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Isola di Martinica: un luogo forse da evitare

17.11.22 by TRIPINWORLD

isola di martinica tripinworld

Scegliere per le vacanze l’isola di Martinica? Io forse andrei altrove

Lasciamelo dire… nei primi giorni di permanenza sull’isola di Martinica ero veramente delusa, tanto che se qualcuno mi avesse detto che l’isola di Martinica era la più bella delle Antille, lo avrei fulminato!

Ho passato i primi giorni nel capoluogo di Martinica, a Fort-de-France, spostandomi per visitare parte del nord, con le cascate e il vulcano. Certamente, da subito mi resi conto che la folta vegetazione che caratterizza l’isola è molto seducente, ma in quanto a spiagge e servizi è tutto ben diverso da come me l’ero immaginato. Più che pensare fosse la più bella, pensai fosse solamente la più cara! Perché di isole, mille e ancora mille volte più belle di Martinica, ce ne sono ovunque nel mondo! E a prezzi ben diversi.

A tutto questo aggiungo che da subito non riuscivo a vedere nei comportamenti della popolazione e in ciò che mi circondava, qualcosa che potesse indicarmi una cultura diversa dalla mia. Va bene che l’isola di Martinica è territorio francese e quindi gestita dalla Francia ma, dove erano le tradizioni di una stragrande maggioranza popolare che è prettamente originaria dell’Africa?

A parte la strepitosa natura dei boschi di giungla tropicale che trovi sulle alture (che tra l’altro anche Basse-Terre in Guadalupa ha), i meravigliosi panorami sulle baie mentre percorri le strade che scendono e attraversano le colline e i tramonti, non ho visto qualcosa di veramente particolare… Forse i giardini? Mah, ho trovato il giardino botanico di Basse-Terre molto più bello e assortito di quello di Martinica. Il mare? Mai visto un mare con così pochi colori, soprattutto ai tropici; lo paragono a quello di Tenerife, pulito ma praticamente spesso incolore. Le spiagge? Quasi tutte scure e non particolarmente belle.

Un servizio turistico costoso e spesso gestito male

Negli hotel e negli uffici di turismo del capoluogo (Fort-de-France), salvo rari casi eccezionali, l’unica cosa che sanno fare e allungarti un depliant circa le escursioni che potresti fare, figuriamoci prenotarle! E se riesci a trovare un taxista che al telefono parla inglese hai vinto al superenalotto! Dopo vari sbattimenti, trovi finalmente tramite internet qualcuno che le escursioni le organizza e… spendi un sacco di soldi e non avrai il tempo per vedere nulla, se non che qualche cosa di second’ordine.

Hai bisogno di informazioni? Praticamente quasi nessuno parla inglese (Caspita! Alle Antille? Isole proposte e vendute come tra le più belle al mondo e colme di turisti?). E i trasporti pubblici? I bus ci sono, anche se spesso alle varie fermate non trovi ne mappe ne orari. Tutti ti dicono di noleggiare un’auto. Ok, ma come è possibile che un’isola che si vende come tanto turistica e bella non abbia servizi ben organizzati per i turisti che (mannaggia) non vogliono noleggiare un’auto! Fortunatamente la mia testardaggine mi ha portato ad utilizzare lo stesso i bus, per capire se effettivamente è possibile spostarsi da una località all’altra con questo mezzo di trasporto.

Il 95% di turisti sono francesi. I restanti (non francesi), giungono su quest’isola quasi esclusivamente tramite le crociere; del resto è una tappa obbligatoria, mica la puoi evitare.

