La Lombardia è sicuramente ricca di piccoli gioielli storici; ti stai chiedendo cosa vedere a Mantova?
Grazie agli Sforza, ai Visconti ed ai Gonzaga (le più potenti famiglie che per un certo periodo primeggiarono sulle città lombarde, dando vita a stupefacenti strutture che abbellirono i territori cittadini), oggi possiamo ammirare le architetture che abbiamo ereditato e tra queste ci sono quelle che costituiscono il centro storico di Mantova, una piccola cittadina posta a sud del lago di Garda e di Verona, che regala angoli indimenticabili ripercorrendo la vita della famiglia dei Gonzaga.
Per visitare Mantova sono sufficienti un paio di giorni, non certo perché abbia poco da offrire, ma perché la cittadina ha un centro storico di piccola estensione.
Tuttavia innumerevoli sono i punti di interesse storico; è un susseguirsi di piazze, vie su cui affacciano porte, palazzi, castelli e chiese che rappresentano il suo immenso patrimonio.
Mi è capitato spesso di passeggiare nel centro di Mantova, dato che la cittadina dista solo 70 km dalla zona dove sono cresciuta, ed ho sempre apprezzato una giornata spesa tra le sue vie, i suoi mercati, i bar e ristoranti all’aperto.
Chiaramente ho avuto modo più volte di entrare e visitare i palazzi, molti dei quali spettacolarmente affrescati da Andrea Mantegna, che visse a Mantova dal 1460 fino al 1506, anno della sua morte. Hai deciso di visitare questa città lombarda?
Cosa leggerai in questo post:
Le origini di Mantova sono etrusche, infatti il primo villaggio risale a circa il 2000 a.C.; successivamente venne colonizzata dalla tribù dei Galli Cenomani e dai Romani.
Dopo la caduta dell'Impero Romano, Mantova venne invasa da Goti, da Bizantini, dai Longobardi e dai Franchi ed intorno all'anno mille, Mantova entrò a far parte dei possedimenti dei Canossa.
La città diventò libero comune dopo la morte di Matilde di Canossa e si difese dalle invasioni delle forze imperiali fortificandosi, cingendo le mura e regolando le acque palustri del Mincio (il fiume che la attraversa) in modo da circondare completamente il centro abitato con specchi d'acqua, formando quattro laghi.
Nel 1323 iniziò la signoria dei Gonzaga e Mantova divenne capoluogo di stato dando vita ad un periodo di gloria militare e di splendore artistico, durato circa quattro secoli, ospitando artisti come il Brunelleschi, il Farnelli, l’Alberti, il Laurana, il Mantegna e il Poliziano.
Fu nel 1707, con la decadenza dei Gonzaga a causa di guerre di successione, di saccheggi e della peste, che il dominio passò agli austriaci che governarono Mantova per quasi un secolo, fino al 1797, cedendo poi alle truppe di Napoleone Bonaparte dopo un lunghissimo assedio.
Nel 1815 gli Austriaci ripresero possesso di Mantova fino al 1866, anno in cui la città entrò a far parte del Regno d'Italia.
Il patrimonio storico e culturale (patrimonio dell’umanità dell’Unesco insieme alla vicina Sabbioneta) di Mantova è immenso, ma il centro storico è molto raccolto dato che essendo delimitato dai suoi laghi (che regalano alla città un panorama affascinante), non ha potuto espandersi; visitarlo girando a piedi o in bicicletta è la scelta migliore.
Si tratta di una passeggiata piacevole, non avrai sicuramente modo di annoiarti!
Eccoti la lista di cosa vedere a Mantova:
Essendo Mantova circondata dai laghi, trovi due ponti che permettono, attraversandoli, di accedere alla città:
Il Ponte di San Giorgio venne costruito tra il 1198 e il 1199 durante l’intervento idraulico che servi a trasformare la palude che circondava la città in un complesso di bacini lacustri, atti alla protezione delle inondazioni e dagli eserciti nemici.
Edificato in muratura, divide in 2 il lago di Mezzo ed il lago Inferiore, e subì alcuni assedi: quello dei Lanzichenecchi e quello di Napoleone. La costruzione del ponte che oggi puoi vedere, risale al 1922, quando le arcate del ponte vennero interrate e venne demolito il ponte levatoio.
