Cosa vedere a Venezia oltre ai classici e conosciutissimi luoghi? Sicuramente conosci Venezia per molti suoi edifici storici come:
Esistono però all’interno della città, moltissimi altre aree meno famose e di una bellezza incredibile…Una settimana a Venezia non ti sarebbe sufficiente per visitarle tutte.
Quindi quali sono questi luoghi così belli e meno conosciuti? Cosa visitare a Venezia negli angoli più nascosti?
Tripinworld è andata per te alla scoperta della parte meno nota della città, camminando e perdendosi spesso tra le numerose calle.
Ti sei mai perso a Venezia?Io mi sono felicemente persa nel centro scoprendo una parte molto affascinante di Venezia, composta dai numerosi e caratteristici vicoletti, ponti e piccoli canali. Quindi un articolo su cosa vedere a Venezia oltre a Piazza San Marco era per me d’obbligo, cercando di trasmetterti l’entusiasmo che questa parte della città mi ha lasciato.
Cosa leggerai in questo post:
La Laguna di Venezia (patrimonio mondiale dell’UNESCO) occupa una superficie di circa 550 km², di cui:
La laguna di Venezia ha quasi 6.000 anni e si è formata su una pianura costituita da sedimenti trasportati dal fiume Brenta e dal fiume Piave, come conseguenza del continuo fenomeno dell’abbassamento del suolo e dell’innalzamento delle acque dovuto allo scongelamento dei ghiacciai. Per fortuna questo fenomeno escluse alcune aree di terreno ed ecco perché oggi abbiamo tutte queste isole che la compongono.
È separata dal mare aperto dai lidi, lunghi cordoni sabbiosi talvolta arginati dall'uomo con opere di varia natura ed è proprio grazie all’intervento dell'uomo, come vedremo tra poco, che si è evitato il suo graduale interramento. L'apporto dei sedimenti trasportati dagli stessi fiumi, responsabili indiretti della sua creazione infatti, resta ancora tutt'oggi costante e sin dalla nascita della Repubblica Veneziana, l’uomo ha dovuto combattere contro questo fenomeno.
Spesso non ci pensiamo.
Oggi possiamo godere di questo spettacolo incredibile solo grazie alle opere di ingegneria idraulica del passato che deviarono il corso dei fiumi immissari della laguna, portando le loro foci all'esterno e solo grazie alle continue manutenzioni dei rii e canali interni di Venezia, volte a cavare il fango in eccesso accumulato durante gli anni. La Laguna Veneta è un’opera di ingegneria idraulica che tutto il mondo ci invidia, frutto dei secoli e della caparbietà degli uomini che l’abitavano e che ancora oggi l’abitano.
Venezia dunque, è unica proprio per la sua laguna ed i Veneziani lo compresero sin da subito, cercando di preservare la bellezza di questo eco-sistema in tutti i modi possibili ed immaginabili, combattendo contro la natura stessa che l’aveva generata. Non esiste al mondo un’altra città con le stesse peculiarità e malgrado i suoi meravigliosi palazzi e la sua importante storia, Venezia senza la sua laguna non sarebbe così conosciuta e famosa.
La storia della Serenissima ci insegna molto.
Le cronache del tempo narrano che sin dalla fondazione di Venezia i vari fiumi veneti (Sile, Brenta, Adige per citare i più importanti), procuravano grossi problemi. La quantità di materiale fangoso e sabbia che trasportavano questi fiumi sfociavando direttamente nella laguna, era sempre enorme. Quindi i Veneziani, dovettero sin da subito ingegnarsi per evitare che la loro terra si trasformasse in una grande distesa di sabbia con varie opere ingegneristiche, spesso all’avanguardia rispetto ai tempi.
Furono tutti interventi intelligenti e necessari ed è grazie a questo che oggi abbiamo una città cosi straordinaria ed di una bellezza unica nel mondo. Il governo della Serenissima investì una fortuna nella tutela della laguna, cambiando il corso dei fiumi, costruendo canali e argini per preservarla...
Ma vivere in laguna non è semplice.
Abitare in una casa che affaccia sul Canal Grande o su uno dei suoi secondari canali è terribilmente affascinante… chi non vorrebbe svegliarsi e godersi una vista così particolare e originale? Come spesso accade non è tutto oro quello che luccica!
Vivere in un laguna con tanti canali che attraversano la città, diventa un problema durante i periodi di piogge abbondante o con particolari condizioni atmosferiche. Chissà quante volte hai sentito parlare dell’acqua alta a Venezia… È, come immaginerai, una condizione che crea numerosi problemi.
In più punti le acque del bacino e del canale si riversano sulle calle, allagando nei piani bassi le abitazioni costruite sulle sponde ed irrompendo su alcuni punti dei passaggi pedonali. I motivi perché questo succede sono chiari a tutti e legati alle condizioni metereologiche.
La laguna di Venezia si trova all'estremità settentrionale del Mar Adriatico e spesso soffia a lungo un forte vento con direzione proveniente da sud. In queste condizioni di vento, l’acqua del mare viene trasportata a nord riversandosi nell’imbocco della laguna, attraverso le bocche che si aprono fra i cordoni sabbiosi.
Altro fenomeno meteorologico che provoca l’acqua alta a Venezia è legato alle grandi perturbazioni atmosferiche. Una zona di bassa pressione sull'alto Adriatico e di alta pressione sull'Adriatico meridionale, fa sì che l’acqua si sposti a nord del bacino con aumento del livello di diversi centimetri. Questo costringe chi è a Venezia a dover camminare immergendo i piedi in 30 cm di acqua.
Come hanno risolto i veneziani questo inconveniente?
Durante i periodi molto piovosi che finiscono per allagare Venezia, i veneziani costruiscono delle passerelle poste lungo tutto il tratto che viene allagato. Si cammina sospesi sulle acque! Le zone solitamente interessate da questo fenomeno sono: Piazza San Marco, la zona più bassa della città ed i dintorni del Ponte di Rialto.
Quella rappresentata dai numerosissimi canali di Venezia è la parte della città che più prediligo. Apprezzare Venezia significa amare i suoi canali… ed è impossibile non rimanerne estasiato. Camminare tra le sue viuzze che costeggiano i canali ed attraversare tutti i suoi piccoli ponti è una delle emozioni più grandi che puoi avere quando visiti Venezia. La meraviglia del camminare seguendo la lunghezza dei canali, ti porta a scoprire la Venezia popolana fatta di abitazioni, di chiese che non pensavi esistessero, di piccole piazze e di tutti quei ponti che ne permettono l’attraversamento.
