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Borgo di Grazzano Visconti: “falso medievale” da visitare

13.01.23 by TRIPINWORLD

il borgo di grazzano visconti tripinworld

Dove passare una giornata in provincia di Piacenza? Nel borgo di Grazzano Visconti!

In Italia ci sono una miriade di affascinanti borghi antichi dove passare una giornata andando alla scoperta della storia che appartiene al Bel Paese; il borgo di Grazzano Visconti è inserito in questa moltitudine di siti.

Quello che ti appare visitando Grazzano Visconti è un agglomerato di meravigliosi edifici di aspetto medievale, talmente curati da farti venire immediatamente un dubbio: ma sono originali o sono ricostruiti? Di fronte a questo spettacolo sarà difficile per te convincerti che il “medievale” borgo di Grazzano Visconti (come oggi lo puoi ammirare) risale a poco più di cento anni fa.

Quindi non è un vero borgo medievale! Effettivamente la sua “recente” ricostruzione riporta perfettamente a quell’epoca ma non si può dire che sia tutto falso. Le origini del borgo di Grazzano Visconti risalgono al 1300 e la sua storia è legata ad una delle famiglie più nobili e conosciute degli scorsi secoli: la famiglia Visconti. Nonostante l’architettura attuale del borgo sia solo visibilmente tipica del periodo medievale, la storia che contraddistingue questo piccolo angolo abitativo della provincia di Piacenza, ha effettivamente origine molto antiche.

Il castello, le botteghe e i laboratori artistici del borgo di Grazzano Visconti coinvolgono un gran numero di turisti grazie alla magica atmosfera che riesce a creare e che si unisce a numerosi eventi quali rievocazioni storiche e feste in costume.

Ti porto nel borgo di Grazzano Visconti, in provincia di Piacenza…



borgo di grazzano visconti ingresso nord

La storia del borgo di Grazzano Visconti

Quello che vado a raccontarti è una storia che si lega ad una delle più celebri famiglie italiane: “I Visconti di Milano”. Nella città meneghina, nel 1200, l’esercito di Ottone Visconti ebbe la meglio sulle truppe della famiglia Torriani; fu così che nacque la Signoria Viscontea, che dominerà la scena lombarda e italiana per interi secoli.

Nel 1395, nell’antico borgo di Grazzano (allora noto come frazione di Vigolzone), grazie alla concezione data da Gian Galezzo Visconti alla sorella Beatrice moglie di Giovanni Anguissola, venne costruito il castello su una precedente fortificazione del 1095 tuttavia distrutta nel 1242. 

Il castello venne espugnato da Ludovico il Moro nel 1483 e poi, nel 1521, dai dragoni francesi (combattenti militari che si spostavano a cavallo) che lo incendiarono e rasero al suolo il borgo. Nel 1689 il castello venne in parte modificato, sostituendone il ponte levatoio originale con una costruzione in muraglia. Ma anche nel 1800 la famiglia Anguissola si prodigò per riadattarlo, creando da questa fortificazione una residenza di campagna.

La proprietà rimase agli Anguissola fino al 1870 quando, alla morte del conte Filippo, fini in eredità alla moglie Francesca Visconti. Alla morte di Francesca, nel 1883, l’intero sito venne ereditato dal nipote Guido. Tuttavia, gran parte del castello era in rovina; molte zone quali le logge erano pericolanti e l’intera stabilità risultava compromessa.

Gli interventi del XX secolo

Fu solo all’inizio del 1900 che Giuseppe Visconti (I Visconte di Modrone e figlio di Guido) si occupò della riqualificazione dell'area e della ricostruzione del castello di Grazzano Visconti. Il caro Giuseppe si prodigò a trasformare non solo il castello con merlature ghibelline e armoniche facciate in mattoni, ma anche a sostituire le poche case cadenti del borgo che lo contornavano con magnifiche dimore. Oltre a questo, iniziò un processo che portò all’apertura di botteghe di artigiani del legno e del ferro battuto.

Oggi questo borgo è uno dei centri più visitati del piacentino. L’architettura delle case, le decorazioni, gli affreschi e le pitture che vedi giungono tutte dalla fantasia del conte Giuseppe.

borgo di grazzano visconti mappa

Chi era Giuseppe Visconti di Modrone?

Se ti nomino Luchino Visconti sono più che sicura che sai di chi sto parlando; chi non conosce la fama di questo grande sceneggiatore e regista considerato uno dei più importanti artisti del XX secolo. A lui si debbono capolavori come “Il gattopardo” del 1963 o “Rocco e i suoi fratelli” del 1960 o “La caduta degli Dei” del 1969, film che assieme a molti altri gli conferirono numerosi premi.

