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Cosa vedere fuori Torino, le residenze estive

22.05.19 by TRIPINWORLD

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Cosa vedere fuori Torino

Dopo un paio di giorni passati a visitare la storica città di Torino, vale indubbiamente la pena capire anche cosa vedere fuori Torino.

Sai perché? Perché nei dintorni del capoluogo piemontese, vennero edificati numerosi edifici che i nobili sabaudi utilizzavano sporadicamente per assaporare le delizie della vita; le terre che circondano Torino sono ricche di castelli e residenze estive che i nobili dell’epoca utilizzavano soprattutto per feste, eventi e battute di caccia… la magnificenza di queste residenze non ha eguali.

Visitandole sono riuscita ad immaginare come si svolgeva la vita dei nobili di quei tempi… tra spazi immensi, sfarzi e giardini incredibili.

Cosa ti consiglio di fare?

Prendi qualche giorno e noleggia un’auto per visitare queste dimore storiche… rimarrai sorpreso dalla loro bellezza che non ha nulla da invidiare ai più famosi castelli della Loira. Quali sono queste residenze estive?

Ecco le residenze sabaude: cosa vedere fuori Torino




Il Castello di Rivoli

Questo meraviglioso castello, posto nell’omonimo comune, risale al X secolo e dal 1977 è parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO.

Oggi ospita il Museo di Arte Contemporanea, ma la sua storia è lunghissima… nel periodo medioevale veniva usato dai nobili sabaudi per celebrare feste e matrimoni importanti e nel XV secolo ospitò la Sacra Sindone, nel 1833 diventò una caserma e nel 1984 cominciò ad essere utilizzato per ospitare il museo.

La seconda guerra mondiale distrusse buona parte dell’edificio; il complesso fu ristrutturato tra il 1980/84 ma fu impossibile recuperare buona parte degli arredi e degli affreschi dell'antico splendore sabaudo.

Cosa vedere fuori Torino in questo castello?

Il museo all’interno espone varie opere e possiede una biblioteca specializzata ed un centro medioevale. All’interno del castello si trova anche il famoso ristorante “Combal.Zero” premiato dalla Guida Michelin con due stelle.

Indirizzo: Piazzale Mafalda di Savoia 

Orario: Dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 17.00
Il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 19.00
Chiuso il lunedì

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Reggia di Venaria Reale

Eccoti un’altra cosa da vedere fuori Torino! Che spettacolo!

La Reggia di Venaria Reale è sicuramente una delle residenze sabaude più importanti dal 1997 fa parte del sito dell’UNESCO. Si trova a circa 10 km da Torino; i lavori di costruzione vennero progettati dal 1658 ed affidati agli architetti Amedeo di Castellamonte e Michelangelo Garove.

Il primo architetto dal 1658 al 1699 venne incaricato di costruire un luogo destinato al piacere ed alla caccia, il secondo dal 1699 al 1798 progettò nuovamente il complesso della Reggia per darle un carattere più grandioso e farlo diventare un palazzo dei re. Sotto la dominazione napoleonica la reggia subì molte trasformazioni; i giardini divennero una piazza d'armi e l'intero complesso venne trasformato in caserma causandone un progressivo degrado; un degrado che continuo fino al 1999 a causa delle due guerre mondiali e dei vandali che spogliarono il palazzo di tutti i materiali riutilizzabili.

Il progetto del restauro della Reggia e dei suoi giardini avvenne tra il 1999 ed il 2007.

La Reggia di Venaria Reale ai giorni nostri

Oggi Il complesso è imponente: la facciata principale in intonaco risulta sulla parte destra come "sfregiata" da una cesura di mattoni a vista che delimitano la parte seicentesca da quella settecentesca.

I meravigliosi interni sono ricchi di statue, stucchi, dipinti e raffigurazioni di selvaggina, che indicano l’uso del complesso al tempo sabaudo, mentre l’immenso spazio utilizzato dai giardini (inaugurati nel 2007) sono un magnifico esempio dell'arte del giardino barocco internazionale del XVII e XVIII secolo.

Indirizzo: Piazza della Repubblica, 4 - Venaria Reale (Torino)

Orari: Lunedì: giorno di chiusura (tranne eventuali giorni Festivi)​
Da martedì a giovedì: dalle ore 10 alle 17
venerdì e sabato: dalle ore 10 alle 23.30
domenica e festivi: dalle ore 10 alle 19.30

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Il castello di Stupinigi

Ricordo di averlo intravisto tantissimi anni fa passando sulla strada di fronte al castello e mi aveva talmente colpito da ripromettermi di andare a visitarlo.

Il castello, adibito a palazzina di caccia venne eretto per i Savoia fra il 1729 e il 1733 su progetto dell'architetto Filippo Juvarra; l’inaugurazione del complesso alla vita di corte avvenne nel 1739, in occasione della visita a Torino del granduca di Toscana Francesco di Lorena, futuro imperatore del Sacro Romano Impero e fratello della regina di Sardegna Elisabetta Teresa.

