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Castello di Malpaga: affascinante maniero storico italiano

01.07.23 by TRIPINWORLD

castello di malpaga tripinworld

Quali edifici storici visitare in Lombardia? Vai al Castello di Malpaga

Se ti trovi in Lombardia sappi che numerosi sono i manieri storici che puoi visitare e che ti narrano la storia che ha caratterizzato questo angolo italiano. Tra questi trovi il Castello di Malpaga, un’importante sito lombardo situato a Cavernago, nel bel mezzo della campagna bergamasca e all’interno del parco del fiume Serio.

È un complesso architettonico di grande valore che, come ogni castello, possiede mura merlate, torri di guardia e un grande fossato con ponte levatoio. Internamente, le pareti delle sale del castello sono quasi interamente affrescate in stile francese.

La sua rilevanza storica è legata ad uno dei personaggi più importanti del 1400; sto parlando di Bartolomeo Colleoni, che al tempo era il comandante di tutte le milizie della Repubblica di Venezia. Non solo acquistò il modesto maniero costruito probabilmente dai ghibellini e lo trasformò nel bellissimo Castello di Malpaga per farne la sua residenza di rappresentanza ma, a protezione del piccolo centro cittadino di quel tempo, acquistò anche quello di Cavernago, posto a poca distanza.

Una cosa importante: il castello non ha subito grandi lavori di restauro e lo puoi quindi ammirare con il suo originale aspetto medievale.

Ti porto a conoscere il Castello di Malpaga…



castello di malpaga facciata

Dove si trova il Castello di Malpaga

Malpaga è una frazione di Cavernago, un piccolo centro della provincia bergamasca immerso nella pianura del parco del fiume Serio, a circa 14 km da Bergamo. L'Oasi Naturalistica del fiume Serio, che circonda il piccolo agglomerato, è un parco naturale protetto che contiene chilometri di pista ciclabile. Quello che respiri giungendo in questo piccolo paese è da subito una calma bucolica.

Il piccolo centro abitato, le cui origini risalgono all’epoca romana, visse numerose invasioni barbariche. Guardandosi intorno e notando le sterminate aree pianeggianti e coltivate soprattutto a mais, si fatica a capire come questa posizione facesse gola ai vari popoli che si sono succeduti al potere durante il corso dei secoli. Tuttavia, la posizione privilegiata, ai limiti della pianura padana e vicinissima a Bergamo, era considerata strategica.

Infatti, dopo i romani furono i longobardi ad occupare il territorio a cui seguirono i franchi del Sacro Romano Impero. Su queste aeree si svolsero anche battaglie cruente tra ghibellini e guelfi.

castello di malpaga paese

castello di malpaga campagna

La storia del Castello di Malpaga

Le origini del Castello di Malpaga risalgono tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo; fu in quel periodo che venne eretto per controllare le vie di comunicazione tra Bergamo e Cremona. Successivamente passò di proprietà al comune di Bergamo che lo vendette nel 1456 a Bartolomeo Colleoni.

A quel tempo era la Repubblica di Venezia a governare il territorio avendolo strappato al Ducato di Milano. Fu proprio il Colleoni, al servizio della Serenissima, che ricevette il feudo di Malpaga e quelli delle aree limitrofe. Fu così che acquistò dal comune di Bergamo l’edificio e da subito iniziò i lavori per restauralo e ampliarlo.

Il progetto era di trasformarlo in una residenza rinascimentale e si provvide a innalzare le mura, costruire un secondo fossato e ponti levatoi, inserire porte fortificate, costruire una possente torre sul lato di nord-est e circondarlo da edifici rustici nei quali alloggiavano i contadini ed i militari. In questo modo Colleoni, creò un complesso difficilmente accessibile.

2 anni dopo Bartolomeo Colleoni vi si traferì con tutta la sua corte ospitando artisti e ricevendo i personaggi importanti di quel tempo, ad esempio Cristiano I di Danimarca. Nel 1473 fece erigere anche la chiesa di San Giovanni, posta appena fuori le mura del castello, costituendo così una parrocchia autonoma e una nuova unità amministrativa. Con ospiti così illustri, nel castello venivano regolarmente organizzati giochi, tornei e banchetti prelibati e venne deciso di abbellire le stanze, portici e logge, con sontuose decorazioni e affreschi.

Dopo la morte di Colleoni

Colleoni non ebbe eredi maschi e alla sua morte, nel 1475, i feudi della zona tornarono sotto il dominio della Serenissima, fatta eccezione per i castelli di Malpaga e di Cavernago, che passarono in successione come contee ai nipoti.