Ma forse quello che non sai è che il nome completo di questo grandissimo regista era: Luchino Visconti di Modrone, 4° figlio di Giuseppe Visconti. Ho sempre pensato che l’estrosità sia genetica e che sicuramente Luchino potesse avere attinto dal padre la sua artisticità. Giuseppe Visconti nacque a Milano nel 1879; nel corso della sua vita si evidenziò come un personaggio bizzarro, visionario e appassionato. Si impegnò su diversi fronti: divenne imprenditore, letterato, filantropo e dirigente sportivo (tra il 1914 e il 1919 fu presidente dell’Inter).

Innanzitutto, si occupò della realizzazione del nuovo impianto urbanistico di Grazzano Visconti e scelse come assistente del progetto l'architetto Alfredo Campanini; nonostante la presenza di questo eccellente professionista, il nostro Giuseppe mise mano e fantasia per progettare, dipingere e affrescare. Tra il 1906 ed il 1908 il castello venne ampliato e trasformato con nuove finestre rettangolari merlate e torri circolari e venne decorato con molti richiami gotici e stemmi nobiliari.

Nei primi anni del ‘900 fu partecipe del Consiglio di amministrazione del Teatro alla Scala di Milano che la famiglia Visconti finanziava e inoltre prese in gestione il Teatro Manzoni. Da qui si evince la sua passione per la drammaturgia e il melodramma.

Un'inventiva geniale

Quando nel 1920 si trasferì a Roma, acquistò una villa vicina a quella di Vittorio Emanuele III di Savoia re d’Italia; frequentava la corte e la sua amicizia con la famiglia reale gli permise di ottenere, nel 1937 tramite un Regio Decreto, il cambio del nome del paese di Grazzano in "Grazzano Visconti" e conferirgli il titolo di duca.

Avendo sposato nel 1900 Carla Erba, nipote dell’omonimo industriale farmaceutico, il conte Visconti si impegnò a inventare nuovi profumi; hai mai sentito parlare di “Contessa azzurra” e “Giacinto innamorato”? Furono essenze famose a quei tempi! Negli anni del 1930 fondò una propria azienda, la Gi. Vi. Emme e con lui Milano divenne la Capitale del Profumo.

Del resto, il conte era un sostenitore di Arts and Crafts, un movimento artistico che considerava il prodotto di artigianato una rinomata espressione del lavoro e della creatività dell’uomo che si contrapponeva alla produzione industriale spesso di bassa qualità.

Durante la ricostruzione del borgo di Grazzano Visconti, Giuseppe venne spesso criticato per l’ambientazione leggermente “kitsch”; lo definivano megalomane e lui per risposta decise di dipingere su numerosi muri del borgo un garofano rosso con un cartiglio che riportava questa frase: “otla ni adraug e enetapipmi”. Cosa significa? Prova a leggerla al contrario… “Impipatene e guarda in alto”. Chapeau!

borgo di grazzano visconti statue

borgo di grazzano edifici decorati

Cosa vedere all’interno del borgo

Originariamente il borgo di Grazzano Visconti era un piccolo villaggio posto su un territorio coltivato intorno al castello. Quello che Giuseppe Visconti creò grazie alla sua passione per la scenografia e per le tradizioni è ciò che oggi ti permette, visitandolo, di respirare un’atmosfera di 700 anni fa, una visita che diventa particolarmente suggestiva in occasione degli eventi in costume che qui si tengono nei vari periodi dell’anno.

  • Nell’ultima domenica di maggio si svolge il Corteo Storico, una manifestazione in costume medievale.
  • Durante i mesi che vanno dalla primavera all’autunno ci sono molte altre manifestazioni rivolte soprattutto ai bambini e che hanno una cornice ambientata nel medioevo o in un’atmosfera fantasy.
  • La Verde Grazzano è una manifestazione floro-vivaistica che si svolge l’ultimo fine settimana di settembre nel parco del castello.
  • Da metà novembre e fino al 6 gennaio trovi nei fine settimana i mercatini di Natale.

Il borgo è ancora oggi abitato con le sue casette affrescate che affacciano su stradine bianche lastricate, con i portici e numerose statue. Grazzano Visconti si sviluppa a ferro di cavallo circondando il castello. Venne progettato in questo modo per far si che gli abitanti avessero tutto ciò che potesse essere comodo a portata di passo. Nel borgo vivevano, lavoravano e studiavano grazie ai numerosi edifici dedicati all’insegnamento che si affiancavano alle abitazioni: le botteghe, l’asilo per i bimbi, la scuola, il teatro e gli spazi dedicati alle lezioni gratuite di igiene e di tecniche agricole all’avanguardia. Gli artigiani nel borgo si occupavano soprattutto di lavorare il ferro battuto e il legno.

La genialità del nostro Giuseppe, si evidenzia anche dalla presenza di un hotel e di strutture dedicate alla ristorazione dei viaggiatori; intuì già nel 1900 che questo sito sarebbe diventato una metà turistica notevole.

borgo di grazzano visconti

borgo di grazzano visconti portici

Come si compone il borgo?

