Scommetto che ti incanti quando vedi le foto delle stelle marine di Zanzibar… Come darti torto, in questo mare ce ne sono tantissime, colorate, piccole e grandi.
Sono tante le foto nel web che ritraggono persone che tengono in mano una stella marina e tante sono le polemiche che negli ultimi anni scaturiscono alla vista di queste immagini… Perché?
Siamo sempre più attenti a proteggere la natura e sempre più sta dilagando l’informazione che le stelle marine sono animali delicatissimi; i vari studi fatti sugli esseri che popolano i nostri mari ci dicono che la cosa migliore da fare è quella di non toccarle.
Capisco bene che quando incontri in mare una stella marina, il primo istinto che hai è quello di estrarla dall’acqua e ammirarla; è talmente bella che vorresti portarla a casa o quantomeno farci una bella foto.
Del resto, quando fai un escursione in mare, sei solito vedere i vari capitani o pescatori locali, prendere le stelle marine dall’acqua e avvicinarle a te per darti la possibilità di ammirarle, un comportamento tuttavia, dettato solo dall’ignoranza e dalla voglia di stupirti.
Pensi sia un comportamento corretto?
Assolutamente no! Vediamo insieme perché.
Cosa leggerai in questo post:
Per prima cosa devi sapere che le stelle marine sono animali in grado di muoversi, mangiare e riprodursi… ti chiederai sicuramente: dov’è la testa?
Non hanno una testa ed il loro sistema nervoso è costituito da una rete in grado di coordinare il movimento delle braccia; hanno solamente due lati, uno orale in cui si trova la bocca e uno aborale dove si trova l’ano.
Sul lato orale, ogni braccio è percorso da solchi ambulacrali da cui fuoriescono centinaia di estensioni con ventose che permettono alla stella marina di spostarsi.
Il corpo è ricoperto da cartilagine ed attraversato da calcificazioni che hanno la funzione di proteggere l’animale da altri predatori marini ed i granuli e le spine che ricoprono il corpo hanno la funzione di assorbire l’ossigeno dall’acqua.
Le stelle marine sono echinodermi (Phylum Echinodermata) chiamati scientificamente “asteroidi”, un nome che deriva dal fatto che la maggior parte delle specie ha 5 braccia ed assume quindi la forma di una stella; alcune specie tuttavia, come le “Solasteridae”, hanno tra 10 e 15 braccia, mentre altre come le ”Labidiaster annulatus”, ne possono avere fino a 50.
Quante volte ti è capitato di vedere stelle marine con braccia mozzate o più corte rispetto alle altre?
Niente paura, una delle caratteristiche più interessanti e curiose delle stelle marine è che hanno la capacità di rigenerare il proprio corpo; questa capacità dipende dal fatto che gli organi vitali della stella marina sono tutti dislocati all’interno delle braccia.
Si riproducono principalmente per via sessuale, ma alcune specie sono in grado di riprodursi anche per via asessuale: periodicamente il corpo dell’animale si divide in due pezzi che crescono fino a formare due individui completi.
Avresti mai immaginato che sono carnivore? Sembra che la loro principale occupazione sia la ricerca del cibo…
Si nutrono di microorganismi planctonici in sospensione nell’acqua e di microorganismi animali del benthos, ma alcune specie sono dei voraci predatori soprattutto di cozze, vongole, ostriche e di altri echinodermi come i ricci.
Ti stai chiedendo come mangiano?
Si posizionano sopra la preda ed estroflettendo lo stomaco dalla bocca la avvolge in un solo boccone; gli enzimi digestivi prodotti dallo stomaco gli permettono di sciogliere ed assimilare il cibo. Alcune possono ingoiare piccole prede intere, altre possono rovesciare lo stomaco all'esterno della bocca, aderendo anche ad animali grandi.
Molte specie sono in grado di mangiare i molluschi utilizzando i loro sottili pedicelli che terminano a ventosa, facendo leva sui gusci dei molluschi per aprirli; successivamente lo stomaco si rovescia fuori dalla bocca, striscia fino alla preda, penetra nel guscio aperto, avviluppa la preda, la digerisce all’esterno e poi rientra nel corpo della stella marina.