Nel 1797 la Repubblica di Venezia cadde in seguito all’occupazione francese di Napoleone Bonaparte e i Colleoni, per mantenere le loro proprietà, aderirono al nuovo regime. Ma anche alla caduta dell’impero napoleonico nel 1814 questi possedimenti rimasero nelle mani dei Colleoni.

Il castello e le terre di Malpaga vennero vendute nel 1859 ai conti Roncalli e successivamente passarono di proprietà alla famiglia Crespi. Oggi invece, il complesso appartiene alla Malpaga spa che cerca di conservare l’originalità del sito.

castello di malpaga alloggi dei militari

castello di malpaga ponte levatoio

Chi era Bartolomeo Colleoni?

Se sei bergamasco sicuramente conosci Bartolomeo Colleoni, ma forse non tutti sanno chi era questo emblematico personaggio. Bartolomeo fu un condottiero e grande stratega della Serenissima, un mercenario che guidava le truppe di soldati per i potenti che nel XV secolo si combattevano tra di loro.

Bartolomeo Colleoni nacque nel 1400 in paesino bergamasco e apparteneva ad una famiglia nobile cittadina. A seconda di cosa gli conveniva, Colleoni cambiava “bandiera” e si collocava presso chi gli offriva di più. Le sue vincenti strategie combattive erano infatti richieste da tutti. Nel 1447 divenne capo dell’esercito della Repubblica ambrosiana, nel 1448 andò al servizio dei veneziani e successivamente al comando di Francesco Sforza. Nel 1454 tornò a comandare le truppe della Serenissima.

Una particolarità che tutti conoscono del Colleoni riguarda il suo stemma, nel quale sono in evidenza 3 testicoli. A cosa sono attribuiti? Il significato del cognome Colleoni deriva dal latino “Coleus” che significa proprio “Testicolo”.

Amante dell’arte (gli affreschi del Castello di Malpaga ne sono l’esempio) fece anche cose che andarono a favore della popolazione: donò alle chiese orobiche oggetti sacri, donò al Comune di Bergamo denari per la dote delle fanciulle poco abbienti e migliorò le condizioni di irrigazione delle campagne bergamasche costruendo canali che garantivano il fabbisogno idrico ai campi.

Morì nel 1475 lasciando 8 figlie avute dal matrimonio con Tisbe Martinengo, appartenente ad una delle famiglie più importanti della nobiltà bresciana. La sua tomba si trova nella Cappella Colleoni, uno splendido mausoleo rinascimentale edificato tra il 1470 e il 1476 per suo volere in Piazza del Duomo a Bergamo Alta.

castello di malpaga stemma colleoni

castello di malpaga cappella colleoni bergamo

Cosa vedere al Castello di Malpaga

La configurazione del castello, costruito in ciottoli alternati con masselli in cotto, è su base quadrata ed è protetto da due cerchia di mura e da due fossati. Si distingue per le tipiche merlature e la torre castellana. Adiacenti trovi gli edifici per i suddetti e i dipendenti. Il castello ha 2 entrate; la principale avviene attraversando il ponte levatoio. All’interno trovi un grande cortile circondato su 3 lati dai portici ad arco nel quale sono presenti anche le due scale in mattoni che conducono al 2° piano.

Entrando nell’edificio sarai immediatamente colpito dai suggestivi affreschi sulle mura esterne, interne e nel portico realizzati in periodi storici diversi:

    • Quelli geometrici originari del 1300.
    • Gli affreschi commissionati all’inizio del 1500.
    • Quelli commissionati dagli eredi del Colleoni nel 1600.

Ma come sono suddivise le stanze?

Primo piano

Già da questo piano capisci l’incredibile bellezza di questo antico edificio, che ancora oggi emana l’atmosfera di quel tempo: dai numerosi affreschi ancora perfettamente tenuti, ai soffitti a cassettoni e agli antichi camini. Gli spazi che si susseguono sono:

Il Portico, il primo ambiente a cui accedi dopo aver superato il ponte levatoio, ha pareti affrescate che raffigurano “la Battaglia della Riccardina” attribuita al Romanino.

Proseguendo nella visita accedi alla Sala dei Banchetti, un grande spazio totalmente affrescato nel 1530. I dipinti raffigurano la visita del Re Cristiano I di Danimarca. Alza lo sguardo e ammira anche lo spettacolare soffitto a cassettoni completamente decorato.

La Sala Tisbe ha affreschi di figure mitologiche realizzati nel 1642. Nella sala trova collocazione anche un camino in marmo nero sormontato da una composizione di putti in gesso e lo stemma della famiglia Colleoni.

Proseguendo giungi nella Sala Medea, con gli affreschi sempre risalenti al 1642 che raffigurano ambienti bucolici. Dalla Sala Medea si accede all’androne nord, la parte più antica del castello che era una via di fuga verso le campagne in caso di emergenza.

Il Cortile d’onore ha una pianta quadrata con portici e logge su 3 lati e 2 scale che conducono al piano superiore. Tutte le pareti del cortile sono meravigliosamente affrescate e rappresentano alcune delle battaglie che avvennero a quei tempi e la proclamazione del Colleoni come Capitano delle milizie della Serenissima. Nel cortile trovi anche l’Angolo Sacro, che corrisponde ad un piccolo spazio angolare che aveva valenza sacra e dove i castellani si riunivano a pregare. Gli affreschi che qui trovi rappresentano l’Annunciazione e la Crocefissione di Cristo.

castello di malpaga affreschi del portico

castello di malpaga sala dei banchetti

castello di malpaga scala nel cortile d'onore

Secondo piano

Salendo le scale dal cortile raggiungi il 2° piano, che ospita le sale dove la famiglia Colleoni alloggiava. Qui accederai a numerosi ambienti, tutti riccamente decorati, e alle splendide vedute sulle merlature e sulla torre del castello.

La Loggetta di Lepanto è orientata ad est e permette l’accesso alla torre del 1300, quella originale e di epoca pre-colleonesca. Lo spazio è colmo di affreschi che ritraggono paesaggi lacustri e montani. Ma la vera bellezza è data dal panorama che si gode dalla loggia: gli eleganti comignoli che si susseguono sui tetti, la cinta merlata e la vista sulla torre.

Dalla loggia accedi alla Sala di Rappresentanza, una delle stanze più significative del castello. Finestre gotiche triforate e un camino sono immersi in affreschi del 1400 di stile gotico internazionale, simili a quelli dei castelli francesi. Vengono qui rappresentati dame e cavalieri in atteggiamenti raffinati, battute di caccia, tornei e convegni amorosi.

La Stanza degli Ospiti era l’unica provvista di servizi igienici e qui venivano ospitati i personaggi illustri. Purtroppo, dei bellissimi affreschi realizzati al tempo del Colleoni rimangono solo alcune tracce.

Proseguendo nella visita del 2° piano entri nella Stanza Matrimoniale, la camera utilizzata dalle figlie di Colleoni che ospita 3 cicli di affreschi sovrapposti: alcuni del 1300 nella sezione inferiore, altri del 1400 con i ritratti di Colleoni e la moglie e infine gli affreschi del 1500 che narrano le fatiche di Ercole. Nel soffitto in legno, sono presenti numerose tavolette raffiguranti animali di vario genere. Da questa stanza si accede ad una grande loggia che affaccia sul fossato.

castello di malpaga loggia di lepanto

castello di malpaga veduta sulla torre

castello di malpaga sala di rappresentanza

Altre stanze del secondo piano

Un’altra loggia si interseca tra le stanze; è la Loggetta delle Dee dalla quale puoi ammirare la torre del 1300 e la merlatura del castello. Anche questo spazio venne riccamente affrescato nel 1500 riproducendo la dea Minerva con elmo, scudo e lancia e la dea Artemide (dea della caccia). A questo si aggiungono le decorazioni che raffigurano putti, animali intenti a giocare e mascheroni.

Nella Stanza Agreste, anch’essa affrescata, trovi una piccola esposizione di abiti dell’epoca.

Proseguendo nella visita giungi alla Stanza del Re, anch’essa con le pareti decorate, che ti immette nella Stanza da letto del Colleoni, il luogo dove il nostro capitano morì nel 1475. Oltre ad una riproduzione del letto di quell’epoca, la cosa che in quest’area ti colpisce immediatamente sono i meravigliosi 9 pannelli affrescati e strappati dalla Sala di Rappresentanza che raffigurano: la Fede, la Carità, la Giustizia, la Prudenza, la Temperanza, la Fortezza, la Speranza, il Silenzio e il Tempo.

Oltre ai bellissimi affreschi e ad alcuni camini, non troverai mobili d’epoca nel Castello di Malpaga, ma del resto, le decorazioni delle pareti sono un incentivo sufficiente per visitare questo luogo pieno di magia. Ti garantisco che essere immerso in queste raffigurazioni d'epoca dai mille colori ti incanta rivivendo la magnificienza e la raffinatezza di gusti dei nobili di quel tempo.

castello di malpaga loggia delle dee

castello di malpaga stanza da letto colleoni

castello di malpaga decorazioni

Il fantasma del castello

Come in ogni altro castello anche in quello di Malpaga esiste una leggenda legata ad un fantasma. Cosa ci sia del vero in tutti questi racconti non è possibile saperlo ma avere uno spettro rende tutto più affascinante.

La triste storia che portò ad avere presenze soprannaturali riguarda un amore impossibile tra un giovane nobile e una cortigiana maritata che viveva nel castello. Tutto andò bene fino a quando il marito scoprì la tresca e si vendicò gettando il giovane nelle profondità di un pozzo. Qualcuno sostiene che lo spettro del giovane ancora si aggiri discretamente nella loggia del castello, vestito con eleganti abiti di quel secolo, alla ricerca della sua amata.

E la classica “Dama Bianca” che infesta ogni castello che si rispetti? Sembra che anche quella esista nel Castello di Malpaga, infatti le chiacchiere che sono state tramandate, raccontano di una delle figlie del Colleoni che era solita avvertire strane presenze con sembianze femminili. Forse una cortigiana uccisa? Non è mai stata appurata la sua identità.

Verità o finzione? Chi lo sa, ma certamente a quel tempo i delitti erano quasi “normali” soprattutto per personaggi in vista. Ad esempio? Il caro Colleoni, rischiò molte volte di essere ucciso da sicari provenienti dalle cospirazioni del Signore di Milano Galeazzo Maria Sforza, che profondamente odiava il nostro Capitano. Anche nel 1469 tre mercenari di Galeazzo Sforza riuscirono ad entrare nel castello, incendiando le stalle e provando a rapire il Colleoni. Un’impresa che non riuscì perché vennero catturati.

castello di malpaga veduta esterna

castello di malpaga cortile

Come arrivare al Castello di Malpaga

Il castello si trova a circa 14 km da Bergamo ed è posto in via Guglielmo Marconi,20 a Malpaga, una frazione del paese di Cavernago.

Puoi facilmente raggiungerlo tramite auto da Bergamo in circa 13 minuti oppure, se giungi dall’autostrada A4 (Milano-Venezia) è consigliabile uscire al casello di Seriate, che dista solo 5 km da Malpaga. All’esterno del castello si trovano facilmente aree adibite a parcheggi liberi e gratuiti.

Purtroppo, in Italia abbiamo linee bus che servono i paeselli poco sviluppate, ma da Bergamo puoi anche utilizzare i bus della linea SAI Treviglio che ti conducono fino a Cavernago. Da lì per raggiungere il castello devi necessariamente farti una camminata di poco più di 2 km, attraversando le pianure.

Eventi nel castello

Nel Castello di Malpaga spesso vengono organizzati eventi pubblici o privati quali:

      • Cene a tema medievale.
      • Rievocazioni storiche.
      • Spettacoli teatrali e musicali.
      • Laboratori per bambini.

Inoltre, il castello può essere affittato per convention, feste private e matrimoni.


Numerosi sono i castelli da visitare in Lombardia e alcuni si distinguono per la loro maestosità. Quali sono? Il Castello di Soncino è uno degli esempi di architettura militare lombarda di grande importanza storica che ti racconto a questo link ⇒ CASTELLO DI SONCINO: splendida rocca medievale.

Nelle pianure padane bresciane trovi anche un altro bellissimo maniero medievale con tanto di torre, ponte levatoio e contornato da un fossato. Sto prlando del Castello di Padernello che ti racconto a questo link ⇒ CASTELLI IN LOMBARDIA: il castello di Padernello.

“I castelli medioevali raccontano le storie di principesse dalle lunghe trecce, di amori su damascati letti a baldacchino, di tradimenti al buio di stanze antiche, di banchetti al lume di lampadari dalle mille candele, di cavalieri e di dame che danzano saltarelli e farandole al suono di strumenti ormai desueti, ma, soprattutto parlano di vite perdute e oscure che il tempo ha avvolto nel suo bianco e lungo sudario e portato con sè nel paese dell'oblio e dell'eterno silenzio.“

(Giuseppe Tobia)

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