Milano, Venezia, Verona, sono le città per antonomasia che nel nord Italia vengono visitate dai turisti, ma accanto ad esse ci sono città come Brescia che hanno molto da offrire in ambito culturale e storico; cosa vedere a Brescia?
Penso che in troppi ignorino le meraviglie che questa città (chiamata dal Carducci la Leonessa d’Italia) ha da offrire. La maggior parte dei turisti tendono a classificarla solo come una delle tante città lombarde che non meritano grande interesse…
Niente di più sbagliato!
Non lo dico per difendere la mia città (sono nata in provincia di Brescia), non si tratta solo di orgoglio bresciano, ma se ti stai chiedendo cosa vedere a Brescia, ti assicuro che ci sono tantissime cose che ti stupiranno e che nemmeno pensavi avresti trovato.
Certo, so perfettamente che il turista che raggiunge il nord Italia, lo fa per visitare città famose come Venezia, o destinazioni quali lo splendido Lago di Garda, ma ti consiglio di inserire nel tuo itinerario anche Brescia; perché?
Cosa sai di Brescia?
Avrai sicuramente sentito parlare della Mille Miglia, la famosissima gara di automobili d’epoca che si svolge nel mese di maggio ed ha come partenza ed arrivo proprio la città di Brescia? Ecco, forse conosci Brescia per questa particolare e famosissima gara, ma quello che non devi dimenticare è che Brescia ha molto da vedere lungo le vie del suo centro storico. Quindi ora, orgogliosamente, ti svelo questa grande città combattiva, ricca non solo industrialmente ma anche storicamente.
Per capire Brescia devi conoscere la sua storia; infatti Brescia è molto antica, ha più di 2.500 anni di storia alla sue spalle.
I primi che abitarono Brescia furono i Liguri, seguiti poi dagli Etruschi, dai Celti e dai romani nel 49 a.C.
Numerosissime furono le invasioni che la città dovette subire: nel 452 la città venne saccheggiata dagli Unni di Attila, nel 476 l'Impero Romano d'Occidente cadde e Brescia subì per breve tempo la dominazione di Odoacre, nel 493 passò sotto Teodorico, il re degli Ostrogoti ed infine nel 561 venne conquistata dai Bizantini.
Dal 568 al 774, furono i Longobardi a prendere potere sulla città, portandola ad essere una roccaforte e sede di un importante ducato grazie alla sua posizione posta allo sbocco di importanti vallate per le quali passavano vie per i paesi d'oltralpe.
Nel 774 Brescia venne conquistata da Carlo Magno e venne eretta come contea del Sacro Romano Impero.
Il regime comunale, governato dai Consoli, si impose nel 1090, ma nel 1154 il Barbarossa (Federico I di Svezia) venne incoronato come Imperatore del Sacro Romano Impero ed affermò il suo potere sui comuni.
In quegli anni furono molte le battaglie che le città del nord Italia fecero per difendere il loro territorio e nel 1167 tutte queste città quali Brescia, Mantova, Bergamo, Cremona e Milano, si unirono e costituirono la Lega Lombarda (trovando l’appoggio di Venezia), sconfiggendo il Barbarossa nel 1176.
Nel 1184, con la Pace di Costanza, i Comuni ripresero il potere sui loro territori.
Brescia attraversò un periodo di calma e serenità dal 1298, quando il vescovo Berardo Maggi prese in carica il controllo della città, ma alla sua morte, cominciarono le guerre tra Guelfi e Ghibellini che durarono circa 20 anni.
Nel 1336 la casata milanese dei Visconti prese il dominio della città e tra varie guerre con i guelfi per tenerne il potere, vi rimase fino al 1426, anno in cui Brescia passò alle dipendenze della Serenissima Repubblica di Venezia.
Con l’arrivo di Venezia, Brescia finalmente conobbe un periodo di pace e prosperità; l’unica guerra la combatte nel 1512, quando i francesi prima guidati da Nemours Gaston de Foix e poi da Napoleone, devastarono la città.
Nel 1797, con il Trattato di Campoformio, Brescia entrò a far parte della Repubblica Cisalpina e nel 1815 passò sotto l’occupazione austriaca.
La città si ribello al potere degli Asburgo nel 1849, riuscendo solo per 10 giorni (le famose 10 giornate di Brescia) a sconfiggere le truppe austriache che tuttavia ripresero il potere dopo questo lasso di tempo e vi rimasero fino alla Seconda Guerra d’Indipendenza, quando le truppe bresciane sconfissero definitivamente gli Asburgo.
Garibadi entrò in città nel 1859, e Brescia divenne territorio dell’Unità d’Italia.
La mia Brescia è davvero bella!
Ogni volta che rientro in Italia, mi prendo un paio di giornate per girovagare nel suo centro storico della città godendo delle sue piazze, dei suoi palazzi storici e del castello.
Vieni a visitarla?
Il tuo itinerario deve includere almeno 2 giorni perché Brescia nasconde piccoli tesori da scoprire a piedi, che spaziano dall’epoca romana fino ai giorni nostri con palazzi, piazze e monumenti affascinanti e ricchi di storia.
Se hai più tempo a disposizione puoi anche includere la visita dei laghi che si estendono sia a est che a ovest di Brescia: il meraviglioso Lago di Garda ed il Lago di Iseo; perché il territorio della provincia di Brescia, include non solo storia e arte, ma anche panorami mozzafiato, montagne e borghi antichi.
Per non parlare dell’arte culinaria di questa provincia lombarda, tra vigneti e osterie della tipica cucina bresciana. Hai mai sentito parlare della Franciacorta? Un territorio su cui si estendono i vigneti che danno vita agli spumanti più famosi d’Italia!