Quante varietà ci sono a Zanzibar?
Io ne incontro sempre tante: colorate, a cuscino, fini, piccole e grandi.
La più fotografata di Zanzibar e forse la più appariscente, ha il corpo grigio con strisce rosse e numerosi tubercoli di colore rosso vivo, mentre il lato orale invece è completamente rosso. Viene spesso inserita negli acquari nonostante sia incompatibile con molti invertebrati quali coralli molli, spugne e vongole che ama mangiare. Purtroppo è anche una specie pesantemente pescata per il commercio delle curiosità.
Sembra un cuscino, infatti ha la particolarità di essere perfettamente sferica; è una specie relativamente isolata e antica anche se oggi le specie viventi sono rare. Ha un'apertura della bocca nella parte inferiore del corpo ed il tronco è costituito da un disco con le braccia e può rigenerare parti perse o danneggiate.
Ce ne sono di tutti i colori, verdi, gialle, arancioni, grigie; fanno parte della famiglia delle stelle marine “Oreasteridae” e sono costituite da braccia corte e spesse. La superficie aborale è cosparsa da corna solitamente gialli o arancioni che servono per difesa, rendendola difficile da inghiottire e scoraggiando quindi i predatori.
Questa stella marina reticolata ha le braccia spesse che si restringono alle estremità e recano sporgenza sulla sua superficie dorsale. Sembra vestita con un abito a pois rosso e talvolta nero.
Sono molto diffuse a Zanzibar. Il loro corpo è costituito da una porzione centrale da cui dipartono le finissime braccia che possono essere sia semplici che ramificate; la colorazione è poco appariscente e si mimetizza con il substrato sul quale vivono; più che stelle marine sembrano dei grandi e simpatici ragni!
Le bellissime stelle blu sono facilmente rintracciabili a Zanzibar; le vedi immediatamente dato il colore blu acceso del corpo uniforme, ma puoi anche trovare delle varianti viola, grigio o rosa. Possono crescere fino a raggiungere i 30 cm di diametro.
Alcune immagini di persone che scattano foto togliendo le stelle marine dall’acqua, ha portato ad una ribellione di massa.
Perché?
Non tutti sanno che questo comportamento può spesso provocare la morte di questo esemplare; infatti ad alcune di queste specie, bastano pochi minuti fuori dall’acqua per rischiare embolie che possono rivelarsi letali anche a distanza di giorni.
I locali a Zanzibar dicono: “Le stelle marine vivono fuori dall’acqua per almeno 10 minuti, l’importante è che poi le rigetti in mare”.
Credi sia un’affermazione corretta?
L’affermazione della popolazione locale si smentisce tramite i vari studi che sono stati effettuati su queste specie marine. Le stelle marine sono dotate di branchie, che vengono usate per lo scambio di gas necessario per mantenersi in vita, quindi togliendole dall’acqua non possono respirare e le loro funzioni vitali vengono gravemente compromesse.
Confesso la mia ignoranza; fino a qualche tempo fa non ero a conoscenza di questa particolarità della stella marina e quindi, come la maggior parte dei turisti, raccoglievo le stelle marine il tempo sufficiente per scattare qualche foto, rassicurata dalle affermazioni dei vari pescatori locali.
Oggi, che sono a conoscenza della delicatezza di questi splendidi esemplari, evito di avere questo comportamento e mi ribello quando vedo che i vari capitani le raccolgono e le pongono in barca per farle ammirare ai turisti ignari della pericolosità a cui le stelle marine vanno incontro.
Cosa devi fare quando incontri una stella marina?
Non toccarla ed ammirala e fotografala in acqua! Le tue foto saranno bellissime comunque.
Sai quante specie di stelle marine ci sono nel mondo?
Si contano circa 2.000 specie di queste bellissime e singolari creature purtroppo molto delicate; infatti a causa della conformazione del sistema vascolare, le stelle marine non sono in grado di filtrare le tossine e gli agenti inquinanti che risiedono nell'acqua, risultando molto vulnerabili alle contaminazioni dell'ambiente marino.
L’inquinamento degli oceani e dei mari sommato ai cambiamenti climatici che portano ad un aumento delle temperature delle acque, possono minacciare la riproduzione di questa specie.
