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I Templi di Abu Simbel: Ramses II e Nefertari nella storia

24.08.25 by TRIPINWORLD

i templi di abu simbel tripinworld

La maestosità dell’antico Egitto è raccontata nei templi di Abu Simbel

Assuan è la città nella Valle del Nilo che più affascina, non solo per i suoi incredibili paesaggi e la storia nubiana che racchiude ma anche per la vicinanza a templi di notevole importanza storica, tra questi i Templi di Abu Simbel.

Il nome di questa località, posta al confine con il Sudan, è sulla bocca di tutti e chiunque giunga in quest’area egiziana si appresta a visitarla. La città in sè offre ben poco, a parte un caldo estremamente soffocante, ma sulle rive del lago Nasser si trovano due dei più iconici e particolari templi dell’antico Egitto, i Templi di Ramses II e sua moglie Nefertari. La fama di questo sito storico è dovuta sia alla sua innegabile particolarità e maestosità, ma anche per la celebrità che numerosi documentari e pellicole gli hanno donato. Agatha Christy ambientò spesso i suoi racconti tra i panorami egiziani, compresi i Templi di Abu Simbel, come ad esempio nel celebre “Assassinio sul Nilo”.

I templi più affascinanti d’Egitto

Ma cos’hanno di così particolare questi templi per essere così famosi? Si tratta di due enormi templi scavati nella roccia e abbelliti con le sculture più grandi mai viste, una conferma del potere del faraone Ramses II che li edificò.

I Templi di Abu Simbel vennero scoperti nel 1813 dall'esploratore svizzero John Lewis Burckhardt che, durante una sua esplorazione in terra egiziana, s’imbattè nella sommità di alcune teste appartenenti a grandissime statue. Nel corso dei secoli le sabbie del deserto avevano ricoperto tutto e una volta rimosse apparvero questi incredibili edifici di culto che oggi rappresentano, dopo le famose Piramidi, uno dei luoghi più visitati in Egitto.

Ti porto a conoscere i Templi di Abu Simbel…

egitto i templi di abu simbel

Dove si trovano i Templi di Abu Simbel

280 sono i chilometri che separano Assuan da Abu Simbel. La piccola cittadina, infatti, si trova sulla riva occidentale del lago Nasser nel governatorato di Assuan ma a brevissima distanza dal confine con il Sudan. Si tratta di un territorio prettamente desertico compreso nella regione della Bassa Nubia.

La Bassa Nubia si trova tra la Prima Cataratta del Nilo e il confine sudanese. Gran parte di questo territorio un tempo apparteneva ad un importante regno indipendente al punto che la Nubia è considerata una delle culle della civiltà. Furono i faraoni del Nuovo Regno (1540-1075 a.C.) che riuscirono a imporre il loro dominio e la loro cultura su tutta la Nubia, considerando oltretutto che si trattava di un territorio ricco di risorse e soprattutto di oro. Oggi la Bassa Nubia è dominata dal grande lago Nasser contornato da territori aridi.

In questa parte dell’Egitto sono molti i tesori archeologici di inestimabile valore. Il Tempio di Maharraqa, il Tempio di Dakka, Wadi es-Sebua e i Templi di Abu Simbel ne sono un esempio. Il sito archeologico di Abu Simbel rimase sepolto nella sabbia fino al 1817, anno in cui si iniziarono gli scavi per riportarlo alla luce e penetrare all’interno dei suoi templi.

sponde del lago nasser

Perché i templi di Abu Simbel vennero spostati?

La posizione attuale dei Templi di Abu Simbel non è quella originale. Dove oggi c’è il grande lago Nasser un tempo lontano fluiva il fiume Nilo e il meraviglioso sito si estendeva sulle immediate rive. Fu nel 1955 che il governo egiziano con a capo il Generale Nasser promosse il progetto di costruire la grande diga di Assuan per evitare le piene annuali del Nilo le cui inondazioni devastavano l’agricoltura del territorio. La diga bloccò l’afflusso incontrollato delle acque creando nell’area a sud di Assuan il grande lago artificiale.