  1. Castello di Grazzano Visconti e il suo parco
  2. La chiesa parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano
  3. La chiesetta gotica di Sant'Anna
  4. Piazza del Biscione
  5. La Cortevecchia

 Castello di Grazzano Visconti e il suo parco

Il percorso che seguirai durate la tua visita include il Cortile, le Sale di rappresentanza riccamente arredate (il Salone d’onore, la biblioteca, la Sala da Pranzo) e le camere da letto con i bagni privati, una vera novità per quell’epoca. Visitandolo ti imbatterai in spettacolari affreschi mariani, messaggi visivi, numerose sculture che rappresentano Sant’Elena e vari oggetti da collezione che definiscono la personalità del Conte Visconti.

Come ogni castello che si rispetti, anche quello di Grazzano Visconti ha un parco. Questo meraviglioso giardino, progettato in parte all’inglese e in parte all’italiana, si estende su 15 ettari e contiene diversi elementi eclettici: parterre, ponticelli su piccoli fossati, fontane, colonne, statue e una gran varietà di alberi e arbusti.

Ricorda che il castello e il parco sono visitabili solo nel weekend o durante particolari eventi.


 La Chiesa Parrocchiale dei Santi Cosma e Damiano

Si trova nella parte sud-est del borgo ed è l’edificio più antico del paesello, infatti risale al 1200. Il suo attuale aspetto lo si deve a rifacimenti avvenuti intorno al 1650. In quel secolo la facciata che originariamente apriva a est verso il cimitero venne spostata sul lato ovest e vennero aggiunte le cappelle laterali. Dentro la chiesa puoi vedere bellissimi altari e alcuni affreschi.


 La Chiesetta Gotica di Sant'Anna

Nel centro del borgo trovi un piccolo tempio che venne costruito tra il 1905 e il 1910. La sua facciata a capanna è decorata con archi in cotto e sopra il bel portale in legno vi è posto un piccolo rosone marmoreo. L’edificio oggi è un piccolo oratorio e venne gestito sino al 1970 dalle Suore Canossìane che si occupavano anche del vicino asilo.

borgo di grazzano visconti il castello

borgo di grazzano visconti chiesa dei santi cosma e damiano

borgo di grazzano visconti chiesa gotica

 Piazza del Biscione

Su questa piazzetta affacciano il Palazzo dell’Istituzione, l’Albergo del Biscione e il Pozzo.

Il Palazzo dell’Istituzione venne costruito tra il 1908 e il 1930; la sua architettura riprende lo stile medievale, evidenziata soprattutto dalla merlatura ghibellina. Un grande portico delimitato da archi contraddistingue il piano terra che ospita il Museo delle Torture, mentre la particolarità del secondo piano è data da due balconcini. A fianco dell’edificio si innalza la torre dell’orologio.

Noterai l’Albergo del Biscione, costruito nel 1906, per la sua caratteristica insegna forgiata in ferro battuto e per le numerose decorazioni che rappresentano giullari, simboli floreali e stemmi di famiglie, che appaiono sulla sua facciata.

Il Pozzo, costruito in pietra e marmo rosa, si trova poco distante dal palazzo. Sono sicura che durante la tua visita vedrai molte persone che gettano una moneta all’interno del pozzo, sai perché? Alcune leggende narrano che questo pozzo porti alla realizzazione di un desiderio gettando una moneta, ma del resto, questo è un tipico comportamento che puoi notare in moltissimi luoghi italiani.  


 La Cortevecchia

Si tratta di una grande area che era una vera e propria corte agricola. L’enorme aia, oggi utilizzata per una mostra permanente ed eventi che radunano auto d'epoca, trattori e altri antichi mezzi meccanici, è circondata da edifici contraddistinti da un’architettura che sottolinea la civiltà contadina di parecchi decenni fa. Infatti, nel progetto del 1905 c’erano una grande stalla per le mucche da latte, il ricovero per gli attrezzi agricoli, i silos e la casa dei mezzadri.

borgo di grazzano visconti palazzo dell'istituzione

borgo di grazzano visconti hotel e pozzo

borgo di grazzano visconti cortevecchia

Aloisa, il fantasma di Grazzano Visconti

Poteva forse mancare un fantasma nel castello di Grazzano Visconti? Passeggiando per il borgo noterai alcune statue che raffigurano una donna, piuttosto in carne e con le mani unite ed appoggiate sul grembo. Ecco, quella è Aloisa, il cui spettro si aggira da secoli nella dimora. Ma chi era Aloisa e perché non riesce a riposare in santa pace? Si narra che la dama, discendente della famiglia Visconti e non particolarmente avvenente, venne data in sposa ad un capitano di milizia, che fu talmente infedele da farla morire di crepacuore per la gelosia e il dolore.

