Sai cosa vedere a Kuala Lumpur, avendo a disposizione solo 2 giorni? Moderna e cosmopolita, Kuala Lumpur è una delle città più dinamiche della Malesia. I suoi grattacieli e i suoi immensi centri commerciali si mischiano tuttavia a edifici coloniali e luoghi caratteristici con bancarelle che vendono cibo da strada. È un po' come vedere 3 città in una, il tutto inserito in una vegetazione talmente ricca da sembrare a tratti una giungla.
C'è la modernità, con centri commerciali enormi, altissime torri di vetro, la monorotaia e i cantieri. Trovi la sciatteria delle grandi metropoli asiatiche, con abitazioni annerite e cavi a vista. Ci sono i mercati tradizionali che rispecchiano la città come era una volta e il cibo di strada ma anche edifici che raccontano la sua storia e le varie religioni che a Kuala Lumpur vivono in armonia.
Ti basteranno pochi giorni per visitare tutto quello che Kuala Lumpur ha da offrirti? Intraprendere un viaggio nel cuore di Kuala Lumpur, significa assaporare l’energia vibrante di questa città, dove la tradizione abbraccia la modernità regalandoti una miriade di colori, profumi ed esperienze che difficilmente dimenticherai.
Onestamente, credo che per assaporare appieno quello la capitale della Malesia ha da offrire, siano necessari almeno 4 giorni perché ti assicuro che la lista di cosa vedere a Kuala Lumpur è più vasta di quanto pensi. Soffermarti solo sulle famose Torri Petronas è errato; la parte vecchia della città è la più entusiasmante e la più ricca di racconti pieni di fascino.
Ti porto nel mio viaggio di 2 giorni nella capitale della Malesia...
A chiunque chiedi: “Cosa vedere a Kuala Lumpur?” ti viene risposto: “Le Torri Petronas!” Sono ormai il simbolo di Kuala Lumpur. Le iconiche Petronas Towers, le imponenti 2 torri collegate da un ponte sono state spesso spot di noti films. Ad esempio, ricordi “Entrapment”, il thriller del 1999 con Sean Connery e Catherine Zeta-Jones?
Alte 452 metri, composte da 88 piani e unite da un ponte lungo 58 metri e posto all’altezza del 41° e 42° piano, sono contornate da spazi ricchi di giardini e giochi di fontane che si illuminano la sera. Vennero costruite tra il 1992 e il 1997 su progetto dell’architetto Cesar Pelli e la loro fama la si deve al primato che hanno detenuto come edifici più alti del mondo dal 1996 al 2004.
La sua straordinaria combinazione architettonica di finiture in acciaio inossidabile e vetro che compone motivi geometrici a richiamare una stella a 8 punte, rappresentano la meta per eccellenza dei visitatori a Kuala Lumpur. Tutti vogliono vedere e salire sulle Petronas. Questo significa il rischio di fare lunghe code all’ingresso. Inoltre, ti consiglio di acquistare il biglietto con largo anticipo perché i biglietti giornalieri hanno numero limitato.
Dal piazzale delle torri Petronas, fai qualche passo verso nord e finirai su un ponte pedonale lungo 69 metri, il Pintasan Saloma, che permette di attraversare il fiume Klang River. Cos’ha di particolare questo ponte e perché te lo inserisco nella lista di cosa vedere a Kuala Lumpur? È una struttura moderna e originale ispirata al concetto di “sireh junjung”, (una particolare disposizione delle foglie di noce di betet) tipica della cultura malese. La sera è illuminato con luci dai vari colori che creano un bel spettacolo.
La cultura religiosa della popolazione indù di Kuala Lumpur ha portato ad avere numerosi templi sparsi in varie zone della città. Situato a 13 km a nord di Kuala Lumpur, ecco il sito più importante, punto focale dell'annuale “Festival indù di Thaipusam” e meta di pellegrinaggio, dedicato a Lord Murugan (o Karttikeya), una divinità indiana. Sto parlando del complesso di Batu Caves, due chilometri di caverne con stalattiti che sporgono dal soffitto e stalagmiti che si alzano dal pavimento formando disegni complessi. Le 6 grotte naturali di pietra calcarea ospitano coloratissimi templi e sono raggiungibili tramite una scalinata di 272 gradini che sembra un arcobaleno in salita.
Un’enorme statua dorata di Lord Murugan alta ben 43 metri, accoglie i visitatori e veglia sul sito, casa anche di numerosissimi uccelli e macachi. A tal proposito attenzione che queste dispettose scimmiette si possono portar via ogni cosa che lasci incustodita o a portata di mano. Alla base delle grotte sorgono altri 2 templi pieni di statue e dipinti indù, che raffigurano alcuni episodi legati alla divinità.
