Ti stai organizzando per un tour in Andalusia? Devi assolutamente includere Ronda, una piccola cittadina arroccata sulla splendida gola scavata dal torrente Guadalevin. Ma cosa vedere a Ronda? Perché questa località viene visitata da chiunque intraprenda un viaggio in Andalusia?
La prima cosa che colpisce di Ronda sono i suoi paesaggi, contraddistinti dalle scogliere sulle quali sorge. Sotto il dominio arabo, Ronda divenne una città molto influente e sono molte le testimonianze di quell’epoca. La sua posizione isolata e le sue fortificazioni la resero una cittadella inespugnabile fino a quando non giunsero i Re Cattolici.
Il livello del patrimonio storico di Ronda è di tutto rispetto; la cultura araba e cristiana si mescolano raccontando gli spaccati del tempo che rivelano la sua storia. Ronda appare divisa in 2 parti: una parte moderna e commerciale dove trovano collocazione la stazione ferroviaria e quella degli autobus e l’altra parte, quella antica, con le tipiche case bianche e i saliscendi delle strade che racchiudono tutti i gioielli di questa spettacolare cittadina.
Cosa leggerai in questo post:
Percorrendo Calle Espinel giugni in una delle più importanti piazze di Ronda, la Plaza del Socorro, e proprio qui Blas Infante (conosciuto come il "padre dell'Andalusia”) nel 1918 spiegò per la prima volta la bandiera e lo stemma andaluso. Cosa vedere a Ronda nel centro della piazza? Qui si erge la Statua di Ercole, un uomo seminudo con due leoni al fianco.
Sulla piazza affaccia anche la Chiesa del Socorro, in stile neobarocco e dal tipico colore bianco. La chiesa venne ricostruita su un edificio di culto completamente distrutto e bruciato nel 1936. Con la pianta quadrata, tre navate e cinque cupole coperte, la chiesa, ospita numerose cappelle. La facciata è fiancheggiata da 2 alte torri quadrangolari sormontate da guglie maiolicate.
Plaza de Toros è tra le più importanti piazze di tutta la penisola iberica. Proseguendo in Calle Espinel la noterai subito. In questa piazza si svolge una delle feste più importanti della Spagna, la “Feria di Pedro Romero” chiamata anche “Corrida Goyesca”. Chi non conosce Pedro Romero? È stato il più grande torero della Spagna, ed è colui che ha reso la corrida estremamente importante. Romero per combattere nell’arena si fece disegnare gli abiti dal famoso pittore Goya e proprio per questo la corrida viene chiamata goyesca.
Qui venne anche fondata la Maestranza, l’antico ordine di cavalieri che ha nobilitato la tradizione della corrida.
Se ti stai chiedendo cosa vedere a Ronda in questa piazza, la risposta mi sembra logica: l’arena. L’arena di Plaza de Toros è quella più antica della Spagna. Era il 1785, quando, dallo stesso architetto che progettò il Puente Nuevo, venne edificata Plaza de Toros. In stile neoclassico e composta da 2 anelli e può ospitare fino a 5000 persone. L’edificio contiene anche le stanze del Museo Taurino dove sono esposte le foto che narrano la storia dei vari toreri e di Pedro Romero.
El Tajo de Ronda è una cavità di circa 100 metri scavata dal fiume Guadalevin.
Proprio accanto alla Plaza de Toros trovi uno splendido giardino composto da cinque viali alberati che ospitano una selezione di alberi tipici della provincia di Málaga, varie fontane e numerose panchine. Si tratta dell’Alameda del Tajo e venne inaugurato all’inizio del XIX secolo.
Oltre a bellissime piante che regalano una perfetta ombreggiatura dove rilassarsi nelle calde giornate estive andaluse, il giardino possiede postazioni da cui godere di spettacolari panorami sulla gola e sulle valli circostanti. Il belvedere più famoso è il Mirador de Ronda da cui ammirare il panorama, unico e incredibile che contraddistingue Ronda. Abbassando lo sguardo rimarrai sorpreso dalla vista delle alte scogliere sulle quali Ronda è stata edificata e alla base noterai la vallata incorniciata dalle montagne.
A qualunque persona chiedi: “Cosa vedere a Ronda?” sicuramente ti risponderà: “Il Puente Nuevo!”
Quello che contraddistingue Ronda è sicuramente il patrimonio islamico, ma il suo simbolo è il Puente Nuevo, l’opera maestosa alta 98 metri, che collega le 2 parti della città divise dalla gola e che venne costruito tra il 1759 e il 1793. Considerando le origini antiche di Ronda, come si faceva a passare da una parte all’altra della città prima della costruzione del Puente Nuevo? Ci sono altri 2 ponti a Ronda ubicati verso il fondovalle nella zona più antica della città, ma il loro transito non garantiva la stessa comodità che giunse con la costruzione del nuovo ponte.