Chissà se tu ti innamorerai di Martinica; io ho trovato anche tante cose positive ma sicuramente non abbastanza prorompenti da farmene innamorare. Ti vado a spiegare cosa trovi in alcune località dell’isola di Martinica. Se decidi di venire in quest’isola per la tua vacanza, io ti avrò almeno avvisato…



isola di martinica vegetazione

isola di martinica baia di sainte anne

isola di martinica tramonto

Isola di Martinica

E ora di smettere di vendere l’isola di Martinica come isola caraibica; dovrebbe essere venduta solamente come “isola francese bagnata a ovest dal Mar dei Caraibi”. Caraibico significa: “Relativo alla popolazione dei Caribi” composta oggi da popolazioni moderne ma con ancora tracce di Dna delle popolazioni autoctone pre-colonizzazione e in particolare proveniente da tre fonti: quello degli abitanti autoctoni precolombiani, quello degli europei immigrati e quello degli africani portati nell’isola durante la tratta degli schiavi.

Ti assicuro che oltre a quello europeo, c’è poca traccia nell’isola di Martinica di un qualcosa nella cultura popolare che riconduca agli abitanti autoctoni precolombiani o in quello degli africani portati nell’isola durante la tratta degli schiavi. Quantomeno nelle zone che vengono proposte al turista. Quindi? Significa che in quest’isola, non troverai una cultura diversa dalla tua. Poco niente che ti riporti a una tipologia diversa di pensiero o di atteggiamento.

I primi esseri umani che si stabilirono ai Caraibi, vi giunsero durante l’era arcaica. A quei tempi vivevano alle Bahamas, a Cuba, nella Repubblica Dominicana, ad Haiti, a Puerto Rico, a Guadalupa, a Santa Lucia, a Curaçao e in Venezuela. Nel corso del XVII secolo cominciarono ad arrivare gli europei conquistatori attraverso l’Oceano Atlantico che fecero un vero e proprio genocidio umano e culturale degli indios caraibici.

L’isola di Martinica oggi conta circa 400.000 abitanti. La popolazione è principalmente costituita da neri e dai mulatti discendenti dalle unioni fra bianchi e neri e i creoli di carnagione bianca discendenti dei primi fondatori europei, che mantengono un decisivo peso socio-economico nell'isola. Quindi a Martinica trovi una cultura tipicamente europea e spesso un altezzoso servizio “francese”.

L’economia dell’isola di Martinica

Da sempre, questa isoletta delle Antille, si arricchisce grazie alla coltivazione della canna da zucchero. Nei secoli passati producendo e esportando zucchero ma successivamente, dopo il 1800 con la scoperta della barbabietola da zucchero, questo commercio in Martinica subì una profonda crisi. Oggi la produzione di canna da zucchero resta comunque la principale ma viene utilizzata per produrre rum. Infatti, sono tantissime le distillerie di rum che trovi sparse ovunque. Oltre alla canna da zucchero la Martinica produce e esporta le banane e gli ananas. Le piantagioni sono prettamente di proprietà dei discendenti dei bianchi colonizzatori del passato, una piccola élite che mantiene il potere commerciale ed economico.

Ma anche il turismo e il settore dei servizi contribuiscono alle entrate dell’isola e sono sempre più in crescita.

isola di martinica distillerie depaz

isola di martinica distillerie

Una località che viene spesso venduta e consigliata: Le Diamant

Ho passato 6 giorni nella località di Le Diamant, posta a sud-ovest dell’isola di Martinica. Viene solitamente venduta come una delle più belle località di questa isola francese. Vuoi veramente sapere com’è Le Diamant? Te lo dico subito.

Il paesello, con alcuni ristoranti e negozi costosissimi, si estende per circa 3 km lungo la costa e deve il nome al promontorio che vi si trova davanti, una roccia vulcanica chiamata Rocher du Diamant, alta 175 metri, che veniva utilizzata come riparo dai pirati e come punto fortificato durante le battaglie tra inglesi e francesi nei Caraibi. Una bella roccia, ma niente a che vedere con quelle che puoi trovare in Thailandia o Vietnam.

A parte una chiesetta carina non vedi niente di storico percorrendo la strada che lo attraversa se non che un monumento, il Mémorial Cap 110, dedicato agli schiavi e posto all’estremità ovest della baia, che ricorda la tragedia di una nave negriera che naufragò lungo la costa, trascinando nella morte quasi tutti i 300 schiavi incatenati a bordo.