Hai mai pensato di usare qualche giorno di vacanza per visitare anche questa caratteristica parte di Venezia? Cosa vedere a Venezia se ti incammini nei luoghi meno noti?
Il termine canale viene usato per indicare le vie acquee che per ampiezza, lunghezza e densità di traffico, costituiscono le vere e proprie dorsali del sistema di navigazione interno alla città e per denominare i percorsi lagunari navigabili che circondano la città e la collegano alla terraferma.
Questi sono i canali urbani di Venezia:
Altri canali con maggior flusso acqueo ed una profondità maggiore rispetto alla laguna circostante:
Infine le vie acquee che fino al XIX secolo segnavano i confini della città con la laguna prima di essere inglobati nella città:
“El Canalasso” (in dialetto veneziano) meglio conosciuto come Canal Grande, è il principale canale di Venezia. Lungo 3.800 metri e largo dai 30 ai 70 metri, divide (tracciando una S rovesciata) in due parti il centro storico della città. Il Canal Grande nasce prima di Venezia e la costruzione della città si è dovuta adeguare al percorso che le acque compiono. Essendo l’arteria principale della rete di rii e canali che scorrono nel centro storico, da sempre è stato utilizzato per il trasporto della mercanzia, che negli scorsi secoli giungeva a Venezia da oriente e da tutte le località con cui la città commerciava.
Forse non sai che la famosa Regata Storica che si tiene a Venezia ogni anno è in onore dei fasti e le tradizioni che caratterizzarono la Serenissima.
Sulle sue acque si affacciano i più prestigiosi palazzi di Venezia, edificati in gran parte tra il XII e il XVIII secolo, simboli del benessere e della potenza della Serenissima in quegli anni.
Al Canal Grande affluiscono i principali rii di Venezia:
Ecco cosa vedere a Venezia! I suoi meravigliosi canali.
Sono 4 i ponti che attraversano il Canal Grande:
Il primo ad essere costruito fu il Ponte di Rialto, di cui si ha notizia fin dal 1264, poi venne edificato in pietra nel 1592 esattamente come lo vediamo oggi.
Più tardi nel 1864, si costruì il Ponte dell'Accademia,
Nel 1931 si costruì il Ponte degli Scalzi di fronte alla Stazione Ferroviaria Santa Lucia
Infine si costruì il Ponte della Costituzione, inaugurato il 11 settembre 2008.
Il mio preferito, il Canal di Cannaregio, è una delle vie d’acqua più importanti di Venezia che collega il Canal Grande con l’area nord- ovest del sestiere di Cannaregio. La larghezza del canale varia dai 27 metri presso l’Università Cà Foscari, ai 22 metri presso il Ponte delle Guglie, permettendo la navigazione alle piccole imbarcazioni ed ai battelli dell’ACTV.
Due ponti caratteristici attraversano il canale:
Il Ponte delle Guglie, che risale al XVI secolo, ed il Ponte dei Tre Archi, l’unico esempio rimasto a Venezia di un ponte a più arcate.
Molte delle facciate dei palazzi che si alternano sui lati del canale hanno un valore architettonico, come pure le chiese. Ecco cosa vedere a Venezia!
“Vigano” era l’antico nome con cui veniva chiamato il Canale della Giudecca, uno dei maggiori canali che sfociano nel bacino di San Marco a Venezia. Divide il sud del sestiere di Dorsoduro dall’isola della Giudecca. È profondo da un minimo di 4 metri ad un massimo di 12 ed è largo da un minimo di 244 metri ad un massimo di 450.
Oltre al bellissimo panorama che ti offre, cosa vedere a Venezia nel Canale della Giudecca?
Quante volte hai sentito parlare delle navi da crociera che transitano vicino a San Marco? E’ proprio in questo canale che puoi vedere a soli 2 passi da te queste immense navi che transitano per raggiungere il porto!
Il Rio di Palazzo, scorre tra i sestieri di San Marco e Castello finendo nel Bacino di San Marco dopo essere passato sotto numerosi ponti (tra i più conosciuti il Ponte della Paglia e Ponte dei Sospiri) e permettendo a bellissimi palazzi di affacciarsi sulle sue acque, tra cui il Palazzo Ducale e il Palazzo Patriarcale.
Sai qual è la differenza tra canali e rii di Venezia?
I canali sono quei corsi d’acqua con un tracciato limitato dai pali, (brigole) quelli che nel tempo sono stati inglobati negli interventi di interramento e che sono sempre navigabili, mentre i rii sono canali naturali ed artificiali (i primi sono dritti e rettilinei e i secondi sono con qualche curva) non sempre navigabili, considerando anche spesso le piccole dimensioni.
Dimenticando per un attimo i più famosi ponti di Venezia che ti ho descritto nel primo articolo sulla città e che trovi a questo link voglio ora informarti sui ponti minori che non tutti conoscono, ma che per me sono terribilmente affascinanti. Non posso soffermarmi a descriverteli tutti, diventerebbe un articolo troppo lungo da leggere, ma ti segnalo cosa vedere a Venezia tra i suoi numerosi ponti:
Incamminati per le calle di Venezia e ne scoprirai tanti altri, quasi tutti con nomi particolari che richiamano un avvenimento accaduto.
Il Ponte della Costituzione o di Calatrava è il quarto ponte che attraversa il Canal Grande.
Venne commissionato dal Comune di Venezia nel 1999 e si trova in un punto strategico della città; collega la stazione ferroviaria di Santa Lucia con il Piazzale Roma, ultimo accesso per le automobili a Venezia. La lunghezza del ponte è di 94 metri e l’ampiezza di 81 metri ed è composto con elementi in acciaio e lamiere. Il parapetto è interamente in vetro e permette una vista sul Canal Grande.
All’interno dei corrimano sono installate lampadine a led che dissipano il raggio di luce nei parapetti in vetro.
Io l’ho vista mentre vagavo per il sestiere di Cannaregio, percorrendo ogni piccola calle che conduceva verso il Canal Grande. Ma durante una gita in barca sul canale la noti sicuramente!
La Cà d’Oro è uno dei più esaustivi esempi dello stile gotico-veneziano ed uno dei più importanti Palazzi sul Canal Grande a Venezia. Il suo nome deriva dalle decorazioni d’oro che ornavano la facciata, oggi purtroppo completamente perse. Non è tra i palazzi più grandi in stile gotico di Venezia ma i dettagli decorativi gli conferiscono un particolare fascino.
Cosa vedere a Venezia all’interno della Cà d’Oro?