I benefici di questo intervento furono molteplici ma anche i problemi che questo lago riuscì a causare. Innanzitutto, i numerosi abitanti della zona furono costretti ad essere reinsediati in altre aree e i bellissimi monumenti nubiani ereditati dagli antichi faraoni rischiavano di venire inghiottiti dalle acque. Tra questi monumenti c’erano i Templi di Abu Simbel.

Com’era possibile pensare di perdere queste grandi testimonianze storiche?

Fu l’UNESCO che decise di intervenire e con un notevole sforzo d'ingegneria riuscì a organizzare un colossale spostamento dei templi sull'altopiano desertico sovrastante ad un punto più alto di circa 65 metri e a circa 300 metri di distanza dalle pericolose acque. Vennero costruite due colline artificiali simili alle originali e i templi vennero smontati sezionandoli in 1.070 blocchi e ricollocandoli nella nuova e sicura posizione.

I lavori durarono 4 anni e si conclusero nel 1968. Quello che si realizzò non fu solo la riproduzione esatta dei Templi di Abu Simbel ma anche dei suoi fenomeni astronomici.

Ma quali fenomeni astronomici?

L’orientamento dei templi di Abu Simbel era stato perfettamente studiato dal faraone che li aveva edificati. Infatti, la posizione originale del principale tempio, quello di Ramses II, permetteva ai raggi del sole del 21 febbraio e del 21 ottobre di penetrare all’interno del tempio illuminando le statue di Amon-Ra e Ra-Horakhty e quella dello stesso Ramses II divinizzato. Nonostante i numerosi sforzi non si riuscì a riprodurre perfettamente tale fenomeno, tantè che questo particolare effetto astronomico oggi si verifica con un giorno di ritardo, ovvero il 22 febbraio e il 22 ottobre.

il faraone e i tre dei templi di abu simbel

Chi erano Ramses II e Nefertari

Ramses II il grande

Forse Ramses II fu il più influente faraone d’Egitto. Il suo lungo regno contraddistinto da grandi realizzazioni architettoniche e militari ha lasciato un segno indelebile nella storia egizia. Figlio di Seti I e della regina Tuya, fu il terzo faraone della XIX dinastia e governò per circa 70 anni. Durante il suo regno costruì numerosi templi agli dei ed incredibili statue raffiguranti se stesso che esaltavano la sua persona e lo ponevano come un dio in una posizione protettiva verso la popolazione.

Salì al trono giovanissimo e si trovò subito ad affrontare la guerra contro gli Ittiti che lo vide vincente durante lo scontro nella città di Qadesh. Ramses II vinse quella battaglia, ma non la guerra, che terminò solo grazie ad un trattato di pace. Tuttavia, per accrescere il suo trionfo fece riportare e raffigurare la battaglia su ogni muro dei numerosi templi. Vinse anche le guerre contro i Nubiani, assicurandosi il predominio sulla Nubia e i suoi giacimenti auriferi.

Ramses II ebbe numerose spose reali ma anche un gran numero di spose minori e semplici concubine che gli generarono una vastissima prole. “Dove questi faraoni trovassero anche il tempo per governare rimane un bel mistero, non credi?” Ma la sua sposa preferita fu Nefertari.

rilievo di ramses II in guerra templi di abu simbel

La regina Nefertari

Nefertari fu la consorte prediletta di Ramses II, talmente adorata che figura accanto al marito in modo rilevante in molti dei monumenti più famosi d’Egitto. Nel Tempio di Luxor, ad esempio, Nefertari appare in una miniatura dietro la gamba della colossale statua seduta del marito. Ma anche la sua splendida tomba (QV66) sempre costruita da Ramses II nella Valle delle Regine, è un capolavoro dell’arte egizia che rivela l’alto status che il faraone le attribuiva. Era nobile, bella, intelligente e colta. Sapeva leggere e scrivere ed era un’abile diplomatica che regnò a fianco con il marito come una moderna regina. Durante alcuni scavi in Turchia, venne alla luce la sua corrispondenza con la regina Puduheba, a testimonianza della importante opera che fece per la pace tra il popolo egizio e quello ittita.

Ramses II adorava Nefertari, tanto che fece erigere ad Abu Simbel un tempio a lei dedicato. E per sottolineare ancora di più la sua importanza, all’ingresso del tempio Ramses II rappresentò la regina con statue aventi la medesima grandezza delle sue. La regina Nefertari morì dopo la costruzione del Tempio di Abu Simbel. Come si evince ciò? All’interno del tempio ci sono alcuni rilievi nei quali la regina viene raffigurata mentre partecipa alla cerimonia di apertura nell’anno 24 del regno di Ramses II.

nefertari tra le dee templi di abu simbel

Tempio di Ramses II

Il complesso di Abu Simbel si compone di due templi, il principale è quello di Ramses II ed era dedicato al dio Amon. Il minore era invece quello della regina Nefertari ed era dedicato alla dea Hathor. Fu Ramses II a costruirli entrambi.

Il Tempio di Ramses II sorse sulle antiche vestigia di un altro tempio dedicato al dio Horus e la sua costruzione richiese circa 20 anni. Dedicato agli dei Amon, Ra-Horakhty, Ptah e allo stesso faraone, è qualcosa che può solo suscitare meraviglia, al punto che gli aggettivi stupefacente e maestoso sembrano riduttivi. Ho spesso visto le immagini della facciata alta 33 metri, così come ho più volte visto nei vari documentari l'ingresso fiancheggiato da quattro statue colossali di 20 metri che raffigurano Ramesse II seduto su un trono. Tra una statua e l’altra sono collocate alcune sculture più piccole che rappresentano la madre Tuya, la moglie Nefertari e alcuni dei suoi figli. In una nicchia posta sopra la porta dell’ingresso è collocata una piccola statua del dio solare Ra-Horakhti. Trovarsi davanti agli occhi tanta maestosità lascia veramente senza parole.

La prima sala ipostila

L’interno del grande tempio si estende per ben 61 metri ed è completamente scavato nella roccia.

Superata la porta d’ingresso ecco che appare una grande sala di 18 metri di lunghezza e 16 metri di larghezza con otto colonne, ciascuna fronteggiata da una statua che raffigura il faraone nelle sembianze di Osiride. Il soffitto è decorato con disegni che raffigurano la dea Mut con le ali distese. Sulle pareti della sala sono raffigurate alcune scene della battaglia di Qadeš dove Ramses II dal suo carro lancia frecce ai suoi nemici in fuga. Ma anche alcune scene delle guerre contro la Libia, la Siria e la Nubia, trovano collocazione tra le meravigliose decorazioni.

tempio di ramses II abu simbel

sala ipostila tempio di ramses II abu simbel

Seconda sala o atrio

La sala successiva è abbellita da quattro pilastri quadrati decorati da iscrizioni e bassorilievi che raffigurano il faraone con varie divinità. Sulle pareti della sala invece, appaiono i rilievi di Ramses II e Nefertari accanto agli dei e alla barca solare utilizzata dai sacerdoti per le processioni dedicate al suo culto del dio Amon.

Sacro santuario

Un piccolo vestibolo segue la seconda sala e permette di accedere al santuario, un ridotto spazio che rimane nell'oscurità tutti i giorni tranne che (così dicono) il 22 febbraio e il 22 ottobre, giorni in cui la particolare posizione della luce del sole lo raggiunge illuminando quasi tutto ciò che ospita. Ovvero, tre delle quattro statue che raffigurano gli dei Amon-Ra (il dio del sole e padre degli dei), Ra-Horakhti (il dio falco) e lo stesso faraone. La quarta statua che raffigura Ptah (il dio delle tenebre), non risulta mai illuminata.

