Il mix di culture che caratterizza questa città spagnola, rende immensa la lista di cosa vedere a Córdoba. È una delle città più importanti dell’Andalusia, talmente importante che fu la capitale dell’impero arabo. Senza dubbio è la città dal fascino più arabeggiante dell’Andalusia e conserva intatti numerosi punti storici oggi patrimonio dell’Unesco. Ti serve una guida della città? La trovi a questo link ⇒ TURISMO A CORDOBA: guida della città andalusa
Ma Córdoba racconta molto di più. La miscela di culture (moresca, romana e cristiana) si riflette nei suoi monumenti e nella sua architettura, dando vita a splendidi siti di epoca romana e araba che si uniscono ai palazzi nobiliari di epoca rinascimentale, creando un insieme difficilmente paragonabile a quello di altre città andaluse.
Il quartiere arabo La Juderia racchiude i gioielli di Córdoba. Dalla splendida Mezquita, la moschea più grande d’Europa, all’Alcázar de los Reyes Cristianos, la residenza reale. Dal Ponte Romano che unisce le due sponde del Guadalquivir, alle mura antiche che aprono alla città dalla Porta Almodovar. Dalle incredibili piazze, alle case imbiancate con cancelli in ferro battuto che racchiudono patios fioriti. Dai bagni arabi agli affascinanti palazzi storici. A tutto questo si aggiungono le numerose chiese e la Medina Azahara, il complesso che fu la dimora Califfato.
Cosa leggerai in questo post:
Ogni grande città andalusa conserva un quartiere ebraico sito nel centro storico e Córdoba non fa differenza. Per dirla tutta, si tratta della più importante testimonianza della cultura ebraica nell’Andalusia medievale. Il turismo a Córdoba è richiamato da questo quartiere, il più antico della città e caratterizzato dallo stile islamico e da un labirinto di stradine acciottolate. La Judería si estende dalla Puerta de Almodóvar fino alla Grande Moschea e rimane separato dal resto della città da una cinta muraria che proteggeva la popolazione già dal tempo dei cristiani.
Nel 711, dopo la conquista da parte dei musulmani, La Judería divenne il nucleo amministrativo della città e gli ebrei cominciarono ad arrivare nel X secolo. Tuttavia, nel 1260 non tutti gli ebrei di Córdoba vivevano nel quartiere; alcuni risiedevano nelle aree limitrofi. Fu nel 1272 che, per ordine di Alfonso X di Castiglia, la comunità venne autorizzata ad occupare l’intera area. Durante il medioevo, convissero in quest’area cittadina ebrei, cristiani e musulmani al punto che La Judería si trasformò nel quartiere più importante di Córdoba.
Oggi La Judería è un quartiere che ti regala una visione del mix di culture che qui hanno vissuto, ma è anche il luogo migliore per fare shopping tra i numerosi negozi di artigianato locale. Gli scorci pittoreschi sono dietro ogni angolo, dove casette bianche decorate da citazioni in ebraico e motivi floreali in stile mudejar incantano il turismo a Córdoba che giunge da ogni parte del mondo.
Ma cosa vedere a Córdoba nel quartiere ebraico?
Venne costruita in epoca mussulmana dall'emiro Abd ar-Rahman I, ed è uno dei 3 accessi rimasti in vita (gli altri sono la Puerta del Puente e la Puerta de Sevilla) dei 9 che permettevano un varco tra le mura che cingevano la città.
La Puerta de Almodóvar si trova al limitare del quartiere La Juderia, in Calle Cairuán, nella parte ovest delle mura di Córdoba. Nel XIV secolo venne ricostruita dai cristiani con due robusti torrioni di arenaria e di mattoni collegati tra loro da un arco leggermente a sesto acuto sormontato da merli e da un camminamento di ronda. Il suo antico nome “Bad al-Yawz” (così veniva chiamata ai tempi dei mussulmani) deriva dall'antica strada che univa questa porta con la città di Almodóvar del Río, posta a circa 23 chilometri da Córdoba.
