Se hai deciso per una vacanza nell’arcipelago di Guadalupa devi sapere che hai molte cose da visitare. Considerando che l’arcipelago è composto da 5 isole, dopo aver visto Basse-Terre e Grande-Terre è il caso di visitare anche le altre isole di Guadalupa, nello specifico le Îles les Saintes, chiamate anche Les Saintes. Nove sono le isolette che compongono questo piccolo arcipelago vulcanico:
Questi piccoli affioramenti, che fanno parte delle isole di Guadalupa, nacquero da una relativamente recente fascia vulcanica; inizialmente l’isola era una sola che successivamente, a causa dei terremoti vulcanici e tettonici, venne suddivisa nel piccolo arcipelago che oggi puoi vedere.
Solo due delle isole sono abitate: Terre-de-Haut e Terre-de-Bas; le altre sono rimaste selvagge. La loro economia è incentrata sulla pesca e sulle attività turistiche che propongono spiagge e sentieri escursionistici che ti permettono di visitarla. Eh si, perché alle isole Les Saintes, non circolano auto; al massimo puoi noleggiare uno scooter o una bicicletta elettrica.
Cosa ti regalano le Îles les Saintes? Vegetazione ancora vergine e verdeggiante, un clima tropicale temperato dagli alisei, panorami dall’altezza delle colline, spiagge, tanta tranquillità ma anche angoli storici, perché queste isolette una storia avvincente ce l’hanno.
Ti porto alle Îles les Saintes, tra le isole di Guadalupa…
Cosa leggerai in questo post:
A causa della loro posizione vennero frequentate prima da tribù indiane provenienti dai Caraibi e dall'America Centrale, gli “Arawak” e poi dai “kalinagos” al tempo gli abitanti di Guadalupa e Dominica. Gli indigeni le raggiungevano per la caccia e la pesca ma non vi abitavano a causa della mancanza di acqua sorgiva.
Durante il 1493, epoca della seconda spedizione verso l’America, Cristoforo Colombo scoprì queste isole di Guadalupa e le chiamò “Los santos”. Tuttavia, il territorio era arido e gli spagnoli decisero di abbandonarle in favore di altri luoghi caraibici più fruttiferi.
Nel 1649 le isole divennero una colonia della Compagnia francese delle Indie Occidentali che tentarono di rendere agricolo questo territorio piuttosto inospitale. Nel 1653 gli indigeni “Kalinago”, nel corso di varie battaglie per scacciare i francesi, invasero le isole. Fu solo nel 1658 che la Francia riuscì a respingere gli attacchi e riprendersi il controllo di Les Saintes fino al 1664, quando la Compagnia delle Indie Occidentali venne sciolta.
Anche gli inglesi tentarono di prendere possesso dell’arcipelago; questo avvenne nel 1666 ma vennero velocemente contrastati ed espulsi dai francesi. I testardi inglesi riprovarono a prendere le isole di Guadalupa; ci riuscirono dal 1759 fino al 1763. Questi territori vennero restituiti alla Francia solo dopo alla rinuncia dei francesi di alcuni altri territori che gli inglesi ambivano a possedere. E cosa fecero i francesi per evitare altre invasioni? Costruirono nel 1777 fortificazioni, torri di avvistamento e batterie di artiglieria su tutto il territorio dell’arcipelago.
Nel 1782 le Îles les Saintes divennero nuovamente colonie inglesi; George Brydges Rodney sconfisse la flotta del Conte de Grasse e gli inglesi rimasero sulle isole per i successivi 20 anni. Il primo tentativo di riconquista francese lo fece Napoleone nel 1802 ma nel 1809 gli inglesi vinsero su tutti i fronti, portando a fare parte delle loro colonie anche le isole di Guadalupa. Fu solo con il trattato di Parigi del 1814 che il Regno Unito restituì ai francesi tutti territori comprese le Saintes per poi riprendersele nel 1815.
Le truppe britanniche lasciarono i territori della Guadalupa e delle Îles des Saintes solo nel 1816 e nel 1844 le fortificazioni del piccolo arcipelago vennero migliorate per proteggerle da un’ulteriore riconquista. Nel 1851 venne costruito un penitenziario sull’îlet à Cabrit che successivamente divenne un carcere riservato alle donne. Il forte invece, venne terminato nel 1867 durante il regno di Napoleone III che lo battezzò con il nome di Fort Napoléon.
Il comune di Terre-de-Basse e di quello di Terre-de-Haut vennero creati nel 1882. Nel 1928, Les Saintes e le isole di Guadalupa, vennero violentemente colpite da un forte ciclone e nel 1934 si cominciò a costruite le prime locande, che segnarono l'inizio delle visite delle due isole principali.