L’interno è lussuosissimo per i marmi utilizzati nella pavimentazione e per le due logge che affacciano sul Canal Grande, grazie al restauro del barone Giorgio Franchetti, appassionato di mosaico, che acquisto il palazzo nel 1894. Di straordinario interesse è la bellissima corte interna, con la vera da pozzo quattrocentesca scolpita da Bartolomeo Bon (che svolse numerosi lavori anche sul Palazzo Ducale).
Il barone Franchetti nel 1922 morì, lasciando allo Stato le sue proprietà e nel 1927 fu inaugurato il museo Galleria Franchetti. L’edificio ospita una collezione di opere d’arte delle più importanti scuole e mobili antichi, arazzi e sculture rinascimentali.
Tra i numerosi capolavori esposti trovi:
Orari di apertura:Lunedì: 8.15 - 14.00. Da martedì a domenica: 8.15 - 19.15.
Gli orari di domeniche e festivi sono suscettibili di variazioni.
La biglietteria chiude mezz'ora prima.
Chiuso il 25 Dicembre, 1 Gennaio, 1 Maggio (salvo disponibilità del personale su base volontaria)
Eccoti un altro grandioso palazzo a Venezia. Cà Pesaro si trova in sestiere Santa Croce e venne progettato nel 600 dall’architetto Baldassarre Longhena, incaricato dalla nobile famiglia Pesaro, proprietaria dell’edificio.
La morte dell’architetto prima della fine dei lavori portò la famiglia Pesaro ad affidare il completamento del palazzo ad Antonio Gaspari.
Cosa vedere a Venezia a Cà Pesaro?
Nel più importante palazzo barocco della città di Venezia, oggi vi è ospitato un museo con importanti collezioni dell’800 e del 900, con opere di Kandinsky, Klee, Matisse, Moore ed una ricca collezione di opere artistiche italiane: Antologia di opere di autori italiani e stranieri dell'Ottocento e del Novecento.
Oltre a sale dedicate a:
Orari di apertura:Dal 1 novembre al 31 marzo 10.00-17.00 - Dal 1 aprile al 31 ottobre 10.00-18.00.
Chiusura biglietteria un'ora prima.
Chiuso lunedì e 25 dicembre, 1 gennaio e 1 maggio
Nel sestiere di Dorsoduro trovi un altro tra i palazzi più importanti di Venezia. Ca' Rezzonico è affacciato sul Canal Grande, poco distante da Ca' Foscari.
Anche questa fastosa dimora patrizia venne inizialmente progettata dell’architetto Baldassarre Longhena, ma ultimata (alla morte del famoso architetto) da Giorgio Massari, per conto della famiglia Rezzonico. Il palazzo venne acquistato dalla città di Venezia nel 1935, dando vita al Museo del Settecento Veneziano con dipinti ed arredi d'epoca provenienti da altri palazzi, tra i quali il famoso salotto scolpito da Andrea Brustolon.
Cosa vedere a Venezia nella Cà Rezzonico?
Dipinti, arredi, oggetti di vita quotidiana, nonché affreschi strappati o tele da soffitto provenienti da altri palazzi cittadini, compongono il fasto e lo splendore di una dimora del 700 veneziano. Trovi anche una gondola realizzata nel XIX secolo che presenta al centro il tradizionale “felze”, una cabina smontabile che garantiva una comoda intimità ai viaggiatori.
Orari di ingresso:Dal 1 novembre al 31 marzo 10.00 – 17.00 (biglietteria 10.00 – 16.00) - Dal 1 aprile al 31 ottobre 10.00 – 18.00 (biglietteria 10.00 – 17.00)
Chiuso martedì
Il palazzo che viene chiamato Casa Goldoni è un museo ospitato da palazzo Centani ed è una delle residenze di Carlo Goldoni a Venezia. Venne acquistato da un comitato di cittadini e donato alla città nel 1931. Il museo ha ospitato dal 1953 l’istituto di studi teatrali e negli anni recenti è stato ristrutturato come museo, ampliando e riallestendo gli spazi espositivi. Casa Goldoni fa parte della Fondazione Musei Civici di Venezia.
Cosa vedere a Venezia all’interno di Casa Goldoni?
L’allestimento comprende dipinti ed elementi di arredo settecenteschi che riprendono le illustrazioni delle commedie di Goldoni tratte dalle prime e fortunate edizioni delle sue opere.
Orari di apertura: Dal 1 aprile al 31 ottobre 10.00 – 17.00 - Dal 1 novembre al 31 marzo 10.00 – 16.00
Chiusura biglietteria 30 minuti prima.
Chiuso il mercoledì, 25 dicembre, 1 gennaio e 1 maggio
Unico, originale, particolare, questi sono i termini con cui si può definire il Palazzo Contarini del Bovolo, un edificio che sembra uscito dalla fiaba di Hansel e Gretel, catapultati nella Serenissima. L’edificio in stile gotico si trova nel sestiere di San Marco ed è affacciato sul rio di San Luca.
Cosa vedere a Venezia a Palazzo Contarini del Bovolo?
La costruzione risale tra il 300 e il 400, ma la sua particolarità è data dall'originale scala a chiocciola (che venne aggiunta successivamente al palazzo)... E' un magnifico esempio di architettura gotica a Venezia. La scala è alta 26 metri, (80 gradini) composta da mattoni e pietre d’Istria e formata da logge ed archi in tutta la sua altezza. Trovare il palazzo e la sua famosa scala a chiocciola non è semplicissimo, devi cercarlo con attenzione considerando che si trova in un vicolo cieco.
Orari di apertura: Tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.30 e dalle 14.00 alle 18.00
Chiusure: 1 gennaio, 15 agosto, 1 novembre, 25 e 26 dicembre
La particolarità di Palazzo Grassi, nel sestiere di San Marco, è data dalla sua mole e dal suo candore dovuto al rivestimento totale in pietra d’Istria e dal suo stile neoclassico ispirato più al modello romano che a quello veneziano. L'architetto Massari progettò il palazzo intorno al 1740, su commissione dei Grassi, una ricca famiglia veneziana di mercanti. Venne completato dopo 20 anni ed usato per abitazioni sontuose fino all’acquisto da parte della Fiat nel 1984. Il restauro, iniziato nel 1985, fu affidato agli architetti Gae Aulenti e Antonio Foscari.
Cosa vedere a Venezia a Palazzo Grassi?
È sede di mostre di interesse internazionale.
In occasione delle mostre, è aperto con il seguente orario: Dalle ore 10.00 alle ore 19.00 (ultima entrata ore 18.00).
Chiuso il martedì.