Sai che Séneca nacque poco distante dalla Puerta de Almodóvar? Proprio per onorare il grande filosofo è stata posta una scultura in bronzo vicino alla porta.
Il monumento più importante nella lista di cosa vedere a Córdoba? Indubbiamente La Mezquita, la grande moschea o cattedrale della città. La sua storia e la sua architettura riassume un mix di stile omayyade, di gotico, di rinascimentale e di barocco. Questo edificio, che vive da ben 13 secoli, è sicuramente il simbolo di Córdoba ed è stato il luogo di culto per visigoti, musulmani e cristiani. Tutti vanno a Córdoba per vedere La Mezquita.
È composta da due aree diverse: il cortile dove sorge il minareto e la sala di preghiera, il cui spazio interno è disposto su colonne ed archi bicromi che creano un effetto impressionante. Cinque sono gli spazi con cui l’interno è suddiviso e ciascuno corrisponde agli ampliamenti realizzati nelle varie epoche.
Com’è suddivisa e cosa vedere a Córdoba all’interno della grande moschea? Te lo racconto a questo link ⇒ LA MEZQUITA DI CORDOBA: il simbolo della città
Di fronte alla grande moschea ecco che appare il Palacio de Congresos, che venne costruito nel XVI secolo ed è una delle più grandi rappresentazioni del gotico umanista. Originariamente, l’edificio era una fortezza omayyade riconvertita poi nell’antico Ospedale di San Sebastián, uno dei sanatori più importanti del paese nei secoli XVI e XVI.
Cosa vedere a Córdoba nel palazzo?
Oltre alle mostre che vengono ospitate, ti incanterà innanzitutto la facciata con lo splendido portale ricco di decorazioni gotiche, mentre all’interno ti attende un chiostro di architettura mudéjar e la cappella in stile gotico.
Una città andalusa che si rispetti possiede anche una fortezza moresca dove risiedevano i sovrani che nel corso dei secoli si sono succeduti.
L'Alcázar de los Reyes Cristianos non è certamente paragonabile in quanto ad estensione e sfarzosità all’Alhambra di Granada o all’Alcázar di Siviglia, ma è uno spettacolo che racchiude al suo interno l'evoluzione architettonica che ha caratterizzato Córdoba. Qui vissero, romani e visigoti, arabi e cristiani e fu anche sede dell’Inquisizione spagnola. La costruzione rettangolare è cintata da un alto muro con 4 torri poste negli angoli e l’interno si sviluppa attorno a splendidi cortili decorati con alberi e fiori esotici. Dopo La Mezquita, l’Alcázar è sicuramente tra le cose da vedere a Córdoba.
Inizialmente, nel medioevo, il complesso era occupato dai visigoti. Con la conquista della penisola iberica da parte del Califfato Omayyade, la struttura venne ricostruita e dopo la vittoria sulla città di Abd al-Raḥmān (unico superstite del califfato abbaside) divenne la residenza del Califfato di Córdoba, che la ampliò creando bagni e giardini. Per portare l’acqua alla fortezza ed irrigare i giardini, venivano usati dei mulini ad acqua posti sulle sponde del Guadalquivir.
I Re Cattolici riconquistarono Córdoba nel 1328 e fu Alfonso XI di Castiglia a divenire il nuovo monarca. Tuttavia, a seguito di queste guerre il complesso venne devastato. Re Alfonso ricostruì gran parte dell’Alcázar così come oggi lo puoi ammirare, mantenendo solo una parte delle rovine moresche ma decorando il palazzo con lo stile architettonico mudejar. Sai che la riconquista di Granada da parte dei Re cattolici venne progettata da questo complesso? E sempre qui i reali incontrarono Cristoforo Colombo per discutere circa il viaggio verso le Indie.
Nel XVI secolo l’Alcázar de los Reyes Cristianos divenne per un breve tempo sede dell’Inquisizione spagnola e dopo l'abolizione di questa pratica, divenne un carcere civile. Il comune di Córdoba acquistò la fortezza nel 1955.
