Tra i borghi più belli d’Italia, viene annoverato anche Soncino, un paese posto al confine delle campagne cremonesi con quelle della provincia di Brescia. Racchiuso nelle mura medievali, conserva tantissime bellezze storiche, ma la punta di diamante del borgo è il Castello di Soncino, che rappresenta uno degli esempi di architettura militare lombarda di grande importanza storica ed architettonica.
Sai che questo edificio è talmente maestoso che è stato spesso usato per girare scene di cortometraggi e film? Hai presente il famoso film “Ladyhawke” del 1985 con Rutger Hauer, Michelle Pfeiffer e Matthew Broderick? Ecco, alcune scene sono state ambientate e girate con il Castello di Soncino come sfondo perfetto, grazie alla sua imponenza e la struttura.
Nonostante la sua iniziale destinazione militare, il Castello di Soncino è stato per quattro secoli principalmente utilizzato come abitazione; vi risiedeva la Famiglia Stampa, una nobile famiglia tra le più antiche e conosciute del capoluogo lombardo.
Una visita al Castello di Soncino è assolutamente consigliabile; tuttavia, non limitarti a visitare questa meravigliosa rocca, perché anche il borgo medievale ha molto da offrire.
Ti porto nel Castello di Soncino e nel suo borgo medievale...
Cosa leggerai in questo post:
Nella parte a nord della provincia di Cremona, in Lombardia, sorge il paese di Soncino, posto in un’area pianeggiante che affaccia sul parco del fiume Oglio. È un’affascinate borgo che raggiungi attraversando un ponte ed è inserito nelle riserve naturalistiche del fiume.
Il fiume Oglio esce dal lago d'Iseo; a valle si snoda tra le pianure di Brescia, Cremona e Mantova, su territori prettamente agricoli. È un paesaggio che si distingue per le colture intensive, vaste aree di bonifica, boschi, specchi d'acqua e meandri con vegetazione acquatica.
La parte nord del Parco del fiume Oglio ospita una ricca flora e fauna; sono bel 7 le riserve naturali che si mischiano ad alcuni borghi che costeggiano il fiume lungo il suo corso. Quindi non solo tanta natura ma anche un patrimonio che testimonia il vissuto di queste località: nobili dimore e antiche fortificazioni difensive. Soncino comprende 2 di queste riserve naturali:
Bosco di Barco, una riserva caratterizzata da un bosco di pioppo nero e salice bianco, mentre lungo il letto del fiume trovi formazioni di salici arbustivi.
Bosco dell’Isola, caratterizzata da boschi misti di pioppo nero, farnia e olmo. Sono presenti anche i grandi alberi quali l’acero, il castagno, la robinia e la canna palustre. Gli animali che incontri in questa riserva? Preparati ad incontrare il moscardino, il ghiro, il riccio, la talpa, la lepre, il coniglio selvatico, la rana ed il rospo e uccelli quali la garzetta, l’airone cinerino, la civetta, il gufo, la cornacchia, il gabbiano, il merlo, il picchio e la rondine.
Soncino si trova a 86 metri sul livello del mare e lo puoi raggiungere con soli 20 km da Crema, 37 km da Cremona e 44 km da Brescia.
Quella che sto per raccontarti è la storia dell’edificio fortificato più importante della provincia cremonese.
La prima cosa da sapere è che già nel X secolo esistevano delle mura che recintavano una primitiva costruzione difensiva. Nel 1118 la rocca venne acquistata, assieme alla curia e alla corte di Soncino, dal Comune di Cremona. Il Castello di Soncino divenne, nel 1473, un edificio con un importante ruolo difensivo a causa della sua posizione che rappresentava la linea dei confini del Ducato di Milano con la Repubblica Veneta. Galeazzo Maria Sforza decise di ampliare l’edificio aggiungendo alla cinta muraria una serie di torrioni cilindrici, dando così inizio alla costruzione e ampliamento della rocca che divenne di carattere militare.
