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Tempio di Philae: la casa di Iside sull'isola di Agilkia

17.08.25 by TRIPINWORLD

tempio di philae la casa di iside tripinworld

Sull’isola di Agilkia oggi si trova il complesso templare di Philae

Visitando il Tempio di Philae ho avuto la sensazione di tornare indietro nel tempo, sia per l’affascinante posizione su un'isola nel mezzo del fiume Nilo sia per la sacralità e l’architettura varia che lo contraddistingue. Le sue complesse strutture e le misteriose decorazioni, volute da Nectanebo I e risalenti al periodo tolemaico, sono impregnate di storia e mitologia.

Ma perché questo storico sito era considerato sacro sia dagli egizi che dai nubiani? Si narra che l’isola sulla quale si ergeva originariamente questo complesso templare era il luogo dove venne seppellito il dio Osiride, ucciso dal fratello Seth. La dea Iside, moglie di Osiride, riuscì a riportare in vita il marito e l’isola divenne enormemente importante per i devoti che pregavano per la rinascita. Perché ho detto originariamente? Perché inizialmente il complesso dei templi si ergeva su un’isola (isola di Philae) che venne sommersa dal lago creato dalla costruzione della vecchia diga di Assuan. Per salvarli, gli edifici di culto vennero traslocati nel 1977 nella vicina isola di Agilkia posta nel centro del Nilo a metà strada tra la vecchia e la nuova diga.

Per raggiungere l’isola che ospita il Tempio di Philae devi necessariamente utilizzare una barca e mentre ti avvicini all’isola incominci a scorgere i bellissimi piloni, le torreggianti colonne e i capitelli dalle varie forme riccamente elaborate.

La storia egiziana ad Assuan

Assuan è un paradiso di natura e storia e il Tempio di Philae o File evidenzia entrambe queste prerogative tanto che dal 1797 il complesso templare è divenuto sito archeologico del Patrimonio dell’Umanità Unesco. Le strutture tolemaiche del complesso di Philae sono ritenute le meglio conservate assieme a quelle di Edfu e Dendera.

Ti porto a conoscere il Tempio di Philae sull’isola di Agilkia …

porticciolo di shellal per il tempio di philae

Breve storia del complesso templare di Philae

L'isola di Philae, prima di finire sotto le acque del lago, era la frontiera meridionale del regno egizio. I faraoni, i macedoni e i romani nel corso del tempo la utilizzarono per ospitare le loro guarnigioni militari. Ma l’isola era anche un importante scalo commerciale tra l’Egitto e la Nubia. Per gli egiziani e i nubiani, l’isola era sacra, dato che qui giaceva nel sonno eterno il dio Osiride.

Le poche fondamenta che rimangono dell’originale complesso templare di Philae risalgono al faraone Taharqa della XXV dinastia. Venne successivamente smantellato e ricostruito da Nectanebo I tra il 380 a.C. e il 362 a.C.

Al principale tempio nel corso dei secoli si aggiunsero anche altre minori strutture dedicate agli dei Horus e Hathor e l’isola di Philae divenne uno dei luoghi più importanti per le processioni dei fedeli. Questi pellegrinaggi erano talmente popolosi che i sacerdoti dovettero intervenire per vietare lo sbarco. La richiesta dei sacerdoti venne scritta su un obelisco (Obelisco di File) che oggi si trova in Inghilterra.

Il principale tempio venne terminato da Tolomeo III ma anche i romani, sotto Augusto e Tiberio, durante la loro permanenza in Egitto aggiunsero numerose decorazioni. Durante il regno di Giustiniano I il principale tempio venne convertito in chiesa e nel 537 d.C. il culto egizio cessò definitivamente. Le strutture riconvertite cristiane vennero definitamente chiuse nel VII secolo in seguito all’invasione araba.

complesso dei templi di philae

La dinastia tolemaica

Il Regno tolemaico d'Egitto iniziò con Tolomeo I che divenne faraone dopo la morte di Alessandro Magno nel 323 a.C. e si concluse con la famosa regina Cleopatra VII.

Tolomeo I fu un generale macedone nonché compagno d'armi di Alessandro Magno. Alla morte di Alessandro si proclamò faraone e nel 305 a.C. diede il via ad una potentissima dinastia che governò Siria, Libia, e Nubia. La capitale dell’Egitto in quel lontano periodo divenne Alessandria. Nato dall’unione di una concubina con il re macedone Filippo II (padre di Alessandro Magno) Tolomeo I ottenne il riconoscimento dal popolo egiziano dichiarandosi successore degli antichi faraoni. La dinastia tolemaica governò per tre secoli mantenendo vive le tradizioni dell’Egitto faraonico, fino al momento del declino, ovvero la conquista romana e la morte dell'ultima regina, Cleopatra VII.

