A poche ore di volo dall’Italia, eccoti il bellissimo arcipelago delle isole Baleari, composto da 4 meravigliose isole maggiori (Maiorca, Minorca, Ibiza e Formentera) e 4 isole minori (Cabrera, Dragonera, Conejera e Espalmador). La più grande è l’isola di Maiorca ed è un vero gioiellino spagnolo. Ci sei già stato?
Se sogni un paradiso tropicale a poca distanza da casa, ti invito ad organizzare da subito la tua vacanza, perché Maiorca è veramente un eden di acque limpide e cristalline, di montagne, di borghi da visitare, di vegetazione lussureggiante e tanto altro.
Non ero mai stata in queste isole spagnole, ma avendo visitato le isole Canarie, mi aspettavo qualcosa di simile… niente affatto! A Maiorca lo spettacolo tropicale è garantito da spiagge bianche, dai colori accesi del mare e da piccolissime cale che sono un vero splendore; un panorama che alle Canarie è più difficile da trovare per via delle spiagge laviche nere.
Trecento sono le spiagge che si susseguono lungo tutto il perimetro dell’isola e le giornate di sole a Maiorca sono una costante. Certamente, le isole Baleari sono consigliabili durante la stagione estiva; nei mesi invernali regalano comunque panorami mozzafiato ma il freddo è pungente, specialmente in giornate ventose. 12 sono stati i gradi che ho trovato alla fine di questo mese di marzo e non è certo una temperatura adatta per bagni in mare o per le giornate trascorse ad abbronzarsi sotto il sole.
Nonostante il freddo, ho visto qualche temerario sostare in costume sulla bianca distesa di sabbia e i giovani verso sera che, muniti di muta, si accingevano a praticare il loro sport preferito, il surf. Tuttavia, anche con temperature non propriamente primaverili o estive, l’isola di Maiorca ti permette di gironzolare alla scoperta delle sue cale, piccoli gioiellini incastonati tra alte rocce. Per chi pratica trekking numerosi sono i percorsi e per chi ama le lunghe pedalate in bicicletta, Maiorca offre una serie infinita di piste ciclabili.
Ti porto sull’isola di Maiorca…
Al largo della costa orientale spagnola, immerso nel Mar Mediterraneo, trovi l’arcipelago delle Baleari. Maiorca è l’isola più grande dell’arcipelago ed anche la seconda isola per grandezza di tutta la Spagna dopo Tenerife dell’arcipelago delle Canarie.
Maiorca è larga 96 km ed è lunga 78 Km. Ha una superficie totale di 3.640 km² ed è anche l’isola più popolata. È suddivisa in quattro regioni: nel nord-ovest trovi la Serra de Tramuntana che comprende la vetta più alta dell’isola (il Puig Major che raggiunge i 1.445 metri), nel nord est ci sono molte spiagge di sabbia e calette incantevoli, nel sud trovi tanti luoghi molto turistici, mentre l’interno dell’isola è contraddistinto da una pianura chiamata Es Pla che presenta una rigogliosa fauna e flora.
I tipici alberi di Maiorca sono il pino, il leccio e il carrubo e sono così diffusi che in alcune zone costiere le pinete raggiungono quasi il mare.
Il clima è mediterraneo con inverni abbastanza miti ed estati calde. Maiorca, tra tutte le isole dell’arcipelago è quella con una temperatura più bassa in inverno e più alta in estate e spesso soffia un forte vento. Il vento l’ho sperimentato di persona; soffiava talmente in quelle giornate di fine marzo che era fastidiosissimo, pungente e molto rumoroso di notte, al punto che spesso mi svegliavo perché sentivo battere sulle finestre della mia stanza. Le piogge non sono abbondanti e le giornate soleggiate si susseguono costantemente.
Conosciuta dai romani con il nome di “Isola della Calma”, Maiorca ha una lunga storia. La sua origine risale intorno al 3500 a.C. nell’era Neolitica, tantè che nella località di Santa Ponca, trovi un grande sito archeologico con grotte sepolcrali e resti di un insediamento che doveva essere stato molto popolato.
Un corpo di soldati mercenari dal nome “honderos baleàricos” furono i primi abitanti; essi combatterono contro i Cartaginesi e i Romani. Nonostante queste lotte di difesa, Roma occupò nel 123 a.C. l’arcipelago e Maiorca finì nelle mani di Quinto Cecilio Metello.
Nel 425, l’isola di Maiorca, venne conquistata dai vandali che la cedettero ai Bizantini nel 534.