Dal 1499 la rocca passò nelle mani dei veneziani e vi rimase sino al 1509. La proprietà venne poi trasferita ai francesi e nuovamente agli Sforza fino al 1535. Nel 1536 il feudo passò alla famiglia milanese degli Stampa, i marchesi di Soncino sino al 1876. La rocca di Soncino venne parzialmente modificata per essere utilizzata come residenza della famiglia e per collegarla tramite un cunicolo alla chiesa di Santa Maria delle Grazie. Il fortilizio si trasformò quindi in castello che venne reso residenziale arricchendolo con decorazioni pregevoli e realizzando la cappella nella torre di sud-est.
Nel 1707 Soncino divenne dominio austriaco e nel 1796 Napoleone occupò il borgo.
Siamo nel 1876 quando alla morte di Massimiliano Cesare Stampa, il Comune di Soncino si ritrovò in lascito il castello. Tuttavia, l’edificio era in stato di degrado e nel 1883 venne incaricato l’architetto Luca Beltrami di restaurarlo. L’aspetto che oggi puoi vedere del Castello di Soncino deriva da quell’intervento.
Sarebbe un vero peccato se questo sito non fosse visitabile, ma fortunatamente basta comprare un biglietto nel botteghino presente nelle vicinanze dell’ingresso e la visita è ammessa.
Gli orari?
Vuoi organizzare una visita al castello e al Borgo di Soncino? Niente di più semplice. È sufficiente contattare la Pro Loco di Soncino che organizza su prenotazione escursioni turistiche culturali sia per gruppi o famiglie che per singoli a tutti i monumenti del bellissimo borgo.
Una volta giunto davanti alla rocca la prima cosa che noterai è l’imponenza delle mura!
L’impianto del Castello di Soncino è su base sostanzialmente quadrata con 3 torri quadrate e una cilindrica. Tre torri sono del tipo passante; questo poteva garantire alle vedette uno spostamento rapido e senza interruzioni. Un imponente rivellino, formato da un piccolo cortile con due uscite (una verso il borgo e una verso le campagne circostanti) protegge e ti consente l’ingresso.
Alto 25 metri e largo 73 il Castello di Soncino è composto da:
Questo sbarramento fortificato avevo il compito di penalizzare lo sfondamento dei vari assalitori. Due sono le entrate, quella verso il centro abitato e quella che si apre sulle campagne attraverso un massiccio ponte merlato. Prima della fine del 1800 due diversi ponti levatoi, uno carrabile e l'altro pedonale, permettevano l’accesso al castello. Uno dei ponti venne in seguito sostituito dal rivellino che ti immette ad una prima corte dotata di scale che congiunge gli spalti delle mura esterne. Lungo gli spalti, dotati di feritoie, sono posizionati i merli a coda di rondine che definiscono il perimetro del castello.
Superato il rivellino giungi nel cortile principale, di base quadrata con le quattro torri negli angoli.
Come in ogni castello che si rispetti, un grande fossato circonda la rocca ed era diviso in tre sezioni. La prima sezione era sempre colma d’acqua proveniente dal vicino naviglio mentre le altre due sezioni venivano riempite solo in caso di estrema necessità.
Sotto il cortile principale della rocca trovi ampie sale che erano adibite a scuderie.
Una location così particolare non poteva che essere un perfetto spot per gli spazi espositivi. Infatti, all’interno del Castello di Soncino trovi il Museo Civico Archeologico Acquaria e il Museo dei Combattenti.