Posto nel sestiere di Santa Croce, il Palazzo Mocenigo ha subito un completo e radicale intervento di restyling. L’antico palazzo apparteneva alla famiglia Mocenigo, una delle più importanti e prestigiose dinastie veneziane, ma nel 1985 diventerà il Museo di Palazzo Mocenigo - Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume. Venne donato al Comune di Venezia nel 1945.
Cosa vedere a Venezia nel Palazzo Mocenigo:
Oggi oltre al Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume, trovi un ampliamento che coinvolge 19 sale e ripropone gli arredi di una nobile abitazione veneziana del XVIII secolo, con nuove tappezzerie che riproducono fedelmente quelle originali, ed un museo dedicato alla Storia del Profumo e delle essenze. Internamente, nelle sale del primo Piano Nobile, il palazzo ha affreschi ben conservati.
Orari di apertura:Dal 1 novembre al 31 marzo 10.00-16.00 - Dal 1 aprile al 31 ottobre 10.00-17.00.
Chiuso il lunedì
Nel Campo di San Rocco trovi la Scuola Grande di San Rocco, istituita da una confraternita di veneziani benestanti.
Cosa vedere a Venezia alla Scuola Grande di San Rocco?
E’ nota per i dipinti che ornano le sale realizzati da Tintoretto, a cui venne affidato nel 1564 il compito di decorare la scuola, realizzando una delle sue opere più importanti definita come Cappella Sistina di Venezia. Accanto alla scuola si trova la chiesa, anch'essa dedicata a S.Rocco, costruzione del XVI secolo e rifatta dall'architetto Giovanni Scalfurotto nel 1700.
Orari di apertura:Orario 9.30 – 17.30 tutti i giorni.
Chiusura della biglietteria 30 minuti prima.
Chiuso il 25 Dicembre, 1 Gennaio
La scuola, che si trova nella zona di San Polo, venne istituita nel 1307 ed alla sede eretta nel XV secolo venne aggiunto l’imponente e meraviglioso portale in stile rinascimentale nel 1481. Lo stabile venne acquistato da privati nel 1856 utilizzandolo fino ai giorni nostri con il ruolo di confraternita.
Cosa vedere a Venezia nella Scuola Grande di S.Giovanni Evangelista:
È un complesso monumentale con illustri esempi di arte ed architettura del Gotico, Rinascimento e Barocco veneziano, ad opera del Codussi, Lombardo, Massari, Morlaiter, Palma il Giovane, Tintoretto, Longhi. Inoltrandosi nella Scuola superi un campiello dove si trova la piccola chiesa dedicata a San Giovanni Evangelista e l’antico cimitero dei confratelli e trovi la sede di mostre d’arte e esposizioni.
Orari di apertura: Gli spazi della Scuola Grande sono aperti al pubblico solo occasionalmente nelle giornate in cui non viene svolta l'abituale attività congressuale.
La Chiesa di S.Aponal si trova sempre nel sestiere di San Polo a Venezia non lontano dal Ponte di Rialto, lungo il percorso che conduce ai Frari. Venne eretta nel 1034 da famiglie di Ravenna e dedicata al Santo martire Apollinare. La facciata della chiesa ed il suo campanile conservano parti dell’architettura originaria dei ravennati, nonostante la ricostruzione del 1500 che le dette un aspetto architettonico più gotico. Inoltre la facciata è cosparsa di numerose sculture e bassorilievi relativi alle Scuole che all'interno avevano un altare sul quale officiare le proprie liturgie ed orazioni.
Attualmente è chiusa al culto ed adibita a deposito dell'archivio del Comune.
Situata nel sestiere di San Polo e lontana dai circuiti turistici, la Chiesa di San Cassiano venne costruita nel IX secolo. L’edificio subì numerose ricostruzioni e restauri e nonostante l’esterno un po' anonimo al suo interno custodisce opere di immenso valore.
Cosa vedere a Venezia all’interno della chiesa?
Trovi l’opera dipinta nel 1568 da Jacopo Tintoretto che rappresenta la "Crocefissione" e la pala dell’altare “Vergine col Bambino” di Giambattista Pittoni. Adiacente alla sacrestia trovi la cappella dedicata a San Carlo Borromeo, costruita nel 1746 ed impreziosita da marmi policromi e stalli in legno di noce.
Posta nel sestiere di Castello, la Basilica dei Santi Giovanni e Paolo appare con un’altissima facciata con un rosone centrale e due occhi laterali. In alto la facciata è decorata da 3 statue dei santi domenicani: San Tommaso d’Aquino, San Pietro Martire e san Domenico. Sul retro della chiesa, il complesso delle absidi è molto interessante ed è composto da slanciate finestrature gotiche.
Cosa vedere a Venezia all’interno della Basilica?
La Basilica rappresenta il Pantheon della storia di Venezia. Conserva al suo interno i monumenti funebri di dogi e di personaggi illustri, le cui spoglie (già dal 1200) venivano deposte dopo l’esposizione di rito al popolo; ma non solo… ci sono tantissime opere d’arte importanti dei maestri Giovanni Bellini, Lorenzo Lotto, Palma il Giovane, Bartolomeo Vivarini, Paolo Veronese e Padovanino.
Gli orari di apertura della Basilica sono: Tutti i giorni: 7.30-18.30
Messe feriali: ore 8.00 e 18.30 (no luglio e agosto)
Sante Messe festive: ore 9.00, 11.00, 18.30
Eccoti uno degli esempi maggiori di architettura sacra dell’architetto veneto Andrea Palladio. La Basilica del Redentore si trova sull’isola della Giudecca ed affaccia sull’omonimo canale. Venne costruita nel XVI secolo ed intitolata a Cristo Redentore per ottenere la liberazione da una terribile epidemia di peste che nell’arco di due anni riuscì a provocare la morte di 50.000 veneziani. Sai che 3 mesi dopo la posa della prima pietra la pestilenza cessò?
L’accesso alla Basilica è composto da una gradinata di 15 gradini e la facciata, tutta in marmo bianco, è segnata da 4 colonne che sorreggono un timpano. Nelle insenature poste ai lati del portone trovi le statue di San Marco Evangelista e San Francesco d’Assisi.
Cosa vedere a Venezia all’interno della Basilica?
L’interno, semplice ma imponente, è a croce latina. Puoi ammirare le pale degli altari realizzate da Paolo Veronese, Domenico Tintoretto e Jacopo Palma il Giovane.
Una delle due sacrestie è un vero e proprio museo di opere d’arte legate al culto mariano e dei santi, ad esempio: la tavola della Madonna con il Bambino di Alvise Vivarini (1500), Battesimo di Cristo di Paolo Veronese (1561), la Madonna con il Bambino di Jacopo Palma il Giovane (1581), San Giovanni Battista di Jacopo Bassano (1566).