Nel 1940 Les Saintes divennero il punto focale della dissidenza contro il regime di Vichy e le isole vennero poste sotto embargo dalle forze anglo-americane. In quel periodo quindi le riunioni popolari e la libertà di espressione vennero vietate dal regime. Nel 1943 un movimento civile di resistenza prese le armi e si ribellò all'amministrazione di Vichy.
Il presidente del governo provvisorio della Repubblica francese nel 1946 promulgò la legge di dipartimentalizzazione, e istituì le colonie di Guadalupa (Martinica, La Réunion e Guyana francese) come dipartimenti d'oltremare. Da quel momento in poi, Les Saintes, Marie-Galante, La Désirade, Saint-Barthélemy e la parte francese di Saint-Martin furono unite, con le isole principali Basse-Terre e Grande-Terre, nel nuovo dipartimento della Guadalupa.
Perché queste isolette vengono raggiunte da tutti i turisti che approdano nelle Antille francesi? Ti stai chiedendo cosa vedere a Guadalupa sull'Île les Saintes? Come ti ho già accennato le isole abitate sono solo due. Giungendo tramite traghetto dalle isole principali della Guadalupa, vieni sbarcato a Terre-de-Haut? Cosa troverai?
Innanzitutto, Terre-de-Haut è stato un punto strategico militare, poi, troverai passeggiando tra le vie che caratterizzano il suo centro, case multicolori, il Fort Napoléon che contiene un museo che testimonia la sua turbolenta storia, un piccolo porto dei pescatori che rispolvera la tradizione della pesca in canoa chiamata "saintoises" e panorami davvero piacevoli.
Ti ricordo che le auto non circolano a Terre-de-Haut e se non vuoi camminare e faticosamente arrampicarti per le sue colline, ti consiglio una volta giunto al porto di noleggiare una bicicletta elettrica o uno scooter. Io ho preferito scegliere di visitarle facendo affidamento solo sulle mie gambe e l’ho rimpianto perché oltre alla fatica non indifferente ho dovuto correre come una pazza per riuscire a vedere il più possibile. A meno che tu non decida di soggiornare sull’isola qualche giorno, con uno scooter potrai raggiungere in breve tempo ogni punto di interesse che Terre-de-Haut può offrirti, senza rischiare un infarto.
Eccoti cosa vedere a Guadalupa in Terre-de-Haut:
Una curiosità? Nonostante questo edificio sia stato costruito per difesa e quindi scopi militari, dal Fort Napoléon non è mai partito un solo colpo. Posto sull’isola di Terre-de-Haut, si trova a 114 metri di altezza e all’inizio della sua storia veniva chiamato Fort-Luis. Distrutto dalle forze britanniche nel 1809 e ricostruito nel 1867 non venne mai usato per il combattimento e venne invece utilizzato come penitenziario.
È una tappa imperdibile non solo per visitare l’edificio e il museo che al suo interno oggi è allestito, ma anche perché da questa postazione, hai un panorama incredibile sulla parte nord dell’isola e sulle baie.
Il Museo di storia di Fort Napoléon è dedicato alla storia, alla cultura e all'ambiente di Les Saintes ed è sede del Giardino Esotico, un piccolo giardino botanico di cactus, piante grasse e iguane (benchè io non ne abbia vista una). I quattro vani dell'edificio principale che si trovano al piano terra sono stati costruiti sopra un'enorme cisterna progettata per consentire l'autonomia idrica in caso di assedio, mentre al piano superiore trovi modellini di velieri, mappe e altri reperti storici dell'epoca che ripercorrono le battaglie che Les Saintes hanno subito nel corso dei secoli. Cartoline e vecchie fotografie invece ti fanno rivivere l’antica economia dell’isola, quando la pesca era l’unico sostentamento.
La salita per il forte è abbastanza impegnativa nonostante non sia particolarmente lunga, ma ti assicuro che sotto il sole cocente dei caraibi, tutto è reso ancora più difficile.
Sai che si narra che il forte è infestato dallo spirito di una giovane ragazza francese che si innamorò di un ufficiale britannico? Sembra che la ragazza si gettò dalle scogliere del forte quando si rese conto che il suo innamorato non sarebbe più tornato a riprenderla. Cosa che invece non successe, perché il giovane ufficiale dopo anni tornò ma non trovando la sua innamorata si gettò anche lui dagli scogli. Insomma, una specie di Romeo e Giulietta alle Îles les Saintes!