Per rafforzare la propria legittimità come faraoni, i Tolomei si sposarono tra fratelli e sorelle. Questa tradizione era in uso in Egitto già dai tempi di Akhenaton e Nefertiti. Quindi, sposandosi tra consanguinei, aumentavano la possibilità di rimanere al potere come sovrani legittimati dagli dei.

Si deve alla dinastia tolemaica il restauro di molti dei templi presenti sul suolo egiziano, quali, ad esempio, il Tempio di Hathor a Dendera e quello di Horus a Edfu. Anche il culto religioso subì delle variazioni, portando alla nascita di nuove divinità quali il dio greco Serapide e l’espansione del culto di Iside, venerata come dea della magia, della maternità, della fertilità e della rinascita.

raffigurazioni tolemaiche della dea iside

Lo spostamento sull’isola di Agilkia

Oggi il Tempio di Philae si trova sull’isola di Agilkia, posta nel Nilo tra la vecchia e la nuova diga. Come ho già detto nel paragrafo precedente, l’originale collocazione del complesso templare era l’isola di Philae che si trovava nell’area in cui si sarebbe formato un lago a seguito della costruzione della diga.

Ad Assuan, nel 1902, si decise di costruire la prima diga e a causa di questo da subito si evidenziò il rischio che numerosi monumenti potessero essere costantemente sommersi dalle acque del Nilo. I templi sparsi nell’area a nord della diga rimanevano fuori dall’acqua solo quando le chiuse erano aperte e le acque potevano liberamente confluire lungo tutto il fiume. Ma quando venivano chiuse, l’altezza dell’acqua sommergeva molti di questi importanti edifici storici.

Fu l’UNESCO ad intervenire negli anni 60, decidendo di spostare parte dei monumenti in pericolo in modo da preservarli. I templi di Philae, nel 1977, vennero quindi traslati sull’isola di Aglika e l’impresa venne finanziata dal governo italiano. La stessa sorte la ebbero altri due famosissimi templi dell’epoca faraonica egiziana. Sapevi che i templi di Abu Simbel sono oggi visitabili perché vennero smontati e ricostruiti su un’area più sicura rispetto a quella originale che venne inondata dalle acque?

Quindi, i templi di File vennero tagliati in parti numerate e ricollocati nelle stesse posizioni sull'isola di Agilkia. Visitando il sito storico noterai una colorazione grigia nella parte inferiore delle pareti e delle colonne a dimostrazione della passata immersione annuale causata dalle acque alte.

tempio di philae ad assuan

Com’è composto il complesso?

La navigazione verso l’isola di Agilkia mi ha regalato suggestivi panorami indimenticabili. Partendo dal caratteristico porticciolo della città di Shellal, una località a sud di Assuan, navighi sul Nilo tramite caratteristiche e colorate barche. La traversata è breve ma tra le colline rocciose che circondano le acque noterai alcune costruzioni nubiane oggi adibite a guesthouse.

Avvicinandoti all’isola di Agilkia noti che il complesso è composto da diverse costruzioni che si differenziano architettonicamente. Quello che narrano è un racconto millenario, tra miti di divinità e testimonianze del periodo faraonico, tolemaico e romano. Infatti, visitando il complesso noterai accanto ai graffiti egiziani molte iscrizioni di epoca greca e romana.

Quali sono questi edifici:

  • Chiosco di Nectanebo
  • Tempio di Iside
  • Chiosco di Traiano
  • Tempietto di Hathor

paesaggi del nilo

Chiosco di Nectanebo I

Questa è la parte più antica del complesso ed è anche la prima che ti appare quando sbarchi sull’isola di Agilkia. Dedicato a Nectanebo I, il faraone che iniziò i lavori del Tempio di Philae, è un piccolo spazio dove si notano le rovine di un portico con 14 colonne con capitelli. Dagli studi fatti sembra che i capitelli delle colonne raffigurassero la testa del dio Hathor, ma non rimangono grandi tracce di ciò. Le iscrizioni geroglifiche e le scene rappresentate sulle pareti del chiosco invece, rivelano un grande interesse per la storia del culto di Iside e per la storia politica di quella dinastia.