Ogni terzo sabato di luglio, di fronte alla facciata della Basilica ed in occasione della Festa del Redentore, ancora oggi viene organizzata una festa importante, tra le più seguite della città. I veneziani costruiscono un lungo ponte di barche che attraversa tutto il Canale della Giudecca e termina all’altezza delle Zattere, in modo da permettere ai devoti di accedere più facilmente alla chiesa.
Orari di apertura: Lunedi-sabato: 10.00-17.00 (chiusura biglietteria ore 16.45)
Domenica, 25 dicembre, 1 gennaio, Pasqua e 15 agosto chiuso
La Basilica di San Giorgio Maggiore si trova sull’isola di San Giorgio, nota anche come isola dei cipressi. L’isola di San Giorgio venne donata dal doge ad un monaco benedettino nel 982, che vi fondò il monastero di San Giorgio Maggiore. La Basilica venne edificata nel IX secolo da Andrea Palladio e la puoi vedere dalla parte di Piazza San Marco che affaccia sul bacino. Ma fu Vincenzo Scamozzi che realizzò la facciata della Basilica, tra il 1597 e il 1610.
Quante volte avrai visto l’isola e la sua chiesa nelle foto che ritraggono panorami da Piazza San Marco? Sei mai andato a visitarla?
La facciata è composta da diversi piani, due frontoni bianchi realizzati con pietra d’Istria, da colonne incassate poste su alti piedistalli ed un timpano triangolare. Al centro della facciata ci sono le nicchie con le statue di San Stefano e San Giorgio e l’iscrizione a loro dedicata. Il campanile a canna quadrata progettato dall’architetto Benedetto Buratti che oggi puoi vedere (alto 75 metri ed offre una bel panorama sulla laguna), risale al 1791 e venne ricostruito dopo un crollo avvenuto nel 1774.
La sua struttura ed i suoi colori ricordano molto il famosissimo Campanile di San Marco!
Nella controfacciata della chiesa trovi il monumento funebre a Leonardo Donà (doge dal 1606 al 1612) con gli stucchi dei 4 evangelisti posti a lato (di Alessandro Vittoria) ed i 4 Dottori della Chiesa (di Giambattista Florio). Nella navata di destra vedi nei vari altari, opere realizzare da Tintoretto e Sebastiano Ricci.
Sono tanti i dipinti di grande valore conservati nella basilica:
Madonna in trono e Santi di Sebastiano Ricci,
l’Ultima Cena e Raccolta della manna di Jacopo Tintoretto, posta ai lati dell’altare maggiore,
Tele importanti di Palma il Giovane, Domenico Tintoretto e Jacopo Bassano.
La Basilica è aperta tutti i giorni: Aprile – ottobre dalle 9.00 alle 19.00 - Novembre – marzo dalle 8.30 alle 18.00
La Chiesa dei Santi Apostoli si trova nel sestiere di Cannaregio e sembra sia di origine molto antica (1094). E' stata ricostruita molte volte e l’attuale aspetto lo si deve ai lavori avvenuti nel 1549. Il suo campanile, visibile mentre attraversi le calle, ha la base costruita in pietra bianca d’Istria e la cella campanaria a trifore. La sua costruzione venne completata tra il 1601 e il 1712 ed è uno degli esempi di torre campanaria di eleganza barocca, sopravvissuta fino ai giorni nostri
Cosa vedere nella chiesa?
Al suo interno ospita affreschi di notevole importanza quali:
Oltre a queste opere, la chiesa conserva un dito di Sant’Anna Madre di Nostra Signora e gli interi corpi dei Santi Ireneo e Fausto martiri, estratti dai sacri Cimiteri di Roma.
La Chiesa di San Moisè, dedicata originariamente a San Vittore, si trova nel sestiere di San Marco e venne fondata nel VIII secolo. Venne ricostruita nel X secolo da Moisè Vernier che la dedico a Mosè. La bellissima facciata è in stile barocco e risale al 1688 mentre il campanile conserva la tipica forma dei campanile del 300 in stile veneziano con la guglia di cotto.
Cosa vedere a Venezia nella Chiesa di San Moisè?
In basso vicino alla porta d’ingresso, vi è il gruppo scultoreo della Pietà del 1723, opera considerata uno dei capolavori del periodo veneziano di Antonio Corradini.
All’interno numerose opere di maestri famosi tra cui:
Ma l’opera più importante è certamente la tela sul soffitto con la Vergine in gloria e S. Antonio da Padova, dipinta nel 1753 da Giacomo Guarana
Orari di apertura: Dal lunedì al sabato 9.30-12.30
Sempre nel sestiere di San Marco, verso Dorsoduro, incontri la Chiesa di Santa Maria del Giglio, originaria del 700 e costituita da una splendida facciata barocca. Venne riedificata nel 1678 da Giuseppe Sardi. La facciata della chiesa è architettonicamente complessa, i luoghi delle imprese belliche sono scolpiti nella bianca pietra d’Istria e sono leggibili.
Cosa vedere nella chiesa?
L’interno è ricco, ci sono opere di Jacopo Tintoretto e Antonio Zanchi. Per le stazioni della via Crucis invece, realizzarono le opere: Francesco Zugno, Giambattista Crosato, Jacopo Marieschi e Gaspare Diziani.
Sai che in questa chiesa è conservato anche un dipinto di Rubens? Si tratta di una Madonna con Bambino e San Giovannino che si trova nella sagrestia, precisamente nella cappella Molin. Infatti Rubens era giunto in Italia da giovane, agli inizi del 1600, e vi rimase circa otto lustri.
Orari di apertura:Lunedi-sabato: 10.00-17.00 (chiusura biglietteria ore 16.45) - Domenica 10.00-17.30.
Chiuso il 25 dicembre, il 1 gennaio, Pasqua, 15 agosto
Nel sestiere di Dorsoduro vicino alle Zattere, trovi la Chiesa di San Trovaso. La sua origine è antichissima ed è stata ricostruita nel 1584 con due facciate, una rivolta verso il Campo San Trovaso e l’altra verso l’omonimo rio. Secondo la tradizione, questo doppio ingresso serviva per tenere separate le due fazioni rivali dei Castellani e dei Nicolotti quando si recavano contemporaneamente in chiesa, onde evitare lo scatenarsi di risse.
Cosa vedere all’interno della chiesa?
L'edificio religioso ospita importanti opere tra cui tele di Jacopo e Domenico Tintoretto e due pale d’altare di Palma il Giovane.
