Viaggiare da soli oramai è quasi una moda che incoraggia anche i più timorosi: ovunque nel web si leggono articoli sul viaggio in solitaria, che elencano una serie infinita di effetti positivi che questo può generare.
Il viaggiare da soli, che in passato era un’opportunità legata esclusivamente ai single e a chi doveva superare momenti di vita difficili, oggi viene considerata come una delle più belle esperienze da fare almeno una volta nella vita.
Perché?
Il numero delle persone che oggi organizzano un viaggio in solitaria è indubbiamente aumentato, e mi riferisco non solo alla prenotazione di voli ed itinerari fai da te, ma anche al “viaggiare da soli” nel senso letterale della frase; infatti sono sempre di più le persone che amano partire all’avventura senza compagnia.
Ho sempre amato viaggiare sola, anche se non disdegno la compagnia, ma potermi gestire il tempo in base alle mie priorità è una cosa che ha sempre fatto pendere l’ago della bilancia verso la solitudine del viaggio.
Voglio andare alle Hawaii ma non c’è nessuno che viene con me? Perché devo rinunciarvi?
Certamente il viaggiare da soli non è per tutti, devi avere una piccola incoscienza caratteriale che ti può permettere di affrontare i vari problemi che si possono intercalare durante il tuo viaggio… ad esempio?
Sono solo alcuni dei quesiti che si pongono quando si decide di viaggiare da soli, ma indubbiamente il non poter condividere con altri le tue esperienze, può essere psicologicamente la componente più deleteria.
La fortuna di trovare un compagno di viaggio che segue perfettamente i tuoi algoritmi e le tue iniziative e che possa esserti di supporto in caso di disguidi, bacia solo alcuni di noi…
Quanto è difficile trovare una persona così?
Tuttavia, per quelli che desiderano avventurarsi in un viaggio in solitaria, vengono in aiuto gruppi creati tramite i social.
Un esempio lo trovi nella comunity di Meetworld, un gruppo nato su Facebook ma anche un network, che ti dà la possibilità di poter mettere un annuncio da qualunque paese in cui ti puoi trovare, cercando persone che si trovano nel tuo stesso luogo in modo da organizzare del tempo insieme e dividere una parte del viaggio con te.
Eccoti un modo per partire in solitaria ma cercando il supporto e la compagnia di altri.
In questo modo tutto sembra meno difficile non credi?
Scommetto che qualche volta hai pensato di viaggiare da solo ma le tue paure e le tue insicurezze ti hanno sempre bloccato.
Ti capisco benissimo; se come me sei cresciuto con le varie paure inculcate dalla società e spesso dalla famiglia, ti è molto difficile avventurarti in un viaggio in solitaria.
Come posso affrontare la sensazione di essere impotente di fronte alle varie problematiche, se sono abituato ad avere vicino a me le persone care che condividono i miei punti di vista?
Viaggiare da soli può diventare un’esperienza formativa, per testare la tua capacità di essere indipendente e di affrontare le tue paure; il viaggio in solitaria diventa un percorso interiore introspettivo, dove impari a conoscerti ed a stare con te stesso.
Sai che dopo averle affrontato tutte le paure ci si sente davvero forti?
Viaggiare in solitaria è una sfida che non tutti sono capaci di affrontare, soprattutto perchè si ha paura di stare a soli e di conoscere i limiti ed i lati del proprio carattere che abbiamo abilmente nascosto per tanto tempo.
Sono assolutamente d’accordo con l’affermazione che "la felicità si ottiene quando la si può condividere con altre persone", ma la capacità di essere sicuro di te stesso non te la regalano le altre persone, la devi trovare tu.
Viaggiare da soli, ti fortifica, ti insegna a conoscerti, ad aprirti verso nuove amicizie ed a valutare prospettive diverse da quelle che appartengono al tuo background.
Conosco qualcuno che ha trovato il coraggio di organizzare il primo viaggio in solitaria andando all’altro capo del mondo… Chapeau! Ma forse, sarebbe bene seguire qualche step iniziale.
Viaggiare da soli è qualcosa che non hai mai fatto?
Prenditi del tempo e comincia ad organizzarti brevi spostamenti non troppo lontano da casa e dalla tua cultura; eviterai in questo modo l’ansia di affrontare qualcosa che ti sembra troppo grande per te.
Ad esempio?
Vivi a Milano? Che ne dici di organizzarti un week end a Roma tutto solo?
Sono solo 2 giorni, che ti permetteranno di non morire di solitudine e di cominciare a muovere i primi passi; successivamente potrai allargare il tuo orizzonte, valutando uno stato europeo per più giorni, testando la tua capacità di aprirti agli altri e di cavartela con la lingua del posto.
Non so se come me comincerai a provare la bellissima sensazione della libertà e del prendere decisioni in totale autonomia, ma ti servirà per cominciare a testare te stesso.
Se decidi per un viaggio all’estero, prenota hotel dove parlano la tua lingua o meglio ancora in qualche guesthouse familiare dove all’occorrenza potrai trovare un supporto e dei consigli.
Spostarsi nelle città o nei vari luoghi da soli è molto più semplice di quanto pensi; taxi, bus, treni, ecc sono sempre a disposizione e ti posso assicurare che chiedendo informazioni ai passanti o agli abitanti, riceverai sempre indicazioni ed aiuto; devi solo chiedere!
Se ti capita di sentire la mancanza della famiglia o degli amici, concentrati sugli aspetti culturali e sulla bellezza del luogo che hai scelto, ricordandoti che non sarai solo per sempre… è solo un viaggio!