Vai a questo mio post per conoscere la movida bresciana, cosa e dove mangiare a Brescia e dove dormire
DOVE MANGIARE A BRESCIA E DOVE DORMIRE: guida alla città
Sei pronto, cominciamo?
Le affascinanti piazze di Brescia, sono abbastanza vicine tra di loro; quasi tutte hanno baretti e trattorie che le attornano e ti consiglio di fermarti anche a berti una bibita per godere dello spettacolo che offrono.
Vediamole insieme:
Voluta da Marco Foscari nel 1433, venne progettata in piena epoca rinascimentale lombardo-veneta e divenne subito il cuore pulsante della città; è il complesso monumentale più armonico e riflette il decoro e la magnificenza della Serenissima.
Cosa vedere a Brescia in Piazza della Loggia?
In questa piazza dalla forma rettangolare, sorge in stile rinascimentale-veneziano e costruito in legno da vari architetti tra cui Palladio e Sansovino, il Palazzo della Loggia, costituito da un portico al pianterreno e da un salone al primo piano coperto da una cupola e sede del consiglio cittadino.
Sul lato sud della piazza trovi gli edifici delle prigioni, del Monte vecchio di Pietà e del Monte nuovo di Pietà composti in marmo bianco di Botticino e marmi versicolori, mentre ad est trovi la Torre dell’Orologio (denominata così per la presenza di un antico orologio astronomico del 1546 raffigurante le ore, le fasi lunari ed i segni zodiacali) ed i Portici anch'essi in stile rinascimentale.
Sotto il portico trovi due fontane realizzate anch’esse in marmo di Botticino.
Due sono i monumenti significativi per la storia di Brescia: quello che commemora i martiri delle Dieci Giornate di Giovanni Battista Lombardi (1864) ed il cippo disegnato da Carlo Scarpa che ricorda le vittime dell’attentato terroristico del 28 maggio 1974 (La strage di Piazza Loggia).
In questa grande piazza di origine medioevale dedicata al pontefice bresciano Giovanni Battista Montini, si concentrano i principali edifici ecclesiastici di Brescia.
Cosa vedere a Brescia in Piazza Paolo VI?
Sul lato est della piazza si allineano le costruzioni del Palazzo comunale del Broletto che ospita il Consiglio provinciale, la Prefettura e gli uffici dell’Anagrafe comunale.
Il Broletto è il più antico palazzo pubblico della città e comprende la Loggia delle Grida e la Torre del Pegol, un edificio in pietra alto circa 54 metri, annesso al palazzo Broletto che con la sua campana in bronzo richiamava le truppe cittadine in caso di attacco nemico, e le due cattedrali denominate Duomo Nuovo e Duomo Vecchio.
L’imponente mole del Duomo Nuovo, in stile barocco, è caratterizzata da una facciata in pietra di Botticino, mentre il Duomo Vecchio, chiamato anche “rotonda” per la sua forma, risale al XII secolo, ed è un notevole esempio di edificio medioevale circolare in pietra.
Nella parte settentrionale della piazza, trovi la Fontana neoclassica della Minerva detta “Brescia armata” opera di Giambattista Cignaroli, mentre il lato sud della piazza è chiuso dagli edifici in stile rinascimentale che hanno incorporato il Palazzo Negroboni, oggi sede della banca Credito Agrario Bresciano.
Sul lato ovest e quasi di fronte al Broletto, puoi vedere un palazzo in stile neoclassico con due grandi colonne joniche centrali e la Casa dei Camerlenghi con le trifore quattrocentesche.
L’enorme Piazza della Vittoria, costruita da Marcello Piacentini tra il 1929 e il 1932, ha un aspetto piuttosto razionalista, tipico dei piani urbanistici di epoca fascista; infatti la piazza era stata progettata per raccogliere le grandi adunate.
Cosa vedere a Brescia in Piazza della Vittoria?
Sul lato nord della piazza trovi il palazzo delle "Regie Poste e Telegrafi", con l'altissimo pronao rivestito in marmi a fasce bicolori, mentre sul lato est vedi la Torre della Rivoluzione che un tempo era decorata con un bassorilievo del Romanelli che raffigurava il Duce a cavallo.
Nei pressi della torre è collocato l’Arengario, un pulpito in pietra porfirica rossa di Tolmezzo ornato di bassorilievi che rappresentano scene della storia di Brescia.
Arricchiva lo scenario una gigantesca statua del 1932 di Arturo Dazzi “Il Bigio” raffigurante un giovane nudo e leggermente proteso in avanti, rimossa a causa dei danni provocati dai bombardamenti nel 1945 che sembra verrà esposta nella sede cittadina del Museo dell’industria e del lavoro «Eugenio Battisti».
Quanto mi piace questa piazzetta!
La bellissima Piazza del Mercato, sita a fianco di Piazza della Vittoria, è composta edifici che risalgono alla fine del 1400; è così chiamata perchè nel 1435, il lato sud della piazza era utilizzato dai venditori di panni e di lino con banchetti e casotti di legno.
Cosa vedere a Brescia in Piazza del Mercato?
La forma a L della piazza è composta da una lunga fila di portici, alcuni risalenti al XV secolo e altri datati 1558.
Nel lato ovest della piazza si affaccia il bellissimo Palazzo Martinengo Palatini, che rappresenta un raffinato esempio del barocco bresciano ed oggi sede del Rettorato e di alcuni uffici amministrativi. Nell'angolo nord-occidentale del Palazzo, sono incorporati i resti di una Torre medievale, e lungo il lato nord trovi il Palazzo Beretta, costruito nel 1558 da Lodovico Beretta come residenza di lusso per i mercanti del lino.
Situata nell'angolo sud-ovest trovi anche la Chiesa della Madonna di Lino, costruita nei primi del 600 da Pietro Maria Bagnadore, mentre la bellissima Fontana del Donegani su cui nel 1827 venne posta la statua dell’Abbondanza, opera di Giovanni Antonio Labus, riempie il centro della piazza.
I resti dell’epoca romana di Brixia (il nome antico di Brescia) sono esposte in Piazza del Foro che risale al periodo in cui gli imperatori Flavi regnavano sulla città e veniva attraversata dall’antica via Decumano Massimo (oggi via dei Musei) che collegava Bergamo a Verona.
Cosa vedere a Brescia in Piazza del Foro?
Nella piazza, uno dei siti archeologici Romani più importanti in assoluto, sorgono i resti di vari edifici tra cui il Tempio Capitolino risalente al 73 d.C. con due file di portici laterali ancora visibili negli archi che salgono dall'antico livello, un teatro Romano ed un impianto termale e la Basilica civile, di cui rimangono i resti inseriti nelle case della vicina piazza Labus.
Di fronte alla piazza, trovi il Palazzo Martinengo Cesaresco al Novarino, sede di mostre d'arte contemporanea che conserva nel sottosuolo importanti vestigia romane oggi visitabili.
In questa piccola piazza durante le X Giornate del 1849 i patrioti bresciani riuscirono a fermare gli austriaci.
Cosa vedere a Brescia in Piazza Tito Speri?
La piazza è intitolata a Tito Speri che fu tra i capi delle Dieci Giornate della rivolta bresciana contro l’Austria ed al cento sorge proprio la fontana con il monumento di Domenico Guidoni, dedicato a questo eroe del Risorgimento.
Piccola ma molto suggestiva, questa piazza di Brescia posta davanti all'omonima Chiesa di Sant'Alessandro, ruota attorno ad una bella fontana barocca a tre vasche sovrapposte. Il fascino della piazza è dato dagli edifici che la contornano, realizzate in epoche diverse, dal medioevo al barocco, dal neoclassico al razionalismo del dopoguerra.
Costruita nel 1173, divenne immediatamente una piazza pubblica autorizzata alla vendita e denominata del ”Mercato Nuovo”. Venne dedicata a Tebaldo Brusato, capo guelfo di Brescia che nel 1311 si oppose all’invasione di Enrico VII, sacrificandosi pur di non dichiarare la resa della città.
Cosa vedere a Brescia in Piazza Tebaldo Brusato?
Sull’enorme ed alberata piazza, affacciano alcuni importanti dimore di aristocratiche famiglie quali il Palazzo Cigola oggi chiamato Fenaroli, che presenta due facciate riconducibili a due epoche diverse; la prima risale al 1500, mentre l’altra appartiene al secolo successivo.
Punto di ritrovo serale della movida bresciana, l’enorme piazzale ottocentesco, dedicato all’illustre frate bresciano Arnaldo e posto sul perimetro est del centro storico cittadino, è stata il teatro di un sanguinoso scontro durante le dieci giornate di Brescia.
Piazzale Arnaldo quindi, non è solo una piazza con un importante origine storica ma anche uno dei luoghi migliori di Brescia per passare divertenti serate, tra i numerosissimi bar e ristoranti e tappa obbligatoria per chi sale o scende dal Castello di Brescia.
Cosa vedere a Brescia in Piazzale Arnaldo?
La grande piazza è dominata dal Mercato dei Grani, chiamato anche “Il Granarolo”, un imponente edificio neoclassicismo elegante con un lungo porticato in pietra bianca di Botticino a bugnato, costruito nel 1823; il nome dell’edificio in riferimento al fatto che nei secoli scorsi era adibito a mercato dei cereali.
All’inizio del piazzale nel 1882 venne innalzato il monumento a Arnaldo da Brescia.
Il “ruggito della Leonessa d’Italia”, è a mio parere evidenziato nel suo castello, la roccaforte edificata per la difesa della città.
Arroccato sul Colle Cidneo, in un uno dei polmoni verdi della città è uno dei più affascinanti complessi fortificati d’Italia, grazie anche ai numerosi interventi e riedificazioni, di epoche e dominazioni diverse.
Il Castello è attorniato da un quadrilatero verde ricoperto di numerosi alberi e circondato da mura difensive; numerose sono le persone che approfittano della natura e della frescura del suo verde per rilassarsi guardando il panorama dall’alto della città. La roccaforte è edificata su base rettangolare con mura merlate; il suo torrione riporta all’influenza viscontea e l’ingresso con il ponte levatoio ed i possenti bastioni sono a testimonianza del dominio della Repubblica di Venezia.
Nel 1500, il castello venne dotato di una nuova cinta difensiva con la costruzione dei baluardi di San Pietro, San Marco, San Faustino e della Pusterla e venne dotato di edifici per il deposito di vettovaglie, prigioni, cisterne e polveriere.
Cosa vedere a Brescia nel castello?
Già la passeggiata nei viali alberati che contornano la roccaforte e nelle stradine ricche di mistero, merita una tua visita; non per niente è il luogo che i bresciani usano per il momenti di relax o per leggere e studiare nella quiete dei suoi spiazzi e ambienti nascosti.