L’edificio che comprendeva le Scuderie Reali, dove i cavalli al servizio della famiglia reale venivano allevati, venne costruito nel 1572. Posto accanto all’Alcázar de los Reyes Cristianos, divenne con il passare dei secoli, dapprima una caserma di cavalleria, poi un deposito per cavalli andalusi e arabi di pregiata razza e ancor oggi viene utilizzato per l'allevamento del cavallo cordobano.
Nel 1734 l'edificio venne completamente distrutto da un incendio, ma venne ricostruito nel 1745 da Fernando VI di Borbone. Oggi, durante la tua visita, noterai sicuramente la scuderia, un’area a tre navate con volte a crociera sorrette da arci in mattoni. Questa location è oggi perfetta per numerose manifestazioni, quali la “Pasión y Duende del Caballo Andaluz”, che rende omaggio al forte legame che il popolo andaluso ha con il cavallo.
Infine, noterai l’Arco delle Scuderie, annesso alle Scuderie Reali, che corrisponde ad una porta di accesso posta nelle mura che cingono la città in corrispondenza del quartiere medievale Alcázar Viejo.
Penso di non aver mai visto un Ponte Romano così bello come quello che ti consiglio di inserire nella lista di cosa vedere a Córdoba. A pochi passi dalla Mezquita ecco il ponte, costruito nel I secolo a.C. dai romani ma più volte rimaneggiato nel corso dei secoli, tanto che al 1876 risale l’ultimo intervento. 16 sono le arcate che sostengono il ponte di pietra, luogo perfetto per una passeggiata affascinante a qualunque ora del giorno o della sera, godendo del panorama sul fiume Guadalquivir e su una parte della città. Al centro del parapetto del ponte trovi una scultura realizzata nel XVI secolo che rappresenta San Raffaele.
La porta che attraversi per accedere al ponte, faceva inizialmente parte delle mura della città. Era l’accesso sud che collegava Córdoba ad Algeciras. Venne restaurata nel XVI secolo in occasione della visita di re Filippo. Il suo aspetto monumentale è caratterizzato da 3 corpi chiusi alle estremità da colonne e l’apertura centrale è coronata da un frontone.
Sai cosa vedere a Córdoba nella Puerta del Puente? All’interno trovi una sala espositiva con testi ed immagini sulla storia di questo monumento, ma puoi anche salire sul Belvedere della porta e ammirare il panorama del ponte romano e della Torre de la Calahorra posta all’altra estremità.
All'estremità meridionale del Puente Romano ecco la Torre de la Calahorra, una struttura molto austera che veniva utilizzata per difesa già al tempo degli arabi. L’alta costruzione difensiva, edificata dai mussulmani, aveva una pianta quadrata e 2 torri merlate. Furono i cristiani a modificarla nel XIV secolo, aggiungendo una terza torre e portando quindi la pianta a croce latina. Dal XVIII secolo la torre terminò la sua funzione di difesa e cominciò ad essere utilizzata come carcere.
Cosa vedere a Córdoba all’interno della torre? Ospita il Museo Vivente di al-Andalus, un museo interattivo con 8 sale di esposizione, che raccoglie le rappresentazioni della collaborazione delle tre culture che hanno caratterizzato la città: quella ebrea, quella mussulmana e quella cristiana. Visitandola riesci ad immaginare come fosse la vita ai tempi di al-Andalus.
Inoltre, puoi salire sulla terrazza della torre per non perderti il bellissimo panorama che ti si apre allo sguardo, una bellissima vista sul fiume Guadalquivir, sul Puente Romano e sul centro storico di Córdoba.
Posto nel centro storico di Córdoba e giunto ai nostri giorni praticamente intatto, il Minareto di San Juan venne edificato nel X secolo. Inizialmente era collegato ad una moschea che purtroppo venne completamente demolita per fare posto alla chiesa dell’ordine di San Juan.
Il minareto è una torre di circa 10 metri a pianta quadrata costruita con blocchi di pietra ed è decorata con archi gemelli a ferro di cavallo e colonne di marmo. Nonostante il degrado che presenta, è, assieme alla Mezquita, il miglior esempio di arte califfale conservato nella città e l'unico minareto intatto dei tempi di al-Andalus.