Venne costruito tra il 1188 ed il 1199 e si tratta di una possente e percorribile diga che serviva a controllare le acque allo scopo di formare il lago Superiore.
Alla fine del XIV secolo il ponte venne restaurato e successivamente danneggiato sia dalla guerra tra Francesco Gonzaga e Galeazzo Visconti, sia dalla Seconda Guerra Mondiale; venne ricostruito nel dopoguerra nella forma che oggi puoi vedere.
La lista di cosa vedere a Mantova è sicuramente ricca di piazze:
Venne voluta nel 1797 dal generale francese de Miollis, ed è dedicata al grande poeta Virgilio, la cui statua si staglia in un lato della piazza.
Inizialmente l’area, occupata dalla piazza, era paludosa e venne prosciugata e bonificata nel 1797 durante la dominazione di Napoleone; oggi è costituita da un’area verde ricca di alberi e di aiuole, sui cui lati si estendono edifici neoclassici ed il Museo Diocesano di Arte Sacra “Francesco Gonzaga”.
Il monumento del poeta è stato più volte distrutto e ricostruito; oggi la vedi in bronzo collocata al centro di due gruppi marmorei che rappresentano la Poesia Eroica e la Poesia Pastorale.
La piccola piazza, dominata dall'imponente facciata di palazzo Canossa, è intitolata alla signora di Mantova dell'XI secolo.
Nella lista di cosa vedere a Mantova c’è sicuramente Piazza Sordello.
Si tratta di un grande rettangolo di impronta medioevale, circondato da tantissima storia: la cattedrale di San Pietro, il Palazzo del Capitano, la Curia Vescovile ed il Palazzo Castiglioni, sui quali svetta la torre Bonacolsiana (torre della gabbia) dove venivano rinchiusi i malfattori. Edificata nel 1330 è anche la piazza più grande di Mantova.
Ma la piazza contiene anche resti romani che si identificano in una pavimentazione a mosaico di epoca romana ritrovata verso il voltone che delimita la piazza.
Attraversando un ingresso affrescato da piazza Sordello, accedi a questa affascinante piazza, che è collocata all’interno del Palazzo Ducale. La piazza, che a me suggerisce un cortile interno, è circondata dagli edifici con portici ad arco.
Si trova nel complesso del Palazzo Ducale, serve come snodo fondamentale tra i percorsi che attraversano la reggia, ed è una piazzetta davvero affascinante; la piazza corrisponde al sagrato per l’omonima basilica. Tra cosa vedere a Mantova è sicuramente da non dimenticare!
Questa piccola piazza è stata fino al 1272 il centro della vita comunale di Mantova; su questa piazza affaccia il Palazzo Broletto (Palazzo del Podestà), le case dei commercianti contraddistinte dai portici, mentre nell’angolo della piazzetta si erge la torre comunale.
Si sussegue a piazza Broletto, ed è rettangolare; così chiamata perchè ospita il mercato di frutta e verdura è circondata da palazzi di varie epoche: il Palazzo della Ragione, la Rotonda di San Lorenzo e la splendida Torre dell’Orologio. Numerosi sono anche i bar ed i ristoranti posti in questa splendida piazza; del resto non c’è nulla di meglio che gustarsi qualche piatto tipico mantovano davanti ad un tale panorama storico.
Nella lista di cosa vedere a Mantova c’è sicuramente anche piazza Andrea Mantegna. Con la forma di un trapezio, è una piazza che va visitata; dominata dalla Cattedrale di Sant’Andrea è formata da edifici ad archi ed è attigua a Piazza delle Erbe.
Sull’angolo con piazza delle Erbe, si affacciano su quest’area pubblica anche alcune case del 400, con affreschi attribuiti alla scuola del Mantegna.
Ammirare i palazzi nobiliari, le cui facciate di stili ed epoche diverse movimentano i percorsi, è cosa da fare; nel museo urbano di Mantova, le testimonianze delle antiche casate si aggiungono a quelle della Corte.
Quali sono i palazzi che includo nella lista del cosa vedere a Mantova e che ti consiglio di non perdere?
