la sua cupola rivestita di piastrelle bianche e verdi e per la facciata caratterizzata da due torri con guglie e tre nicchie in cui sono esposti i momenti più importanti della vita del santo. Posta a breve distanza dal Monastero di San Jeronimo venne costruita tra il 1737 e il 1759 ed è un edificio dove lo stile barocco è preponderante specialmente nelle colonne e nelle varie sculture in essa contenute. È sicuramente una delle massime espressioni del barocco andaluso.
Sai cosa vedere a Granada dentro la chiesa? Internamente è uno splendore; a croce latina, con 2 capelle laterali, una grande cupola centrale sostenuta da un tamburo con otto colonne di ordine corinzio, un imponente abside, il tutto avvolto in fregi, decori, affreschi e cornici. L’oro è il colore predominante e funge da sfondo ad imponenti statue, sculture in legno, grandi organi e suntuosi altari.
Potevano forse mancare i polmoni verdi nella città di Granada? Ce ne sono parecchi, sparsi un pò ovunque; la stessa Alhambra è costruita su una collina fitta di foreste.
La storia racconta che Federico García Lorca venne assassinato a Granada nel 1936 e il parco prende il suo nome proprio per rendere omaggio alla memoria di questo grande poeta. Il Parco Federico García Lorca venne inaugurato nel 1986 e si trova su un terreno che era di proprietà della madre del famoso poeta. È un’immensa e magica area verde che si compone di numerosi boulevard, sentieri e aiuole curatissime. Palme, arbusti, diverse varietà di alberi, fiori e cespugli rappresentano la rigogliosa vegetazione che si sviluppa attorno a giochi d’acqua.
Federico García Lorca frequentò intensamente Granada durante il periodo universitario e nell’ultima parte della sua vita; le emozioni dei suoi trascorsi in Andalusia le trovi raccontate nelle pagine della raccolta “Romancero gitano”. Gran parte della famiglia del poeta viveva a Granada e venne giustiziato, dai falangisti seguaci di Francisco Franco, con l’accusa di essere un massone e omosessuale schierato a favore delle forze repubblicane.
I bellissimi Giardini del Trionfo a Granada sono un luogo di tranquillità nel caos della città. Non si tratta di un’area immensa ma ci sono più di 200 alberi, tra cui: olmi, magnolie, gelsi bianchi, robinia e cipressi. In passato qui vi era una basilica che venne trasformata in un cimitero islamico. Quando le conquiste cattoliche ebbero la meglio sulla città, il cimitero venne eliminato e vennero costruiti alcuni palazzi nobiliari attorno allo spiazzo dove oggi trovi il giardino. Durante la dominazione francese qui molti granadini furono impiccati e fucilati e l’area continuò ad essere luogo di esecuzioni pubbliche fino al 1840.
La trasformazione di quest’area in parco avvenne nel 1856 e oltre a bellissimi viali e ad una fontana monumentale lunga 75 metri con giochi di luce e acqua, trovi la colonna con il monumento alla Vergine Immacolata raffigurata in atto di preghiera. L’ Ospedale Reale e i bellissimi edifici dell’Università di Granada circondano il parco, donandogli uno sfondo suggestivo.
Tra cosa vedere a Granada eccoti un altro monumento storico che racconta il vissuto di questa bellissima città andalusa. Il Ponte Romano, conosciuto come il Ponte di Pietra, venne costruito dagli Ziridi, tra la fine dell’XI secolo e l’inizio del XII, sui resti di un ponte romano più antico. È un ponte in pietra con 5 volte e forti pilastri angolari e semicircolari che deviano l’acqua. Per secoli è stato l’unico passaggio fortificato che ha permesso a persone e merci di spostarsi dalla città alla pianura di Granada e alla costa. Attraversa il fiume Genil e su entrambi i lati ci sono delle statue in marmo grigio che rappresentano dei leoni. Non è un ponte maestoso come quello della città di Cordoba ma è molto simile.
Il lungofiume, che inizia dal ponte e si estende da Plaza del Humilladero passando per il Paseo del Salón e giungendo fino al Paseo de la Bomba, è un insieme di aree verdi ricche di piante, numerose fontane e monumenti. L’architettura di questo polmone verde riprende lo stile di Versailles mischiato allo stile arabo, dove l’acqua è l’elemento primario. La zona è molto romantica e molti sono quelli che qui sostano per godere del tramonto. È il luogo perfetto a Granada per una piacevole passeggiata, anche serale sotto le luci dei lampioni, con una splendida vista sulla Sierra Nevada.
Uno dei luoghi più affascinanti dove vedere arte contemporanea è la strada e alcune zone di Granada si distinguono per la meravigliosa street-art che addobba i muri di queste vie. Percorrendo Calle Molinos (che da Plaza Isabel la Catolica ti conduce all’Alhambra) ti immetti nel quartiere Realejo, un vivace quartiere contraddistinto da stradine molto ripide, ricco di bar di tapas e opere d’arte a cielo aperto. Prima del 1492, anno in cui i Cattolici riconquistarono la città, questo spazio era il quartiere ebraico di Granada.
Oggi il quartiere è un miscuglio di case bianche e giardini terrazzati circondati da alte mura, le cui pareti sono state ottime tele per gli artisti della street-art. I murales degli artisti di strada di Granada e in particolare di “El Niño De Las Pinturas” sono: stravaganti, spiritosi, di ispirazione e ritraggono maggiormente grandi ed espressivi volti di bambini, adulti e anziani.
Amo la street-art, questa espressione nata nelle periferie di New York negli anni 70, i cui risultati si ottengono con grande praticità e maestria nell’utilizzare bombolette spray, stencil, pennelli, colori, graffietti e spatole. E ritengo che siano tra i più bei musei che tu possa vedere, quindi, se decidi di visitare Granada non dimenticare di passeggiare per le vie del quartiere Realejo e ammirare la miriade di colori e di immagini che ti contorneranno.
Pensi che questi siano gli unici luoghi che Granada ha da offrirti? Assolutamente no! Cosa vedere a Granada oltre tutto quello che ti ho descritto? Molti altri sono i monumenti storici che questa città ti regala e che potresti visitare con molti giorni a disposizione. Chiese barocche, altri ponti antichi, palazzi nobiliari, piazze e molto altro. Quelli sopra elencati sono solo i principali siti che non dovresti trascurare perché Granada è veramente una città incantata dell’Andalusia che costudisce immensi tesori.
Per ottimizzare i tempi e vedere il più possibile in qualche giorno di vacanza in questa splendida città, ti consiglio di utilizzare i mezzi turistici e pubblici che Granada mette a desposizione, sopratutto per raggiungere i luoghi più lontani dal centro storico, quali i mirador, i parchi e aluni importanti palazzi. Ti spiego come spostarti a Granada a questo link ⇒ (post in preparazione).
Per le informazioni generali e per conoscere in quale zona è meglio dormire e dove soggiornare, ti invito ad andare a questo link ⇒ DOVE SI TROVA GRANADA, città andalusa della Spagna
“Granada emoziona fino a dissolversi e scioglie tutti i sensi.”
(Henri Matisse)
“La verità è, signora, che comincio a pensare che ci sia un piacere ancora più grande che vedere Granada. Ed è rivederla.”
(Alessandro Dumas)
“Granada è il tesoro più prezioso della Spagna, una dispensa di sapori, odori e passione.”
(Victor Hugo)
“Per le acque di Granada remano soltanto i sospiri.”
(Federico Garcia Lorca)
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER