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Dove si trova Ascoli Piceno, la città delle 100 torri

18.01.22 by TRIPINWORLD

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Marche, la regione dove si trova Ascoli Piceno

Le montagne delle Marche, che si trovano a circa 30 km dal mare, ospitano questa splendida città medievale edificata quasi totalmente in travertino. Ecco dove si trova Ascoli Piceno, nella valle del Tronto che prende il nome dall’omonimo fiume.

La città è splendida e tra le più monumentali di tutta l’Italia. Fiancheggiata su 3 lati dai fiumi Tronto e Castellano, ha un centro storico ricco di edifici medievali che ti lasciano a bocca aperta.

Sai che è stata quasi completamente edificata con il travertino bianco, questa roccia calcarea che veniva utilizzata soprattutto nell’antichità dai romani?

Il colore chiaro del travertino la rende bianca e luminosa ed il panorama che offre ha un che di incantato. È una città piccola e compatta, sicuramente facile da visitare, e possiede un grande numero di campanili e di torri che appartenevano ai palazzi signorili.

Non avevo programmato una visita a questa località, ma durante la mia vacanza in Abruzzo, mi sono chiesta cosa potevo visitare in una giornata e dopo avere visto dove si trova Ascoli Piceno, ho optato per questa destinazione. Devo ammettere che non mi sarei mai aspettata di trovare tanta magnificenza!

Persino Jean Paul Sartre disse: “Passeggiare per le strade di Ascoli Piceno equivale a sfogliare a caso un libro di storia dell’arte italiana, imbattendosi nelle illustrazioni più rappresentative ed espressive”.

Come dargli torto! Trovi maestosi palazzi, torri, viuzze strette (chiamate Rue), ponti, antichi lavatoi pubblici, chiese, botteghe artigiane di ceramica, e storici caffè che hanno ospitato famosissimi avventori. Tutto ad Ascoli Piceno parla di storia, una storia che ora vado a raccontarti.



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Ascoli Piceno: un po' di storia

I Sabini furono i primi ad abitare Ascoli Piceno nell’epoca neolitica, ma la civiltà picena si creò grazie alla fusione di popoli autoctoni.

Le traversie che avvennero nel corso dei secoli in questo angolo di territorio italiano, hanno molto a che fare con il luogo dove si trova Ascoli Piceno; infatti la sua posizione era strategica per il commercio del sale. Ascoli Piceno, al tempo chiamata "Asculum", progredì grazie al commercio di sale tramite la via Salaria, che la collega al versante tirrenico attraversando la catena degli Appennini. A causa di questa posizione strategica, la città non poteva che essere un ambiziosa terra da conquistare per chiunque.

I primi furono i romani, nel 268 a.C., che grazie a questa via che attraversava le saline, garantivano alla capitale l’approvvigionamento di quel prezioso minerale.

Dal 578, la città venne occupata e saccheggiata per ben 2 secoli dai Longobardi e successivamente dai Franchi fino al 1183, quando furono invece le truppe dell’Imperatore Federico II a prenderne la supremazia. Fu proprio durante il dominio dei normanni che molte delle torri che esistevano a Ascoli Piceno (ben 200 a quei tempi) vennero distrutte.

Nei secoli successivi passò dalle mani dei Malatesta a quelle di Francesco Sforza, e nel 1482 dovette piegarsi alla sovranità della Chiesa di Roma, fino a giungere al 1860 quando Ascoli Piceno venne annessa al Regno d’Italia.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Ascoli Piceno si ribellò al dominio tedesco già nel 1943, organizzando una resistenza davvero potente.

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Cosa vedere a Ascoli Piceno

Innanzitutto, durante il percorso per raggiungere il territorio dove si trova Ascoli Piceno, godrai di meravigliosi panorami sulle colline e sulle montagne che la attorniano. Che spettacolo sublime hanno i territori del Bel Paese!  Ma molti sono anche i monumenti che ti appariranno nel momento che incomincerai ad inoltrarti tra le viuzze medievali cittadine.