Venne costruito nel 1756 per i marchesi Cavriani, ha una pianta quadrangolare disposta intorno ad un cortiletto interno.
Sai perché lo inserisco nella lista di cosa vedere a Mantova? Perché i numerosi saloni sono affrescati da famosi pittori mantovani.
Via Trento, 16
Eh si, anche Mantova ha il suo castello ed è assolutamente da visitare.
Venne costruito nel 1395 dalla famiglia Gonzaga, per difendere il potere economico e politico della città, con la sua pianta quadrata le quattro torri angolari ed il fossato con tre porte e relativi ponti levatoi che lo cinge. L’aspetto esteriore ti conquisterà sicuramente ma ti consiglio di entrare a visitare le sue stanze perché costudiscono dei veri e propri gioielli; infatti sono presenti alcuni degli affreschi più belli del mondo.
Cosa vedere a Mantova nel Castello di San Giorgio?
1 ) La Sala degli Stemmi ed il Salone degli Affreschi, dove si trovano raccolte di mostri e centauri,
2 ) La Sala delle Sigle, camera dalle volte a crociera tappezzate dai monogrammi.
3 ) La Sala del Fregio con volute d'oro su un fondo azzurro.
4 ) La Sala dei Soli, decorata con motivi vegetali e due soli al centro.
5 ) La Camera degli Sposi (o Camera Picta), affrescata dal Mantegna tra il 1465 ed il 1474 (una decorazione che investiste tutte le pareti e le volte del soffitto e che rappresenta la famiglia reale e parte della corte), ha ospitato visitatori illustri quali Lucrezia Borgia, il duca D'Este e tanti altri.
Il castello dal 1815 durante il periodo della dominazione austriaca, divenne un carcere di massima sicurezza in cui vennero richiusi gli oppositori.
Piazza Sordello, 40
Eccoti giunto nella reggia dei Gonzaga, l’edificio monumentale i cui ambienti vennero costruiti in epoche diverse, infatti parte del complesso venne edificato tra il XIII ed il XIV secolo dalla famiglia Bonacolsi, che dominò Mantova prima dei Gonzaga.
Fu tuttavia Guglielmo Gonzaga nella metà del XVI secolo a realizzare cortili, giardini, passaggi, portici e nuovi edifici in stile tardo-Rinascimentale che ti stupiranno.
Piazza Sordello, 40
Il monumentale palazzo, che costituisce tutto un lato dell’omonima piazzetta, deriva dalla ristrutturazione di un edificio del 500 ed è caratterizzato da cani marmorei, emblemi della casata, è da situare nel settecento. Lo scalone oltre il portone d’ingresso è considerato uno fra i più belli d’Italia.
Piazza Matilde di Canossa, 7/8
Posto sul lato meridionale di piazza Sordello e vicino al Duomo, venne costruito tra il 1756 ed il 1765 dai marchesi Bianchi e contiene sale affrescate da Bazzani. Bellissima è la facciata e l’ingresso contraddistinto da due poderose staute di marmo.
Piazza Sordello, 15
Collocato in piazza Broletto, venne costruito intorno al 1227, fu sede del governo comunale di Mantova e si distingue per la statua del XIII secolo che raffigura “Virgilio in cattedra” posta sulla facciata. Il palazzo ha subito numerosi incendi (nel 1241 e nel 1413) e venne più volte restaurato.
Piazza Broletto
Cosa vedere a Mantova in piazza Broletto oltre al palazzo del Podestà? Il Palazzo Massaro risale al XIV secolo ed è comunicante con quello del Podestà tramite l’Arco Arengario; ospitava la sede del massaro, l’amministratore dei beni del Comune.
Piazza Broletto
La magnifica casa che mostra la sua facciata verso Piazza Erbe, venne edificata nel 1455; questa singolare dimora, ancora oggi spicca nel centro storico con le architravi del portico a quattro colonne, con bellissimi capitelli fioriti, una facciata decorata da gentili terracotte che uniscono i motivi veneziani a quelli toscani, e il solido portico in cui trionfa il Rinascimento.
Piazza Erbe, 26
Questo bellissimo e storico edificio di Mantova, sorto sulle macerie dello sventramento del ghetto, è oggi la sede della Camera di Commercio; le sue forme architettoniche si basano sullo stile floreale con elementi orientali e bizantini.
Via Pietro Fortunato Calvi, 28
La grande facciata barocca dai colori chiari di questo palazzo si erge maestosa ed è dominata da un sopralzo centrale e da un balcone marmoreo che si colloca sopra il portale. Anche l'interno si distingue per l'imponente scalone d'onore, uno dei più belli della Mantova barocca, ampiamente decorato con putti e vasi da Gian Battista Barberini.
Venne eretto dal Fiammingo Frans Geffels nel 1680 e sicuramente noterai, all’interno del timpano arricchito da finti capitelli, un tondo con la Madonna con il Bambino.
Via Pomponazzo
Ecco, nella lista di cosa vedere a Mantova, un altro palazzo storico in stile barocco che venne ristrutturato nel 1670 dall'architetto fiammingo Frans Geffels.
Il palazzo è composto dalla “Galleria” d’ingresso, della camera del “Figliuol Prodigo”, della “Cappella”, della “Stanza del trionfo del Tempo sulla Fama” e della “Stanza degli Stemmi”. Nel piano nobile del palazzo, squisitamente affrescato, ha sede la Galleria Museo Valenti Gonzaga.
Via Pietro Frattini, 7
Il palazzo di via Poma (sede del Tribunale di Mantova) prendeva il nome dalla persona che dal 1599 al 1603, l’aveva fatto erigere, tale Giovanni Battista Guerrieri; fu poi venduto ai Gonzaga, finché nell’800 giunse al Comune di Mantova.
Quello che sicuramente noterai nella grande facciata esterna è la presenza di figure gigantesche di gusto grottesco; personaggi sia maschili che femminili, che sembrano sostenere con le loro spalle possenti la parte superiore dell’edificio.
Via Carlo Poma, 9
Come sarebbe possibile visitare Mantova e non soffermarsi a vedere la casa dove visse Andrea Mantegna? I lavori di costruzione vennero intrapresi dallo stesso pittore nel 1476, che realizzò un palazzo su due piani, concepito su una pianta quasi quadrata, nel cui centro si iscrive un maestoso cortile circolare; i moduli compositivi, cerchio e quadrato, cubo e cilindro, rispecchiano la genialità di cui l’artista era dotato.
Via Giovanni Acerbi, 47
In via Carlo Poma si trova la casa che Giulio Romano scelse come abitazione e che ristrutturò da edifici preesistenti, creando una facciata dove l’elemento fondamentale è il bugnato che ricopre tutta la superficie, la quale viene ritmata al primo piano da finestre ad edicola delimitate da archi. Sopra l’ingresso si apre una nicchia in cui vi è posta una statua del dio Mercurio e dei mascheroni spuntano all’apice dei timpani delle finestre, dentro gli archi.
Via Carlo Poma, 18
Posto in via Bertani, trovi il palazzo faceva parte del Ghetto di Mantova, una dimora molto antica, ricostruita la prima volta nel 400, che poi prese aspetto attuale nella seconda metà del 600.
La facciata viene attribuita al fiammingo Frans Geffels ed è composta da elementi architettonici diversi: il portale marmoreo è sovrastato da un bel barcone con una caratteristica ringhiera di ferro, la decorazione delle finestre è quasi di gusto spagnolo, mentre i pannelli a stucco rappresentano paesaggi stilizzati di città.
Via Giuseppe Bertani, 54
A circa 1 km dal centro storico di Mantova, dove un tempo c’erano le antiche scuderie della famiglia Gonzaga, sorge il bellissimo Palazzo Te, la residenza costruita tra il 1525 e il 1534 dall’architetto Giulio Romano su commissione di Federico II Gonzaga.
La magnificenza di questo palazzo destinato allo svago ed alle feste, non ha eguali; sicuramente lo colloco nelle prime posizioni della lista di cosa vedere a Mantova. Il palazzo non ha solo una straordinaria architettura a pianta quadrata con ambienti che si articolano attorno a un cortile centrale, ma si distingue soprattutto per gli affreschi che decorano ogni sala; i dipinti vennero realizzati da Giulio Romano, Raffaellino del Colle, Rinaldo Mantovano ed altri collaboratori.
Come si suddivide il Palazzo Te?
Viale Te, 13
A Mantova le chiese sono numerose, una varietà di piccoli ed imponenti edifici che ospitano preziosi affreschi ed arredi.
Cosa vedere a Mantova nelle sue più importanti chiese?
L’edificio ha antiche origini ma l’attuale costruzione in stile neoclassico con il campanile che si alza sino a 64 metri, venne realizzata tra il 1730 ed il 1741; prima di divenire luogo di culto era adibito a lazzaretto.
Via Trento, 1
La costruzione di questa chiesa risale al 1304, e costudiva le tombe della famiglia Gonzaga. Nella seconda guerra mondiale la chiesa venne quasi interamente distrutta dai bombardamenti e successivamente ricostruita con le sue originarie le forme trecentesche.
Cosa vedere a Mantova all’interno della chiesa?
Il gioiello costudito nell’edificio è la Cappella Gonzaga, il mausoleo della famiglia, ricco di dipinti murali.
Piazza San Francesco d’Assisi, 5
Il Duomo di Mantova è il principale edificio di culto della città e si colloca in Piazza Sordello. Le sue origini sono antichissime (primi secoli del cristianesimo), ma venne ricostruita in età medievale.
La sua facciata bianca in marmo di Carrara, con timpani, medaglioni, balaustre, lesene e colonne che decorano l'intero prospetto è in netto contrasto con il suo bellissimo lato est, che presenta le tracce della precedente struttura gotica con cuspidi e pinnacoli in laterizio, mentre la torre campanaria è un esempio di architettura romanica.
Cosa vedere a Mantova all’interno della Chiesa?
L’interno a croce latina (modificato da Giulio Romano nella metà del 1500) costudisce cappelle laterali decorati da pale dei più importanti artisti del manierismo.
Piazza Canonica San Pietro, 11
Venne eretta fra il 1562 e il 1572 per le cerimonie di corte ed è un vero capolavoro; nascosta in fondo all’ ultimo cortile dell’ingresso di palazzo Ducale (piazza Santa Barbara), ha una facciata esterna che ospita un vestibolo a tre arcate, e l’interno a navata unica con cappelle laterali, lucernari al posto delle cupole e 12 finestre che la inondano di luce, costudisce tesori inestimabili:
Anche il campanile ampio, edificato tra il 1562 ed il 1572, è bellissimo e particolare ed ospita in una nicchia 5 storici bronzi.
Piazzetta Santa Barbara
Eccoti la chiesa più grande di Mantova; è un capolavoro dell'architettura rinascimentale, opera di opera Leon Battista Alberti. Sorge su altre due chiese costruite precedentemente e conserva la più grande reliquia della Cristianità: i Sacri Vasi contenenti il sangue di Gesù. Iniziata nel 1470, venne terminata circa 300 anni dopo, durante i quali vari architetti ed artisti assunsero la direzione dei lavori.
Cosa vedere a Mantova all’interno della chiesa?
Piazza Andrea Mantegna, 1
Ubicata in Piazza delle Erbe, è dedicata a San Lorenzo ed è probabilmente la chiesa più antica della città, infatti venne edificata nel 1082. È la sua particolare pianta rotonda ad affascinare inizialmente, oltre alla pulizia ed alla perfezione geometrica dei suoi elementi che ricordano nella forma il concetto del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
L’interno è caratterizzato da un’aura sacrale, che ti riporta nei tempi medievali ed era completamente dipinta con affreschi di scuola bizantina; oggi purtroppo ne sono rimasti solo alcuni laceri.
Piazza Erbe
Sorge in Piazza Canossa e venne edificata nel 1754 per ricordare la protezione della Madonna in occasione del terremoto del 1693. La struttura barocca, è composta all’interno da un presbiterio cancellato ed un’unica navata.
Piazza Matilde di Canossa, 7
Costruita nel 1608 da Antonio Maria Viani, era incorporata nel complesso monastico omonimo che venne demolito nel 1930. Cosa vedere a Mantova all’interno della chiesa? L’interno costudisce la pala dell’altare centrale e due tele seicentesche.
Corso Vittorio Emanuele II, 45
La chiesa attuale venne costruita tra il 1752 e il 1755, sui resti di una chiesa romanica; quello che resta dell’originaria edificazione sono: il campanile, la canonica e la Cappella dei Morti che regalano tracce di romanico in un edificio oggi di impronta barocca. All’interno vengono custodite opere pittoriche di valore.
Corso Vittorio Emanuele II, 146
La prima Chiesa di San Barnaba risale al 1263; successivamente, nel 1397, Francesco I Gonzaga decise la costruzione del convento attiguo di cui oggi resta il campanile gotico incompiuto. Fu in questa chiesa che nel 1546 venne sepolto Giulio Romano, ma la tomba venne profanata durante la ristrutturazione conclusasi nel 1737.
Piazza Giuseppe Bazzani, 1
Le origini della chiesa sono davvero antiche, infatti sembra che sia stata inizialmente edificata nel 827; L'attuale stile barocco è dovuta all'architetto Frans Geffels, che la ristrutturò negli anni tra il 1680 e il 1693. Nell'interno, stuccato in maniera barocca, vengono ospitati preziosi dipinti e numerose tele provenienti dalle soppressioni napoleoniche di chiese e monasteri.
Via Pomponazzo, 24
Ha una delle facciate più interessanti di Mantova; la sua origine compreso il campanile è medioevale ma la facciata di forma concava è il risultato del rifacimento del 1738. Nelle due nicchie della facciata sono collocate le statue della Carità e della Speranza.
Corso Garibaldi. 74
Questa chiesa venne eretta nel luogo dove avvenne i martirio di San Longino, il centurione romano che portò a Mantova la reliquia del Sangue di Cristo. Costruita nel 1256 presenta una facciata caratterizzata dal rosone centrale e da un portone con colonnine in marmo. Nel 1775 la Chiesa venne trasformata in un magazzino militare e durante la seconda guerra mondiale divenne campo di concentramento e rifugio per i profughi. Venne restaurata e riaperta al pubblico come luogo di culto solo nel 1952.
Via Gradaro, 40
Costruita da Leon Battista Alberti a partire dal 1460 in stile rinascimentale, venne nel tempo sottoposta a vari restauri, ed oggi è destinata a tempio funerario dedicato alla memoria dei Martiri di Belfiore. La chiesa si divide su due piani: quello inferiore, un podio semplice ed elegante ed il piano superiore, accessibile oggi dalle due rampe di scale laterali aggiunte nel 1925.
Via Giovanni Acerbi
L’unica sinagoga sopravvissuta delle 6 sinagoghe del Ghetto di Mantova, è la Norsa-Torrazzo e sorge all’interno di un edificio civile di proprietà della comunità ebraica. Quella che oggi puoi ammirare è la ricostruzione fedele dell’originaria sinagoga eretta nel 1480 all’interno del Ghetto ed ospita tutti gli arredi settecenteschi lignei ed in ferro battuto che facevano parte dell’antico edificio.
Via Gilberto Giovi, 13
In una cttà storica come Mantova, non potevano certo mancare i musei; si tratta di esposizioni che ripercorrono le varie epoche della cittadina lombarda ma anche molto altro...
Il museo, posto nella storica residenza dei conti d’Arco di Trento (esempio di architettura neoclassica edificato dall’architetto Antonio Colonna tra il 1782 il 1792), ospita l'eredità culturale della sua nobile e antica famiglia.
Cosa vedere a Mantova all’interno della casa-museo?
La visita si svolge attraverso le numerose sale della casa che conservano gli arredi originali, le ceramiche, gli argenti preziosi:
Piazza Carlo d'Arco, 4
Ingresso: lunedì 9.30 -13.00 martedì 14.30-18.00 da mercoledì a domenica 9.30-13.00 / 14.30-18.00
Posto in un edificio storico (occupa il chiostro trecentesco dell’antico monastero agostiniano di Sant’Agnese), il museo venne inaugurato nel 1983 e raccoglie significative e preziose opere d’arte (dipinti, sculture, oreficerie, tessuti, libri, ceramiche, avori, armi ed armature) che ripercorrono le fasi degli ultimi duemila anni della storia mantovana.