Il Puente Nuevo è senza ombra di dubbio il simbolo della città; ogni foto di Ronda ritrae lo spettacolare panorama del ponte che collega le 2 estremità della gola. Scendendo la scalinata o percorrendo il sentiero che ti porta alla base del ponte, ti renderai conto della sua grandiosità.
Caratterizzato da un arco centrale con due archi più piccoli laterali e da alcune celle nella parte superiore che venivano utilizzate in passato come prigioni, il Punte Nuevo regala anche una veduta incredibile sul panorama circostante dal Mirador de Aldehuela. Da qui potrai avere una visuale sulle casette bianche arroccate sulla scogliera, sulla Casa del Rey Moro e sul Puente Viejo.
È il quartiere separato dalla città moderna, il vero cuore di Ronda e l’antico centro moresco che ospita i gioielli arabi. Contraddistinto da viuzze strette che ricordano una medina è la parte di Ronda che ha affascinato scrittori e poeti famosi.
Cosa incontrerai inoltrandoti nel centro storico?
Eccoti 2 delle testimonianze islamiche di Ronda, le porte di accesso alla cittadella.
Nelle vicinanze del Puente Viejo, nella zona orientale della cinta muraria, ecco la Porta Carlo V che venne costruita da Carlo V re di Spagna nel XVI secolo in stile rinascimentale. Sopra l'arco c'è uno stemma contenente l'aquila simbolo dell'impero spagnolo.
Non può mancare la Porta Almocabar nella lista di cosa vedere a Ronda, l’antico varco principale d’accesso alla città. Imponente e contraddistinta da 2 torri difensive che si trovano ai suoi lati, è composta da tre archi consecutivi ed è situata nel settore meridionale della Ciudad che consentiva l'ingresso al quartiere alto e alla Medina musulmana. Venne costruita nel XIII secolo e ristrutturata ai tempi di Carlo V. Il suo nome deriva dalla parola "Al-maqabir" che significa “cimitero” dato che secondo la consuetudine islamica, si trovava nei pressi della principale necropoli.
Dalla Puerta Almocabar puoi intraprendere la Carretera de los Molinos, una strada che porta alla base del Puente Nuevo. Armati di scarpe comode perché il percorso è impegnativo.
La Casa del Rey Moro è nella lista di cosa vedere a Ronda. Di cosa si tratta?
Si tratta di un edificio in stile mudéjar a pianta irregolare con tante scale e meravigliosi giardini. La parte più interessante sono sicuramente i giardini suddivisi in tre terrazze: la prima terrazza che circonda la casa ha panchine di piastrelle smaltate, una fontana e il pavimento contraddistinto da piastrelle. Una doppia scalinata la unisce alla terrazza inferiore presieduta da una fontana e da aiuole di rose. Alla terza terrazza si accede mediante una scalinata che fiancheggia un laghetto e conduce ad una parte più alta che regala uno spettacolo mozzafiato sulle scogliere.
Tuttavia, la parte più affascinate dell’intero complesso è la Mina del Rey Moro. una vera e propria galleria scavata all’interno della roccia nel XIV secolo sfruttando una fessura naturale del Tajo, che serviva come difesa da eventuali attacchi e per portare l’acqua all’interno della casa. La scala islamica che ti conduce alla base del pozzo, è composta 231 gradini inclinati e ti consiglio di prestare attenzione mentre la percorri perché diventa scivolosa, è scarsamente illuminata e piuttosto stretta in alcuni punti.
A Ronda ci sono altri ponti molto più antichi del Puente Nuevo. Uno di questi è il Ponte Viejo che venne costruito dagli arabi e si trova nelle vicinanze della puerta Carlos V. È il più piccolo dei 3 ponti che collega le 2 parti di Ronda. Il ponte venne danneggiato e ricostruito ripetutamente.
Appena sotto al Puente Viejo, puoi intravedere un’altro ponte, il Puente di San Miguel, costruito nel 1300. Di costruzione romana affaccia sui resti dei famosi Baños Arabes.
Come molte altre città andaluse, anche Ronda visse il suo periodo di maggior splendore sotto il periodo Nasridi e come ogni medina moresca che si rispetti, era fornita di bagni termali. Se ti stai chiedendo cosa vedere a Ronda relativo a quel particolare periodo storico, ti invito a visitare i Baños Arabes di Ronda, che si trovano a poca distanza dal Puente Viejo, alla periferia di quella che un tempo era la Medina musulmana. Sappi che sono tra i meglio conservati della Spagna. Le terme hanno mantenuto la loro struttura originale e sono state restaurate.
Vennero costruite tra il XIII e il XIV secolo e sono divise in tre stanze distinte. Gli impianti idrici sotterranei utilizzati in passato si sono conservati quasi integralmente e si presentano in buono stato. Gli ambienti sono suddivisi da coppie di archi in pietra e mattoni che sorreggono i soffitti a volta nei quali si aprono dei piccoli lucernari a forma di stella.
Di fronte alla Casa del Rey Moro ed esattamente dall’altra parte della gola, ecco i Giardini de Cuenca che si estendono su una serie di 23 terrazze sfalsate dove flora e piante autoctone si mostra in tutto il loro splendore. La vista da qui è fantastica e ti offre una prospettiva unica e diversa sulla gola e sulla città. Vennero creati nel 1975 per celebrare il gemellaggio di Ronda con la città sorella di Cuenca e per raggiungerli ti basta attraversare il Puente Viejo.
Nel centro storico di Ronda incontri anche il Palazzo Mondragón, sede del museo civico della città. Si dice che il palazzo era la dimora dei Re di Taifa, ma la verità è che qui abitò la famiglia del sultano del Marocco e alla sua morte la struttura passò nelle mani di Granada divenendo la residenza di un governatore nazareno. Successivamente, alla riconquista dei Re cattolici, divenne la reale residenza dei monarchi Ferdinando e Isabella, nei momenti in cui si trovavano a Ronda.
Il palazzo venne costruito nel 1314 e all’interno incantano i meravigliosi cortili moreschi con fontane e archi, rigogliosi giardini e viste mozzafiato. Anche il salone nobile del palazzo merita una visita per gli intarsi in legno mudéjar. La facciata esterna venne realizzata nel XVIII secolo con dettagli in pietra. Due piccole torri fiancheggiano uno splendido portale in stile barocco.
Cos’altro inserire nella lista di cosa vedere a Ronda? La Plaza Duquesa di Parcent è considerata una delle piazze più belle della città, e durante la dominazione moresca accoglieva i principali edifici. Al centro un piccolo parco con alberi di arancio offre ombra dalle soleggiate giornate e tutt’attorno si alternano numerosi monumenti, tra cui il Municipio e la Chiesa di Santa Maria Maggiore e i conventi della Carità e delle Clarisse.
L’edificio comunale è insolitamente lungo e con archi bassi. Venne originariamente costruito come prigione militare nel 1734, e successivamente convertito in municipio. Il suo ingresso presenta soffitti in stile mudéjar e l'interno è costellato di reperti archeologici.
La costruzione della Iglesia Santa María la Mayor richiese quasi 200 anni e il suo stile è un mix tra rinascimentale e gotico. Si tratta di un’antica moschea che venne riconvertita in cattedrale dopo la riconquista dei Re Cattolici. Al suo interno tre navate con colonne ed archi in stile gotico ospitano l'elaborato paravento barocco dell'altare della Vergine del Mayor Dolor.
Il massiccio campanile venne costruito al posto dell’antico minareto, e all’interno puoi ancora vedere il mihrab.
Ti ho condotto per tutta la Ciudad ed ora siamo al limitare della zona protetta dalle alte mura e dalla Puerta Almocabar in uno dei quartieri più antichi della città. Quest’area è conosciuta come Barrio San Francisco ricca di bar sempre molto affollati. In quest’area vennero anche scoperti alcuni resti di un cimitero moresco. Dal Barrio di San Francesco inizia il percorso delle Murallas Del Carmen, le antiche mura che proteggevano il fianco orientale di Ronda, quello più esposto agli attacchi perché privo delle difese naturali delle alte rupi scoscese.
Lungo il percorso delle mura, incontrerai uno degli archi più enigmatici, la Puerta de los Esparteros. La sua costruzione risale agli ultimi anni del XIII secolo e venne creata per consentire l'accesso diretto tra il quartiere di San Miguel e il quartiere dello Spirito Santo.
Ecco cosa vedere a Ronda nel Barrio de San Francisco. Qui trova collocazione la Chiesa del Espiritu Santo, che venne costruita per volontà dei Re Cattolici nel 1485. Come in molti altri casi l’edificio originale era una moschea che venne convertita in luogo del culto cattolico.
Lo stile è gotico-rinascimentale, con contrafforti esterni rifiniti da pínnacoli e la sua facciata sobria con un frontone triangolare ed un oculo, contraddistinguono il suo aspetto.
All'interno le linee si ammorbidiscono da un'unica navata divisa in tre sezioni coperta da volta a crociera costolonata e tre cappelle. L'altare maggiore ospita una pala d'altare barocca molto vicina al rococò, che contiene un pannello di influenza bizantina.
Ronda è splendidamente integrata con la natura dell’ambiente circostante. Se disponi di alcuni giorni, ti consiglio di completare la tua visita culturale con una passeggiata nel paesaggio tipicamente andaluso nel quale Ronda è immersa. Visitare parte della Sierra significa immettersi nei classici campi d’ulivo dell’Andalusia e scoprire non solo i paesaggi ma anche gli usi agricoli delle comunità locali.
Un viaggio attraverso la Sierra, significa incontrare i Pueblos Blancos (i “paesi bianchi“) della regione andalusa, paeselli abbarbicati sulle montagne, caratterizzati da case bianche, strade strette e tortuose e una magnifica vista sulle campagne circostanti. Zahara de la Sierra, Grazalema, Setenil de las Bodegas, Juzcar sono alcuni dei luoghi più belli della zona.
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