Nel 1740 furono aggiunte altre due ali, che ospitavano le scuderie e le rimesse agricole fiancheggianti al viale alberato d'ingresso alla tenuta.

Oggi è proprietà della Fondazione Ordine Mauriziano, un ente governativo dedicato alla sua conservazione e valorizzazione.

Cosa vedere fuori Torino nel Castello di Stupinigi?

Il cuore della Residenza è il grande salone ovale con balconate davvero suggestive; dal salone centrale partono quattro bracci più bassi che formano una croce di Sant'Andrea, dove si trovano gli appartamenti reali e quelli per gli ospiti.

Le sontuose decorazioni riportano alla pratica venatoria, gli arredi sono in stile rococò ed i materiali sono una testimonianza dello sfarzo della corte a quei tempi. Ecco le sale che meritano una tua visita:

    • Appartamento di Levante o del duca del Chiablese.
    • La sala da gioco, destinata allo svago della corte, di forma rettangolare con gli angoli smussati.
    • Sala degli specchi e il gabinetto di Paolina Bonaparte.
    • La Sala del Bonzanigo con il suo meraviglioso soffitto affrescato.
    • Saletta del pregadio o Sala delle Cacce.
    • Appartamento della regina e del re.
    • La sala degli Scudieri.
    • Cappella di Sant'Uberto.
    • L’Appartamento del duca di Savoia.
    • Il giardino della palazzina e la tenuta di caccia.

Indirizzo: Piazza Principe Amedeo, 7 - Stupinigi, Nichelino (Torino)

Orari:lunedì: chiuso
martedì, mercoledì, giovedì e venerdì: dalle 10.00 alle 17.30 (ultimo ingresso ore 17.00)
sabato, domenica e festivi: dalle 10.00 alle 18.30 (ultimo ingresso ore 18.00)

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Il Castello Ducale di Aglié

Hai seguito la serie televisiva italiana “Elisa di Rivombrosa”? Io qualche puntata l’avevo vista ed il castello dove sono state girate le scene mi era piaciuto davvero tanto… sai qual è il nome di questo castello? Il Castello Ducale di Agliè.

Situato nell’omonimo comune, fa parte delle Residenze Sabaude del Piemonte ed è un edificio dallo stile architettonico particolare, contraddistinto da diversi stili che si sono succeduti nel corso dei secoli. Infatti nel vederlo dal lato che affaccia sulla piazza non l’avevo riconosciuto… ma nel momento in cui mi sono affacciata sui giardini, sono stata subito catapultata nei ricordi della serie televisiva.

Posto a circa 30 km da Torino la storia del Castello di Aglié ha inizio nel medioevo, a cui risale il primo nucleo della costruzione. Nel 1764 i Savoia acquistarono la proprietà facendola diventare una tenuta reale commissionando la costruzione degli appartamenti e della chiesa, collegati al palazzo attraverso una galleria a due piani.

Durante l'occupazione di Napoleone, il castello di Agliè diventò un ricovero ed il parco circostante venne ceduto a privati ed adibito all'agricoltura.

Tra il 1823 ed il 1840 la proprietà, ritornata nelle mani dei Savoia, subì numerose ricostruzioni; vennero cambiati gli interni e gli arredi, venne modificato l’aspetto del giardino costruendo anche un laghetto, dandogli un aspetto più romantico. Nel 1939 il meraviglioso castello venne venduto allo stato italiano.

Cosa vedere fuori Torino nel castello di Agliè?

Oggi al suo interno puoi vedere gli arredamenti originali, i quadri e gli affreschi numerosi oltre agli splendidi giardini.

Indirizzo: Piazza Castello, 1 –Agliè 

Orari: Da martedì a Domenica dalle 8.30 alle 19.30 (ultimo ingresso 18.00)
chiuso dal lunedì

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Castello di Moncalieri

Eccoti un’altra residenza reale che merita di essere visitata.

Il castello, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, è stato riaperto al pubblico nel 2017, dopo che un incendio, avvenuto nel 2008, distrusse varie parti dell’edificio. Sorge sulla sommità di una collina nel centro storico di Moncalieri (a pochi km dal centro di Torino) ed al suo interno si trova la caserma dei carabinieri "Alfredo Serranti".

Anche questo castello ha una lunga storia: risale al XVII secolo ed era un massiccio fortilizio per controllare l'accesso da sud a Torino; nella seconda metà del XV secolo, il castello venne ampliato fino a renderlo dimora ducale di sovrani e nobili. Ma subì altre numerose ristrutturazioni ed ampliamenti anche nei secoli a seguire, fino al 1798, anno in cui le truppe francesi occuparono il castello per usarlo come carcere ed ospedale militare.