È un paese tranquillissimo, talmente calmo che la sera, se ti accingi a fare una passeggiata in centro, incontri qualche locale il più delle volte dalla pelle chiara e nulla altro.

La lunga spiaggia, a volte interrotta dal mare che culmina contro le mura di recinzione degli hotel o da alcuni massi, è di sabbia scura e affaccia su un mare totalmente incolore. Cosa intendo per totalmente incolore? Hai presente il mare Adriatico all’altezza di Rimini? Ecco, la stessa tonalità. Non credere alle immagini che a volte vedi in internet con colori accesi, ti posso garantire che questo mare è solo grigio-blu! L’unica cosa che salva questa costa e le regala una parvenza di tropicale sono le numerosissime piante da cocco che si susseguono lungo tutta la baia. Dietro le palme si estende una boscaglia di mangrovia, spesso interrotta da acquitrini salmastri (attenzione alle zanzare e soprattutto al dengue).

Gli hotel, che si estendono sulla costa di questa località, sono piuttosto costosi anche in bassa stagione e offrono un servizio che spesso lascia molto a desiderare rispetto a quello che ci si aspetta dal prezzo sborsato. Ti assicuro che ci sono posti in questo mondo dove, a meno costo, ti ritrovi coccolato davanti a colori accesi delle acque e sabbia bianchissima.

Come ti ho detto all’inizio di questo paragrafo, ho soggiornato nella località di Le Diamant; dove? Al Diamant Les Bains -  Résidence hôtelière e ti racconto come mi sono trovata a questo link

HOTEL A LE DIAMANT MARTINICA: la mia recensione

isola di martinica chiesa le diamant

isola di martinica spiaggia di le diamant

isola di martinica vista su rocher du diamant

Vogliamo parlare della tanto descritta come “meravigliosa” Pointe du Bout?

La piccolissima e turistica località di Pointe du Bout, posta nella baia di fronte a Fort-de-France, l’ho visitata nei mei primi giorni di permanenza, raggiungendola con un traghetto che partiva dal molo del capoluogo amministrativo dell'isola di Martinica.

ATTENZIONE

Vuoi sapere cosa ho trovato a Fort-de-France? Ti invito ad andare a questo link


MARTINICA: Fort-de-France, le cascate e il vulcano

Il consiglio di visitare questa parte di Martinica, mi giunse da un locale che, dopo aver ascoltato la mia delusione riguardo alle spiagge del capoluogo, di quella vicina di Schœlcher e di quelle di tutto il nord dell’isola (banali, nere e nemmeno tanto pulite), mi consigliò di raggiungere appunto la località di Pointe du Bout, dato che li avrei finalmente trovato i tanto desiderati colori tropicali e caraibici che mi aspettavo di trovare e spiagge decenti.

Al solo ricordarle mi viene da ridere: se questa persona avesse visto le spiagge che affacciano sull’Oceano Indiano, sarebbe stato zitto!

Pointe du Bout sembra sia tra le località turistiche più antiche della Martinica. È concentrata su un piccolo territorio con alcuni hotel, ristoranti e un porto. Le due piccole insenature hanno quantomeno una parvenza di colore, dovuto tuttavia a spiagge artificiali. Cosa vuol dire artificiali? Significa che non sono autentiche ma sono state create importando un po' di sabbia (non particolarmente bianca) e orlandole da palme e diverse strutture turistiche.  Se non l’avessero fatto non ci sarebbe stato nulla, ne colori, ne spiaggia!

E il piccolo villaggio che ti appare composto da edifici creoli? Niente di vero! È stato appositamente creato pure quello! Alla faccia della bellissima e selvaggia isola di Martinica! Perché così viene solitamente descritta.

isola di martinica località pointe du bout

isola di martinica spiaggia pointe du bout

isola di martinica pointe du bout

Finalmente Sainte-Luce

Tramite bus ho raggiunto la località di Sainte-Luce. Mi soffermo un attimo consigliandoti di utilizzare i bus se non hai fretta; è un modo dove puoi veramente rapportarti alla popolazione e capire che tipo di approccio hanno verso lo straniero. Comunque, dopo la delusione provata dal paesino di Le Diamant, avevo necessariamente bisogno di trovare qualcosa che si avvicinasse al mio immaginario di caraibico. Sainte-Luce è stato un raggio di sole!