Orari di apertura: Da lunedì a sabato, dalle 14.30 alle 17.30
La Chiesa di San Geremia si trova nel Sestiere di Cannaregio ed affaccia sul Canal Grande, vicino alla Stazione ferroviaria di Santa Lucia. E’ una chiesa di antica fondazione ed importante edificio di culto con un campanile romanico in cotto, tra i più antichi di Venezia.
Cosa vedere all’interno della chiesa?
Essendo cresciuta nella provincia di Brescia, questa chiesa per me è molto importante perché costudisce le spoglie di Santa Lucia di Siracusa, protettrice degli occhi e festeggiata il 13 Dicembre. Se anche tu appartieni al nord Italia, sai bene che il 13 Dicembre di ogni anno, da tradizione, Santa Lucia porta i doni ai bambini.
I Veneziani ricordano bene un episodio relativo alla trafugazione di Santa Lucia, avvenuta nel 1981, anno in cui alcuni delinquenti sottrassero le sue spoglie a mano armata, per poi chiedere un riscatto. Le spoglie della Santa vennero poi recuperate ed oggi la chiesa è meta di innumerevoli fedeli che da ogni parte del mondo portano venerazione alla santa.
La Cattedrale di Santa Maria Assunta si trova nell’isola di Torcello ed è la costruzione più antica della laguna. La chiesa venne eretta nel 639 ed è uno splendido esempio di stile veneto-bizantino e poi restaurata nel 1894.
Cosa vedere a Venezia nella basilica?
Di particolare interesse, il portico ed i motivi ornamentali della facciata oltre ai rivestimenti marmorei ed agli splendidi mosaici all'interno. Il Campanile di Torcello, che si trova nel prato, ha una cella campanaria a quadrifore.
Orari di apertura:Da marzo a ottobre 10.30-18.00, chiusura biglietteria 30 minuti prima
Da novembre a febbraio 10.00-17.00 tutti i giorni, chiusura biglietteria 30 minuti prima
Se ti affacci all’imbocco del Canal Grande nel sestiere di Dorsoduro, vedi la Basilica di Santa Maria della Salute. Accedi alla Basilica tramite una scalinata imponente. La basilica è caratterizzata da una doppia cupola, quella maggiore dedicata alla Corona del Rosario e quella minore funge da santuario. Sulla sommità della cupola maggiore è stata posta la statua della Vergine con il bastone di Capitana de mar. La facciata principale è decorata da statue (come pure i lati estremi dell’edificio) e sopra il timpano centrale vedi la Madonna con il bambino.
Cosa vedere nella basilica?
L’interno, vasto e luminoso, è composto dal vano della cupola centrale e da sei cappelle laterali: l’altare della natività della Madonna, quello dell’Assunta, l’Altare della presentazione al Tempio di Maria, l’altare della Pentecoste, quello di S.Antonio e infine l’altare dell’Annunciazione di Maria.
Quello che più colpisce è l’altare maggiore, di maestosa mole, sulla cui sommità vi è posto un gruppo marmoreo di Le Court che rappresenta la "Madonna con in braccio il bambino", e la cantoria con l’organo costruito nel 1782 da Francesco Dacci.
Infine, nella sacrestia maggiore sono costudite 12 opere del Tiziano, 1 del Tintoretto ed altre bellissime opere d’arte.
Orari di apertura:Apertura dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.30.
Dopo la Basilica di San Marco, è la Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari nel sestiere di San Polo, ad essere il più straordinario complesso religioso di Venezia. La basilica venne eretta tra il 1250 ed il 1338 dai Frati Francescani Minori e ricostruita nel XIV secolo, con forme più grandiose e gotiche a tre navate e cappelle absidali. Sai che questa basilica un tempo veniva chiamata Cà Grande e che al suo interno ospita opere d’arte di grande importanza che vanno dal XV° al XVIII°secolo?
Cosa vedere a Venezia dentro la basilica:
Tra le sculture più importanti trovi:
Orari di apertura:Da lun a sab 9.00-18.00 - Domenica: 13.00-18.00.
Chiuso 25 dicembre, 1 gennaio, Pasqua e 15 agosto
Se cammini nel sestiere di Castello nelle vicinanze di Piazza San Marco e del Palazzo Ducale, ti imbatti in una chiesa di antica fondazione, ma la sua ricostruzione, avvenuta nel XV secolo, ne modificò in parte l’architettura. L'attuale Chiesa di San Zaccaria è un’opera quattrocentesca a tre navate, con una facciata tripartita da colonne binate ed aperta da numerose finestre, sovrastate dal grande timpano ad arco sormontato dalla statua di San Zaccaria.
La parte più interessante della chiesa è l’interno composto da elementi gotici e nuove forme rinascimentali, oltre ad una serie di dipinti custoditi: polittici intagliati da Ludovico da Forlì, la pala del 1505 di Bellini e le sepolture di molti dogi.
Cosa vedere a Venezia oltre alla chiesa:
Lo sapevi che annesso alla chiesa c’era il convento di San Zaccaria? Era il convento religioso femminile più importante di Venezia, strettamente legato al doge ed alla nobiltà della città, tanto che secondo un’antica tradizione, il primo corno ducale, il copricapo del doge, venne donato nell‘864 dalla badessa del convento. Per questo motivo ogni anno il doge si recava in processione in chiesa portando il corno.
Orari di apertura: Lun-sab: 10.00-12.00 e 16.00-18.00. - Dom: 16.00-18.00.
Le messe festive comportano riduzioni dell'orario di apertura.
Gli orari potranno essere soggetti a variazioni.
I veneziani sono molto legati sentimentalmente a questa chiesa. L’edificio venne costruito per custodire un’immagine della Vergine dipinta nel 1408 e considerata miracolosa. Questa è l’unica chiesa di Venezia, costruita tra il 1481 e il 1489, giunta ai giorni nostri praticamente intatta; gli unici restauri sono stati eseguiti nel 1997. Sarà un miracolo?
La facciata della chiesa di Santa Maria dei Miracoli, nel sestiere di Cannaregio, è ornata di rosoni e realizzata a due ordini di porticati scolpiti nel marmo. L’interno è composto da una sola navata ed il presbiterio è decorato con preziosi marmi intagliati.
Orari di apertura: Lunedi-sabato: 10.00-17.00 (chiusura biglietteria ore 16.45) - Domenica 10.00-17.30.
Chiuso 25 dicembre, 1 gennaio, Pasqua e 15 agosto
Prezzi d'ingresso:
Intero: € 3
Ridotto singolo per scuole € 1.50
Se riesci a trovarla significa che ti sei veramente perso nelle calle di Venezia! La Chiesa di San Degolà si trova nel sestiere di Santa Croce, in un tranquillo angolo di Venezia lontano dai flussi turistici.