Piazza Virgiliana, 55
Ingresso: tutti i giorni dal mercoledì alla domenica dalle ore 9.30 alle 12 e dalle 15 alle 17.30
Con i suoi quasi 1000 ambienti, torri, strade, cortili e giardini, rappresenta il più grande complesso architettonico museale italiano; la visita delle bellissime stanze del Palazzo Ducale (descritte sopra), può essere completata dalla percorso del Museo Archeologico e dalle varie esposizioni d’arte che si susseguono all’interno delle sale del palazzo stesso.
Piazza Sordello, 40
Ingresso: da martedì a domenica dalle 8.45 alle 19.15 (ultimo ingresso ore 18.20); la visita al sabato ed alla domenica è possibile SOLO ed ESCLUSIVAMENTE prenotando entro il giorno prima.
Posto in un’ala periferica del palazzo Ducale di Mantova, questo museo da molti anni presenta i suoi gioielli nella più grande esposizione permanente di mezzi, materiali e documenti riguardanti la storia dei Vigili del Fuoco; macchine tra le più antiche e del secondo dopo guerra, elmi e divise, attrezzi a volte complicati a volte umili e semplici, insomma una serie infinita di oggetti dall’800 ai nostri giorni.
Largo Vigili del Fuoco, 1
Ingressi: nel periodo estivo il sabato pomeriggio dalle ore 15,00 alle 18,30; la domenica ed i giorni festivi infrasettimanali, dalle ore 10,00 alle 12,00 e dalle ore 15,00 alle 18,30.
Giorni feriali e week and, è obbligatoria la prenotazione contattando direttamente il Museo tramite e-mail museovigilidelfuoco@libero.it
Collocato all’interno della Torre dell’Orologio, ospita un’esposizione degli oggetti e degli ingranaggi tralasciati o sostituiti nel corso del tempo da chi mise mano al magnifico orologio della torre stessa. La torre dell'Orologio è una costruzione rinascimentale situata in piazza delle Erbe che si eleva tra il palazzo della Ragione e la rotonda di San Lorenzo; venne eretta fra il 1472 e il 1473 ed alla fine del 1473 sulla torre venne collocato l'orologio astronomico.
Piazza Erbe, 13
Ingresso: da martedì a domenica dalle 10:00 alle 18:00
Il museo, allestito nel meraviglioso Palazzo Valenti Gonzaga (vedi sopra) espone mostre sia permanenti che temporanee con gli affreschi del pittore fiammingo Frans Geffels, 18 statue che sono state attribuite a Giovanni Battista Barberin ed una collezione di libri rari e antichi.
Via Pietro Frattini, 7
Ingresso: da martedì a sabato dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00 / domenica dalle 10:00 alle 13:00
Posto all’interno dell’ex chiesa del Carmelino, è dedicato alla memoria dell'indimenticabile campione Tazio Nuvolari, che disputò fra il 1920 e il 1950 oltre 350 corse in moto ed in auto ottenendo 161 vittorie, 2 titoli di campione d'Europa, 5 di campione d'Italia, 5 primati internazionali di velocità.
Cosa vedere a Mantova all’interno del museo?
L’esposizione si articola tra trofei, targhe, coppe vinte, medaglie d'oro, caschetti, guanti, occhiali, tute e l'inseparabile maglia gialla, ma anche manifesti, lettere autografe, attestati, onorificenze e documenti.
Via Giulio Romano, 11
Ingresso: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 12 e dalle 14:30 alle 18 / sabato dalle 14:30 alle 18 / domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14:30 alle 18
Posto nel Palazzo di San Sebastiano, il museo racchiude uno straordinario gruppo di opere che raccontano la Mantova tra Umanesimo e Rinascimento: statue, busti, rilievi antichi e rinascimentali, dipinti, affreschi staccati, stemmi nobiliari, raffinati reperti architettonici provenienti dai monumenti della città e dei suoi dintorni.
Il museo è formato da cinque sezioni:
Largo XXIV Maggio, 12
Ingresso: da martedì a domenica dalle ore 09:00 alle ore 19:30 / lunedì dalle ore 13.00 alle 19.30
Il Museo Civico di Palazzo Te è collocato al piano superiore dello splendido palazzo (vedi sopra) ed espone alcune collezioni civiche interessanti:
Viale Te, 13
Ingresso: da martedì a domenica dalle ore 09:00 alle ore 19:30 / lunedì dalle ore 13.00 alle 19.30
(si consiglia la prenotazione (VIVATICKET)
Come ti ho già accennato, il centro storico di Mantova è davvero poco esteso e quindi facilmente visitabile a piedi; non serve nè un'auto, ne l'utilizzo di un bus per raggiungere i vari monumenti.
Quindi lascia l’auto fuori dalla ZTL in uno di questi parcheggi:
La cucina mantovana è legata alle antiche tradizioni, infatti, il "buon mangiare" è uno degli elementi del vivere mantovano, sin dai tempi dei Gonzaga. Devi sapere che i cuochi del Ducato furono i primi a saper coniugare piatti decisamente popolari con quelli elaborati, creando una scuola di pensiero gastronomico... Tortelli di zucca, Risotti, Capunsei, Mostarda, Cotechino, Sbrisolona e Anello di Monaco, sono tra i piatti tipici di questa città.
Dove mangiare durante la tua visita a Mantova?
Ti suggerisco un paio di ristoranti:
Posto in una via centrale di Mantova, propone piatti tradizionali ricchi di sapore e di profumo della gustosissima cucina mantovana; il cibo è sempre ottimo e di altissima qualità.
Via Trieste, 10
La cucina del ristorante propone una rivisitazione dei classici mantovani con una vena creativa ed originale, utilizzando ottime materie prime con tecniche aggiornate. Il menu’ spazia dai tortelli amari a quelli di melanzane e robiola, dai salumi e formaggi al luccio in salsa e l’insalata di cappone, ma anche agnoli e bigoli.
Viale Gorizia, 13/b
Posto in una casa del 500, la cucina di questo ristorante, rispecchia l’essenza della gastronomia mantovana proponendo piatti che rispecchiano la tradizione, preparati con materie prime d’eccellenza. I tortelli di zucca, il luccio in salsa di prezzemolo capperi, acciughe e peperoni, l’anguilla in carpione l’insalata di petto di cappone in agrodolce con uvetta e agrumi sono alcune delle proposte che troverai.
Piazza Carlo d'Arco, 1
Ti sarai accorto delle tante attrazioni che Mantova offre; sono dell’idea che in un solo giorno è impossibile visitarle tutte.
La cosa migliore, soprattutto se giungi da lontano, è quella di prenotare una stanza almeno per una notte; in questo modo avrai il tempo necessario per non tralasciare alcuno degli storici punti della città.
Ti suggerisco alcuni hotel:
Il B&B è posto nel centro della città, ed è ospitato in un’antica casa ristrutturata in tipico stile mantovano che offre camere arredate con eleganza e sobrietà.
Palazzo Castiglioni Luxury Suites
Posto vicino al Palazzo Ducale ed al Duomo, propone Suites tutte impreziosite di squisiti dettagli, tessuti di grande pregio e strutture ad arco oltre a confort.
Posto nel centro storico di Mantova, è un elegante B&B che offre la possibilità di acquistare un city pass a tariffe scontate e di parcheggiare nelle vie attigue.
L'hotel ha una posizione centrale e propone spaziosi suite conun patio. Dispongono anche di una macchina per caffè e di tè, di un bollitore elettrico e di un frigo.
Sei sorpreso nello scoprire quanto lunga è la lista di cosa vedere a Mantova?
Ti saresti mai aspettato che una cittadina così contenuta nelle sue dimensioni avesse così tanto da offrire? È veramente una piccola bomboniera che custodisce tesori inestimabili!
Mantova dista solo 46 km da Verona, la splendida città di Romeo e Giulietta... perchè non prendere l'occasione per andare a visitarla e rimanere affascinato dai suoi vicoli ricchi di storia? A questo link ti racconto cosa puoi vedere nella splendida città che ha ispirato William Shakespeare.
Ti regalo ancora una curiosità… ed un consiglio! Nei laghi che circondano Mantova, sono insolitamente presenti i fiori di loto originari del Sud Est asiatico. Dalle sponde del parco pubblico di Belfiore, sul lago Superiore, è ben visibile l'isola galleggiante dei fiori di loto con la spettacolare fioritura in luglio-agosto-settembre.
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