Le stanze laterali

Sei stanze laterali, quattro da una parte e due dall’altra, completano il tempio. Si tratta di stanze più lunghe che alte, al punto che per entrarci devi piegarti, ed erano adibite a magazzini. Tutte sono decorate con rilievi di Ramses II e Nefertari che elargiscono profumi e incensi agli dei.

seconda sala e santuario tempio di ramses II abu simbel

tempio di abu simbel statue ramses II

Nefertari e il suo tempio

Il tempio minore del complesso di Abu Simbel, posto a breve distanza da quello principale, è dedicato alla dea Hathor. Venne costruito per omaggiare Nefertari, la prediletta moglie di Ramses II. L’architettura è maestosa e affascinante. Grandiosa è la colossale facciata direttamente scolpita nella roccia, larga 28 metri e alta 12 metri. Ricca di geroglifici, è abbellita da sei profonde nicchie che ospitano altrettante statue alte 10 metri. Quattro di queste statue raffigurano il faraone e due raffigurano la regina. Le statue di Nefertari sono alte come quelle del faraone, a testimonianza della grande considerazione di cui ella godeva. Nella parte bassa delle nicchie trovano posto altre statue di altezze ridotte che ritraggono i figli e le figlie dei due sovrani.

Il tempio si estende per 25 metri all’interno della montagna. L’entrata conduce ad una sala ipostila scavata nella roccia e contraddistinta da colonne i cui capitelli sono formati da teste raffiguranti la dea Hathor. Sulle colonne sono riportati i cartigli di Ramses II e Nefertari e iscrizioni che raccontano episodi di vita quotidiana della coppia reale. Sulle pareti si può ammirare un meraviglioso spettacolo con scene di sacrifici alle divinità.

La regina è ritratta frequentemente con il sistro hathorico, lo strumento musicale composto dalla schematizzazione di un naos e della testa di Hathor. Sul muro di fondo della stanza, Nefertari indossa il copricapo con il disco solare e appare nell’atto di essere incoronata dalle dee Iside e Hathor. Superata la sala ecco il vestibolo che introduce al naos, nel cui si trova una statua di Hathor con la forma di vacca.

tempio di nefertari abu simbel

sala principale tempio di nefertari abu simbel

Come spostarsi da Assuan a Abu Simbel

Per raggiungere Abu Simbel da Assuan hai diversi modi:

Auto Organizzarsi con un’auto privata e autista è semplicissimo e comodo. Ricorda che sono circa 3 le ore di percorrenza per questa tratta. Alternativa puoi prenotare una delle tante escursioni vendute praticamente ovunque. Ricorda che le alte temperature che caratterizzano questa zona della Bassa Nubia ti obbligano a partire durante le prime ore della notte a meno che tu non voglia rischiare una tremenda insolazione.

Barca ⇒ Prenotando una crociera sul lago Nasser, hai la possibilità di raggiungere non solo il sito archeologico di Abu Simbel, ma anche tutti gli altri tempi che si affacciano su questo specchio d’acqua artificiale. Inoltre, le navi ormeggiano di fronte ai templi sia al chiaro di luna che alla luce del primo mattino. Potrai così godere di spettacolari panorami.

Aereo ⇒ Sia ad Assuan che ad Abu Simbel c’è un aeroporto, e le due località sono collegate nell’arco della giornata da due voli interni della compagnia EgyptAir. Se non sei entusiasta di passare molte ore in auto puoi prenotare questo mezzo che in 30 minuti ti conduce a destinazione.

Visitare i Templi di Abu Simbel è un’esperienza che lascia senza fiato. Tra le maestose statue di Ramses II e le pareti scolpite che raccontano storie millenarie, si percepisce la grandezza di un’antica civiltà. È un luogo unico al mondo, grazie alle sue proporzioni imponenti e la bellezza del paesaggio creato dal deserto circostante.

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