Eccoti descritto gran parte di quello che incontrerai:

Le torri

Tra le numerosissime torri gentilizie (circa 100) ancora presenti nel centro storico, ce ne sono alcune definite più importanti. Alcune rappresentavano il potere delle famiglie a cui appartenevano, mentre altre fungevano da costruzioni militari.

Torre degli Ercolani 

La torre, alta 34 metri, apparteneva ad un complesso abitativo signorile del XI secolo, anche se non venne costruita legata all’abitazione. Alta, snella e senza elementi decorativi, tranne la porta d'ingresso con timpano triangolare, veniva utilizzata come postazione di avvistamento. È tra le torri meglio conservate di Ascoli Piceno.

Rua Flavia Guiderocchi, 1/5

Torre dei Novelli

Posta non lontano dalla Torre degli Ercolani e vicina al Ponte di Solestà, sembra sia stata eretta alla fine del XI secolo ed è alta 31 metri. Venne spesso restaurata e durante l’intervento avvenuto nel XV secolo, gli vennero inserite finestre caratterizzate da un'ampia arcata.

Via Elisabetta Trebbiani, 1/7

Le Torri gemelle

Ecco un esempio di torri gentilizie perfettamente conservate; vennero costruite nel XII secolo con conci di travertino e sono alte circa 25 metri. Le torri sono inglobate a Palazzo Merli.

Via delle Torri

Torre di San Venanzio

Questa esile torre viene usata come campanile della Chiesa di San Venanzio e non raggiunge i 30 metri di altezza.

Piazza Antonio Bonfine

Oltre a queste importanti torri che testimoniano il patrimonio storico di Ascoli Piceno, sono molteplici e strabilianti gli angoli che nascondono importantissimi monumenti.

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Piazza del Popolo

Forse il motivo principale per capire dove si trova Ascoli Piceno e andare a visitarla! Piazza del Popolo, in stile rinascimentale, è inserita nella lista delle piazze più belle d’Italia e davanti allo spettacolo che regala si capisce il perché. Bianca, quasi da sembrare immacolata, incorniciata da un loggiato con 59 archi e tanti palazzi rinascimentali che risplendono sulla pavimentazione in travertino, ti dona uno scenario suggestivo.

Gli edifici che affacciano su questa meravigliosa piazza sono:

Palazzo dei Capitani del Popolo 

Venne costruito verso la fine del XIII secolo ma il suo attuale aspetto lo si deve ad un intervento avvenuto nel 1300. Inizialmente ospitava il governo comunale ma in seguito divenne sede di rappresentanza dei vari nobili che si alternarono al potere della città: i Vicari del Re di Napoli, gli Sforza, e quelli della Chiesa di Roma. Oggi è la sede dell’Assessorato alla Cultura e in una delle sale si riunisce la Giunta Comunale.

All’interno ci sono la Sala degli Stemmi e la Sala della Ragione, il cui soffitto e pareti sono affrescati con dipinti del XVIII e del XIX secolo. Non è tutto, al piano terra trovi un percorso archeologico venuto alla luce dagli scavi effettuati nel 1982.

Piazza del Popolo

Caffè Meletti

È impossibile non fermarsi per un particolare caffè in questo storico locale di Ascoli Piceno, collocato alla sinistra del Palazzo dei Capitani, che dai primi anni del 1900, propone questa bevanda calda aggiungendo dell’Anisetta. È inoltre un locale ricco si storia; devi sapere che qui si sedettero Hemingway, Mario Del Monaco, Beniamino Gigli, Mascagni, Renato Guttuso, Jean Paul Sartre, Badoglio, Mario Soldati e Sandro Pertini.

Piazza del Popolo, 56

Chiesa di San Francesco

Questo edificio religioso monumentale, la cui costruzione ebbe inizio nel 1258 grazie all’autorizzazione di Papa Alessandro IV di edificare un convento francescano con i relativi chiostri annessi (Chiostro Maggiore e Chiostro Minore), è dotato di tre portali. Quello centrale gotico ha colonnine costruite con pezzi interi di travertino, tre navate, dieci pilastri e una pianta a croce latina. All’interno trovi un pulpito totalmente in travertino, i monumenti funebri di personaggi nobili ed una sagrestia riccamente dipinta da Cola dell'Amatrice, Biagio Miniera e Nicola Monti.