Nel 1817, anno in cui i Savoia ripresero la proprietà, ricominciarono le opere di restauro e le varie modifiche soprattutto al suo interno, creando numerosi appartamenti reali e sfarzosi. Durante la seconda guerra mondiale, venne occupato dai nazi-fascisti e dai partigiani; successivamente, nel 1948, divenne la sede del Primo Battaglione Carabinieri Piemonte. La struttura attuale è a ferro di cavallo con quattro possenti torrioni angolari.

Cosa vedere fuori Torino all’interno del Castello di Moncalieri?
    • Gli appartamenti di Maria Letizia, con i suoi soffitti settecenteschi riccamente decorati.
    • La Sala da ricevimento.
    • Il Gabinetto Cinese.
    • L’appartamento di Vittorio Emanuele II.
    • Il Salotto della Regina, riccamente arredato con decorazione in palissandro e bois de rose.
    • La Camera da letto della regina.
    • Cappella Reale del 700.

Indirizzo: Piazza Baden Baden, 4 – Moncalieri

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Castello della Mandria

Il primo re che si stabilì in questa residenza sabauda fu Vittorio Emanule II, dove si dedico principalmente alla caccia, costruendo una muraglia attorno all’area ed inserendo molte specie animali; ma la storia del castello risale al 1708, quando la struttura venne realizzata e utilizzata per l’allevamento dei cavalli.

Nel 1860, sempre Vittorio Emanuele II, cominciò i lavori di ingrandimento ed allestimento degli appartamenti reali, e nel 1861 vennero realizzati i due casini di caccia: “Villa dei Laghi” e “La Bizzarria”. La tenuta venne venduta nel 1880 alla famiglia “Medici del Vassallo” che la ampliarono fino a diventare una vera e propria comunità dedita all’allevamento.

La FIAT acquisto dalla famiglia la tenuta nel secondo dopoguerra, facendone, in una parte una pista di collaudo e campi da golf, nell’altra un centro residenziale.

Il castello cambiò nuovamente proprietario nel 1976 e venne istituito il Parco Regionale della Mandria. Nel 1997, gli appartamenti e la manica neogotica del palazzo entrarono a far parte del circuito delle Residenza Sabaude protetto dall’UNESCO.

Cosa vedere fuori Torino nel castello?

Oggi puoi vedere gli interni e gli appartamenti oltre al meraviglioso parco naturale.

Gli appartamenti Reali abitati da Vittorio Emanuele II sono stati recentemente restaurati; sono composti da 20 sale, arredate dai preziosi manufatti, da opere d'arte ed arredi delle antiche collezioni sabaude.

Indirizzo: Viale Carlo Emanuele II, 256 - Venaria Reale

Orari: martedì-venerdì: 10.00-16.00

sabato, domenica e festivi: 10.30–17.00

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Castello di Govone

Fu una delle residenze dei Savoia tra gli anni 1792 e 1870, ma dal 1997 è uno degli edifici che fa parte del sito residenze sabaude iscritto alla lista del patrimonio dell'umanità UNESCO. Il castello è sito nel comune di Govone, in provincia di Cuneo.

Anche la storia di questo castello è molto lunga; infatti già nell’epoca medioevale era una fortezza. Tra la fine del 1600 e la prima metà del 1700 i famosi architetti Guarino Guarini e Benedetto Alfieri, restaurarono ed ampliarono il castello, delimitandolo a nord e ad ovest da un vasto parco all'inglese e ad est da un giardino pensile, ricco di aiuole, fontane ed alberi.

Sai che in questo castello nel 1730 soggiornò Jean Jacques Rousseau?

I Savoia invece fecero ridecorare gli interni con spettacolari affreschi e splendidi trompe-l'oeil, come quelli di ispirazione mitologica che decorano il salone d'onore.

Cosa vedere fuori Torino nel castello?

Sale decorate da preziose carte cinesi, il salone da ballo (affrescato con scene mitologiche di Luigi Vacca), gli affreschi del grande salone centrale ed il giardino settecentesco all'italiana, dove fioriscono numerose varietà di rose e una rara specie di tulipano selvatico.

Indirizzo: Piazza Roma, 1- Govone (Cuneo)

Orari: Da aprile ad ottobre

Tutti i venerdì dalle 15 alle 18

Sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18

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Castello Reale di Racconigi

Si trova nel comune di Racconigi, in provincia di Cuneo, e poco distante da Torino.

L’originale fortificazione risale al XI secolo sui resti di un precedente monastero. Dopo la morte della Marchesa di Susa (nel 1901), i marchesi di Saluzzo occuparono la proprietà, ampliandola e facendo innalzare un castello a pianta quadrata con cortile interno, destinato alla difesa dei territori.