Naturalmente, al fine di evitare spiacevoli situazioni, ti consiglio di stare ben lontano da luoghi malfamati o pericolosi; va bene la libertà del viaggiare da soli, va bene il testare te stesso, ma andare in bocca volutamente ai problemi è a mio parere da stupidi.
Se hai deciso per un viaggio in completa autonomia, ti consiglio di leggere questo articolo che ti spiegherà come organizzare il tuo viaggio. 
Come organizzare un viaggio da soli
Spesso mi rendo conto che abbandonare tutte le paure che mi sono state inculcate durante la mia crescita, è un qualcosa che ancora non riesco a fare.
Nei miei viaggi in solitaria, ho sempre scelto luoghi tranquilli, limitati a piccole isole o a territori non particolarmente vasti.
Ad esempio?
Non sarei mai stata in grado di affrontare un viaggio all’interno del Marocco da sola; spostarmi autonomamente in uno stato così esteso e culturalmente diverso dal mio mi preoccupava non poco, tantè che ho scelto di visitare il Marocco aggregandomi ad un gruppo.
Zanzibar dove ho vissuto, Mauritius, Seychelles, Canarie, Sri Lanka, Grecia, la costa dell’Egitto, rappresentano piccole aree di terra che mi davano tranquillità… ecco, se parti per la prima volta in un viaggio in solitaria ed hai tante paure, ti consiglio di valutare territori abbastanza turistici; questo ti darà più coraggio.
Evita ovviamente stati dove ci sono grandi problemi politici… per conoscere se stessi in un viaggio in solitaria, non serve andare ad intrufolarsi in situazioni pericolose.
Viaggiare da soli con un minimo di consapevolezza, per me significa anche (specialmente le prime volte) scegliere stati dove puoi trovare servizi di ogni genere; non fare il salto più lungo della gamba, finendo in luoghi che non ti possono aiutare in alcun modo.
Ci sono diverse tipologie di viaggi in solitaria: puoi scegliere di viaggiare completamente da solo o partire da solo scegliendo un viaggio in gruppo, condividendolo con persone perfettamente estranee.
La partenza in completa solitudine ti spaventa troppo, ma non hai nessuno con cui condividere il tuo itinerario?
Come fare?
Come ho fatto io per il mio viaggio in Marocco, puoi aggregarti a qualche gruppo sempre in partenza verso le varie mete nel mondo; chiaramente non avrai completa autonomia dell’itinerario e dei tempi, dovrai necessariamente adattarti anche alle esigenze degli altri, ma questo è un modo per non rinunciare al tuo sogno di visitare un determinato Paese e questo tipo di viaggio ti aiuterà a rapportarti con gli altri.
È in ogni caso un modo per conoscere te stesso!
Viaggiando in un gruppo hai la possibilità di condividere un’esperienza e di avere quella sicurezza che la tua paura non ti permette di abbandonare.
Hai paura di sentirti troppo solo durante il tuo viaggio in solitaria?
Un aiuto ai viaggiatori solitari arriva dalle comunity dei social; un modo divertente ed utile per condividere alcuni momenti del viaggio con altre persone, oltre a fornire numerose informazioni.
Ribadisco che nonostante io ami viaggiare sola, la condivisione è il modo migliore per essere felici, quindi cosa c’è di meglio che aprirsi a nuove amicizie?
Partire sola per un viaggio ma poter condividere momenti con altre persone è una bella filosofia di vita.
Oggi il passaparola è la fonte a cui affidarsi, traendo ispirazione dalle opinioni altrui pubblicate online; internet ed i social media sono la fonte di informazione principale della scelta del viaggio dato che offrono recensioni, fotografie, video, esperienze e condivisione.
Un esempio?
Meetworld, una comunità che tutt’oggi ha raggiunto più di 20.000 viaggiatori iscritti, che condividono informazioni sui luoghi visitati, consigli e incontri nei vari luoghi del mondo.
Come funziona?
Si tratta di un gruppo che permette (dopo un’adeguata iscrizione gratuita) a tutti quelli che viaggiano da soli di postare non solo informazioni sui viaggi effettuati ma anche richieste per passare una serata, per bere una birra o trovarsi per una cena, a tutte le persone che si possono trovare nello stesso luogo.
È un interessante modo di trovare compagnia per un breve tempo condividendo impressioni ed informazioni, creando nuove amicizie.
Comodo no?
Come sono diventata una viaggiatrice solitaria?
Ci sono posti in cui voglio andare, esperienze da avere e cibo da provare ma se aspetto gli altri, non andrò mai da nessuna parte; quindi mi rifiuto di aspettare.
Può essere spaventoso viaggiare da soli, soprattutto quando non l'hai mai fatto prima; ma, per me, invecchiare senza provare a soddisfare la mia curiosità dei luoghi del mondo è ancora più spaventoso.
Inoltre ho scoperto che non sono mai sola quando viaggio; incontro talmente tante persone da esserne costantemente circondata!
In ogni viaggio che ho fatto, ho conosciuto gente del posto, altri viaggiatori con cui ho condiviso esperienze, ho imparato molto su di me, rafforzando il mio carattere e affrontando le mie paure.
Perché quando viaggi da solo sei obbligato ad aprirti agli altri, lasciando a casa i tuoi preconcetti, soprattutto per affrontare la solitudine causata dall'assenza della famiglia e degli amici che ti sei lasciato alle spalle; ma ricorda che il viaggio è temporaneo e se ti manca qualcuno in quel breve lasso di tempo, non devi fare altro che trovare un segnale wi-fi e chiamare le persone care.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