Finalmente trovai qualcosa che annusava di caraibico!

La località è abbastanza estesa, composta da viuzze su cui affacciano case popolari creole, negozietti di ogni genere, ristorantini e bar. Ma la vera chicca è il lungomare cittadino: barettini semplici posti nella sabbia si alternano a tavoli dove trovi venditori di pesce con il loro pescato, intercalati delle barche che i pescatori usano per il loro lavoro. Un borgo di pescatori vero e proprio. Una meraviglia!

I sorrisi, i saluti e la gentilezza sono d’obbligo passeggiando per la cittadina, così come il cercare di capirsi nonostante le lingue diverse. Hai bisogno di informazioni? Si fanno in 4 per cercare di farti capire nonostante tu di francese non ne sai molto. Ecco l’apertura mentale che amo tanto e che difficilmente trovi nella nostra cultura europea.

Aggiungo che anche i prezzi di molti ristorantini sono notevolmente diversi da quelli di Le Diamant; innanzitutto trovi anche qualche take-away (beh, mica tutti siamo ricchi!) e pasti serviti al tavolo a prezzi accettabili. Ecco, se proprio decidi per una vacanza nell’isola di Martinica io ti consiglio di soggiornare in questa località.

Le spiagge di Sainte-Luce

Non aspettarti di trovare un mare super colorato. Purtroppo, in una giornata uggiosa il mare è totalmente incolore, ma con giornate di sole un poco si accende, considerando che il fondale è di un grigio-dorato. Indubbiamente le baie che si susseguono sono belle, orlate da palme ma soprattutto da alberi di uva. Un sentiero nel boschetto posto a lato delle spiagge, ti accompagna lungo tutto il litorale e solitamente viene usato per jogging e sport dato che sono molte le attrezzature per fare ginnastica piazzate lungo tutto questo percorso.

isola di martinica molo di sainte luce

isola di martinica sainte luce

isola di martinica spiaggia sainte luce

isola di martinica mare a sainte luce

La tanto elogiata Sainte-Anne

Il villaggetto di Sainte-Anne non è niente di speciale. È un piccolo agglomerato di case comprendente qualche negozio, qualche ristorantino e una bella chiesa con piazzale. In un piccolo angolo scorgi le imbarcazioni dei pescatori ma tutto il paesello l’ho trovato piuttosto anonimo.

In realtà, ho trovato che Sainte-Anne ha un unico punto di forza: il mare. Bisogna ammettere, specie dopo aver visto le altre baie, che l’acqua che bagna la località è piacevole grazie ad un fondale di sabbia bianca. Ma oltre a questo, non ho trovato qualcosa di particolare che mi colpisse.

Indubbiamente una vacanza in questa località può donarti relax e tranquillità… forse anche troppa! Il mio consiglio? Nella tua vacanza sull’isola di Martinica raggiungi Sainte-Anne per le spiagge, ma soggiorna da qualche altra parte.

isola di martinica via di sainte anne

isola di martinica chiesa di sainte anne

isola di martinica spiaggia delle saline sainte anne

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Le spiagge dell’isola di Martinica

Ci tengo a precisare che, a differenza di Guadalupa, non ho visitato tutte le spiagge dell’isola di Martinica. Principalmente perché quello che ho inizialmente visto mi ha un pò deluso e tolto l’entusiasmo del “devo assolutamente andare a vedere cosa c’è dietro l’angolo”, che sempre mi accompagna in un viaggio.

Quindi non ho visto le spiagge poste ad est nelle località di Le François e Le Robert. Chissà, forse se le avessi viste avrei esaltato la descrizione di quest’isola.