Nel XIV secolo, l’ultimo principe di Savoia-Acaia, ottenne il feudo ed il castello, ma in seguito divenne residenza ufficiale della dinastia Savoia-Carignano. La struttura, nel 1620, era un classico castello medioevale con quattro grandi torri angolari, il fossato ed il ponte levatoio; rimase invariato fino alla metà del XVII secolo, quando l’architetto Guarini venne incaricato di trasformare la fortezza in residenza estiva.

Nel 1757 l’architetto Giovanni Battista Borra venne incaricato di dare alla tenuta uno stile più neoclassico; la sistemazione coinvolse: il Salone d'Ercole, l'attigua Sala di Diana e l'allestimento delle stanze dell'Appartamento Cinese, decorate con preziose carte da parati in carta di riso.

L’aspetto del castello ai giorni nostri, lo si deve principalmente al restauro avvenuto nel 1832; la residenza venne ulteriormente ampliata e restaurata, gli interni vennero riallestiti con mobili dell’epoca ed il parco acquisì un aspetto più romantico. La residenza dal 1994 è in parte visitabile ed è oggetto di continui restauri conservativi.

Cosa vedere fuori Torino in questo castello?

Nel castello sono costuditi ambienti del 700, altri neoclassici ed altri della prima metà del 900:

    • Il Salone d’Ercole
    • La Sala di Diana.
    • Il Gabinetto Etrusco.
    • L’appartamento Cinese.
    • Sala del Ricevimento.
    • Galleria dei Ritratti.
    • La Biblioteca di Carlo Alberto.
    • Il Salotto della Musica di Maria Josè.
    • La Camera da letto della Regina Elena.
    • Il bagno di Umberto II.

Il parco, che contiene oltre 2000 alberi (ippocastani, querce, olmi, carpini, platani, tigli, cedri, meli e ciliegi) è attraversato da una rete di canali ed è stata allestita una piccola darsena per le gite in barca.

Indirizzo: Via Francesco Morosini, 3, Racconigi (Cuneo)

Orari: Da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00

Lunedì chiuso

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Castello della Contessa Adelaide o di Susa

A circa 50 km da Torino e sulla rocca del comune di Susa, trovi questo castello che ospita il Museo Civico della città. L’attuale castello sorge su resti di epoca preromana; di quell’epoca rimangono le fondazioni, un atrio di ingresso, alcune tessere di un pavimento a mosaico ed alcune volte degli ambienti sotterranei.

L’edificio venne spesso ristrutturato nel corso dei secoli, fino a giungere ai giorni nostri come un complesso a forma di L; l'aspetto attuale deriva dalla ristrutturazione effettuata nel 1750 in occasione delle nozze tra Carlo Emanuele III e l'infanta Maria Antonia, mentre dell'antica costruzione medievale non rimangono che le bifore e le caditoie sulle pareti che si affacciano sul centro storico.

Sai che nel 1629 Luigi XIII ed il cardinale Richelieu vi hanno soggiornato a lungo?

Indirizzo: Via Al Castello, 14 - Susa (Torino)

contessa adelaide

Castello Reale di Pollenzo

È una delle residenze sabaude riconosciute nel 1997 dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità.

Nel 1386 venne promossa la costruzione di un castello ad opera dell'ingegnere Andrea da Modena; trascorsi pochi decenni, la rocca venne trasformata in prestigiosa residenza feudale dei marchesi di Romagnano. Nella prima metà dell’Ottocento re Carlo Alberto decise di creare qui un’impresa agricola modello atta a sperimentare e migliorare la rendita delle attività agricole.

Su progetto di Ernest Melano e Pelagio Palagi, Carlo Alberto fece edificare, tra il 1833 e il 1850, il complesso, creando la nuova immagine neogotica del borgo, grazie anche agli interventi alla piazza, alla torre ed alla Chiesa di San Vittore, collegata al castello e costruita negli anni 840, in forme neogotiche da Ernesto Melano.

Indirizzo: Piazza Vittorio Emanuele II, 8 – Pollenzo (Cuneo)

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Grazie all'eredità dei patrimoni della Casa Reale, Torino ed i suoi dintorni conservano tesori davvero preziosi: imponenti dimore in cui hanno soggiornato re e nobili, residenze lussuose, armi, gioielli, arazzi, arredi.

Per conoscere meglio i tesori imperdibili della città ed i palazzi che hanno fatto la storia del capoluogo piemontese, per secoli cuore del Regno dei Savoia, ti invito a questo link

COSA VEDERE A TORINO: storica e nobile città italiana

L’Italia, è un Paese ricco di storia e di cultura, è un Paese che incanta ed appassiona, è un Paese che và visitato in ogni suo angolo, perché in ogni angolo trovi qualcosa di sensazionale… esattamente come Torino ed i suoi dintorni…

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