Durante il tuo percorso dalla stazione degli autobus al centro ti ritroverai a fiancheggiare un grande viale diviso da un’area verde, i giardini della Vittoria di Cordova. Tra i vari monumenti che abbelliscono questo spazio ecco anche il Mausoleo romano, risalente al I secolo d.C.
Con la struttura cilindrica, il parapetto merlato in calcestruzzo e pietra calcarea e le grandi dimensioni lo noterai sicuramente, ma sai perché ti consiglio di inserirlo nella lista di cosa vedere a Córdoba? Sappi che rappresenta la costruzione romana funeraria più importante della città e sembra sia stato costruito da un architetto italiano a somiglianza dei mausolei di Roma. Inoltre, è unico nel suo genere in Andalusia.
Oltre alla Sinagoga di Santa María la Blanca e la Sinagoga del Tránsito, entrambe a Toledo, ecco che a Córdoba, nel quartiere La Juderia, trovi la terza sinagoga meglio conservata in Andalusia. La Sinagoga di Córdoba venne costruita nel 1315 e testimonia l’importanza del popolo ebreo e della condivisione di varie culture in questo territorio. Infatti, gli ebrei vissero a Córdoba liberamente e in pace durante l’epoca romana e quella mussulmana. Quando nel 1942 gli ebrei vennero espulsi dalla Spagna dai Re Cattolici, quasi tutte le sinagoghe vennero distrutte.
Cosa vedere a Córdoba nella sua sinagoga? Contraddistinta da una pianta quadrata e piccole dimensioni, possiede decorazioni in stile mudéjar, preziosi intarsi e rilievi di forma geometrica. L’ingresso avviene attraverso un piccolo cortile che conduce alla sala della preghiera e a destra dell’ingresso è posta una scala che conduce alla tribuna dedicata alle donne. Le donne ebree potevano assistere alle funzioni solo attraverso dei balconi ad archi decorati con iscrizioni di culto.
Potevano forse mancare, nella lista di cosa vedere a Córdoba, altri maestosi palazzi? Eccoti lo splendido edificio dell’Ospedale Cardinale Salazar, progettato nel XVIII secolo. La facciata barocca e 2 patii con archi e lunghi corridoi con finestre, contraddistinguono questo edificio che da centro educativo per bambini passò ad essere ospedale. Oggi qui ha sede la Facoltà di Filosofia e Lettere di Córdoba.
Integrata alla Facoltà di Filosofia e Lettere, ex ospedale del Cardinale Salazar, eccoti un angolo che rappresenta uno splendido esempio di architettura mudéjar. Sto parlando della Cappella di San Bartolomé de Córdoba, che venne edificata tra il XIV e il XV secolo. La facciata principale si distingue per il portico a 3 arcate mentre l’interno ad una navata con volta a crociera è decorato con pregiati stucchi e colorate maioliche che creano uno spettacolo di colori e forme.
I primi resti in Campo de los Santos Mártires dei bagni arabi a Córdoba, furono trovati nei primi anni del 1900. Si deve giungere alle metà del XX secolo per scoprire la grande costruzione dei Baños del Alcázar Califal.
Posti vicino all’ormai scomparso Alcázar omayyade (di cui oggi rimangono solo alcuni resti), erano i bagni più importanti della città ed erano destinati all’uso personale del califfo e del suo entourage. Vennero costantemente utilizzati anche dai successivi popoli Almoravidi e Almohadi. Con questa prerogativa, è impossibile non inserirli nella lista di cosa vedere a Córdoba. Sai bene che per i mussulmani la pulizia del corpo è strettamente legata alla loro cultura, dato che costituiscono un rito sociale ma anche una forma di purificazione accompagnata alla preghiera. Questi immensi bagni vennero realizzati nel X secolo e sono un insieme di ambienti chiusi da volte sorrette da colonne di marmo, che presentano i classici lucernari a stella.