Si dice che il Duca Giuseppe Visconti incontrò il suo spettro e rimase così colpito da ritrarla in un quadro e in alcune statue. Sembra inoltre che lo spettro di Aloisa si manifestava nelle stanze da letto del castello quando un uomo vi soggiornava, comportandosi in maniera manesca, tirando i piedi e schiaffeggiando l’ospite. Sarà vero? O chissà, forse l’estroso conte riuscì anche in questo caso a creare un perfetto lavoro di marketing! Eppure, risulta che, qualche tempo fa, un paio di reporter ebbero a che fare con lo spettro; il primo fece una gran fatica a fotografare l’effige di Aloisa a causa dei ripetuti inceppamenti della fotocamera, mentre il secondo riuscì a registrare le “voci” della dama defunta.

Quello che è certo è che oggi lo spirito di Aloisa è diventato il protettore degli innamorati.

borgo di grazzano visconti statua di aloisa

borgo di grazzano silos

Cosa fare a Grazzano Visconti

Il borgo di Grazzano Visconti non narra solo la storia dell’ambizioso progetto di Giuseppe Visconti ma anche di un percorso artigianale di tutto rispetto. Passeggiando nelle sue viuzze ti imbatterai in negozietti alcuni dei quali espongono prodotti particolari.

La Bottega di Mastro Gufo

È uno dei negozietti più tipici, un piccolissimo spazio fornito di numerosissimi souvenir (libri, collane, soprammobili, calamite, decorazioni e tanto altro) con il principale tema dei gufi. I prodotti sono realizzati a mano e con cura dei dettagli.

Le Pietre del Drago

Se sei appassionato di cristalli e cristalloterapia, troverai questo negozio che assomiglia quasi ad un piccolo museo con minerali e pietre fossili anche molto importanti.

Fratelli Savi snc

Si tratta di una bottega già presente ai tempi in cui fu costruito il borgo, dove la tradizione del ferro battuto artistico la fa da padrone tra una vasta scelta di lanterne, oggetti vari in ottone, in rame e prodotti in ferro battuto delle più svariate tipologie che derivano da un lavoro profuso è impegnativo.

Il Museo delle Cere

Durante il tuo passeggiare nel centro del borgo di Grazzano Visconti, ti imbatterai anche nel Museo delle Cere, che ospita le statue di personaggi che hanno fatto la storia piacentina.

borgo di grazzano visconti negozio

borgo di grazzano visconti negozi

Dove si trova il borgo di Grazzano Visconti?

Siamo in Val Nure, una valle dei Colli Piacentini che prende il nome dal torrente Nure che la attraversa. Si tratta di un’area ricca di paesaggi boschivi che comprendono alberi di faggio, castagni e abeti, l’ambiente perfetto per la proliferazione di falchi, scoiattoli, poiane e gufi.

Grazzano Visconti si trova nel comune di Vigolzone, a 12 km a sud-est da Piacenza ed è facilmente raggiungibile dall’autostrada A1 e dalla A21. All’uscita “Piacenza Sud” devi immetterti nella tangenziale, seguendo la SP 654, in direzione Valnure, Bettola e Grazzano Visconti. 

Dove parcheggiare?

Il borgo di Grazzano Visconti è completamente chiuso al traffico ma in prossimità degli ingressi trovi due grandi parcheggi a pagamento: il parcheggio Nord e il parcheggio Sud.

Puoi anche raggiungere il borgo di Grazzano Visconti tramite treno o bus, ma ovviamente questo tipo di spostamento ti richiederà molto più tempo e quindi mi sento di sconsigliartelo.

  • Treno: Devi sapere che a Grazzano Visconti non esiste una stazione ferroviaria. Quella più vicina si trova a Piacenza, raggiungibile con i numerosi treni regionali ed intercity che vi transitano giornalmente. Da Piacenza potrai poi utilizzare gli autobus di linea pubblici, che partono davanti al piazzale della stazione.
  • Autobus: I bus dell’azienda SETA che raggiungono il borgo partono da Piacenza e la fermata a cui dovrai scendere è quella di “Grazzano Visconti”. Si tratta di linee extraurbane che raggiungono anche Bettola e Selva.

Non dimenticare, durante la tua visita al borgo di Grazzano Visconti, di assaggiare alcuni prodotti tipici del piacentino:

  • I tortelli con la coda, una variante dei classici tortelli ricotta e spinaci.
  • Pissarei e fasö, gnocchetti di farina e pangrattato conditi con un sugo a base di fagioli, lardo, cipolla e pomodoro.
  • I salumi D.O.P. piacentini, salame, coppa e pancetta.
  • Gnocchi fritti, un impasto a base di farina, acqua, lievito e strutto che viene lievitato e poi fritto.

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