È una vasta spiaggia di sabbia chiara posta sulla costa nord-orientale dell'isola ed è la più facile da raggiungere; allestita con tavoli e panche è perfetta per un pic-nic all’ombra delle palme da cocco. Il fondale degrada dolcemente e la baia è protetta dall’irruenza oceanica da un massiccio roccioso che la sovrasta quindi, è perfetta per un bel bagno. Mentre te ne stai disteso al sole non meravigliarti se avrai la compagnia delle capre che vogliono anche loro godere di questi panorami. Puoi solo raggiungere via terra la spiaggia, perché è un sito naturalistico ed è vietato l'accesso o l'ancoraggio a barche a motore e a vela.
Il Pain du Sucre è una famosa montagna di Les Saintes formata da un allineamento di colonne di basalto che si tuffano nelle acque. Ai piedi di questa montagna trovi la baia, una piccola insenatura con acque limpide perfette per fare snorkeling. Posta a sud-ovest dell'isola, è facilmente raggiungibile tramite scooter ma se vuoi puoi, un pò più faticosamente, anche andarci anche a piedi affrontando numerosi saliscendi. La baia si trova in fondo ad un sentiero sterrato.
Riparata da un lato dal monte dove è posto il Fort Napoléon e dall’altra parte del monte Morel, è una piccola baia utilizzata soprattutto dai pescatori. Io l’ho trovata bellissima, autentica e calma, dove non solo vedere i pescatori rientrare con il pescato ma anche per vedere i coralli sul fondo. Puoi anche percorrere un sentiero che costeggia la baia.
Si affaccia sull’Oceano Atlantico ed è una spiaggia lunga perfetta per fare passeggiate. Non è consigliata per un bagno, dato che le correnti del mare sono piuttosto forti, ma se hai tempo vale la pena visitarla non fosse altro che in giornate serene puoi vedere all’orizzonte l’isola di Marie-Galante, tra le isole di Guadalupa.
La piccola spiaggia, poco affollata e protetta da due affascinanti scogliere, è una delle più belle di Les Saintes. Qui troverai non solo sabbia chiara e un mare limpido ma anche un notevole panorama della natura marina, quindi maschera e boccaglio sono indispensabili. Inoltre, essendo posta di fronte all’isola di Grand-Îlet (l’isolotto selvaggio dell’arcipelago santuario degli uccelli) potrai notare vari uccelli. Anse Rodrigue è anche un luogo di nidificazione per le tartarughe marine.
È il punto più alto di Les Saintes e se hai voglia di farti una bella passeggiata che ti porta a 304 metri riceverai in premio un bellissimo panorama sulle isole. La collina è posta nel sud-ovest dell'isola ed è ricoperta di foreste. Sulla cima troverai anche una torre di avvistamento del 1843.
Perché raggiungere l’isolotto di Cabrit? Lo noterai alla tua destra mentre arrivi con il traghetto a Terre-de-Haut. Sull’Îlet Cabrit venne costruito il Fort Joséphine nel 1777 (oggi ci sono solo le sue rovine) ed era la sentinella dell’arcipelago. Divenne un penitenziario dal 1851, venne devastato da un uragano nel 1865 e nel 1871 divenne un lazzaretto. Si trova a soli 15 minuti di barca da Terre-de-Haut e vale la pena visitarlo tramite un bel sentiero di trekking di circa 3 km dove incontrerai cactus e iguane.
La “saintoise” è il tipico peschereccio delle isole, senza ponte e manovrabile con la vela o la risma.
Costruita con diversi tipi di legno quali abete e mogano per creare lo scafo, ha le vele legate all’albero e al boma con delle liane. La tradizionale imbarcazione venne creata dai Bretoni che abitarono Le Saintes nel XVIII secolo. Quando venne introdotta nell'arcipelago delle isole di Guadalupa, era solo una barca a vela triangolare con la carcassa in legno a forma arrotondata. Veniva utilizzata sia per navigare verso le altre isole sia per andare da una città all'altra. La tradizionale barca veniva azionata principalmente dal remo e dalle vele di cotone.
A pochi minuti di barca da Terre-de-Haut trovi Terre-de-Basse, la seconda isola abitata dell’arcipelago di Îles les Saintes. L’isola, la più occidentale e la più massiccia, non è assolutamente turistica e respira di genuinità. A Terre-de-Basse sono riusciti a preservare l’ambiente naturale e culturale. Due sono i villaggi principali: nella parte orientale c'è Grande-Anse e nella parte occidentale Petite-Anse che corrisponde anche al centro amministrativo.
Nella parte meridionale di Terre-de-Basse ti trovi di fronte agli isolotti di La Coche e Les Augustins mentre a nord avrai di fronte l’isolotto Le Pâté che attira gli appassionati di sport acquatici con la sua spettacolare area di immersione.