Ma oltre a godere del verde e della rilassatezza che regala, trovi anche il Museo delle Armi “Luigi Marzoli” e il Museo del Risorgimento, i magazzini dell’olio con vasche conservate fino a oggi e una locomotiva del 1909, una vera locomotiva a vapore, la famosa N°1 della Ferrovia Brescia-Edolo.
Naturalmente tra gli edifici storici della città di Brescia, non potevano mancare le chiese.
Ti ho già menzionato alcuni dei più importanti edifici religiosi bresciani posti nelle piazze elencate, ma ora le vediamo più nel dettaglio, perché sono luoghi che fanno parte del patrimonio storico e culturale di ogni paese. Certamente non le nominerò tutte; tra consacrate, sconsacrate e parrocchiali sono tantissime, ma vediamo insieme quelle più importanti, quelle che devi assolutamente vedere.
La Cattedrale di Santa Maria Assunta o Duomo Nuovo si trova sul lato est della piazza Paolo VI. L’imponente facciata è in marmo bianco di Botticino a doppio ordine di colonne composite con timpano triangolare coronato da statue, dove spicca lo stemma della città. L’interno a croce greca ha grandi colonne e pilastri di ordine composito che vanno a sorreggere la cupola alta 80 metri.
Cosa vedere a Brescia nel Duomo Nuovo?
La cattedrale non è bella solo all’esterno ma al suo interno custodisce importanti dipinti del Moretto, di Palma il Giovane, di Pietro Rosa, di Jacopo Zoboli, oltre a opere d'arte scultoree del Vantini, di Matteo Olivieri e di Raffaele Scorzelli.
Piazza Paolo VI
Sempre in Piazza Paolo VI, trovi il Duomo Vecchio, costruito alla fine dell’XI secolo sui resti della basilica di S. Maria Maggiore.
È un grande esempio medioevale ed uno dei degli edifici di maggiore rilievo dell'architettura romanica lombarda, composto da due corpi cilindrici concentrici sovrapposti che costituiscono la struttura principale. L’interno del duomo è davvero suggestivo, con vano centrale costituito da otto pilastri che reggono archi ellittici sopra i quali si aprono le finestre arcuate e si imposta la cupola priva di decorazioni.
Cosa vedere a Brescia all’interno del Duomo Vecchio?
All'interno sono conservate importanti opere d'arte, come il prezioso sarcofago di Berardo Maggi in marmo rosso di Verona e un ciclo di tele del Moretto e del Romanino, oltre ad opere di Grazio Cossali, Antonio Gandino e Francesco Maffei.
Piazza Paolo VI
La chiesa dedicata ai patroni della città e nota anche come chiesa di San Faustino Maggiore, venne edificata nel 1622 ed è la chiesa patronale della città di Brescia ed il più importante edificio di culto cittadino dopo le cattedrali.
Eretta su un edificio risalente forse all'VIII secolo, ha subito nel corso dei secoli numerosi ampliamenti e ricostruzioni. La facciata con ricche decorazioni marmoree è considerata il capolavoro di Bernardo Fedrighini, ma anche l’interno è molto suggestivo e conserva numerosi affreschi barocchi, tra cui quelli di Tommaso Sandrino e di Giandomenico Tiepolo.
Tra i dipinti di rilievo puoi vedere “la Natività di Gesù” di Lattanzio Gambara, “la Deposizione di Cristo” di Sante Cattaneo e lo stendardo del Santissimo Sacramento dipinto dal Romanino.
Via San Faustino, 74
È una delle più antiche chiese del centro storico di Brescia; fondata nel IV secolo da san Gaudenzio, vescovo di Brescia, venne ricostruita fra il 1440 e il 1447 e successivamente nel XVII secolo.
La facciata del 1400 ha un portale in pietra con arco sorretto da due colonne affiancate da archi ogivali, quello in cotto a sinistra è ciò che rimane della tomba Maggi, quello in marmo ospitava una tomba della famiglia Paitone.
Cosa vedere a Brescia dentro la chiesa?
L’interno si suddivide, su un impianto a croce latina, in tre navate separate da possenti pilastri in pietra coperte con volta a botte e con transetto corrispondente alla cupola centrale. L’opera di maggior pregio è la Cappella del SS. Sacramento che nel 1521 venne decorata con due importanti cicli pittorici di Girolamo Romanino e di Alessandro Bonvicino detto il Moretto.
Contrada San Giovanni, 12
La prima pietra fu posta nel 1519 è caratterizzata dalla presenza degli altari dedicati alle arti ed ai mestieri ed è unita al monastero dei Frati Minori Osservanti. La facciata della chiesa venne progettata in un momento di transizione tra lo stile gotico e quello rinascimentale e presenta tre portali ed un rosone.
Cosa vedere a Brescia all’interno della chiesa?
L’interno è un esempio di forme rinascimentali ancora legate allo stile gotico lombardo e conserva grandi opere elegantissime come “Il Gesù tra le sante Caterina da Bologna e Margherita da Cortona” di Ferdinando del Cairo, “il Sant’Omobono” di Giacomo Zanetti, “la Pala sant’Apollonia” di Pietro Scalvini, “la Pala di san Guglielmo” di Francesco Savanni e la grande cripta rialzata, dedicata ai santi Ursicino e Rocco, affrescata dal pittore Sante Cattaneo e da Pietro Ferrari.
Oltre alle opere d’arte la chiesa costudisce i sepolcri di personaggi importanti quali: Benedetto Marcello e Gasparo da Salò.
Vicolo S. Giuseppe, 5
Bellissimo esempio dell’architettura gotica a Brescia, venne costruita tra il 1429-1475 accanto al convento dei Carmelitani. Nonostante i numerosissimi restauri, è ancora possibile riconoscere la struttura originaria, una mescolanza tra elementi tardogotici e rinascimentali.
Cosa vedere a Brescia dentro la chiesa?
La chiesa conserva numerose opere d’arte come l’affresco di Vincenzo Foppa, la pala dell’altare maggiore di Pietro de Witte, la tela di Grazio Cossali, settantacinque stalli lignei disposti lungo la parete dell’abside.
Contrada del Carmine
Venne edificata dal 1522 dai frati Gerolamini ma venne ricostruita in diversi momenti storici diventando la maggiore architettura neogotica della città. L’esterno per quanto elegante non invita ad entrare ma faresti uno sbaglio enorme!
Cosa vedere a Brescia dentro la chiesa?
L'interno a tre navate è fastosamente decorato da numerosissimi stucchi ed affreschi del tardo Manierismo ed il primo Barocco, e ci sono opere di Pietro Rosa, Alessandro Maganza, Moretto, Francesco Maffei e Francesco Giugno, oltre ad una bellissima decorazione a stucco dell’intero soffitto della chiesa.
Senza ombra di dubbio l’interno della Chiesa di Santa Maria delle Grazie è il più importante edificio barocco della città.
Via delle Grazie, 13
L’attuale conformazione della chiesa la si deve al restauro del 1782 dell’architetto Carlo Melchiotti, ma le sue origini sono antiche, infatti risale al V secolo.
Non perderti l’interno della Chiesa di Sant’Alessandro perché ospita un cospicuo nucleo di opere di particolare valore storico e artistico, tra cui numerose tele di Girolamo Rissi e di Lattanzio Gambara, due statue della Fede e della Carità scolpite da Antonio Calegari e la pala dell'Annunciazione di Jacopo Bellini.
Via Moretto
Questa chiesa di Brescia è veramente antica, infatti venne costruita tra il 1254 ed il 1265 con una struttura romano-gotica. Nel 1300 la chiesa era totalmente rivestita da affreschi che purtroppo vennero parzialmente distrutti dai restauri successivi e dalla costruzione delle cappelle.
Quello che rimane di questi affreschi per la maggior parte databili dei secoli XIV e XV, merita comunque di essere visto. La facciata ha uno splendido rosone mentre oggi l’interno basilicale a tre navate è semplice e severo.
Via San Francesco d’Assisi, 1
L’attuale chiesa venne edificata tra il 1751 e il 1763 su disegno dell’architetto Domenico Corbellini. La facciata alta e slanciata e divisa in due ordini e decorata da putti di Antonio Callegari.
Cosa vedere a Brescia all’interno della chiesa?
Devi assolutamente entrare perché il suo interno è un meraviglioso esempio di architettura tardobarocca, con altari bellissimi e decoratissimi prodotti con marmi rari.
Via Moretto, 55
Più che una chiesa questo edificio è talmente ricco di opere da sembrare una pinacoteca.
L’esterno è sublime!
Costruita tra il 1752 e il 1780 su progetto di Giuseppe Zinelli e Antonio Marchetti ha un’imponente facciata, ricca di colonne corinzie che reggono il timpano triangolare, con sette sculture di marmo che sovrastano la facciata.
Cosa vedere a Brescia all’interno?
L’elemento più importante è la pala dell’altare maggiore “il Polittico Averoldi“ di Tiziano Vecellio, oltre ad alcune tele del Moretto.
Corso Giacomo Matteotti, 31
Le sue origini sono longobarde e venne ristrutturata più volte nel corso dei secoli. La semplice facciata esterna, mantiene la forma quattrocentesca ad eccezione del bellissimo portale del 1700, decorato da Antonio Calegari, che scolpisce le statue di Sant’Agata, Lucia e Apollonia.
Il bellissimo interno, uno dei primi esempi di decorazione barocca del territorio bresciano, è dominato dagli affreschi che ricoprono le tre volte con gruppi di figure dipinti da Pompeo Ghitti, mentre le pareti sono affrescate da opere di Pietro Marone, Tommaso Bona e Andrea Bembo. Meravigliosa inoltre, è l’opera del pittore Francesco Prata da Caravaggio che campeggia sull’altare maggiore.
Corsetto Sant’Agata, 27
Questo gioiello di architettura rinascimentale di Brescia, venne edificato a partire dal 1488 e dedicata all'immagine miracolosa della Madonna col Bambino affrescata all'esterno di una abitazione che sorgeva nello stesso luogo e che venne trasportata all’interno nel 1581.
La facciata bianca in pietra di Botticino è decorata da capitelli, lesene e fregi con motivi sacri e profani e da due statue di Calegari. I bombardamenti del 1945 distrussero parte dell’edificio e dell’apparato decorativo che venne in seguito restaurato con i pezzi originari. All’interno puoi vedere le opere di Pier Maria Bagnadore, Tommaso Bona, Pietro Marone, Grazio Cossali.
Corso Martiri della Libertà
La chiesa nacque come cappella dedicata a Santa Maria della Visitazione dopo il XI secolo, mentre l’aspetto attuale lo si deve alla ricostruzione del XVIII secolo che la rese sobria nella sua architettura esterna. Il suo interno, rinnovato nel 1700, è ricco di opere d’arte quali “la Messa di Sant'Apollonio” del Romanino, “lo Sposalizio mistico di Santa Caterina” di Luca Mombello, “la Visita di Maria ad Elisabetta” di Callisto Piazza da Lodi e “La cena in casa di Levi il Fariseo” capolavoro del Moretto.
Piazzetta S. Maria in Calchera, 5
Le origini della chiesa risalgono al XVI secolo ma venne completamente rinnovata tra il 1640 e il 1655, aggiungendo ornamenti scultorei e pittorici alla facciata, per accogliere un’immagine ritenuta sacra della Madonna della Carità. L’interno della chiesa è a pianta ottagonale ed ha un apparato decorativo davvero scenografico; l’altare maggiore in marmo è forse uno dei più belli in città, il pavimento (ottagonale) con marmi policromi si integra con gli stucchi e gli affreschi delle pareti e con le prospettive architettoniche della cupola.
Via dei Musei, 41
La chiesa, rappresenta uno degli affascinanti scorci della Brescia medievale e venne costruita nel XII secolo, anche l’epoca originaria dell’edificio risale all'VIII-IX secolo; il suo aspetto è molto particolare, infatti ha una forma esterna a cono. Non è facile da trovare, dato che si trova in un vicoletto del centro storico.
Esternamente la chiesa è composta da un corpo cilindrico in pietra sormontato da un particolare tetto a tronco di cono in cotto con una piccola cella campanaria che a sua volta è coronata da un tetto conico.
Via dei Musei, 3
Che senso avrebbe una visita alla città di Brescia senza entrare nei suoi musei? Lo sapevi che l’UNESCO nel 2011 ha incluso nella lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità anche il complesso di Santa Giulia a Brescia? Eh si, Brescia ha molto da offrire anche da questo punto culturale.
Cosa vedere a Brescia nei musei che la città propone?
Vediamoli insieme:
Il grandioso complesso museale di Santa Giulia, inserito in un antico monastero di origine longobarda, racconta oltre 3000 anni di storia della città tramite un percorso che si snoda tra monasteri, chiostri e chiese. È considerato il museo più importante della città ed unico in Italia e in Europa per concezione espositiva e per sede che si sviluppa su un’area di circa 14.000 metri quadrati. Immenso vero?
Infatti il Museo Santa Giulia costudisce circa 11.000 pezzi tra mosaici ed affreschi, reperti celtici, ritratti e bronzi romani, testimonianze longobarde, corredi funerari, ed il simbolo della città, la “Vittoria Alata” (grande bronzo proveniente dal Capitolium). Il complesso venne fondato nel 753 d.C., su un'area archeologicamente molto ricca ed i molti ampliamenti e ricostruzioni succedutesi nei secoli, gli hanno donato una forma articolata attorno a tre chiostri.
Cosa vedere a Brescia nel museo?
La visita al museo inizia dai sotterranei del monastero, per ripercorrere la storia dei primi insediamenti dell'Età del Rame sino alla romanizzazione, fino ad arrivare ai resti delle case private, con il loro corredo di affreschi, mosaici e suppellettili di vita quotidiana.
L'epoca medievale viene identificata dagli affreschi dal Broletto, il marmoreo San Faustino a cavallo da Porta Pile, la statua-fontana di Berardo Maggi dal convento di San Barnaba per giungere al tesoro di Santa Giulia, comprendente la “Lipsanoteca” (scrigno d'avorio per le reliquie) e la grande “Croce di re Desiderio” un’opera di oreficeria del IX secolo, ricca di gemme, rari cammei e vetri dipinti.
Via dei Musei, 81
Orari di apertura: Giovedì | Venerdì dalle 18.00 alle 22.00, Sabato | Domenica e Festivi dalle 10.00 alle 21.30
Per vedere le opere dei più grandi protagonisti del Rinascimento, sino ai massimi esponenti dell’Ottocento, devi andare alla Pinacoteca Tosio Martinengo.
La pinacoteca prende il nome dal palazzo che la ospita, appunto l’antico Palazzo Martinengo da Barco, edificato nel ‘500, è restaurato per ospitare le 21 sale espositive totalmente rinnovate con grandi tappezzerie e velluti colorati.
Cosa vedere a Brescia nel museo?
Il vero tesoro è la collezione esposta nella pinacoteca; importanti opere di Raffaello, Foppa, Savoldo, Lotto, Ceruti, Hayez, Thorvaldsen, Pelagi, Canella e Canova, e numerosi dipinti dei secoli XVII e XVIII secolo di influenza fiamminga e olandese, oltre al suo cuore costituito dalla pittura bresciana del Rinascimento, con i suoi grandi interpreti: Vincenzo Foppa, Giovanni Gerolamo Savoldo, Girolamo Romanino e Alessandro Moretto.
Piazza Moretto, 1
Orari di apertura: dal martedì alla domenica
1 ottobre – 15 giugno: dalle h 9:00 alle h 18:00 | 16 giugno – 30 settembre: dalle h 10:30 fino alle h 19:00
Inaugurato nel 2005, negli spazi espositivi del Castello di Brescia, propone una raccolta di ritratti, cimeli, proclami, bandi, lettere e stampe d’epoca che documentano l’epopea risorgimentale ed i moti patriottici per l’unità nazionale.
Attraverso un patrimonio iconografico ti vengono svelati tutti gli eventi che iniziarono dall'ultimo periodo della dominazione veneta per passare alla Repubblica Bresciana, al periodo Napoleonico, alle guerre di Indipendenza, alle Dieci Giornate di Brescia, fino alla spedizione dei Mille ed all'epoca di Zanardelli.
Via del Castello, 9
Orari di apertura
Orario invernale (fino al 15 giugno 2020) martedì - venerdì: 9:00-17:00 | sabato, domenica e festivi: 9:00-18:00
Orario estivo (dal 16 giugno al 13 settembre 2020) martedì - venerdì: 10:00-18:00 | sabato, domenica e festivi: 10:00-19:00
In una delle aree più antiche del Castello di Brescia, trovi il Museo delle Armi “Luigi Marzoli”, inaugurato nel 1988, che ospita una delle più importanti raccolte europee di antiche armi e armature. Il nome del museo è collegato all’imprenditore bresciano Luigi Marzoli, scomparso nel 1965 a cui si deve il generoso lascito testamentario che corrisponde alla collezione costudita.
Cosa vedere a Brescia nel museo?
Elmetti, armature, corazze, spade, alabarde, ronconi, armi da fuoco, scudi, sono tra gli oggetti che trovi nelle 10 sale espositive, per ripercorrere la storia di un artigianato che comincia dalle armature del 1400, oltre ad affreschi viscontei della Sala del Mastio ed i resti dell’antico tempio romano.
Via del Castello, 9
Orari di apertura
Orario invernale (fino al 15 giugno 2020) martedì - venerdì: 9:00-17:00 | sabato, domenica e festivi: 9:00-18:00
Orario estivo (dal 16 giugno al 13 settembre 2020) martedì - venerdì: 10:00-18:00 | sabato, domenica e festivi: 10:00-19:00
Inaugurato nel 1978 si trova nel chiostro maggiore del complesso di San Giuseppe.
Contiene un centinaio di opere tra cui quelle di Alessandro Bonvicino il Moretto, Gerolamo Romanino, Giambattista Pittoni, Andrea Celesti ed i maggiori pittori del Settecento bresciano da Giuseppe Tortelli a Francesco Savanni, oltre ad una raccolta di ex voto settecenteschi di alcuni tra i più grandi artisti dell’epoca da Francesco Zugno a Francesco Fontebasso, da Battaglioli a Buratto, a Maggiotto a Giuseppe Bazzani.
Inoltre la sala dedicata alla scultura lignea raccoglie opere di Maffeo Olivieri, Antonio Montanino e Rizzardo Carboni.
Via Gasparo da Salò, 13
Sei un amanti dei motori o meglio ancora delle automobili d’epoca? Devi assolutamente visitare il Museo della Mille Miglia.
Cos’è la 1000 Miglia?
La descrizione così cita:
“La Mille Miglia è stata una corsa di lunga distanza che si disputò in Italia per ventiquattro volte, dal 1927 al 1957 (13 edizioni prima della seconda guerra mondiale e 11 dopo il 1947). Dal 1977, la Mille Miglia rivive sotto forma di gara di regolarità per auto d'epoca. La partecipazione è limitata alle vetture, prodotte non oltre il 1957, che avevano partecipato alla corsa originale. Il percorso (Brescia-Roma andata e ritorno) è lo stesso della gara originale, così come il punto di partenza e arrivo, Viale Venezia”.
In realtà la 1000 Miglia, più che una gara è un museo viaggiante che emoziona, la cui storia può essere ripercorsa negli spazi del museo a Brescia. La collocazione del Museo si trova nel complesso monastico di Sant’Eufemia, e custodisce una storia, un evento sportivo-culturale che viene mostrato attraverso preziosi cimeli selezionati dall’archivio storico composto da 130.000 documenti significativi.
Il percorso nel museo, si divide in 9 sezioni, 7 dedicate al periodo che va dal 1927 al 1957, anni in cui si correva puntualmente la gara, una al periodo tra il 1958 e il 1961 ed una dedicata alla Mille Miglia contemporanea. Tra i modelli delle autovetture esposte, ci sono due OM del 1929, la 665 SS Corsa “Superba” e la 665 “Superba”, ma anche Alfa Romeo, BMW, Fiat, Maserati, Ferrari, Mercedes- Benz.
Viale della Bornata, 123 - Sant'Eufemia (Bs)
Orari di apertura: tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00
Situato nel cuore del centro storico, il Teatro Grande di Brescia, inaugurato nel 1664, si colloca tra i più importanti teatri d’Italia e venne riconosciuto nel 1912 come monumento nazionale. Naturalmente l’assetto architettonico di oggi si differenzia da quello del 1664, grazie alle trasformazioni ed agli adattamenti che ha subito nel corso dei secoli.
Di quell’antico edificio, rimane solo la facciata ed il portico; oggi un’ampia scalinata conduce all’ingresso principale del teatro, e che prosegue anche all’interno e conduce nella Sala delle Statue ricca di decorazioni tra cui 16 statue di gesso degli artisti più importanti italiani e di Brescia.
Dalla Sala delle Statue si accede al foyer con decori sfarzosi del ’700, e successivamente si giunge nella Sala Grande, il salone centrale a forma di cavallo del teatro (realizzato nel 1810) con il soffitto decorato da affreschi e stucchi dorati ed il neoclassico palco reale, originale del 1810. Dalla fine dell’Ottocento il teatro ha messo in scena le più importanti opere liriche della tradizione italiana.
Vuoi visitare lo sfarzo del teatro?
Tramite percorsi di visita avrai la possibilità di scoprire le principali sale accessibili al pubblico; le visite, della durata di 1h e 30min, si svolgono solo su prenotazione tra le 9.00 e le 13.00 di lunedì, mercoledì e venerdì.
Per prenotare e ricevere maggiori informazioni in merito alle modalità di partecipazione è possibile scrivere a promozione@teatrogrande.it.
Corso Giuseppe Zanardelli, 9
Lessi, spiedi, cacciagione, pesci di lago, ravioli, zuppe, polenta, funghi e formaggi sono gli elementi che Brescia utilizza per le sue tradizione gastronomiche. Quali sono i piatti tradizionali di Brescia?
Dove mangiare la tipica cucina bresciana? Per saperlo ti invito ad andare a questo link
Raggiungere Brescia è molto semplice. Collocata tra Milano e Verona, non poteva che essere una città servitissima da qualunque mezzo di trasporto.
1) Aeroporto di Bergamo Orio al Serio a circa 50 km che collega l’Italia e le principali città europee con i voli low cost della Ryanair.
2) Aeroporto di Verona Villafranca a circa 50 km che collega Verona con città italiane come Roma, Napoli, Palermo e con mete internazionali tra cui Amsterdam, Dublino, Francoforte, Londra, Monaco, Mosca, San Pietroburgo.
3) Aeroporto Milano Linate a circa 85 km che collega Milano con tantissime città italiane ed europee.
4) Aeroporto di Milano Malpensa a circa 140 km che collega Milano con l’Europa (voli low cost con Easy Jet, Terminal 2) e tutti i continenti (Terminal 1).
Brescia è raggiungibile in treno da moltissime località italiane in quanto sia Italo, Trenitalia e Frecciarossa, fermano nella Stazione di Brescia.
Visita il sito www.trenitalia.it
Brescia è inoltre collegata da Trenord, alla Valle Camonica con la linea ferroviaria Brescia – Iseo – Edolo.
Visita il sito www.trenord.it
La posizione strategia di Brescia, la pone al centro dei principali snodi viabilistici e dei grandi corridoi europei che collegano l’est e ovest Europa e il nord e sud Italia, infatti è servita da questi caselli autostradali:
1) A4: Brescia Ovest, Brescia Centro, Brescia Est;
2) A21: Brescia Sud, Brescia Centro;
3) A35: Brebemi
La stazione degli autobus di Brescia si trova in via Solferino, 6 ed è vicinissima alla stazione ferroviaria.
Puoi raggiungere Brescia in autobus sia dalle città italiane che da alcune città dell’Europa:
Inoltre Brescia è ben collegata anche tra le destinazioni della provincia e le più importanti località turistiche del nord Italia.
SAIA / SIA: collegamenti con Valle Camonica, Val Trompia, Valle Sabbia, lago di Garda, Cremona, bassa bresciana.
APAM: collegamenti con Mantova passando da Montichiari.
FNMA: collegamenti con Franciacorta, lago d’Iseo e Valle Camonica.
Visita il sito www.arriva.it
Il mio consiglio è, come per tutte le città storiche italiane, di visitare e spostarsi nella città a piedi, in modo da non perdere ogni piccolo angolo visitabile. In ogni caso esiste un sistema di trasporto pubblico cittadino molto efficiente tra autobus, metropolitana e taxi:
Il servizio gestito da Brescia Mobilità copre il territorio cittadino e quattordici comuni contermini (Borgosatollo, Botticino, Bovezzo, Caino, Castel Mella, Cellatica, Collebeato, Concesio, Flero, Gussago, Nave, Poncarale, Rezzato, Roncadelle) ed è composto da 16 linee che toccano tutte le zone della città.
Visita il sito www.bresciamobilita.it per orari e frequenze.
La metropolitana automatica di Brescia, ha solo una linea ma collega il nord della città con la zona sud-est, attraversando il centro e la stazione ferroviaria, con un servizio attivo dalle 5 alle 24.
Visita il sito www.bresciamobilita.it
Il servizio taxi di Brescia è gestito da Radio Taxi Brixia (www.radiotaxibrixia.it) e trovi questo mezzo nelle sone principali della città come ad esempio la stazione ferroviaria. Nel caso necessiti di un taxi da un qualunque indirizzo di Brescia puoi chiamare il servizio utilizzando l’app per smartphone itTaxi o al numero telefonico +39 030 35 111
Brescia è dotata di una rete di piste ciclabili che ti permette raggiungere agevolmente il centro storico. Molti sono i servizi per un noleggio bicicletta:
Bicimia, è il servizio di bike sharing con il quale puoi noleggiare una bici, usarla per il tempo necessario e riconsegnarla in una delle 83 stazioni cittadine.
Per utilizzare il servizio dovrai iscriverti presso gli Infopoint di via Trieste, 1 o di via della Stazione, 47a, oppure presso uno dei quattro parcheggi cittadini (Fossa Bagni, Vittoria, Ospedale nord, Stazione), dove ti verrà rilasciata la tessera elettronica (Omnibus Card) per sbloccare e bloccare la bicicletta.
In alternativa puoi presso Bike Station in Piazzale della Stazione, noleggiare una bicicletta.
È il mezzo di trasporto che io sconsiglio per girare la città; il traffico potrebbe essere sostenuto ma soprattutto ti obbliga a cercare un parcheggio (tuttavia non difficilissimo da trovare) ma sicuramente a pagamento.
Inoltre considera che Brescia ha un centro storico che è una grande isola pedonale che coincide con la ZTL (Zona a Traffico Limitato), controllata da varchi telematichi, quindi per poter accedere devi munirti del permesso "Gratta e Sosta", acquistabile nelle rivendite autorizzate (edicole, tabaccherie).
Visita il sito ZTL-di-brescia
Attenzione: se devi raggiungere il parcheggio del tuo hotel che si trova all’interno della zona ZTL, preavvisa sempre la struttura ricettiva che provvederà a comunicare i dati del tuo veicolo alla polizia municipale.
“Lieta del fato Brescia raccoltemi, | Brescia la forte, Brescia la ferrea, | Brescia leonessa d'Italia | beverata nel sangue nemico.”
(Giosuè Carducci)
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