Dal 2013, nell’Oceano Pacifico si sta verificando una morte in massa di stelle marine colpite dalla sindrome da deperimento fisico (Asteroid idiopathic wasting syndrome), che spinge le stelle marine di queste coste a staccarsi gli arti e lasciarsi morire.
Leggi l’articolo su Science a questo link ⇒ https://advances.sciencemag.org/content/5/1/eaau7042
La Sesta Estinzione (così chiamata dagli scienziati) è causata non dai grandi cambiamenti naturali, ma dal comportamento umano; i motivi sono il riscaldamento dell'atmosfera ed il rimescolamento degli ecosistemi per via delle attività umane, che portano all'infiltrazione di specie invasive, la diffusione di malattie e la diminuzione degli habitat naturali.
La pesca intensiva è un'altra responsabile di queste estinzioni.
Uno studio condotto dai ricercatori dell’università di Stanford e pubblicato sulla rivista Science cita:
“L’uomo sarebbe il responsabile di queste estinzioni. Gli umani entrano in un nuovo ecosistema e gli animali più grandi sono uccisi per primi. Molte specie di grandi dimensioni giocano un ruolo decisivo negli ecosistemi e la loro estinzione potrebbe portare a ricadute ecologiche che influenzerebbero la struttura e il funzionamento degli ecosistemi stessi in futuro.”
Un esempio chiaro è dato dalla moltiplicazione delle stelle marine che divorano il corallo, una conseguenza legata alla scomparsa delle grandi lumache di mare a causa della pesca intensiva.
Lo sapevi che alcune stelle marine sono velenose?
Alcune specie possono essere urticanti! Ad esempio:
Stella Marina Corona di spine (Acanthaster planci)
Questi esemplari sono di grandi dimensioni che possono raggiungere il mezzo metro di diametro e sono composte da 13 a 21 braccia che si estendono a raggiera dal corpo centrale. Le braccia ed il corpo sono ricoperti da spine velenose ed appuntite, usate per difendersi dalle minacce, lunghe 5 cm.
I colori delle spine variano dal rosso, viola, blu, rosa, verdi fino ad un colore scuro quasi nero. Sai quali sono le conseguenze se vieni punto da una spina di questa stella marina? Il suo veleno non è mortale ma la sua puntura può provocare un dolore intenso che può durare alcune ore con sanguinamento, oltre al manifestarsi sensi di nausea e vomito. Le trovi nelle acque delle coste africane come Mozambico, Kenya, Tanzania, Mauritius, Somalia, Madagascar, Seychelles nell’Oceano Indo-Pacifico e Meridionale, nel Mar Rosso.
Cosa devi fare se ti pungono?
Disinfetta, pulisci la ferita e rimuovi la spina, applica una crema antibiotica e rivolgiti ad un medico.
Moltissime sono le persone con tatuaggi di stelle… che significato hanno?
Nella simbologia cristiana la stella rappresenta la Vergine Maria (Stella Maris) che aiutava i naviganti a viaggiare sicuri sulle acque agitate Simboleggia anche un punto di riferimento nel cammino della vita e determinazione nel superare ostacoli e tentazioni.
Vedo ogni giorno molte stelle marine a Zanzibar ed a volte mi incanto nel guardare le immagini delle stelle marine di tutto il mondo.
Da fotografa amatoriale quale sono, è istintivo per me scattare una foto ogni volta che ne incontro una e capisco come possa essere istintivo per ognuno di noi raccoglierla e darle giustizia con una foto meravigliosa che ritragga la sua particolare struttura ed i suoi colori meravigliosi ed accesi.
Tuttavia mi auguro che dopo aver letto questo articolo, nessuno più si accinga a togliere queste incredibili creature marine dall’acqua per un’immagine ricordo che può trovare tranquillamente (tra quelle già scattate) nel web.
Vuoi sapere dove vedere tante stelle marine a Zanzibar? Ti invito ad andare a questo link
"La natura può allestire spettacoli straordinari. Il palcoscenico è immenso, le luci strabilianti, le comparse infinite e il budget per gli effetti speciali illimitato."
(Yann Martel, La vita di Pi)
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