Passeggiando incontrerai i suoi abitanti e le varie tradizioni che la caratterizzano:
Naturalmente, come ogni isola che si rispetti, anche a Terre-de-Basse ci sono delle belle spiagge: Grande-Anse e Grande-Baie che sono l’ideale per nuotare e fare snorkeling e Anse à Dosè è invece perfetta per rilassarsi sotto le palme da cocco.
Il modo migliore di vivere Terre-de-Basse è quello di avventurarsi sui sentieri escursionistici che la attraversano, scoprendo le sue foreste di legno indiano, gli alberi della gomma e mapo, la flora e la fauna tropicale preservata. Del resto, cos’altro vorresti fare in un’isola incontaminata?
Come fare per raggiungere il piccolo arcipelago? Partendo da una delle due principali isole di Guadalupa, raggiungi con il ferry Terre-de-Haut.
Non vuoi utilizzare una barca? Puoi raggiungere l’arcipelago di Les Saintes anche con piccoli aerei privati. A Terre-de-Haut c’è un piccolo aeroporto
Per giungere a Terre-de-Basse da Terre-de-Hault invece, puoi utilizzare una navetta in partenza al mattino dal pontile principale che impiega circa 15 minuti di traversata.
Considerando che Les Saintes sono isole vulcaniche e quindi collinari, ti consiglio al tuo arrivo di noleggiare uno scooter, una bicicletta elettrica o una golf cart elettrica (troverai i vari negozi di affitto una volta giunto in porto). Naturalmente puoi anche visitarle a piedi, ma ti costerebbe una bella fatica considerando le numerose discese e salite e perderesti molto tempo. Certamente, questo vale se la tua visita è di un solo giorno; se decidi di soggiornare a Les Saintes un paio o più di giornate, potrai anche avvalerti con la dovuta calma solo dei tuoi piedi.
Visitare le Îles les Saintes senza fare passeggiate o trekking è da pazzi; del resto, questo dovrebbe essere il vero motivo per prendersi la briga di andarci. I panorami che le isole offrono li puoi apprezzare solo durante i vari sentieri escursionistici percorribili, ben segnalati e mantenuti.
Eccoti le passeggiate e le escursioni più belle da fare a Les Saintes:
I percorsi sull'isola di Terre-de-Haut e Terre-de-Bas li trovi anche online e presso gli uffici di informazione turistica trovi una mappa. La cosa fondamentale prima di avventurarti su questi percorsi è quella di ricordarti di portare l’acqua, un cappello e ovviamente la tua macchina fotografica.
Sull’arcipelago di Les Saintes, l’atmosfera culinaria è diversa da quella delle principali isole di Guadalupa perchè la storia di questi piccoli territori non è legata alla coltivazione della canna da zucchero e quindi le tradizioni africane sono meno presenti. La sensazione sarà quella di essere in un villaggio bretone ma in versione caraibica. Ti accorgerai sicuramente che la qualità dei ristoranti è indubbiamente migliore.
Con tutti i saliscendi delle colline che caratterizzano le Îles les Saintes, ti verrà sicuramente fame. I ristorantini non mancano, soprattutto nel centro di Terre-de-Haut.
Ti consiglio di fermarti al ristorante La Fringale; la location è carinissima, sembra di essere immerso in un giardino tropicale, ma anche i piatti proposti sono ben cucinati.
In alternativa prova a cenare anche al Au bon Vivre, un locale molto bello e raffinato che propone una cucina creola con prodotti locali.
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Non dimenticare di assaggiare i “tourments d’amour” il famoso dolce, specialità dell’arcipelago di Les Saintes, fatto con marmellata di cocco, pasta brisé, zucchero di canna, farina e uova.
Tutti ti dicono che le Îles les Saintes possono essere visitate in un solo giorno; niente affatto! In un giorno puoi solo visitare Terre-de-Haut, senza oltretutto godere appieno di quello che ha da offrirti e per questioni di tempo dimenticati di andare a Terre-de-Basse e sull'îlet à Cabrit.
Quindi la cosa migliore da fare è quella di pernottare almeno 1 notte.
Si trova di fronte al Pain de Sucre, una delle baie di Terre-de-Haut
Terre-de-Haut, Guadalupa
Si trova a Terre-de-Basse poco distante dalla spiaggia di Grande-Anse
Terre-de-Bas, Guadalupa
E le altre isole che compongono la Guadalupa? Sai che ho visitato anche Basse-Terre e Grande-Terre, le due isole principali di questo bell'arcipelago caraibico d'oltremare francese? Te le racconto a questo link
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