L’intera area delle grotte venne scoperta nel 1860 da alcuni coloni cinesi e il complesso venne promosso come luogo di culto, grazie all’opera di un commerciante indiano, che all’interno della grotta più grande, conosciuta come la Grotta del Tempio, installò una statua consacrata al dio indù Murugan.
La sfarzosa residenza del re della Malesia si trova su una collina nella parte nord di Kuala Lumpur. È una costruzione recente che risale al 2011 e sostituisce la vecchia dimora reale, costruita nel 1928, che si trova affacciata sul fiume Klang, sul pendio della collina di Bukit Petaling.
Con il suo mix di architettura islamica, malese e occidentale, la Istana Negara, la nuova casa del re, si erge su una superficie di 98 ettari, possiede 22 cupole dorate e si divide in tre parti principali: la componente formale, la componente reale e la componente amministrativa. Praticamente una vera e propria suntuosa dimora con tanto di posti di guardia che può essere paragonata per importanza a Buckingham Palace.
Queste reali dimore sono visitabili? Cosa vedere a Kuala Lumpur in questi sfarzosi palazzi? Il vecchio Istana Negara è attualmente un museo reale e molte camere e sale sono aperte ai visitatori per conoscere gli usi dei tredici monarchi che lo hanno abitato. Mentre il nuovo Istana Negara non è aperto al pubblico ma è possibile ammirare il maestoso edificio dal cancello di ferro battuto d'ingresso.
Tutti la conoscono con il nome di KL Tower ed è una delle strutture più alte di Kuala Lumpur con i suoi 421 metri. Personalmente e nonostante sia la settima torre attualmente più alta al mondo, non l’ho trovata particolarmente affascinante. Allora perché la inserisco nella lista di cosa vedere a Kuala Lumpur? La torre delle telecomunicazioni di Kuala Lumpur è una struttura moderna, interessante per il panorama mozzafiato che offre salendo sul suo ponte di osservazione, uno skybox totalmente di vetro che ti permette di vedere anche sotto i tuoi piedi. Se ami il brivido puoi anche passeggiare all'esterno della torre indossando imbracature e caschi di sicurezza.
Altra particolarità? Sopra la piattaforma di osservazione c'è un ristorante girevole chiamato Atmosphere360 e la Torre si erge all'interno della Riserva forestale di Bukit Nanas, una foresta pluviale di piccole dimensioni posta nel cuore della città, ed ospita molti grandi e vecchi alberi.
Kuala Lumpur è un tripudio di grattacieli, ma esiste anche una parte antica. Merkeda Square è forse la piazza che più mi ha conquistato, una storica piazza dove venne innalzata la prima bandiera malese alla fine dell’occupazione britannica. Nel 1957 in questa splendida piazza venne ammainata la bandiera del Regno Unito e issata quella Malese per suggellare la sua indipendenza.
Sulla piazza affacciano: il Royal Selangor Club, un circolo fondato nel 1884 dagli inglesi e uno strepitoso edificio in stile moresco, il Sultan Abdul Samad Building, ovvero l'Edificio del sultano Abdul Samad. Quest’ultimo venne costruito nel 1897 e si distingue per le eleganti finestre ad arco, le cupole in rame e il balcone principale che si trova proprio sotto la torre dell’orologio alta 41 metri e sormontata da una cupola di rame lucido.
Alla fine della piazza noterai anche un altro splendido edificio, il National Textiles Museum, un edificio storico a 2 piani che ospita numerose gallerie con esposizioni di strumenti, tessuti e le tecniche di produzione tessile nel corso dei secoli. Il panorama è reso ancora più affascinante dal Dayabumi Complex, uno dei primi grattacieli della città che con la sua architettura geometrica islamica moderna esalta e contrasta la vista del museo.
Dietro la piazza trovi l’area dove il fiume Klang e il fiume Gombak confluiscono. Questa zona si chiama River of Life ed è una delle parti più iconiche di Kuala Lumpur. Proprio sulla confluenza delle acque sorge la Masjid Jamek Sultan Abdul Samad, la moschea più antica della città che venne costruita nel 1907. Con le sue 3 cupole, i suoi 2 minareti principali, i motivi decorativi a fasce rosa e bianche formati da mattoni e intonaco e la sua particolare posizione, riuscirà ad incantarti.
Il punto di convergenza dei due fiumi era una volta fangoso, ma il governo malese ha trasformato la zona in un lungofiume affascinante e vivace sotto il valore commerciale. Assolutamente da visitare.
A poca distanza da Merdeka Square, in Jalan Sultan Hishamuddin, ci sono alcuni edifici storici progettati da Arthur Benison Hubback che meritano una tua visita e vanno quindi inclusi nella lista di cosa vedere a Kuala Lumpur. Uno di questi è la Stazione ferroviaria della città, che fungeva da capolinea principale per i treni nella penisola malese fino all'apertura della stazione ferroviaria KL Sentral. Lo splendido edificio in stile indo-saraceno venne costruito nel 1910 e con il suo colore bianco e le sue particolari forme era, prima della costruzione delle torri Petronas, l’icona della città.
Dall’altra parte della strada e di fronte alla stazione, ecco il KTMB Keretapi Tanah Melayu Berhad, il palazzo nel quale sono dislocati gli uffici amministrativi delle ferrovie. Il maestoso edificio venne progettato e finanziato dal potere coloniale nel 1917 quindi, la sua architettura rimarca l’espressione del dominio e del potere britannico in terra straniera. Infiniti sono gli archi a ferro di cavallo sostenuti da colonne doriche e una grande cupola centrale è completata da una più piccola ad entrambi gli angoli.
Non lontano dalla stazione ferroviaria della città scoprirai la Masjid Negara, ovvero la Moschea Nazionale di Kuala Lumpur. Costruita tra il 1963 e il 1965 sostituì la più decorata moschea Masjid Jamek come principale luogo di culto di Kuala Lumpur. Il suo nome simboleggia l'armonia multiculturale del Paese e un ringraziamento verso Allah per la pacifica indipendenza del paese raggiunta senza aver sparso una sola goccia di sangue.
La sua architettura moderna è in cemento armato sopra il quale sono poste 48 piccole cupole, un grande tetto a forma di stella a 16 punte e il suo minareto raggiunge l'altezza di 73 metri. La curiosità è che il tetto sembra un ombrello aperto mentre la sommità del minareto richiama un ombrello piegato. Circondata da fontane e vasche che rappresentano le pozze d'acqua che si formano sul terreno durante il periodo dei monsoni, ha una capienza immensa, circa 15000 persone riescono ad entrare.
Adoro i giardini botanici, specialmente se sono locati in territori tropicali. Il Perdana Botanical Garden ospita una immensa varietà di piante, fiori e alberi rari. Un ulteriore incentivo per inserirlo nella lista di cosa vedere a Kuala Lumpur? L’ingresso è gratuito, ma se questo non bastasse, dammi retta, prenditi del tempo, vai a visitarlo e rimarrai stupito da ciò che contiene.
Venne progettato nel 1888 e precedentemente era conosciuto come Taman Tasik Perdana. Il giardino botanico di Kuala Lumpur è il polmone verde della città, anche se di aree verdi in questa città ne trovi praticamente ovunque. Come è composto il Perdana Botanical Garden? Cascate, laghi e giardini caratterizzati dalla flora tropicale della foresta pluviale, dove vivono anche animali quali: scimmie, scoiattoli e uccelli. Le aree più strepitose?
La comunità cinese a Kuala Lumpur è una delle più numerose e ovviamente non poteva mancare un quartiere cinese. Siamo abituati a vedere una Chinatown ovunque nelle principali città del mondo, e quella di Kuala Lumpur non è molto diversa dalle altre. È sicuramente uno dei luoghi più popolari in città, grazie ai suoi forti colori, il cibo di strada e le bancarelle sempre presenti ad ogni ora del giorno e della notte. Rappresenta la città vecchia di Kuala Lumpur con il suo caos turbinoso di negozi e bancarelle dove trovare falsi articoli firmati e tradizionali ristoranti del vecchio mondo.
Il quartiere si trova in Petaling Street, nel cuore della città e oltre alle vie zeppe di bancarelle sai cosa vedere a Kuala Lampur in Chinatown?
È il tempio indu più antico della città. Bellissimo, venne fondato nel 1873 ma la struttura originale venne sostituita con l'edificio attuale nel 1968 e risplende in Chinatown con il suo “gopuram”, un’alta piramide posta sopra l’entrata e decorata con coloratissime statue di dei. Imponenti sono i portali ad ogni livello, ciascuno adornato con 228 divinità indù scolpite nello stile dell'India meridionale. La divinità principale, Sri MahaMariamman, è installata nel santuario interno.
Si tratta un bellissimo tempio taoista che ospita il leggendario “Guan Dao” (arma cinese) in rame da 59 kg che sembra possieda il potere speciale di benedire e proteggere una persona se questa la tocca o la solleva. Costruito nel 1888 è dedicato ad uno dei più grandi guerrieri cinesi, il generale Guan Di o Guan Yu. Gli venne dato il titolo di "Dio della Guerra" e molti scelsero di adorarlo proprio per le sue eccellenti capacità di combattimento e di guerra. Il tempio è unico nel suo genere perché le statue del Dio della Guerra, Guan Ping e Zhou Cang, sono tutte realizzate in legno.
Accanto alla stazione di KL Sentral ecco che trovi il quartiere Little India o Brickfields, con le sue strade piene di negozi indiani che vendono vestiti, provviste e cibo indiani. Chiaramente la sua alta percentuale di residenti è di origine indiano. Perché inserire questo quartiere nella lista di cosa vedere a Kuala Lumpur?
Nel corso del 1800, numerosi gruppi di indù tamil si trasferirono dallo Sri Lanka alla Malesia per contribuire alla costruzione delle linee ferroviarie. Molti finirono per stabilirsi in questa zona e per non farsi mancare un tempio formale, nel 1890 costruirono il Sri Kandaswamy Kovil Temple. È un tempio molto ortodosso e aderisce rigidamente alle antiche scritture Saiva Agama che stabiliscono le procedure corrette per erigere un tempio, la forma e la posizione delle divinità nel tempio, nonché il modo in cui devono essere eseguiti i rituali. Si trova proprio nel cuore del quartiere ed uno dei templi Tamil più importanti della Malesia.
La sua architettura riflette le sue origini storiche, ispirandosi al tempio “Nllur Kandaswamy” che si trova in Sri Lanka. La sua facciata anteriore è riccamente abbellita e l'ingresso principale è sormontato da un “rajagopuram” con più livelli di sculture colorate. Ai lati del gopuram ci sono le pareti del tempio con nicchie recanti l'immagine di varie divinità indù.
Se ti rechi sulla collina Robson Heights, a ridosso del cimitero della comunità cinese di Kuala Lumpur, ecco che ti appare un edificio maestoso, famoso per i suoi colori ricchi, audaci, brillanti e di forte contrasto. Si tratta del Tempio Thean Hou, uno dei principali luoghi di culto della Malesia. Fu la comunità hainanese (nativi della provincia cinese più meridionale e più piccola) a volere la sua costruzione tra il 1981 e il 1987 ed è dedicato alla divinità femminile del mare “Mazu”, chiamata anche Tin Hua o Thean Hou.
Il tempio è un miscuglio di stili, infatti trovi elementi del taoismo, del confucianesimo e del buddhismo cinese. L’architettura dei tetti è un continuo gioco tra incastri e dislivelli con code di rondine, draghoni con le fauci aperte e fenici che adornano questo gioco. Le decorazioni cromatiche vermiglio e bianche si alternano a lanterne cinesi sospese nell’area dei cortili. La sala preghiera ospita 3 altari e comprende un grandioso altare dedicato a Guan Yin, la Dea della Misericordia. Sulla parte superiore centrale della Sala Tianhou, c'è un soffitto a forma di pozzo incassato e l'oggetto decorativo che si alza come una copertura per ombrello è il cassone. Questa tipologia di soffitto è considerata fin dall'antichità una complessa tecnologia decorativa nell'architettura cinese in legno.
Un piccolo giardino contorna il tempio e puoi incontrare statue di animali che rappresentano i dodici segni dello zodiaco cinese e sul lato posteriore del tempio ecco posizionate 24 statue di pietra che raffigurano 24 figli filiali di diverse dinastie.
Siamo giunti nella zona più vivace di Kuala Lumpur e le sue strade, Jin Bukit Bintang e Jalan Sultan Ismail, fanno parte del Golden Triangle, centro del divertimento e anima commerciale della città. Le strade del quartiere di Bukit Bintang sono fiancheggiate da grattacieli, lussuosi centri commerciali, hotel a cinque stelle, boutique di moda, bar, ristoranti, numerosi luoghi di intrattenimento e vicoli con murales colorati. Qui ci sono i più conosciuti centri commerciali (Berjaya Times Square, Pavilion Kuala Lumpur, Sungei Wang Plaza, Jalan Alor) che propongono articoli con tutte le fasce di prezzo tra cui scegliere.
Considerando la quantità smisurata di centri commerciali presenti a Kuala Lumpur è lecito pensare che non avrai problemi a sperperare il tuo denaro.
Ma come spostarsi e dove dormire a Kuala Lumpur? Per queste informazioni ti invito ad andare a questo link ⇒ KUALA LUMPUR: 2 giorni nella capitale della Malesia
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