Sembra che un castello senza fantasmi non possa proprio esistere. Anche nel Castello di Soncino ci sono delle leggende che lo rendono misterioso e affascinante. E i misteri sono davvero numerosi:
Il Drago Taranto
Si tratta di un mostro a sei zampe nato dalle spoglie di un condottiero molto cattivo, un certo Ezelino da Romano che veniva additato come “figlio del diavolo”. Cosa fece questo malvagio personaggio? Innanzitutto, venne scomunicato dal Papa dato che era un politico e condottiero accusato di eresia, cosa che venne alla luce nel momento in cui, prigioniero nella rocca, rifiutò di ricevere i sacramenti. Sembra anche che il malefico uomo, si nutrisse di carne umana; insomma, un vero e proprio Hannibal Lecter del passato. Venne accusato della sparizione di uomini, donne e bambini. C’è chi sostiene che il fantasma di Ezzelino si aggiri ancora tra le mura del castello sotto le spoglie di un drago tarantolato.
La Madonna con il bambino
In una nicchia della torre, venne posta una statua della Madonna con il bambino che aveva il compito di proteggere la popolazione di Soncino. Nel 1999 la statua venne ristrutturata e si notò un segno particolare sul dorso delle mani della Vergine. Si trattava di un simbolo egizio che riconduceva a Horus, il Dio della guerra e della caccia, rappresentato dagli egiziani come un falco. Beh! Anche nello stemma del Castello di Soncino è inserita la figura di un falco.
Il folletto dispettoso
Si dice che un folletto si aggirasse nella Torre del Capitano, creando disturbo ad un militare che vi abitava, allontanando continuamente le coperte dal letto. Il militare talmente si spaventò che scappò da Soncino e inviò le autorità spagnole per indagare sull’accaduto.
La Monaca di Monza
Devi sapere che la moglie del marchese Stampa era la zia della Monaca di Monza. Sembra che la nipote abitò per un lungo tempo nel castello di Soncino, ma subendo un’atmosfera oppressiva, circondata da loschi personaggi.
Un solo giorno è sufficiente per visitare sia il castello che il borgo medievale fortificato di Soncino. Le origini del borgo sembra siano datate IV secolo (ai tempi dei Goti) per poi divenire feudo militare dei Longobardi. Conteso nel corso degli anni da Cremona e Brescia, il borgo venne dominato dai Visconti, dalla Repubblica di Venezia, dagli spagnoli, dagli austriaci e dai francesi, per poi finire per essere inglobato nel Regno d’Italia.
Numerosi sono gli edifici che ti riportano agli antichi tempi e quindi due passi nel suo centro scoprendo palazzi, chiese, corti e chiostri antichi, sono assolutamente da fare. Sai cosa vedere nel borgo di Soncino?
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Nella piazza principale di Soncino (Piazza Garibaldi) sorgono diversi edifici che risalgono al XII secolo. Si tratta di un insieme di strutture aggiunte nel corso degli anni: il Palazzo Comunale con la Torre Civica, il Palazzo Pretorio e il Palazzo Nuovo del XV secolo. Numerose sono state le restaurazioni e gli edifici, come oggi li puoi ammirare, sono successivi al terremoto che avvenne nel 1802. Sai che nel Palazzo Comunale vi è sepolto Ezzelino da Romano e che qui rimase per molto tempo imprigionato?
A poca distanza dalla rocca e in corrispondenza dell’ingresso nelle mura che cingono Soncino (Porta di San Giuseppe) trovi numerose tracce dell’antico impianto medievale. Cosa noterai?
Camminando nel centro di Soncino ti imbatti nella Chiesa di San Giacomo e nel suo chiostro. La chiesa venne edificata nel 1400 e una delle sue particolarità è data dal campanile a forma ettagonale (7 lati come i 7 sacramenti della chiesa cattolica) che ha oltretutto una particolare pendenza dovuta al terremoto del 1802. Ma anche l’interno dell’edificio religioso merita la tua visita grazie ad un vero tripudio di affreschi e decorazioni barocche.
Adiacente alla chiesa trovi anche il Chiostro di San Giuseppe che risale alla fine del XV secolo, Composto da un colonnato su tre lati non mostra qualcosa di effettivamente particolare, ma ti consiglio di visitarlo perché dal chiostro accedi alla Sala di Vita Medievale ricavata in una delle sale dell’ex convento.