Via del Trivio, 49

Loggia dei Mercanti

L’elegante costruzione, terminata nel 1513, era uno spazio espositivo per le merci. La loggia si compone di 5 arcate sorrette da colonne corinzie, un cornicione collocato alla sommità e decorato con laterizio merlato. Durante la tua visita a Piazza del Popolo, ti capiterà sicuramente si sostare sotto il suo loggiato per ripararti dal sole.

Corso Giuseppe Mazzini

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Piazza Arringo 

Eccoti un altro motivo per capire dove si trova Ascoli Piceno e organizzare una visita della città. Il nome della piazza lo si deve al fatto che nel passato veniva usata come sede per le riunioni popolari dei parlamenti chiamati anche arringhi. Con la sua forma rettangolare, è il centro civile e religioso della città, perché non solo qui un tempo sorgevano gli antichi fori ascolani, ma anche perché in questa piazza, dai tempi remoti, si organizzano vari tornei, giostre e parate militari in onore del patrono della città.

Sai quali palazzi affacciano su Piazza Arringo?

Palazzo dell’Arengo 

Gli antichi edifici medievali di Palazzo dell’Arrengo, ospitano oggi la Pinacoteca Civica (che costudisce preziose opere quali: il Piviale del XIII secolo, i dipinti di Carlo Crivelli, Cola dell’Amatrice, Tiziano, Guido Reni, Strozzi, De Ferrari, Magnasco, Mancini, Morelli e Palizzi) e le sale del Comune, mentre in passato qui era la sede della Camera Apostolica dove risiedevano i governanti pontifici. La facciata del palazzo, composta da blocchi di travertino, è arricchita da un portico a 5 arcate e da grandi finestre con cornici, cariatidi e telamoni.

Piazza Arringo, 7

Duomo di Sant’Emidio 

Sembra che la cattedrale venne costruita nel V secolo, sul luogo dove vi era un edificio romano. La facciata, come oggi la puoi vedere, venne realizzata tra il 1529 e il 1539 mentre le due torri romaniche di travertino, che si innalzano ai suoi estremi, vennero edificate già nell’XI secolo. Di notevole rilevanza è la Porta della Musa, del 500, il cui nome deriva da un'epigrafe murata sulla parete.

L’interno a croce latina, costudisce non solo la cripta dove sono custodite le reliquie di S. Emidio, ma anche delle vere e proprie opere d’arte: lo splendido Polittico di Carlo Crivelli, gli affreschi di Cesare Mariani, la Cappella della Madonna delle Grazie interamente rivestita di mosaico e la decorazione affrescata della cupola e delle volte eseguita da Cesare Mariani.

Piazza Arringo

Battistero di San Giovanni

Si trova alla sinistra del Duomo, e le sue forme romaniche del XII secolo sono originali, ovvero mai rimaneggiate. Nonostante il suo aspetto apparentemente semplice è una magia della costruzione con i grandi blocchi in travertino! Le forme dell’edificio rappresentano una simbologia medievale: la pianta quadrata rappresenta il mondo terreno, la cupola rappresenta il cielo e la salvezza, mentre l’ottagono tra i due elementi si riverisce al battesimo come tramite tra terreno e divino.

Piazza Arringo, 19

Palazzo Vescovile o dell'Episcopio

Il palazzo, che ospita gli uffici della Curia, dell'Ufficio Beni Culturali della diocesi e il Museo Diocesano, è un’unione di tre diversi edifici: il nucleo minore che risale al XV secolo, quello principale completamente ristrutturato nel 1700 e il palazzo Roverella del XVI secolo. La facciata del palazzo è piuttosto sobria; ciò che si evidenzia è un mascherone con stemma vescovile che si trova su uno spigolo.

Piazza Arringo, 10/b

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I ponti

Se guardi sulla mappa dove si trova Ascoli Piceno, da subito vedrai che è affiancata da fiumi su ben 3 lati, quindi la costruzioni di ponti per raggiungere il centro cittadino era inevitabile. I primi ponti del mondo vennero costruiti dai micenei, ma i costruttori dei più grandi ponti ad arco dell'antichità furono i romani.

Anche ad Ascoli Piceno ci sono ponti dell’epoca romana:

Ponte di Cecco: il ponte del diavolo

Posto appena oltre il centro storico, venne edificato nel I secolo a.C. ed è il primo ponte in muratura della città. Costruito con grossi blocchi di travertino e pietra, permetteva l’uscita ad est dalla famosa via Salaria e conduce al Forte Malatesta. È lungo 43 metri e largo 4 metri e mezzo e ha due arcate asimmetriche. A seguito della sua devastazione durante la seconda guerra mondiale, venne ricostruito nel 1971.

Ti starai chiedendo perché viene soprannominato “ponte del diavolo”… Secondo una leggenda questo ponte venne costruito dal poeta ascolano Cecco d’Ascoli nell’arco di una sola notte, con l’aiuto del diavolo.

Ponte di Solestà

Questo ponte di origine romana, datato I secolo a.C. e voluto dall’Imperatore Augusto, è molto ben conservato e venne costruito per unire le sponde del fiume Tronto. Caratterizzato da un unico arco, è lungo 62 metri e ampio 22, ed è preceduto da una porta datata 1230, che serviva per difendere la città dagli attacchi provenienti da nord. Venne completamente restaurato nel 1937.

Nelle immediate vicinanze trovi anche il Lavatoio di Porta Cappuccina, un pubblico lavatoio del 1500. La curiosità, o meglio la leggenda, di questa opera pubblica è davvero curiosa: sembra che l’acqua che alimentava il lavatoio, giungeva miracolosamente grazie a Sant’Emidio e serviva per battezzare i cristiani.

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Altri monumenti e palazzi

A rendere la città straordinariamente armoniosa ed elegante ci sono anche tanti altri edifici storici e monumenti. Conoscere dove si trova Ascoli Piceno ed avventurarsi nelle vie storiche di questa città, è come continuamente ritrovarsi di fronte a sprazzi di un’affascinante era antica.

Forte Malatesta

Si tratta di uno dei più suggestivi edifici monumentali della città e si trova appena fuori dal centro storico, nelle immediate vicinanze del Ponte di Cecco. Costruito per difendere l’accesso al ponte, subì numerose ricostruzioni fino a quando nel 1349, il condottiero Malatesta, provvide a rinforzarlo creandone una vera e propria fortezza medievale.

Dal 1828 e fino al 1978 venne utilizzato come carcere giudiziario, mentre oggi ospita il Museo dell’Alto Medioevo, dove puoi ammirare i corredi funerari di Castel Trosino, oreficerie gote e numerosi reperti scultorei medievali.

Via delle Terme

Tempi di Sant'Emidio

Non vengono spesso inseriti nelle attrazioni storiche da vedere ad Ascoli Piceno e non capisco il perché. Io onestamente non li trascurerei!

Il Tempio di Sant’Emidio alle Grotte ed il Tempietto di Sant’Emidio Rosso, sono bellissimi esempi di architettura barocca.

Il primo, costruito nel 1721, si trova in via Carso, 5, esattamente dove il Santo, dopo la decapitazione, vi pose la propria testa. Com’è possibile che un decapitato posso spostarsi con la propria testa in mano? Naturalmente è solo una leggenda, che narra come per il Santo fosse importante l’essere sepolto in un luogo consacrato, dato che il tempio si colloca proprio dove un tempo sorgeva la necropoli cristiana. Vien chiamato "alle grotte" perché il suo ambiente interno è costituito da grotte e nicchie naturali.

Per ricordare invece, il vero luogo dove il Santo subì la decapitazione, venne costruito il tempio di Sant’Emidio Rosso. Si trova fuori dalle mura cittadine, in un luogo che raggiungi dopo aver superato il Ponte di Solestà, uscendo per l’appunto dal centro storico.

Chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio

L’edificio religioso, che affaccia su Piazza Ventidio Basso, venne costruito nel XI secolo con una base quadrangolare e una torre campanaria staccata. Oggi puoi vedere un edificio ampliato, con 3 navate ed il campanile unito. All’interno trovi una cripta del VI secolo che conserva una vasca dalle piccole dimensioni chiamata Pozzo di San Silvestro. Sai che da questa vasca sgorgava un’acqua miracolosa che veniva usata per curare la lebbra?

Piazza Ventidio Basso

Chiesa di Santa Maria del Carmine

Si trova nel centro storico di Ascoli Piceno, vicino al Forte Malatesta, e venne costruita in stile barocco nel 1651, assieme al convento dei Padri Carmelitani. L’interno è molto suggestivo, grazie ai 6 altari, alle decorazioni in stucco, agli archi ed ai numerosi dipinti di Francesco De Lignis, Antonio Monti e Carlo Francesco Angeli.

Corso Giuseppe Mazzini

Chiesa di Sant'Angelo Magno

Assieme al monastero, venne costruita nel IX secolo per ospitare le aristocratiche dame che gestivano il feudo. Nel 1292 venne realizzata la semplice facciata in stile romanico. Furono i monaci Olivetani, succeduti alle Benedettine, che nel XV secolo, trasformarono la chiesa donandole espressioni barocche con le decorazioni parietali di Tommaso Nardini e gli altari in legno dorato. Bellissimo è il baldacchino con cupola del 1830, sorretto da quattro colonne in gesso con capitelli che si trova al centro del presbiterio.

Via Sant'Angelo

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Le tradizioni marchigiane

Come in ogni altro angolo italiano, anche in questa città ci sono tradizioni che non si sono perdute nel tempo, ma che vengono costantemente ricordate. Infatti se dici Ascoli Piceno, dici:

Oliva ascolana

La zona di Ascoli Piceno tramanda da generazione l’arte del ferro battuto, del rame e delle ceramiche, ma sicuramente il prodotto che più rappresenta questo angolo delle Marche l’oliva ascolana. La ricetta nacque tanti anni fa, esattamente nel 1800, considerando che nel territorio ascolano le olive erano diffusissime già dai tempi dei romani.

Devi sapere che la preparazione delle olive ascolane è tutt’altro che veloce e per un ottimo risultato ci vogliono prodotti eccellenti: olive verdi in salamoia con farcitura di maiale, manzo, uova, parmigiano, vino, olio e cipolla, carota e sedano.

La Giostra della Quintana

Sin dal 1377, si svolge la Giostra della Quintana. Si tratta di giochi e celebrazioni, che la città dedica alla festa di Sant'Emidio, accompagnati da cortei storici che fanno rivivere l’antica epoca feudale.

Ecco un altro motivo che ti spinge non solo a scoprire dove si trova Ascoli Piceno ma anche a visitarla, proprio durante questi bellissimi festeggiamenti.

Il Carnevale di Ascoli Piceno

Questa è un’altra delle tradizioni della città, ma se decidi di visitare Ascoli Piceno per il carnevale, non aspettarti austeri carri allegorici perché queste sfilate sono contraddistinte da ironia e satira sui personaggi importanti della società locale o della cronaca.

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Dove dormire e dove mangiare

Ascoli Piceno non è una grande città, solitamente in una giornata puoi riuscire a visitare molte attrazioni; tuttavia anche una sosta di un paio di giorni può essere perfetta per immergersi meglio nel fascino marchigiano.

Dove ti consiglio di soggiornare?

Palazzo Dei Mercanti

Si tratta di un hotel posto in una dimora storica, che regala un ambiente lussuoso ed elegante e un’esclusiva SPA per momenti di benessere.

Palazzo Ciotti

Questo B&B, ospitato in un palazzo storico nel centro storico di Ascoli Piceno, è un insieme di qualità ed eleganza. Il posto perfetto per un soggiorno ascolano.

Luxury B&B '700

Le camere sono raffinate e poste all'interno di un palazzo gentilizio completamente restaurato. Sicuramente si tratta di dimora di charme ed eleganza.

B&B il Duomo

Stai cercendo un'ottima scelta rapporto qualità/prezzo questo alloggio è perfetto. Il B&B si trova nel bellissimo centro storico di Ascoli Piceno.

Dove mangiare a Ascoli Piceno

È variegata la cucina tradizionale delle Marche, considerando il suo territorio posto tra il mare e gli Appennini: da piatti contadini a preparazioni elaborate come le olive all’ascolana ed il coniglio in porchetta, fino ai piatti con prodotti di mare, tra brodetti e stoccafisso.

Durante il tuo soggiorno in città, ecco dove ti consiglio di mangiare:

De Vulgari

Il piccolo ristorante è arredato in stile minimale, impreziosito dall’uso di legno di abete. I piatti proposti giungono da una cucina raffinata e creata con ottime materie prime e tanta passione. In questo ristorante la cucina tradizionale, viene reinventata da uno bravissimo chef.

Via Marucci Pietro 6

Piccolo Teatro Ristorante

Il piccolo ma accogliente ristorante, si trova a pochi passi da Piazza del Popolo, propone piatti, mai banali e realizzati con fresche materie prime, che nonostante siano contraddistinti da innovazione rimangono fedeli ai principi della tradizione.

Via Carlo Goldoni, 2

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Come raggiungere Ascoli Piceno

Non è difficile raggiungere la zona dove si trova Ascoli Piceno. Io ci sono andata in auto, percorrendo la A14 Adriatica, immettendomi sul raccordo autostradale che collega Ascoli Piceno con il casello di S. Benedetto del Tronto. Tuttavia il percorso più panoramico da fare è la SS4, la via Salaria che collega la città con Porto d’Ascoli.

Per giungere a Ascoli Piceno in treno bisogna utilizzare la principale stazione ferroviaria più vicina alla città che si trova a S. Benedetto del Tronto e proseguire su una linea locale o tramite l’utilizzo di autobus dell’azienda START.

Tramite aereo invece, bisogna raggiungere gli aeroporti più vicini che si trovano a Pescara ed Ancona, da cui partono frequenti servizi ferroviari per S. Benedetto del Tronto.

Dove parcheggiare in centro a Ascoli Piceno

La prima cosa che devi sapere che, come tutte le città italiane, anche il centro di Ascoli Piceno è zona a traffico limitato (ZTL) quindi è possibile accedervi solo dopo aver richiesto e pagato il permesso.

Dove parcheggiare allora per non essere troppo distanti dallo storico centro?

Se hai la fortuna di trovare un posto libero sulle strade che circondano il centro, hai risolto il problema, ma per evitare di perdere un tempo interminabile alla ricerca di una zona disponibile, puoi lasciare la tua auto in questi parcheggi che non sono lontani dai luoghi di interesse.

Parcheggio Piazza della Viola

È naturalmente regolato tramite un parchimetro, ha una capacità di 55 posti e non è custodito, ma si trova nelle immediate vicinanze della Cattedrale di Sant’Emidio. Presta attenzione a come lo raggiungi perché proprio da una via adiacente comincia la zona ZTL.

Piazza della Viola

Parcheggio Torricella

Questo parcheggio si trova un poco distante dalle storiche vie ma è comodissimo dato che dispone di 372 posti. Ricorda solo che il limite di altezza del veicolo per accedervi è di 2 metri, quindi non si presta per vetture quali camper.

Via Porta Torricella

Parcheggio Ex seminario

È regolato da una sbarra e dispone di 180 posti. Si trova abbastanza vicino al centro, i costi sono economici e l’area è silenziosa dato che è posta nel cortile di una università.

Largo Ludovico Cattaneo

Parcheggio Piazzale Amadio

È un parcheggio economico, un pò fuori dal centro e separato dal fiume Tronto. Non è costudito e dispone di 105 posti.

Via Giovanni Amadio

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