Avrei voluto visitarle tramite un’escursione in barca, ma non fu possibile effettuarla a causa del periodo di bassa stagione e della poca affluenza turistica. L’escursione avviene solamente con un numero ben definito di clienti prenotati. Andare da sola? Anche no! Mi sarebbe costato un occhio della testa, senza oltretutto avere la certezza di vedere veramente qualcosa di interessante, cosa che fino a quel momento mi era mancato.

Tuttavia, ne ho visitate numerose nel nord-ovest, nella zona limitrofa al capoluogo e quelle più a sud, fino a arrivare a Sainte-Anne.

Eccoti le spiagge che ho visitato dell’isola di Martinica:

Beach Of St. Peter: viene definita bella grazie all’immagine del vulcano alle spalle ma onestamente io non l’ho trovata così speciale. Sarà che non amo le spiagge nere? A me piacciono i colori accesi! È comunque un’ottima baia per le immersioni dato che qui trovi nei fondali molti relitti.

La Plage Du Coin, la Plage du Carbet e la Plage Anse Céron: sono baie che non si diversificano, tutte con sabbia scura e affacciate su un mare per quanto pulito senza colori.

Plage de l'anse Madame a Schœlcher: è una piccola baia di sabbia nera che affaccia su un mare totalmente grigio e poco invogliante. Trovi qualche tavola da surf se proprio vuoi entrare in acqua.

La spiaggia di Fort-de-France: è posta alla base del Fort Luis. La spiaggia è molto piccola, non attrezzata, con sabbia nera e un mare scuro. Viene soprattutto utilizzata dalla popolazione. Curiosamente ogni inizio di giornata (ore 6 di mattina) c’è sempre qualcuno che fa il bagno.  

Spiaggia di Pointe du Bout: è composta da 2 piccole insenature abbastanza carine ma artificiali.

isola di martinica spiaggia sainte pierre

isola di martinica anse madame

isola di martinica spiaggia fort de france

Cominciamo a spostarci a sud

Le Plage de l'Anse Mitan, Anse Dufour e Grande Anse d'Arlet: sono piccole baie poste ad ovest composte da sabbia mista ma prettamente grigia. Non ci sono moltissime palme che orlano le baie ma i colori dell’acqua assumono alcune gradevoli sfumature. Grand Anse d’Arlet è forse la più famosa; sicuramente nel web (digitando Martinica) ti apparirà da subito un pontile con alle spalle una bella chiesetta. Ecco è quella di questa baia ed è consigliata soprattutto per lo snorkeling; qui trovi varietà di fauna marina e tartarughe.

Plage du Diamant: A parte le numerose palme da cocco che delimitano la spiaggia, la sabbia scura non permette al mare di accendersi di colore. Essendo lunga puoi farti delle belle passeggiate.

La Plage de Sainte-Luce e la Plage Anse Désert: corrispondono al litorale nei pressi della cittadina ed è composto da baie carine che si susseguono ma, come ti ho prima detto, la vera bellezza di Sainte-Luce è il suo borgo di pescatori.

isola di martinica anse dufour

isola di martinica grand anse d'arlet

isola di martinica chiesa anse d'arlet

isola di martinica spiaggia di sainte luce

Le spiagge dell'estremo sud

Plage de Pointe Marin, la Plage Municipale de Sainte-Anne e Plage Anse Tonnoir: sono le spiagge della località di Sainte-Anne, composte da sabbia fine, bianca-dorata che affacciano su un mare che presenta alcune importanti gradazioni di colore. Effettivamente nel profondo sud di Martinica puoi trovare angoli marini con colori accesi.

La Plage des Salines: è la tanto decantata spiaggia di Martinica; a detta di tutti la più bella ed effettivamente lo è. Incontaminata, sabbia fine e bianca e acqua cristallina con molte sfumature di colore. Alle spalle della spiaggia trovi lo Stagno delle Saline, un rifugio per molti uccelli migratori. Inoltre, da questo litorale puoi godere del panorama su tutta la costa sud-ovest di Martininca, fino a scorgere il Rocher-du-Diamant.

Grande terre e Anse à Prunes: sono le ultime spiagge che ho visitato, poste nell’estremo sud dell’isola. Anche qui trovi sabbia bianca, mare colorato ma poche palme da cocco. Questo tratto di litorale è soprattutto orlato di alberi di uva e alberi pietrificati, un ambiente abitato soprattutto dai granchi. La bellezza di queste ultime spiagge è il panorama. Proprio davanti a te, vedi l'Îlet Cabrits, un isolotto a poca distanza dalla costa, e la Table du Diable (tavola del diavolo), una piccolissima isola vulcanica rocciosa composta da un altopiano su ripide scogliere. Ti starai chiedendo perché viene chiamata “tavola del diavolo”… L'isolotto deve il suo nome alla sua forma rettangolare ma soprattutto e alle onde che si infrangono e alle forti correnti che possono provocare incidenti alle barche che si avvicinano troppo. Ultima cosa; se guardi bene riuscirai anche a scorgere il profilo dell’isola di Santa-Lucia all’orizzonte.

isola di martinica spiaggia anse tonnoir

isola di martinica grande terre sainte anne

isola di martinica anse à prunes

isola di martinica tavola del diavolo

Gli hotel e i prezzi di Martinica

Ti parlo ora dei costi che devi sostenere per una vacanza o viaggio in Martinica, un’isola raggiungibile con 10 (minimo) ore di volo dall’Italia e posta nella catena caraibica.

Cominciamo dal volo solitamente operato da Air France, con scalo a Parigi o Londra. In un periodo di media o alta stagione (evita la bassa stagione soprattutto il mese di settembre perché trovi solo ristoranti, hotel, piscine e bar prevalentemente chiusi, oltre a temporali e cicloni) il costo del volo A/R è mediamente tra 750/1200 euro se prenotato anticipatamente.

Il noleggio auto per 2 settimane (sempre in alta o media stagione) ti viene a costare per il veicolo più economico circa 400/500 euro con assicurazione kasco, al quale devi aggiungere il prezzo del carburante che non si differenzia da quello che trovi in Europa.

E ora gli hotel

Le uniche location che trovi al di sotto dei 50 euro a notte sono mini appartamenti posti nelle zone meno turistiche dell’isola e quindi meno servite e lontane dalle spiagge. Ma al di là della distanza, si tratta di monolocali o studio di 20 mq (25 se sei fortunato) arredati poco dignitosamente, che spesso presentano problemi strutturali di umidità e che hanno un angoletto cucina (due fornelli e un lavandino). Colazione non compresa, pulizie non comprese e ovviamente devi cucinare ogni santo giorno.

Alzandoci di prezzo (tra gli 80/100 euro) trovi sempre studio di 20 mq con angoletto cucina (sempre due fornelli e un lavandino) ma arredati un po' più decentemente e spesso inseriti in contesti di villaggi turistici. Colazione a pagamento (15 euro, alla faccia della colazione!) ma con recensioni non propriamente buone.

Per trovare soluzioni dignitose e carine (non lussuose, attenzione) devi sborsare tra i 100 e i 150 euro a notte. Colazione esclusa e il solito angolo cucinetta fai da te.

Superando i 250/300 euro a notte, trovi invece soluzioni particolari anche abbastanza lussuose, naturalmente sempre con colazione esclusa.

Se decidi per una vacanza di gruppo, hai a disposizione ville con 2 o 3 camere da letto che partono da 300/350 euro a notte a salire fino a superare i 1500 euro a seconda della posizione e della lussuosità. Naturalmente anche qui la colazione è esclusa.

Escursioni, ristoranti e negozi

Non hai voglia di cucinare e vuoi uscire a cena? Metti in conto che mediamente, tra un antipasto e un normale secondo (escluse bevande) sborsi circa 50 euro a testa. Solo nella località di Sainte-Luce ho trovato interessanti negozietti take-away con prezzi più accettabili.

Le escursioni condivise, di qualunque genere, partono dai 50/70 euro per 3/5 ore di veloce tour giungendo a prezzi più alti per intere giornate. E considera che alcune escursioni non comprendono nemmeno uno snack.

Infine, i prezzi nei supermercati dato che dovrai cucinare: sono più alti di quelli che puoi trovare nel nord Italia. E non vengano a dirmi che tutto è importato! Le banane non sono importate e costano di più! L’acqua costa di più e avranno pure alcune sorgenti considerando i fiumi e i monti.

Frutta tropicale non ne trovi; ma come! In un paese tropicale? Gli unici frutti tropicali sono l’avocado e ovviamente ananas, banane e cocchi (se trovi qualcuno che è capace di salire sulla palma a raccoglierli. Eh si, perchè gli unici cocchi che vedi in giro o che puoi comprare stanno sugli alberi). Cerchi del passion fruit (maracuja)? Ti assicuro che è introvabile e se hai questa fortuna 3 maracuja ti costano ben 8 euro! I manghi sono quelli di qualità dura che normalmente vengono usati in Africa solo per fare i succhi. Papaya? Difficilissima da trovare. In compenso nei vari negozietti trovi mele e pere (frutta non certamente tropicale) a costi esorbitanti. I pomodori? 6 euro al kg.

Una colazione al bar con caffè e croissant? Quasi 4 euro che diventano 6 se invece del croissant vuoi un piccolo muffin.

Vuoi farli tu 2 conti?!

isola di martinica volo air france

isola di martinica pasto al ristorante

Come spostarsi sull’isola di Martinica

Tutti, ma proprio tutti, ti dicono che per spostarti nell’isola di Martinica devi necessariamente noleggiare un’auto. Sarà vero? Ma come, non ci sono trasporti pubblici?

Io sono andata alla scoperta del servizio di trasporto pubblico dell’isola che ti racconto a questo link

NOLEGGIO AUTO MARTINICA: è assolutamente necessario?

Le mie conclusioni sull’isola di Martinica

Una cosa è certa: per quanto si possa definire bella, l’isola di Martinica non mi ha particolarmente incantato e ogni volta che qualcuno mi decanterà le bellezze dell’isola mi verrà solo da sorridere. Ma ricorderò sicuramente gli eccessivi costi da sostenere.

Il mio concetto è questo, condivisibile o no: se ti piacciono tanto le spiagge nere e il mare con poche sfumature di colore, perché farti 10 ore di volo per raggiungere Martinica? Trovi le medesime spiagge e i medesimi colori anche alle Canarie, a due passi da casa tua, senza dover sborsare costi improponibili. Ti piacciono i trekking e la folta vegetazione? Hai mai visto l’entroterra di Tenerife, i sentieri e il suo vulcano? O forse la strepitosa vegetazione di La Gomera?

Sai che con gli stessi soldi che spendi in Martinica ti fai 2 belle e lunghe vacanze in Asia, tra bellissimi panorami vasti e vari e culture diversissime dalla tua? E se proprio hai voglia di dilapidare un patrimonio, vai alle Seychelles, almeno vedi emozionati arcobaleni di colori, spiagge uniche ed incantevoli, oltre a una vegetazione tropicale!

Ma anche l'isola di Mauritius ha un entroterra tropicale bellissimo, ricco di cascate, varietà di flora e fauna, vette e... meravigliose spiagge bianche, un mare cristallino con tutte le sfumature degli azzurri e una cultura creola e indiana diverse dalla tua. Il tutto a costi diversi, te lo garantisco.

Vuoi poter dire di essere stato ai Caraibi? Ok, posso anche capirlo ma, nonostante Martinica abbia dei punti apprezzabilissimi, scegli altre isole che hanno da offrirti un'approccio diverso alla vita, che ti può solo aprire la mente e riempirla con qualcosa di non conosciuto. Vai in Messico, vai a Cuba, vai a Santo Domingo, ma se proprio vuoi dire di essere stato alle Antille francesi, poste ai Caraibi, ti consiglio di scegliere Guadalupa, che nonostante sia anch'essa territorio d'oltremare francese, con le 5 isole che compongono il suo arcipelago ti può regalare panorami più vari.

Io ti ho avvisato…

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