Nei secoli a seguire i bizantini cercarono di difendersi contro le invasioni mussulmane ma nel 903 la dinastia Omeya vinse e prese il potere cancellando ogni traccia della popolazione cristiana. Grazie agli arabi, Maiorca conobbe in quei secoli un periodo di forte crescita economica. Sai che Palma de Maiorca venne costruita proprio dagli arabi?
In quel periodo, erano altresì numerosi gli attacchi all’isola da parte della pirateria alleata con i mussulmani, che saccheggiavano le navi cristiane che attraversavano il mar Mediterraneo.
Solo nel 1229 Maiorca ridivenne cristiana e spagnola, grazie alle gesta di Jaime I il conquistatore, che spodestò gli arabi e creò il Regno di Maiorca di cui facevano parte tutte le isole dell’arcipelago. Nel 1349 venne incorporata al Regno di Aragona e nei secoli successivi Maiorca dovette fare i conti con numerosi attacchi: quelli del 1512 verso la nobiltà, quelli dei pirati Turchi e Berberi fino a giungere alla Guerra di Successione Spagnola nel 1700.
Sono più che sicura che se scegli l’isola di Maiorca, lo fai per godere delle sue immacolate spiagge e del suo coloratissimo mare. Come posso darti torto! Io stessa mi sono sorpresa ammirata di fronte a tanta bellissima natura ma a Maiorca non ci sono solo calette e spiagge da visitare.
Certamente, l’isola è soprattutto sviluppata per il turismo, quindi le varie località costiere hanno da offrire più che altro hotel, ristoranti e tanto divertimento; tutto quello che serve per una vacanza di puro relax. È perfetta per gli amanti della vita di mare, del surf, del trekking ma riesce ad offrire anche qualche piccolo angolo culturale per gli amanti della storia e delle tradizioni.
Sai cosa vedere a Maiorca oltre alle spiagge?
Palma de Maiorca, la capitale, è una tappa obbligatoria se decidi di organizzare le tue vacanze sull’isola. È il cuore pulsante di Maiorca e affaccia sulla grande baia di Palma; la città è un continuo susseguirsi di strade strette, palazzi signorili e splendide piazze. Oltre a questo è anche una città molto vivace, con una vita culturale intensa, monumenti di interesse, locali e ristoranti.
Palma de Mallorca (in spagnolo) mi è molto piaciuta e ti racconto ogni cosa che puoi fare e vedere a questo link
PALMA DE MAIORCA, cosa vedere e dove andare
Alcúdia, è tra le principali località turistiche di Maiorca; è affacciata sull’omonima baia ma se passeggi trai suoi vicoli, cinti dalle mura medievali, puoi notare alcune costruzioni ben conservate e di stile neogotico.
Pollensa, è una piccola cittadina composta da vicoli medievali e costruzioni che vanno dall’epoca romana al barocco. Ne è l’esempio la Torre Talaia d’Albercuix, un’antica torre di avvistamento costruita in difesa dai pirati.
Ci sono ben cinque aree naturali protette: Sa Dragonera, Llevant, Mondragò, Albufera e Cabrera.
Sa Dragonera, è un parco naturale protetto formato dagli isolotti di Es Pantaleu e Sa Mitjana e dall'isola di Sa Dragonera. Si estende su 274 ettari ed è un’importante zona marina e zona di Protezione Speciale per gli Uccelli. Vanta quindi una grande ricchezza biologica ed endemica.
Il parco naturale della Península de Llevant, si trova nella parte settentrionale e comprende due riserve naturali. La riserva naturale del Cap de Ferrutx, che include il massiccio di Artà (con i rilievi del Puig Morei e del Puig de sa Tudossa) e il litorale che va da Cap de Ses Roquetes fino a S’Arenalet des Verger. Il parco ha una superficie di 21.500 ettari, di cui circa 5300 sono costituiti da riserva marina.
Nella parte sud est dell’isola trovi il Parco naturale di Mondragó che comprende spiagge, dune, torrenti, mangrovie, barriera corallina ma anche stagni e paludi.
Il Parco Naturale di Albufera riceve l’acqua da numerosi torrenti, dal fiume di Sant Joan e dal mare. Proprio grazie a questo la vegetazione è ricca di sorgo (una specie di mais) e di canneti. Sono circa 230 le specie di uccelli che vengono ospitati in questo parco e che gli amanti del bird-watching possono ammirare attraverso apposite costruzioni.
La piccola isola di Cabrera, fa parte di un Parco Nazionale che ha 14 km di coste piene di grotte e insenature. Qui trovi la Sargantana, un piccolo rettile tipico delle Baleari, una grande quantità di specie marine ma soprattutto molte specie di uccelli, tanto che questa piccola isola è un luogo privilegiato per l’osservazione degli uccelli migratori. Per gli amanti della storia c’è anche il Castello di Cabrera, costruito nel secolo XIV.