Via IVº Novembre, Soncino
È senza dubbio una delle più belle chiese di Soncino, sia esternamente che internamente e sembra sia la più antica diocesi di Cremona. La sua struttura romanica, che risale al XII secolo, affascina. Dopo il terremoto venne restaurata e venne aggiunta la sua grande cupola alta 30 metri. Dopo aver ammirato l’esterno e la facciata in mattoni con rosone, devi assolutamente entrare. Una magnifica volta stellata di un blu intenso ti accoglie assieme a numerose cappelle laterali. La chiesa costudisce anche alcune delle più importanti reliquie della cristianità (Sacra Spina, Santa Croce, Sacro Chiodo e Sacra Mangiatoia).
Piazza della Pieve, 1, Soncino
Un altro edificio di culto che ti consiglio di visitare è la Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Si trova al di fuori delle mura medievali che cingono Soncino ma vale la pena raggiungerla. Non lasciarti depistare dal suo esterno estremamente sobrio perché al suo interno ti lascia senza fiato. Costruita nel 1501 ha gli interni interamente ricoperti da affreschi rinascimentali di Francesco Scanzi, Giulio Campi e Francesco e Bernardino Carminati.
Via Francesco Galantino, Soncino
Adiacente al Castello di Soncino sorge l’ex Filanda Meroni, un edificio industriale del XIX secolo oggi riadattato che ospita la sede dell’ufficio turistico di Soncino ma soprattutto il Museo della Seta. Grazie al collezionista Enzo Corbani, sono raccolti in due sale oltre 650 pezzi che raccontano la storia di antichi strumenti per la produzione della seta, dall’approvvigionamento delle uova dei bachi fino alla trattura della seta.
Via Cattaneo, Soncino
Un altro museo interessante di Soncino è il Museo della Stampa. L’edificio che ospita il museo è in laterizio e risale al XV secolo. Quello che vedi al suo interno è una vecchia stamperia che venne fondata da una famiglia di ebrei provenienti dalla Germania. Espone le attrezzature antiche e nelle cassettiere custodisce caratteri di diverso stile e materiale. Sai che in questo museo trovi la prima edizione completa della Bibbia che risale al 1488?
Via Lanfranco, 6 Soncino
Anche il sottosuolo di Soncino possiede un fascino, infatti nei sotterranei del borgo esistono percorsi fatti di cunicoli, pozzi, porzioni di mura medioevali, alloggiamenti dei soldati e l’antico sistema idrico-fognario del 1200.
Esiste un unico comodo modo per raggiungere il Borgo di Soncino; quello di usare un’automobile. Da Brescia devi percorrere la SS 235, da Milano devi immetterti sulla SS 415 e da Cremona devi percorrere la SS 498. Sono tutte strade provinciali che attraversano centri abitati.
In treno è alquanto sconsigliabile dato che Soncino non possiede una stazione ferroviaria.
Le stazioni ferroviarie più vicine sono quelle della città di Crema che si trova a 20 Km di distanza (linea Milano-Cremona) e quella di Romano di Lombardia che si trova a 19 Km di distanza (linea Milano-Venezia).
Pensi di utilizzare il treno e poi raggiungere Soncino con i bus? Anche questa opzione è sconsigliabile.
In primis perché nei giorni festivi non ci sono vetture, ma anche nei giorni feriali possono essere di numero limitato. In ogni caso sappi che la stazione ferroviaria di Crema è collegata al borgo di Soncino con il bus K501 in circa 20 minuti. La stazione ferroviaria di Romano di Lombardia invece è collegata a Soncino tramite l’autobus R in circa 25 minuti.
Hai un po' di tempo a disposizione? Sparsi nella Pianura Padana ci sono altri castelli e borghi che ti consiglio di visitare. Non lontano dal Castello di Soncino, trovi un altro splendido edificio fortificato che merita di essere visitato. Sto parlando del Castello di Padernello, un maniero medievale che ti racconto a questo link
CASTELLI IN LOMBARDIA: il borgo di Padernello Brescia
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