La sua posizione non è quella originale, infatti i faraoni della dinastia tolemaica lo spostarono nella parte sud-occidentale dell'isola.

chiosco di nectanebo tempio di philae

Tempio di Iside

Al centro dell’isola sorge la costruzione principale, il Tempio di Iside, che venne costruito durante il periodo tolemaico. Il tempio è composto da un cortile esterno, da 2 piloni che racchiudono un cortile interno e dal santuario principale. Dopo lo sbarco percorri una lunga via processionale affiancata da colonnati composti da 32 colonne che ti conduce al primo pilone, alto 18 metri, la cui facciata è abbellita da bassorilievi che mostrano un Tolomeo II guerrigliero sotto lo sguardo di Iside.

Una piccola scalinata ti permette di accedere all’ingresso sorvegliato da 2 statue di leoni, posto al centro del 1° pilone. Un tempo qui trovavano collocazione anche 2 obelischi. Uno collassò in passato e l’altro, che presentava un’iscrizione di lamentela da parte dei sacerdoti verso i faraoni, venne portato in Inghilterra da Giovanni Battista Belzoni, un archeologo italiano.

tempio di philae colonne del cortile esterno

ingresso 1° pilone tempio di philae

Il cortile interno

Superato il 1°pilone accedi ad un cortile interno delimitato a ovest dal 2° pilone. Il cortile è affiancato da un colonnato e dalla struttura del mammisi, ovvero la casa della nascita dove venivano rappresentati le nascite degli infanti divini che si identificano con il sovrano del momento. In quest’area i faraoni celebravano i rituali in onore di Horus figlio di Iside. Secondo la tradizione i faraoni erano discendenti del dio Horus e le celebrazioni servivano a rimarcare la loro legittimazione davanti ai sacerdoti.

struttura del mammisi

tempio di philae ingresso secondo pilone

Sala ipostila e santuario

Superando il 2° pilone accedi alla sala ipostila composta da 10 colonne ricoperte da bassorilievi che raffigurano Tolomeo VII. Le pareti sono decorate da geroglifici che mostrano Horus seduto con Iside rappresentando le corone del Basso e dell'Alto Egitto.

Queste raffigurazioni vennero nascoste sotto uno strato di fango durante il periodo cristiano. Fortunatamente con il passare del tempo il fango iniziò a staccarsi dal muro rivelando le decorazioni originali. Il tempio, di fatto, venne riutilizzato dai primi cristiani che in questa sala crearono una chiesa. Troverai alcune croci copte e iscrizioni greche, che testimoniano la trasformazione in un luogo di culto cristiano che avvenne durante l’età bizantina.

Dopo aver attraversato una serie di anticamere decorate con raffigurazioni funerarie di Osiride, giungi al Santuario. Qui è posto il piedistallo sul quale veniva posizionata la barca sacra di Iside.

santuario del tempio di philae

tempio di philae piedistallo della barca sacra

Tempietto di Hathor

A destra del Tempio di Iside, trova collocazione il Tempietto di Hathor che venne costruito inizialmente da Tolomeo VI. Si tratta di una piccola costruzione molto affascinante, contraddistinta da un grande colonnato e da un cortile aperto. Le mura sono decorate da bassorilievi ben conservati che risalgono ai tempi dell’imperatore Augusto e mostrano scene di festa con musicisti. Fu infatti durante il periodo romano che il tempietto si arricchì anche di un vestibolo e un naos.

tempio di hathor complesso di philae

raffigurazioni di musicisti

Chiosco di Traiano

Con la sua forma rettangolare e le sue 14 colonne con capitelli floreali, il Chiosco di Traiano non passa certo inosservato. Si trova a breve distanza dal Tempio di Iside e sembra che fosse una stazione di sosta della barca sacra. Il piccolo chiosco oggi non ha tetto, ma presenta al suo interno splendide decorazioni che raffigurano l’imperatore Traiano che rende omaggio agli dei Iside e Osiride. Perché prende il nome dell’imperatore? Perché fu proprio Traiano a completarne la costruzione.

tempio di philae chiosco di traiano

Spesso durante le ore serali il Tempio di Philae si arricchisce con un’atmosfera magica, data dallo spettacolo di luci e suoni che si tiene nello spazio aperto di questo complesso. Purtroppo, i pochi giorni che avevo a disposizione per visitare Assuan non mi hanno permesso di assistere a questo spettacolo ma, a detta di chi vi ha partecipato, ne vale veramente la pena.

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