Le Grotte del Drago si trovano nella costa orientale di Maiorca, precisamente nel villaggio di Porto Cristo e sono composte dalla Grotta dei Francesi, dalla Grotta di Luigi Salvatore, dalla Grotta Bianca e dalla Grotta Nera. Vennero scoperte nel 1896 da uno speleologo francese il quale asserì che si erano formate dalle infiltrazioni del mare attraverso le crepe della pietra calcarea. La cosa più spettacolare di queste grotte è il Grande Lago che trovi al suo interno; un lago lungo ben 177 metri e largo 40, dove è stato costruito un anfiteatro per ascoltare concerti di musica classica.
Secondo me non ce n’è una che meriti l’appellativo di brutta! Caraibiche distese bianche lambite da uno strepitoso mare, alcune perfettamente attrezzate altre ancora selvagge; delle 300 spiagge e calette dell’isola di Maiorca, non ne andrebbe tralasciata nemmeno una.
Alcune di queste distese di sabbia sono famose perché affacciano su località che annualmente vengono prese di mira da un turismo di massa, ma ti posso assicurare che nella scelta del tuo luogo di villeggiatura a Maiorca, l’unica cosa che devi considerare è se vuoi una vacanza tra una sfrenata movida o tra la pace e la tranquillità, perché le spiagge sono tutte meravigliose. Sarebbe impossibile stilare una classifica in base al fantastico panorama che tutte offrono.
Anche le piccole calette che si alternano su tutto il perimetro della costa, non hanno nulla da invidiare una all’altra. Le trovi a nord, est, ovest e sud. Alcune sono facili da raggiungere anche a piedi, altre sono abbastanza isolate ma una cosa le accumuna tutte: il panorama suggestivo. Sono a mio parere i tratti di costa più belli dell’isola.
1) Platja d'Alcúdia è la spiaggia di sabbia bianca nei pressi della città medievale di Alcudia.
2) Platja de Formentor viene chiamata anche Cala Gentil e Cala Pi de la Posada, ed è un lungo litorale chiaro e sabbioso e una vasta pineta mediterranea.
3) Platja des Coll Baix è una strepitosa spiaggia vergine. Non la puoi raggiungere in auto e anche a piedi non è facilissimo. Ma ne vale la pena.
4) Platja de Sa Mesquida è caratterizzata dalla presenza di sabbia fine e chiara e dalle dune che la lambiscono e la scolpiscono.
5) Cala Figuera è una caletta piuttosto selvaggia ed intima, nascosta in una insenatura dalle alte pareti rocciose cosparse di pini.
6) Cala Torta è una cala meravigliosa, composta da pura natura e acqua cristallina, posta in mezzo al nulla più assoluto.
7) Cala Agulla è caratterizzata da sabbia fine e da una pineta. L'acqua è così trasparente che i fondali si vedono ad occhio nudo per parecchi metri. Si trova all’interno del Parco Naturale Llevant.
1) Playa de Cala Millor è una bellissima spiaggia di 1800 metri di sabbia bianca insignita della Bandiera Blu. I fondali digradanti e sabbiosi sono l’ideale anche per il windsurf.
2) Platja de Porto Cristo è formata da una serie di grosse rocce piatte adagiate sul mare. La cittadina di Porto Cristo è molto conosciuta soprattutto per le Grotte del Drago.
3) Cala Varques è uno degli angoli più belli dell’isola di Maiorca. La spiaggia bianca si alterna alle rocce rossastre che sono il perfetto contraltare all’acqua trasparente e cristallina.
4) Cala Estany d'en Mas è chiamata anche Cala Romàntica, ed ha una scarsa vegetazione ma possiede uno dei più ampi sabbiali bianchi ed è fiancheggiata da sassi di calcare.
1) Playa Cala Gran, si trova nella zona turistica di Cala D’Or ed è quanto di più mondano ci si possa aspettare a Maiorca.
2) Cala Esmeralda è una delle bellissime ma forse troppo turistiche insenature di Cala D’or.
3) Platja de Santanyí è situata in una caletta di soffice e bianca sabbia contenuta in una insenatura delimitata da due scogliere rocciose ricoperte da pini e macchia mediterranea.
4) Cala Sa Nau è una piccola caletta caratterizzata da rocce che la circondano per intero. I fondali sabbiosi, chiari e bassi, sono ideali per gli amanti dello snorkeling.