L’antico edificio è uno dei rari esempi di architettura veneto-bizantina, quasi conservato integro nel suo aspetto originario fino ai giorni nostri. Le uniche parti ricostruite nel 700 sono la facciata e il campanile.
Cosa vedere dentro la chiesa?
Il semplice interno è composto da 3 navate divise da due file di colonne in marmo greco e capitelli bizantini ed ospita i resti di affreschi ritenuti tra i più antichi di Venezia. L’ingresso è possibile solo durante le funzioni della comunità ortodossa russa a cui la chiesa è stata affidata.
È una delle zone di Venezia che io prediligo, non fosse altro che affaccia sul punto di divisione tra il Canal Grande ed il Canale della Giudecca, dando vita a panorami mozzafiato. L’edificio che caratterizza questa zona è la Dogana del Mar, che risale al XV secolo, ma completato nel 1682 divenendo l’avamposto commerciale.
Cosa vedere a Venezia a Punta della Dogana oltre ad un suggestivo panorama?
Si tratta di un ex porto monumentale di Venezia dalla forma triangolare ed è sede permanente delle opere della Collezione di François Pinault e di altre mostre contemporanee dal 2009. Devi recarti in questo angolo cittadino per scoprire il lato di Venezia insolito, quello contemporaneo ma racchiuso in un involucro del 1600.
L’Arsenale di Venezia venne fondato nel 1104. Successivamente ampliato nei secoli, oggi occupa una grossa fetta dell’area a nord-est della città. Lo sai che per secoli è stato il più grande arsenale del mondo? Nel momento in cui c’erano 100 galene in darsena, ospitava 16.000 addetti!
Oggi cosa vedere a Venezia se giungi all’Arsenale?
L’Arsenale si suddivide in arsenale nord ed arsenale sud:
La parte a nord la raggiungi a piedi dal Campo di La Celestia, attraverso la passerella del muro di confine nord. Solo in occasioni specifiche la maggior parte dell’area è aperta al pubblico, quello che puoi visitare è la Tesa 105 che è aperta al pubblico dalle 10 alle 17 dei giorni feriali. Solamente, nei giorni di apertura della Biennale (mostra di arte e architettura), lo spazio è aperto al pubblico 7 giorni su 7.
L’Arsenale sud lo raggiungi a piedi seguendo la Riva degli Schiavoni. Tutte le aree a sud sono utilizzate dalla Fondazione della Biennale di Venezia e sono accessibili nei mesi di maggio e novembre, durante le aperture della mostre.
Oltre alle esposizioni all’interno degli edifici puoi accedere al Giardino delle Vergini, una grande zona verde che si estende sull’area dove era eretto il monastero di Santa Maria Vergine, demolito alla fine dell’800.
In occasioni specifiche puoi anche visitare le aree della Marina Militare, con il suo Museo Storico Navale, il più importante del suo genere in Italia, che ha sede in un edificio del XV secolo (Ai tempi della Serenissima questo spazio era utilizzato come granaio).
Infine il Padiglione delle Navi che si sviluppa su 5 livelli per un totale di 42 sale espositive.
I Giardini Napoleonici o della Biennale sono ubicati nel sestiere di Castello e costituiscono l’area pubblica verde più estesa di Venezia. L'origine del parco risale al 1807, quando Napoleone Bonaparte dispose che la città di Venezia fosse dotata di un'area adibita a verde pubblico. I giardini sono stati suddivisi in due parti: 42.000 m² vennero ceduti alla Biennale e 18.000 m² sono rimasti adibiti a spazio pubblico.
Cosa vedere a Venezia nei giardini oltre a rilassarti nel verde?
Se gironzoli nell’area adiacente il Bacino di San Marco vedrai numerosi monumenti dedicati a personaggi storici e famosi quali:
L’isola della Giudecca mi ha incantato da subito! E’ la più grande delle isole di Venezia ed anche la più vicina al suo centro storico (è divisa dal Canale della Giudecca) ma non si sa esattamente da dove derivi il suo nome. Alcuni pensano che possa derivare dalla comunità ebraica che anticamente visse sull’isola, presenza testimoniata dalle due sinagoghe ora distrutte. Altri sostengono che il nome sia legato al termine “zadegà” (giudicato) derivante da una sentenza che esiliò sull’isola alcune famiglie bandite da Venezia.
Cosa vedere a Venezia nell’isola della Giudecca?
Oltre alla Basilica del Redentore (decritta in questo articolo) trovi la Chiesa delle Zitelle, terminata nella sua costruzione nel 1586 dall’architetto Palladio. Il nome della chiesa e dell’adiacente ospizio, deriva dal fatto che l’edificio ospitava le ragazze povere di Venezia, dando loro un’educazione sino al raggiungimento dell’età da marito.
Ma l’edificio che io amo di più è il Molino Stucky, in stile neogotico, costruito nella parte più occidentale dell’isola nel 1884. E’ un magnifico esempio di architettura nordica, voluto da Giovanni Stucky per la lavorazione del grano per il pane, oggi trasformato in hotel.
È un'isola della laguna veneta posta tra Venezia e Murano. Nel 1212 fu ceduta a tre monaci camaldolesi che vi fondarono un monastero con una biblioteca ricca di libri e manoscritti, rimasto in attività sino al 1810. In seguito l'isola, divenuta reclusorio per prigionieri politici, vide transitare Pellico e Maroncelli. Nel 1829 il convento divenne residenza dei padri Riformati.
Cosa vedere a Venezia nell’isola di San Michele?
L’isola è famosa perché dal 1807 ospita il Cimitero Monumentale di Venezia, con grande quantità di personaggi illustri qui sepolti. Il cimitero è in realtà formato da due isole, San Michele e San Cristoforo della Pace, unite interrando uno stretto canale (1829) per permettere l'ampliamento del camposanto. Secondo me, ritrovare i nomi di personaggi famosi sulle lapidi e sapere che sepolta c’è la persona che ha ottenuto successi clamorosi nella sua vita, è terribilmente emozionante.
Ma oltre alle tombe trovi una chiesa, la Chiesa di San Michele, originaria del X secolo (veniva chiamata “Cavana de Muran” in quanto fungeva da ricovero per le imbarcazioni dell’isola). Ospita al suo interno un insieme di monumenti e sculture, oltre a ricche decorazioni splendidamente inserite nell’elegante architettura dell’edificio.
Orari di apertura: Il cimitero è aperto da aprile a settembre dalle 7.30 alle 18.00
Da ottobre a marzo dalle 7.30 alle 16.00
25 dicembre e 1 gennaio dalle 7.30 alle 12.00
È un centro abitato composto da 7 isole che fanno parte della Laguna di Venezia. Le isole su cui sorge Murano sono poste lungo il canale dei Marani, divise da canali e rii e collegate tra loro da ponti. Il suo centro è famosissimo in tutto il mondo per la produzione di Vetro di Murano che viene utilizzato per oggettistica e arredamento.
Quante volte hai visto e desiderato un lampadario fatto con il vetro di Murano? O qualche altro oggetto realizzato con questa particolare tecnica?
La storia del vetro di Murano nasce nel 1291, quando le vetrerie di Venezia si trasferirono a Murano per evitare i molteplici incendi che spesso accadevano nei forni dei laboratori, considerando che all’epoca quasi tutte le costruzioni venivano edificate in legno.
Come viene creato il vetro di Murano?
Il maestro vetraio soffia in una lunga canna, sorretta da due assistenti, per dare al vetro la forma desiderata e contemporaneamente manipolata dagli assistenti con spatola e borsella (pinza).
Il Museo del Vetro è oggi meta irrinunciabile per chi voglia documentarsi sull’arte della produzione vetraria a Venezia. La collezione del Museo del Vetro rappresenta la più vasta rassegna storica del vetro muranese con importanti pezzi prodotti tra il Quattrocento e il Novecento. Il percorso di visita del Museo parte dai reperti d'epoca romana, si snoda lungo settecento anni di storia del vetro muranese, con pezzi prodotti dal Trecento ai giorni nostri e consente approfondimenti sulle tecniche e su particolari aspetti di quest'arte.
Orari di apertura:Dal 1 novembre al 31 marzo 10.00-17.00 - Dal 1 aprile al 31 ottobre 10.00-18.00.
Ultimo ingresso 30 minuti prima.
Chiuso 25 dicembre, 1 gennaio, 1 maggio
La laguna di Venezia è composta da tante isolette, tra cui spicca Burano, famosa per il suo merletto e le sue case colorate, tanto che molte riviste la annoverano tra le prime 10 località più colorate al mondo. Tra le sue case rosse, gialle, azzurre, verdi e viola hanno trovato dimora molti grandi artisti, da Baldassare Galuppi, a Remigio Barbaro e Pino Donaggio. Saranno rimasti incantati dai colori? ... Io penso di si!
Perché a Burano le case sono così colorate? Queste casette a 2 o 3 piani, venivano colorate per essere facilmente identificate dai proprietari pescatori in caso di nebbia o dopo un lungo periodo lontano da casa.
Cosa vedere nell’isola di Burano oltre alle case colorate?
L’isola di Mazzorbo si trova ad est di Burano; le due isole sono collegate da un ponte in legno chiamato “Ponte Longo”. Viene considerato come un appendice di Burano e spesso ignorata dai turisti che rimangono più attratti dalla vicina e colorata isola. La sua forma stretta ed allungata, è caratterizzata da coltivazioni di carciofi e svolge un ruolo importante per gli abitanti delle isole vicine, ospitando un centro sportivo ed un cimitero.
In passato Mazzorbo ebbe un importante ruolo commerciale ed era la sede di bellissimi palazzi e numerose chiese che costudivano opere di grandi artisti come Paolo Veronesi.
Fino al X secolo le isole di Mazzorbo e Torcello raggiunsero il massimo splendore, ma vennero poi eclissate dalla vicina Venezia e relegate come isole per attività agricole e come luoghi di svago per la nobiltà veneziana.
Cosa vedere a Venezia nell’isola di Mazzorbo?
Del passato glorioso non rimane nulla, tranne alcune case in stile gotico e la Chiesa di Santa Caterina in stile gotico-romano, eretta nel 1291, oltre alla campana (la campana più vecchia di Venezia) ospitata dal suo campanile.
L’isola di Torcello è posta nella zona settentrionale della laguna di Venezia. Forse il più antico e prospero insediamento della laguna, era abitata ancora prima che Venezia fosse fondata. Purtroppo oggi conta pochi abitanti ma viene raggiunta da un numero consistente di turisti, grazie al patrimonio archeologico che ancora conserva. Con il suo declino l’isola venne trasformata in un’immensa cava.
Gli edifici furono smantellati per fornire laterizi e materiale da costruzione per lo sviluppo edilizio di Venezia, ma la resistenza degli abitanti ha permesso di preservare le forme medievali della Basilica e della Chiesa di Santa Fosca. Se ti avanza un pò di tempo includila nel "cosa vedere a Venezia"
Per raggiungere le isole che appartengono alla Laguna di Venezia ti puoi affidare alle agenzie per l’organizzazione di tour oppure utilizzare il vaporetto.
Dalle 5,40 alle 20,10 e con cadenza di ogni mezz'ora, parte un vaporetto che effettua scalo al Faro di Murano e raggiunge prima Mazzorbo e poi Burano, dopo una navigazione di circa 45 minuti. Dall'imbarcadero, a fianco della banchina di sbarco a Burano, parte un'altra linea di navigazione che porta alla vicina Torcello, isola che da qui viene raggiunta in circa 10 minuti.
Queste linee lagunari ti collegheranno con le altre isole della laguna (Burano, Torcello, S. Erasmo, S. Servolo, ecc…) e ti permetteranno il collegamento anche alle zone periferiche di terraferma (Tessera/Aeroporto, Treporti, Punta Sabbioni, Chioggia, Fusina).
Consulta il sito ufficiale dell’ACTV.
Arrivando invece dalla terraferma, se preferisci non passare da Venezia, può aggirare la Laguna e quindi raggiungere in macchina l'imbarcadero di Treporti.
Il Tronchetto è un’isola artificiale situata all’estremità occidentale della Laguna di Venezia. E’ costituita da un grande garage nel quale è possibile trovare parcheggio anche nei giorni di più affluenza, sia per auto che per camper. Raggiungi il parcheggio rimanendo sulla corsia di destra del Ponte della Libertà, il grande ponte percorribile con auto che collega Venezia alla Terraferma, seguendo poi le facile indicazioni.
Il mio solito consiglio (considerando i costi di parcheggio) è di raggiungere Venezia con il treno e soggiornare nella città più e più giorni, in modo di avere il tempo per capire cosa vedere a Venezia nei suoi angoli più nascosti e meno noti.
Ti ho segnalato cosa vedere a Venezia oltre a Piazza San Marco, ma per sapere dove dormire a Venezia ti invio a cliccare a questo link
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