Nel pieno centro storico di Córdoba trovi un palazzo con bellissime corti del 1636 che appartenne al Duca di Medina Sidonia ma nel quale vissero anche altre importanti casate. È uno dei palazzi più belli della città e viene chiamato “Casa del Judío” perché nel 1968 venne acquistato da Elie Nahmias, un uomo d'affari ebreo sefardita a cui il Comune di Córdoba ha dedicato una piazzetta.
L’ingresso più antico, che risale al 1627, affaccia su Plaza de Jerónimo Páez e lo distingui per una piccola torre a padiglione con grate posta nella facciata neomudéjar ad archi con chiavi di volta in rilievo sita in via Horno del Cristo. Tuttavia, la casa possiede un secondo ingresso, posto in via Rey Heredia, la cui facciata a 2 piani presenta un frontone curvo che sorregge un balcone e che ospita uno splendido portone decorato con battenti a forma di testa di leone.
Cosa vedere a Córdoba all’interno del palazzo? La casa dispone di diversi patii e vari appartamenti che vengono saltuariamente occupati dalla famiglia Nahmias tutt’ora proprietaria dell’immobile. Ma non è possibile una visita, quindi puoi solo immaginare la bellezza degli interni dalle sue splendide facciate.
Nella Plaza de Jerónimo Páez troverai anche lo splendido Palazzo Jerónimo Páez, una casa mudéjar ristrutturata e trasformata a metà del XVI in un palazzo rinascimentale, che oggi ospita il Museo Archeologico ed Etnologico di Córdoba.
Su un angolo dell’area della piazza affaccia anche un altro palazzo che sicuramente noterai per i suoi colori accesi e la sua architettura. Mi riferisco al Palacete de los Burgos, edificato alla fine del XIX secolo che, con il suo corpo a U e la facciata realizzata con mattoni a vista con varie tonalità, riuscirà certamente a cogliere il tuo interesse.
Potevano forse mancare i luoghi religiosi in questa splendida Córdoba, riconquistata dai Re Cattolici? Sono numerose le chiese in questa città (molte delle quali ricostruite su siti mussulmani) tanto che puoi organizzare un particolare tour che ti conduce a visitarne le più importanti. Quali sono?
La costruzione originaria della Chiesa di Sant'Agostino risale al 1328 ma subì molti rimaneggiamenti che l’hanno portata al suo attuale stile barocco cordovano. La facciata, ristrutturata tra il XVI e il XVII secolo, propone archi corinzi e colonne e affaccia su una grande piazzale. All’interno trovi svariati affreschi che vennero restaurati nei primi anni del 2000 dal Governo dell’Andalusia.
Quello che esteriormente colpisce della Chiesa di Sant’Andrea, fondata nel XIII secolo, è la torre e il portale principale che reca lo stemma del vescovo Siuri. La parte inferiore della torre risale al XVI secolo mentre la parte superiore è del secolo successivo. Cosa vedere a Córdoba all’interno? All’interno viene costudita una pala d’altare barocca e numerose tele di valore realizzate da Antonio Palomino.
È stata una delle prime chiese ad essere costruite a Córdoba e rappresenta un mix di stili: romanico, gotico e mudéjar. La Chiesa della Magdalena si evidenzia per il portale che ospita un rosone e per la torre del XVII secolo che si sviluppa in sezioni decrescenti.
L’architettura medievale che caratterizza la Chiesa di San Lorenzo è senza dubbio di grande effetto. Un portico a 3 arcate precede l’ingresso che ospita un immenso rosone. Il campanile venne costruito sul minareto dell’antica moschea che qui esisteva e noterai l’architettura del suo corpo principale che ti ricondurrà a quei lontani tempi. Cosa vedere a Córdoba all’interno della chiesa? Ospita un bellissimo presbiterio ricoperto da pitture e una pala d’altare barocca.
Una delle chiese più imponenti di Córdoba è la Chiesa di San Paolo che venne edificata tra il XIII e il XIV secolo. La facciata è maestosa e contraddistinta da colonne salomoniche. L’interno a 3 navate ha un bellissimo soffitto a cassettoni decorato in stile mudéjar e un’interessante ala con un soffitto a volta risalente al periodo almohade.
Si tratta della Basilica Minore di Córdoba e venne edificata, assieme ad altri 13 edifici religiosi, da Ferdinando III di Castiglia. Posta poco distante da Plaza de la Corredera si trova su un sito dove prima sorgeva un tempio mozarabico (relativo ai cristiani di Spagna che conservarono la loro religione durante la dominazione araba). La sua datazione risale al XIII secolo ma nel corso del tempo ha subito numerosi rimaneggiamenti. Venne completamente rifatta la facciata e vennero inseriti elementi barocchi, quali le volte che nascondono i tetti mudéjar.
La costruzione della Chiesa di Santa Marina iniziò nel XIII secolo e la sua architettura unisce gli stili romanico, gotico e mudéjar, mentre la torre è rinascimentale. Guardandola sembra di vedere una sorta di fortezza ma all’interno costudisce una cappella battesimale del XV secolo.
Sull’Avenida del Gran Capitán, la via che unisce la città nuova con il centro storico, sorge la Chiesa di San Nicola de la Villa, fondata nel XIII secolo e ricostruita nel XV secolo in stile gotico-mudejar. La sua torre, a forma poligonale, è tra le più belle di Córdoba e venne costruita su un minareto. Cosa vedere a Córdoba all’interno della chiesa? Ospita una bellissima cappella del battesimo del XVI secolo, una pala d’altare barocca e uno splendido soffitto a cassettoni.
Assieme al convento di cui fa parte, venne costruita nel XIII secolo e modificata con lo stile barocco. Il portale d’ingresso in marmo, che ospita una nicchia con l’immagine di Fernando III di Castiglia, ti permette di accedere all’interno ad una navata che costudisce una bella pala d’altare del 700. Ma la parte più emozionante è il chiostro che con la sua atmosfera riuscirà a conquistarti.
La particolarità di questa torre che ti consiglio di includere nella lista di cosa vedere a Córdoba, è la leggenda che la contraddistingue. Sembra infatti che il nome “Torre della Malmuerta” derivi dalla morte di una nobile di Córdoba uccisa per mano del marito troppo geloso. Venne edificata nel XV secolo su una precedente costruzione islamica e tramite una scala interna puoi raggiungere un ambiente coperto da volta e aperto all’esterno tramite feritoie.
Tra i tanti e storici palazzi che Córdoba regala al visitatore, trovi anche il Palacio de la Mercedes e il Palacio de Viana. Accomunati da splendidi patii, entrambi vengono utilizzati per ospitare collezioni preziose e organizzare mostre internazionali durante tutto l’anno.
Il primo è la sede del Consiglio provinciale di Córdoba e si evidenzia per la sua architettura barocca cordovese. Venne costruito nel corso del XVIII secolo ed è semplicemente strepitoso. Una chiesa separa le due parti dell’edificio riccamente decorato in gesso e all’interno trovi dei patii che ammaliano.
L’altro, il Palacio de Viana si sviluppa anch’esso attorno a meravigliosi cortili ed è una casa nobiliare che fu abitata fino al 1980. I suoi giardini e suoi spazi aperti narrano la storia dello sfarzo della nobiltà di Córdoba. Composto da 2 piani uniti da una sontuosa scala, venne costruito nel XIV secolo, ma sembra che le sue origini siano riconducibili al periodo romano, per via dei resti trovati durante alcuni scavi. Chiamato inizialmente “Palacio de las Rejas de Don Gome” possiede 12 cortili uniti da gallerie, che riuniscono il fascino dell'architettura romana e araba.
La piazza più centrale di Córdoba è Plaza de la Tendillas che rappresenta anche uno dei luoghi d’incontro preferiti della città. Posta tra la zona commerciale e la parte storica di Córdoba viene utilizzata anche per gli eventi cittadini. La sua forma quadrata circondata da edifici storici, caffè e negozi, ospita la statua equestre in bronzo e marmo di Gonzalo Fernández de Córdoba chiamato “Gran Capitano” per essere stato un genio militare nella guerra contro il Regno di Granada. Nel pavimento della piazza sono stati anche posti numerosi getti d’acqua che oltre alla visione scenografica che regalano, possono anche rinfrescare l’aria dalla forte calura estiva.
Il luogo, dove oggi si trova Plaza de la Corredera, era in passato parte dell’anfiteatro romano. Gli scavi di quest’area hanno portato alla luce alcuni mosaici (oggi esposti nell’Alcázar) risalenti al tempo dei Re Cattolici. È una grande piazza porticata con archi nella parte inferiore ed è la più grande di Córdoba. Sembra che nel corso dei secoli sia stata utilizzata per le corride, come scenario delle esecuzioni dell'Inquisizione e come mercato. Il suo splendido aspetto odierno, unico nel suo genere in Andalusia, lo si deve ad una modifica che venne realizzata tra il 1683 e il 1687.
Sapevi che a Córdoba trovi anche un Tempio Romano? Poco distante da Plaza de la Corredera eccoti un tempio dalle grandi dimensioni dedicato al culto imperiale. Venne scoperto nel 1950 durante l’ampliamento della città e del Municipio sito nella medesima area. Il tempio venne costruito nel I secolo d.C. e rappresenta la testimonianza dell’importanza della città durante l’epoca romana. Con questi presupposti è chiaro che questo luogo va inserito nella lista di cosa vedere a Córdoba.
Il tempio era collocato su un podio sul quale poggiavano imponenti colonne corinzie in marmo e qui vi era l'altare. Potrai notare a terra vari capitelli, fusti e altri elementi originali del tempio che vennero ritrovati durante gli scavi, mentre molti altri pezzi sono oggi esposti nel Museo Archeologico di Córdoba.
Abd-al Rahman III, califfo di Córdoba dal 929 d.C., fece costruire ai piedi della Sierra Morena e a circa 8 km da Córdoba una suntuosa città disposta su 3 terrazze circondate da alte mura. Il nome della sontuosa dimora, Medina Azahara, deriva dal nome della presunta concubina preferita del califfo. Divenne in quell’epoca la sede principale del governo califfale e luogo di accoglienza per i politici stranieri.
Nelle due terrazze superiori erano collocate le stanze della residenza reale del califfo e la sede del governo dove avevano luogo le visite ufficiali, mentre nella terza terrazza si trovava la città pubblica con case civili e la moschea. Splendidi giardini arricchivano la bellezza del luogo. Quello che incantava di questa cittadella erano le decorazioni realizzate dai migliori scalpellini con materiali pregiati quali: marmi rossi, ori e pietre preziose.
Purtroppo, la Medina Azahara ebbe vita breve; la guerra civile dei primi anni dell’anno 1000 pose fine al califfato omayyade e la medina venne distrutta e saccheggiata. Oggi puoi vedere sono le rovine di questo sontuoso palazzo-cittadella, che lasciano tuttavia intravedere la superiorità del califfo e la dignità della sua condizione di potere.
Sai che trovi anche un museo? Il Centro d'Interpretazione di Madinat al-Zahra espone tutti gli oggetti storici che vennero ritrovati durante gli scavi archeologici e ti permette di capire, tramite proiezioni di documentari, come si viveva nella medina ai tempi di Abd-al Rahman III.
Come giungere alla Medina Azahara? Se non hai noleggiato un’auto, puoi prenotare un tour organizzato, oppure puoi utilizzare il bus turistico che da Córdoba ti conduce direttamente al museo.
Uno dei motivi per visitare Córdoba? Sicuramente i suoi patii. Questi splendidi cortili annessi a vari palazzi di origine islamica, sono un incentivo per il turismo della città a tal punto che ogni anno viene allestito un concorso, il “Festival dei Patios di Córdoba”, durante il quale questi spazi aperti vengono allestiti e aperti al pubblico, sfidandosi per quello più bello.
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