5) Cala Mitjana è una spiaggia di sabbia dorata delimitata da ripide pareti rocciose e bagnata da un mare trasparente.
6) Cala Mondragó è caratterizzata dalle basse scogliere che fanno da frangiflutti, ma prevalentemente è una piccola spiaggia sabbiosa contornata da una vegetazione rigogliosa. Si trova all’interno del Parc Natural Mondragò.
7) Caló del Moro, è una piccola caletta non facile da raggiungere ma la fatica verrà ricompensata dallo splendido panorama.
1) Platja Es Caragol è una lingua di sabbia tra le meno visitate in assoluto dell’isola di Maiorca, ma lo spettacolo che regala è davvero affascinante; una distesa di dune selvagge e una vista spettacolare sul Mediterraneo.
2) Playa del Trench è tra le più belle spiagge d'Europa e si estende per 3 km con sabbia bianca che forma a tratti dune che appoggiano su un mare di colore turchese e dai mille riflessi smeraldo.
3) Platja des Peregons Petitis è circondata da una lussureggiante macchia mediterranea disseminata da numerosi bunker risalenti alla guerra civile spagnola. La raggiungi camminando abbondantemente da Platja Des Trenc o tramite una barca.
4) Playa de Cala Pi è un’insenatura, circondata da due crostoni rocciosi ricoperti da pini marittimi.
5) Playa S'Arenal è una spiaggia lunga 5 km con mare limpido e fondali bassi e ben fornita di servizi e locali notturni.
6) Platja d'Illetes è la spiaggia migliore di Palma di Maiorca.
7) Playa de Palmanova è una meravigliosa spiaggia premiata con la bandiera blu.
8) Platja de Magaluf è una delle località più amate dell'isola. Perfetta per escursioni, giri in barca e sport acquatici come windsurf, kitesurf e sci nautico.
9) Cala Màrmols è uno dei tesori di Maiorca, una splendida cala di sabbia bianca come il marmo, protetta dalle correnti, quindi con l’acqua sempre calma e trasparente.
10) Cala Llombards ha la sabbia di colore tendente al rosa e l’acqua semplicemente cristallina, di un azzurro davvero unico.
11) Cala Cap Falcó è un’insenatura di sabbia circondata da alcune scogliere rocciose non molto alte sui lati e cosparse da pini.
12) Playa del Mago è divisa in due calette distinte, una delle quali è frequentata soprattutto da chi pratica il nudismo. Il suo nome deriva dal fatto che negli anni 60 proprio in questa location vennero girate alcune scene di un film “The Magus” con Anthony Quinn.
1) Platja de Santa Ponça è un’ampia baia è circondata da promontori rocciosi su entrambi i lati ed è divisa al centro da una pineta.
2) Platja de Cala Fornells è una bellissima spiaggetta con sabbia chiara che si sviluppa su un litorale di 80 metri, coronato da pini marittimi che scendono fin sopra la spiaggia. Le acque sono cristalline e trasparenti che variano da un turchese cangiante allo smeraldo.
3) Platja Caló de ses Llisses è una bellissima e tranquilla insenatura. Le scogliere che la contornano sono alte 10 metri e cosparse di pini.
4) Cala D'egos è situata in una caletta nella parte sud-ovest dell'isola, in un territorio caratterizzato da pareti alte, quindi abbastanza difficile da raggiungere. È composta da un arenile di ghiaia mista a ciottoli con un mare cristallino e trasparente dai colori cangianti, dal turchese al verde smeraldo.
1) Platja Tuent è una delle calette immerse nella montagna, che si trova nella Sierra de Tramuntana. La sua acqua è limpida ed è circondata dalla natura più selvaggia.
2) Sa Calobra, si trova alla foce di un torrente ed è una spiaggia di ciottoli circondata da un ambiente naturale molto suggestivo.
3) Cala Banyalbufar è uno di quegli antichi porticcioli usati dai pescatori. La caletta è stretta tra le rocce e regala un panorama davvero magico.
4) Cala Deià è una piccola spiaggia selvaggia circolare composta prettamente da ciottoli e scogli.
Una delle prime cose che ho notato durante il mio viaggio sull’isola di Maiorca, sono stati i mulini a vento, o meglio, quello che resta di numerosissimi mulini a vento.
Hai mai sentito la celebre frase “Combattere contro i mulini a vento?” Sai da dove deriva? Deriva dal romanzo Don Chisciotte de la Mancia ambientato proprio in Spagna dove il nostro caro nobiluomo di campagna duellò contro i mulini a vento ritenendoli minacciosi giganti. Ecco perché quest’espressione viene usata per indicare una lotta vana contro qualcosa che non esiste.
Don Chisciotte a parte, l’arcipelago delle Baleari è cosparso di questi particolari edifici che rappresentano un patrimonio culturale a testimonianza di un passato molto antico. Come alcuni di questi mulini abbiano resistito al passare dei secoli è ancora una cosa che mi chiedo. Li vedi in ogni dove, alcuni ancora quasi intatti, altri decisamente rovinati con ancora una parvenza delle pale che li caratterizzavano.
Oggi i mulini a vento dell’isola di Maiorca non funzionano più, ma in passato erano una vera fonte di reddito per la popolazione delle isole. Infatti venivano utilizzati sia per l’estrazione dell’acqua sia per pompare l’acqua in un serbatoio. Sai che solo a Maiorca se ne possono contare ancora circa 2500?
Tre erano i tipi di mulino:
Per la macina: il mulino a vento più antico utilizzato per macinare, risale al 1262 ed era composto da una torre cilindrica che conteneva all’interno una scala che collegava la parte inferiore atta come magazzino e la parte superiore dove un tetto mobile orientava le pale.
Ad acqua: questo tipo di mulino risale al XIX secolo ed era composto da una torre, a volte quadrata e a volte cilindrica, costruita sopra un pozzo d’acqua. All’interno trovava spazio una pompa che versava l’acqua in un contenitore adiacente. A Maiorca c’erano più di 4000 mulini ad acqua e molti sono ancora visibili.
A trazione animale: questo tipo di mulino invece, risale al XIV secolo e veniva azionato impiegando la forza di un asino che, girando attorno alla torre, azionava il meccanismo della macina che trasformava il grano in farina.
Riuscire a decidere il quale hotel dormire sull’isola di Maiorca è una bella impresa; in un territorio prettamente turistico come questo sono tantissime le strutture ricettive presenti e quasi tutte di buon livello. Prima di metterti alla ricerca del tuo hotel, ti consiglio di decidere che tipo di vacanza vuoi fare sull’isola di Maiorca. Vuoi una vacanza all’insegna della vivacità e del divertimento o preferisci una vacanza più tranquilla?
La costa a sud è divisa in due parti: da una parte c’è quella che comprende la capitale ed è quella più turistica, mentre la parte sud-orientale non è particolarmente presa d’assalto. Il nord di Maiorca ha bellissime spiagge ed è una zona abbastanza tranquilla. La costa est è molto popolare e forse quella più costosa, mentre la costa ovest è quella più montuosa, selvaggia e meno frequentata.
La cucina di Maiorca e delle isole Baleari, sfrutta non solo i prodotti tipici locali ma prende anche influenze dai diversi popoli che su questi territori si sono alternati nel corso dei secoli. Nell’isola di Maiorca troverai non solo la classica paella e sangria, tipica della cucina spagnola, ma una cucina mediterranea che può soddisfare palati diversi. La cucina tradizionale di Maiorca, abbonda di olio, di verdure, di pesce e di carne di maiale.
Sai quali sono i piatti tradizionali?
Pamboli: si tratta di un pane integrale condito con diversi ingredienti dai formaggi ai salumi, alle verdure.
Panades e Cocarroi: si tratta di un involucro di pasta croccante ripieno, nel primo caso con carne di agnello o maiale, mentre nel secondo caso è ripieno di verdure.
Sobrassada: è un insaccato crudo stagionato con sale, paprika affumicata dolce e un insieme di altre spezie.
Sopes Mallorquines: è una zuppa, cucinata in pentole di terracotta, che alterna strati di pane a strati di verdure al quale viene aggiunto un poco di maiale.
Arròs Brut: è un piatto fatto con riso e molta carne, aggiunti ad alcune verdure.
Paletilla de cordero: si tratta di carne d’agnello cotta lentamente in forno a legna. In questo modo la carne risulta croccante esternamente e tenerissima all’interno.
Tumbet: simile alla nostra tipica peperonata, viene preparato con pomodori, zucchine, patate, melanzane e peperoni.
Ensaimada: con la sua forma a chiocciola è il dolce tipico di maiorchina e viene preparato con l’aggiunta di strutto, e farcito da varie creme.
Questo è una cosa da prendere seriamente in considerazione, perché l’isola non è enorme ma nemmeno piccola e per raggiungere molte delle meravigliose cale non si può utilizzare un trasporto pubblico. Sai come muoversi a Maiorca? Ora te lo spiego.
Ti racconto tutto a questo link
Non dimenticare di capire bene che tipo di vacanza vuoi prima di organizzare:
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER